Assegno di invalidità o NASpI: quale conviene? Ecco qual è il sussidio più profittevole

Assegno di invalidità o NASpI: quale conviene? Scopri quale dei due sussidi è più conveniente nel caso in cui si rispettino i requisiti per entrambi.

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Nel caso in cui un soggetto affetto da disabilità dovesse perdere il proprio lavoro per cause che non dipendono dalla sua volontà, ci sono ben due alternative a cui accedere. Due sono, in questo caso, i benefici statali che garantiscono un aiuto economico per sostenere il cittadino che ha perduto il proprio lavoro.

Stiamo parlando della NASpI, che viene erogata anche a coloro che restano disoccupati pur non essendo disabili, e l’Assegno di Invalidità.

Ma, nel caso in cui il contribuente dovesse rispettare i requisiti per accedere ad entrambi i due sussidi statali, gli si porrà di fronte un interrogativo: tra NASpI e Assegno di Invalidità, quale conviene?

In questa sintetica guida cercheremo di dare risposta a tale domanda, analizzando brevemente le due misure ed i relativi requisiti e facendo qualche esempio che ci consenta di capire cosa è meglio scegliere e quale misura è più conveniente quando si ha diritto ad entrambe.

NASpI e Assegno ordinario di invalidità: una panoramica sulle agevolazioni

Per comprendere, tra NASpI e Assegno di Invalidità, quale conviene, è bene iniziare con una breve panoramica che ci consenta di capire come funzionano le due agevolazioni e quali sono i requisiti di accesso per entrambe le due misure.

Iniziamo dalla NASpI, acronimo di Nuova Assicurazione Sociale per l'Impiego. Si tratta è una prestazione economica a sostegno del reddito per i lavoratori che hanno perso involontariamente il lavoro. Questa un'indennità di disoccupazione, che ha sostituito la vecchia ASPI, viene erogata dall'INPS per un periodo di tempo determinato e a determinate condizioni.

Infatti, per poter accedere alla NASpI, è necessario essere iscritti al sistema di assicurazione contro la disoccupazione e aver perso involontariamente il lavoro.

Come abbiamo anticipato, questa prestazione viene erogata sia in caso di invalidità, sia a lavoratori non invalidi che hanno perso il lavoro.

Al contrario, l’Assegno di Invalidità, la cui denominazione esatta è Assegno Ordinario di Invalidità (AOI) è un sussidio riservato alle persone che hanno un'invalidità permanente che impedisce loro di svolgere qualsiasi attività lavorativa. Anche questo sostegno è gestito dall’INPS, che si occupa delle sue erogazioni mensili.

Assegno di invalidità o NASpI: quale conviene? Ecco qual è il sussidio più conveniente

In base a quanto detto fino ad ora, dovrebbe essere molto chiaro: l’Assegno di Invalidità e la NASpI sono due tipi di sostegno economico molto differenti tra loro. E vengono erogati in situazioni che differiscono molto.

Eppure, potrebbe succedere che un lavoratore che ha perso il lavoro involontariamente sia, al contempo, affetto da invalidità e, di conseguenza, rispetti i requisiti sia per l’Assegno di Invalidità che per la NASpI.

In questo caso, è lecito tornare alla nostra domanda iniziare e chiedersi quale prestazione INPS conviene di più tra Assegno di Invalidità e NASpI.

In generale, se si è in possesso dei requisiti per entrambi i trattamenti, l'assegno di invalidità è più vantaggioso dal punto di vista economico rispetto alla NASpI.

Questo perché l’AOI è un trattamento a carattere mensile e continuativo, mentre la NASpI ha una durata limitata.

Inoltre, l'assegno di invalidità è cumulabile con altre prestazioni previdenziali e assistenziali, mentre la Naspi no, salvo specifici ed isolati casi.

Assegno di invalidità o NASpI: esempi e casi specifici

Tuttavia, quanto detto al paragrafo precedente non è valido in tutti i casi: è sempre necessario verificare caso per caso, valutando la propria situazione lavorativa e di salute.

In generale, conviene richiedere l'assegno di invalidità nel caso in cui si sia in possesso dei requisiti per ottenerlo e si sia in una situazione in cui non si è in grado di lavorare a causa di una malattia o disabilità.

Tuttavia, essere affetti da disabilità o malattia non significa necessariamente avere accesso all’AOI. Infatti, tra i vari requisiti specifici previsti dall’INPS per accedere alla prestazione assistenziale, c’è anche una percentuale di invalidità ben specifica.

Possono accedere all’Assegno Ordinario di Invalidità tutti coloro che, a fronte della perdita di almeno un terzo delle proprie capacità lavorative, possano contemporaneamente dimostrare anche una percentuale di invalidità di almeno il 67%.

È quindi probabile che, in alcuni casi, il lavoratore che abbia perso il lavoro involontariamente o per licenziamento non abbia i requisiti per accedere all’Assegno di Invalidità, in quanto la percentuale non è sufficiente.

In questo caso, si può richiedere la Naspi, nonostante non si abbia diritto all’Assegno di Invalidità.

L’indennità di disoccupazione rappresenterà però un sostegno economico fruibile per un periodo di tempo limitato, ed il contribuente dovrà al contempo cercare di trovare un nuovo lavoro, data la durata limitata della NASpI.

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