NASpI scaduta? Ecco come puoi prolungarla! Ultime 2022!

La NASpI è quella misura dedicata a tutti coloro che hanno perso il lavoro in maniera involontaria. Essa ha una durata di due anni, ma può essere prolungata. Ma in che modo? Vieni a scoprire come fare a prolungare la NASpI dopo l'introduzione della Legge di Bilancio 2022!

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Come tutti noi sappiamo, la NASpI, anche chiamata Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l’Impiego, è una misura dedicata a tutti coloro che hanno perso il lavoro. 

Attenzione: quando parliamo di soggetti che hanno “perso il lavoro” facciamo riferimento a coloro che sono stati licenziati o che hanno avanzato le dimissioni per giusta causa. 

Ebbene, grazie alle novità che sono state introdotte su questa misura nella Legge di Bilancio 2022, ci sono delle nuove possibilità da esplorare in materia di NASpI.

Infatti, devi sapere che l’indennità di disoccupazione è sempre stata erogata per una durata massima di due anni e solamente nei confronti di coloro che soddisfano una serie di requisiti che poi andremo a vedere nel dettaglio. 

Tuttavia, anche a causa dell’emergenza legata al Covid-19, sono cambiate alcune delle specifiche circa la durata. 

Ma quali sono state le novità che il Governo ha introdotto nella Legge di Bilancio che hanno modificato la NASpI? Esistono dei modi per prolungare la durata dell’assegno relativo alla NASpI? Andiamo a rispondere a questi dubbi nell’articolo!

Prima di cominciare, ti consiglio questo video realizzato da Michele Madonna sulle domande più frequenti sull'indennità di disoccupazione:

NASpI: le novità apportate dalla Legge di Bilancio 2022!

La Legge di Bilancio 2022 pensata dal Governo Draghi ha radicalmente cambiato numerose misure. Ebbene, ci sono delle novità anche per quanto concerne una delle misture più importanti dedicata a coloro che si trovano in stato di disoccupazione: la NASpI. 

Vuoi sapere quali sono le novità? Andiamo a vederle subito nel dettaglio. 

Per comprenderle a pieno è fondamentale conoscere dapprima quali sono stati da sempre i requisiti necessari per ottenere l’accesso alla NASpI. 

Quindi, facciamo un passo indietro e scopriamo prima quelli, per comprendere come essi sono cambiati con la Legge di Bilancio 2022. 

Dunque, sicuramente il primo requisito fondamentale per poter ottenere la NASpI è quello legato allo stato di disoccupazione. Insomma, colui che fa richiesta di tale misura deve aver perso il lavoro o a causa di un licenziamento o a seguito di dimissioni per giusta causa. 

Inoltre, vengono richieste almeno 13 settimane di contributi versati nel corso del quattro anni precedenti lo stato di disoccupazione. 

Per concludere, è sempre stato richiesto di essere in possesso di almeno 30 giorni di lavoro nei dodici mesi precedenti la fine del rapporto lavorativo. 

Ma quali sono le novità apportate dal Governo Draghi con la Legge di Bilancio 2022? Andiamo a scoprirle nel dettaglio nel prossimo paragrafo. 

Requisiti NASpI: la normativa dopo la Legge di Bilancio 2022!

Ebbene, come abbiamo affermato più volte, la Legge di Bilancio 2022 ha cambiato profondamente la mistura relativa all’indennità di disoccupazione.

Quali sono le principali novità? Beh, andiamo subito a spiegare nel dettaglio. 

Innanzitutto dobbiamo prendere in considerazione l’ultimo tra i requisiti di cui abbiamo parlato nel paragrafo precedente, ossia l’obbligo di avere lavorato almeno 30 giorni negli ultimi dodici mesi precedenti alla disoccupazione. 

Ecco, per mezzo della Legge di Bilancio 2022 tale requisito decade e, di conseguenza, vengono richiesti solo gli altri due: essere in stato di disoccupazione e il versamento contributivo.

La Legge di Bilancio reintroduce anche un meccanismo che i beneficiari della NASpI conoscono molto bene: il decalage. 

Infatti, questo meccanismo era stato bloccato durante la pandemia da Covid-19 in modo da non gravare eccessivamente sui disoccupati. Tuttavia, a partire da gennaio 2022 il degalage è ripreso scalando il 3% ogni mese sull’assegno della NASpI. 

Ci sono altre novità che possiamo prendere in considerazione quando parliamo di indennità di disoccupazione? Sicuramente la platea dei destinatari. 

Infatti, uno degli obiettivi del Governo Draghi è stato proprio quello di allargare tale platea, dando la possibilità di accedere alla NASpI anche agli operai agricoli a tempo indeterminato. 

Come prolungare la NASpI? La risposta ai dubbi dei disoccupati!

Come abbiamo affermato anche in precedenza, c’è la possibilità di prolungare l’erogazione della NASpI. Ma andiamo a scoprire più nel dettaglio come funziona il meccanismo. 

Quanto può durare la NASpI? Come abbiamo visto anche prima, la misura ha una durata massima di due anni. Eppure, tale periodo a causa dell’emergenza legata al Covid-19 è stato esteso per moltissimi cittadini italiani. 

Infatti, lo sappiamo bene, la pandemia ha messo a dura prova numerose famiglie e, pertanto, il Governo Draghi ha scelto di procedere in tal senso per aiutarle a rialzarsi, soprattutto coloro che si trovano senza lavoro. 

Prima era data la possibilità di estendere la durata della NASpI per mezzo del Reddito di Emergenza, una misura strettamente legata alla pandemia della quale ormai non abbiamo più notizie. 

Insomma, secondo quanto era stato stabilito dal Decreto Sostegni, i beneficiari della NASpI potevano allungare di tre mesi le erogazioni ricevendo la somma relativa al Reddito di Emergenza. 

Ma ci sono altri modi che ci consentono di prolungare la durata della NASpI? 

Beh, devi considerare anche che la NASpI può essere prolungata anche a causa delle proroghe dell’indennità di disoccupazione che sono stabilite dai decreti emanati dal premier Mario Draghi durante l’emergenza. 

Altri modi per prolungare la durata della NASpI: vieni a scoprirli!

Abbiamo finito i metodi per mezzo dei quali possiamo ottenere un prolungamento della NASpI? Ovviamente la risposta è no. 

Infatti, devi sapere che in base alla legislazione che vi è oggi in vigore in materia di indennità di disoccupazione, è possibile sospendere per un certo periodo di tempo l’erogazione della NASpI al fine di prolungare la sua durata nel tempo. 

Attenzione però: questa possibilità è concessa a coloro che trovano un lavoro, a patto che la sua durata massima sia di sei mesi. 

Come funziona nel dettaglio? Allora, devi sapere che coloro che percepiscono la NASpI possono iniziare un lavoro subordinato, ma con delle regole. 

Infatti, devono percepire un reddito inferiore agli 8.000 euro annui e, per di più, la durata di tale contratto non deve superare i sei mesi. 

Ricorda bene questi due requisiti che abbiamo visto perché, nel caso in cui non venissero rispettati, non si parlerebbe di prolungamento della NASpI, ma di perdita della misura vera e propria.

La NASpI che diminuisce: ecco come funziona il decalage!

Coloro che percepiscono la NASpI si sono accorti che con il 2022 ogni mese prendono un importo inferiore. 

Niente paura, ovviamente non si tratta di nessun errore del Governo o dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale. Semplicemente, siamo tornati al meccanismo del decalage.

Ma in cosa consiste e per quale motivo parliamo di un ritorno a tale meccanismo?

Ebbene, quando parliamo di decalage facciamo riferimento alla riduzione del 3% dell’importo che, di norma, parte dal quarto mese in cui si fruisce della NASpI. 

Attenzione: in base a quanto stabilito dalla Legge di Bilancio 2022, la riduzione sull’importo partirà dal sesto mese per i disoccupati in generale e, per gli over 50, inizierà il decalage dopo l’ottavo mese. 

In questo modo, i cittadini potranno ricevere per un lasso di tempo maggiore la somma più elevata. 

Quindi, per quale motivo tale meccanismo era stato sospeso? Molto semplicemente a causa della pandemia. Infatti, il Governo aveva deciso di non gravare ulteriormente sui cittadini disoccupati e aveva congelato il decalage, che è ripreso a gennaio 2022.  

Ci sono altre cose da ricordare per poter beneficiare della NASpI. Infatti, devi ricordarti l’obbligo di frequentare i Centri per l’Impiego e di redigere la DID, ossia la dichiarazione di immediata disponibilità a lavorare.