Malattia lavoro: come viene pagata nel 2022? Le novità INPS!

A tantissimi lavoratori capita almeno una volta nella vita di dover fare i conti con un periodo di malattia e quindi hanno necessità di comprendere come funziona l’indennità di malattia per i lavoratori dipendenti e quali sono gli importi e come viene pagata malattia lavoro.

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Purtroppo a chiunque è successo nella vita di dover fare i conti con la necessità di fare domanda per la malattia lavoro, con l’obiettivo di ottenere quindi l’indennità di malattia per il lavoro.

Stiamo parlando, a tutti gli effetti, di un’indennità economica che viene riconosciuta, a seguito della presentazione di un apposita documentazione presso l’istituto Nazionale Previdenza Sociale nei confronti di una categoria ben precisa di lavoratori. 

In questo senso, tale indennità viene così riconosciuta verso quei lavoratori che risultano essere stati coinvolti da un periodo di incapacità temporanea a svolgere il proprio lavoro e dunque specifiche mansioni a lui attribuite durante l’orario lavorativo.

A questo proposito, quindi, è importante chiarire tutti i punti legati alla possibilità di mandare il certificato di malattia all’INPS e a tutte le procedure che dovranno essere necessariamente rispettate con l’obiettivo di riuscire ad usufruire dei vantaggi concessi dal riconoscimento dell’indennità di malattia per il lavoro.

In tal senso, all’interno del seguente articolo, porremo maggiormente in evidenza tutte le caratteristiche effettive dell’indennità di malattia per i lavoratori dipendenti.

In questo modo, nei prossimi articoli, si andrà anche ad approfondire l’aspetto legato al funzionamento dell’indennità malattia di lavoro, sottolineando anche quali sono le categorie di lavoratori a cui questo trattamento potrà essere erogato nonché quali sono le procedure e le modalità previste per poter fare domanda per l’indennità di malattia di lavoro INPS nel 2022.

Indennità malattia lavoro: come funziona nel 2022? Le indicazioni INPS

Così come accade già per tutte le altre tipologie di prestazioni e di trattamenti che solitamente vengono regolarmente gestiti da parte dell’Istituto Nazionale Previdenza Sociale, anche per quanto riguarda l’indennità di malattia per il lavoro di lavoratori dipendenti, l’INPS ha dedicato un’apposita sezione del portale. 

Dunque, prima di tutto, l’Istituto ha chiarito che l’indennità di malattia per i lavoratori dipendenti si configura piuttosto come un beneficio che viene erogato nei confronti dei lavoratori, nel momento in cui avviene un evento imprevisto che potrebbe determinare un’improvvisa e temporanea incapacità del lavoratore stesso di svolgere una serie di mansioni e compiti che erano stati a lui attribuiti durante l’orario di lavoro.

A questo proposito, infatti, si suggerisce anche agli utenti di consultare direttamente la pagina dedicata proprio all’indennità di malattia per lavoratori dipendenti, al fine di approfondire ulteriormente l’argomento e, soprattutto, di verificare se si è in possesso di tutti i requisiti per poter beneficiare della malattia lavoro INPS. 

In tal senso, il link per accedere alla pagina relativa all’indennità di malattia da lavoro è il seguente: https://www.inps.it/prestazioni-servizi/indennita-di-malattia-per-lavoratori-dipendenti.

Indennità malattia lavoro: a chi spetta? I soggetti beneficiari nel 2022

Seguendo le indicazioni fornite da parte dell’Istituto Nazionale Previdenza Sociale in riferimento ai soggetti che potrebbero fare domanda e presentare i documenti al fine di accedere all’indennità di malattia di lavoro è possibile anche fornire ulteriori dettagli per quanto concerne chi sono i soggetti che potranno o meno farne richiesta.

In tal senso, avranno l’importante opportunità di fare domanda per accedere all’indennità di malattia di lavoro nel 2022 quei lavoratori che hanno un contratto di lavoro come operai del settore industria, ma anche quei lavoratori impiegati oppure operai che appartengono al settore terziario o svolgono un’attività legata ai servizi.

Allo stesso tempo, la domanda per ottenere l’indennità di malattia di lavoro potrà essere presentata anche da parte dei giovani italiani che attualmente svolgono un’attività come apprendisti, dunque con la stipulazione di un apposito contratto di apprendistato. 

Inoltre, avranno la possibilità di accedere all’indennità di malattia lavoro anche quei lavoratori sospesi dal lavoro oppure che attualmente si trovano in uno stato di disoccupazione.

Infine, le ultime due categorie di lavoratori a cui spetta anche l’indennità di malattia di lavoro nei casi in cui si verifichino determinate condizioni particolari, comprendono quelle persone che risultano essere inquadrate come lavoratori marittimi oppure lavoratori dello spettacolo.

Niente indennità malattia di lavoro: chi non può richiedere i soldi?

Abbiamo quindi visto quali sono le categorie di soggetti che avranno la possibilità di accedere all’indennità di malattia di lavoro qualora sfortunatamente dovessero verificarsi delle condizioni e situazioni tali da impedire lo svolgimento delle mansioni previste durante l’orario lavorativo del soggetto.

Tuttavia, è necessario anche sottolineare che l’Istituto INPS ha anche fornito un chiaro elenco di tutti quei soggetti che purtroppo, pur essendoci delle soluzioni tali da dichiarare l’avvio del periodo di malattia dal lavoro, non avranno la possibilità di ricevere i soldi previsti per tale indennità.

In questo senso, dunque, tra le categorie dell’elenco dei soggetti esclusi dall’indennità di malattia da lavoro, vi sono sicuramente i collaboratori familiari, quali ad esempio colf e badanti. Allo stesso tempo, neanche i portieri o gli impiegati del settore industria, avranno di fatto la possibilità di fare richiesta per poter accedere all’indennità di malattia di lavoro.

Inoltre, anche i quadri appartenenti al settore industria ed artigianato non possono presentare domanda al fine di usufruire dell’indennità nei casi in cui sussistano le condizioni per la malattia di lavoro.

Infine, come avviene in tantissimi altri casi e per tante altre indennità e trattamenti gestiti ed erogati da parte dell’Istituto Nazionale Previdenza Sociale, neanche i liberi professionisti ed i lavoratori autonomi avranno la possibilità di fare richiesta all’INPS per accedere all’indennità di malattia di lavoro.

Quando inizia la malattia di lavoro? Durata e decorrenza dell’indennità INPS

Dunque, nei precedenti paragrafi sono stati evidenziati in particolare tutte le peculiarità e le caratteristiche distintive dell’indennità di malattia di lavoro INPS. Sono stati poi approfonditi gli aspetti legati alle categorie principali di soggetti che potranno presentare richiesta per accedere alla malattia di lavoro INPS.

Tuttavia, ora è arrivato il momento di analizzare più nel dettaglio quali sono le decorrenze e le durate effettive previste per le indennità di malattia di lavoro INPS. 

In tal senso, infatti, l’Istituto iNPS ha precisato anche che il diritto ad ottenere e beneficiare dell’indennità di malattia potrà cominciare in linea generale a partire dal quarto giorno fino alla scadenza della prognosi, ovvero al termine della malattia. 

Tuttavia, occorre anche evidenziare quando si parla di decorrenza e durata dell’indennità percepita nei casi di malattia di un lavoratore che, l’Istituto INPS ha anche predisposto una serie di regole differenti in merito a tale aspetto, che si differiscono sulla base della categoria di appartenenza di ciascun soggetto. 

Gli importi dell’indennità di malattia di lavoro: come cambiano 

Proprio come accade per la decorrenza e la durata del beneficio, anche per comprendere effettivamente quanto spetta a ciascuno dei soggetti che presenta la richiesta per ottenere l’indennità di malattia di lavoro, è necessario fare riferimento alla categoria di appartenenza.

In linea generale, tuttavia, è possibile affermare che tale indennità si configura come l’erogazione del 50 per cento rispetto agli importi della retribuzione media giornaliera percepita a partire dal quarto fino al ventesimo giorno. Mentre dal ventunesimo fino al centottantesimo giorno, gli importi saranno pari al 66,66 per cento rispetto alla retribuzione.