Naspi e Dis-Coll: dal 2022 cambia tutto! Ecco come

Naspi e Dis-Coll cambieranno presto alcune caratteristiche importanti, a partire dal 2022. Si tratta di misure che subiranno alcune modifiche soprattutto dovute alle novità introdotte dalla nuova Legge di Bilancio 2022. Gli ammortizzatori sociali in particolare sono stati revisionati dal governo, che ha applicato alcune modifiche in linea con gli aiuti necessari per la ripresa del paese. Vediamo in questo articolo in particolare come cambiano queste due misure dedicate alla disoccupazione involontaria.

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Con la nuova Legge di Bilancio 2022 stanno per arrivare alcune novità in tema di ammortizzatori sociali, che di fatto aumentano le possibilità di accesso a queste misure. La prospettiva per il 2022 è quella di introdurre alcune modifiche a misure già esistenti per i cittadini e per il lavoro, e la riconferma di altre misure, come ad esempio il reddito di cittadinanza.

I punti centrali della nuova Legge di Bilancio 2022 si svolgono intorno a importanti tematiche: dalle pensioni agli incentivi per la ripartenza economica, dagli ammortizzatori sociali alle misure per le famiglie. Tra questi, è anche presa in considerazione una misura che è stata largamente richiesta quest'anno a causa della crisi economica e sanitaria: la Naspi, e di conseguenza la Dis-Coll.

Queste misure sono destinate al sostegno economico delle persone che si trovano in difficoltà a causa della perdita involontaria del lavoro, come spiega anche la pagina ufficiale INPS:

"La Nuova Assicurazione Sociale per l'Impiego ( NASpI ) è una indennità mensile di disoccupazione, istituita dall'articolo 1, decreto legislativo 4 marzo 2015, n. 22 – che sostituisce le precedenti prestazioni di disoccupazione ASpI e MiniASpI – in relazione agli eventi di disoccupazione involontaria che si sono verificati a decorrere dal 1° maggio 2015."

La Naspi è la misura a favore dei soggetti che hanno perso il lavoro in modo involontario, relativamente ai lavoratori dipendenti subordinati. A questa misura corrisponde poi la Dis-Coll, che tutela i lavoratori coordinati continuativi, gli assegnisti di ricerca, e i dottorandi che allo stesso modo hanno perso la propria occupazione.Sia per la Naspi che per la Dis-Coll, i cittadini possono procedere autonomamente a chiedere l'erogazione delle indennità previste all'ente previdenziale INPS, dovendo però rispettare alcuni requisiti importanti. Sia su questi requisiti che sul calcolo per l'indennità da erogare al cittadino che ha perso il lavoro, è intervenuta la nuova Legge di Bilancio 2022. Vediamo nell'articolo quali sono le modifiche importanti applicate a queste due misure, in riferimento alle ultime novità.

Naspi 2022: nuovi requisiti di accesso

Sulla Naspi è intervenuta la nuova Legge di Bilancio 2022 a modificare alcuni requisiti di accesso alla stessa misura, rendendola per certi versi meno stringente. Per tutti i cambiamenti in merito a questi ammortizzatori sociali consigliamo anche la visione di un video esplicativo del canale ufficiale Youtube Speedy News Italia, che tratta notizie su tematiche come il lavoro, attualità, incentivi alle imprese e alle famiglie:

Si tratta di modifiche attuate anche in base all'emergenza sanitaria. Per richiedere l'accesso all'indennità di disoccupazione Naspi infatti non è più necessario aver cumulato almeno 30 giornate effettivamente lavorate negli ultimi dodici mesi, almeno a partire dal primo gennaio 2022.

Dal primo gennaio 2022 quindi non sarà necessario aver cumulato almeno 30 giornate lavorative per accedere alla misura. In ogni caso le caratteristiche peculiari della misura rimangono le stesse: la Naspi andrà a favore delle persone che si sono trovate in disoccupazione involontaria, quindi non è accessibile a chi non è in questa condizione.

Le dimissioni volontarie quindi non vengono incluse nella possibilità di accedere alla Naspi. Rimane però possibile chiedere l'indennità di disoccupazione se le dimissioni sono per giusta causa, per risoluzione consensuale o in casi particolari di trasferimento del lavoratore in un'altra sede. 

Tuttavia gli altri requisiti di accesso per il nuovo anno rimangono pressoché invariati: lo stato di disoccupazione effettivo e aver cumulato almeno 13 settimane di contributi nei quattro anni che precedono lo stato di disoccupazione.

Naspi 2022: indennità mensile

Alcune modifiche coinvolgono la Naspi anche per quanto riguarda il pagamento dell'indennità mensile. Si tratta di una nuova modalità di calcolo che prevede una diminuzione della quota mensile a partire dal sesto mese di ricezione della stessa, anziché dal quarto. Questa decisione è stata presa sia per la Naspi che per la Dis-Coll, come spiega un articolo recente di Repubblica.it:

"Spostato in avanti il meccanismo di décalage per i due sussidi di disoccupazione, Naspi e Discoll (collaboratori): l'assegno cala del 3% dal sesto mese in poi, anziché dal quarto, e dall'ottavo per gli over 55."

Le modifiche previste dalla Legge di Bilancio 2022 prevedono quindi che la mensilità erogata scenda dal sesto mese in poi di ricezione, con un allargamento della misura fino al sesto mese. Per gli over 55 invece si attenderà l'ottavo mese per la diminuzione di importo.Va ricordato che per il calcolo dell'erogazione mensile della Naspi è necessario fare riferimento al salario ricevuto negli ultimi quattro anni di lavoro, e l'indennità verrà erogata in base al 75% dell'effettivo salario mensile ricevuto durante il lavoro. Si tratta poi di effettuare un calcolo specifico in base all'effettivo salario recepito.

Per il calcolo da effettuare sull'erogazione mensile della Naspi, è importante verificare il dato retributivo. Come spiega Idealista.it, se il dato retributivo è superiore a 1.227,55 euro, viene effettuato un calcolo specifico:

"Mentre se il dato retributivo risulta superiore a 1.227,55 euro, il calcolo Naspi corrisponderà al 75% di 1.227,55 euro + il 25% della differenza tra la retribuzione mensile e 1.227,55 euro. L’assegno non supera mai i 1.335,40 euro."

Il dato contributivo quindi risulta ancora importante, anche nel 2022, per calcolare qual è l'importo dell'indennità mensile da erogare a favore del soggetto che si trova in disoccupazione, che deve poi tenere conto che l'importo erogato ogni mese inizierà a scendere a partire dal sesto mese, sia per la Naspi che per la Dis-Coll.

Naspi allargata agli operatori agricoli

La Naspi e la Dic-Coll sono state modificate anche per venire incontro alle esigenze dei cittadini in questo particolare periodo storico. Si tratta di indennità di disoccupazione per i lavoratori dipendenti, oppure per i lavoratori a progetto o dottorandi, che al momento viene estesa dalla Legge di Bilancio 2022 a nuovi beneficiari: operai agricoli a tempo indeterminato, di cooperative e consorzi.

Secondo questa modifica alla misura infatti saranno più persone a poter beneficiare di questo supporto alle persone che si trovano in disoccupazione, perché vengono inclusi i lavoratori del settore agricolo. Indubbiamente si tratta di una novità importante che va a tutelare anche una fascia di lavoratori che in passato non poteva beneficiare di questo tipo di sostegno.

Uno degli obiettivi principali della nuova Legge di Bilancio infatti è proprio quello di tutelare maggiormente i lavoratori italiani in questo delicato momento storico, in cui si prospetta l'applicazione di nuovi incentivi anche per il mercato del lavoro.

L'obiettivo è quello di favorire una nuova ripresa economica a partire dagli ultimi mesi del 2021 fino al 2022 e gli anni a seguire. Secondo le previsioni infatti si tornerà ad una situazione economica pari a quella del 2019 nel giro di almeno due anni, e nel frattempo verranno applicate una serie di misure, come l'allargamento della Naspi, ma anche il ritorno del reddito di cittadinanza e di nuovi incentivi alle assunzioni, per sostenere le famiglie e i lavoratori.

Dis-Coll 2022: esteso il periodo di fruizione

Una novità importante che riguarda la Dis-Coll è stata introdotta dalla Legge di Bilancio 2022: si tratta della possibilità di recepire questa indennità fino ad un periodo massimo di 12 mesi. La misura precedentemente poteva essere richiesta per un tempo massimo di sei mesi.

Insieme all'estensione del periodo di fruizione della misura, anche per la Dis-Coll, come per la Naspi, ci sarà una riduzione dell'importo mensile dell'indennità a partire dal sesto mese di fruizione. Si tratta di una riduzione che da un lato incentiva il cittadino alla ricerca di un nuovo impiego lavorativo.

Ricordiamo chi sono i beneficiari di questa particolare indennità, prendendo in riferimento la comunicazione dell'ente previdenziale INPS:

"L’indennità di disoccupazione mensile “DIS-COLL” è una prestazione a sostegno dei collaboratori coordinati e continuativi, anche a progetto, assegnisti di ricerca e dottorandi di ricerca con borsa di studio che abbiano perduto involontariamente la propria occupazione (articolo 15, decreto legislativo 4 marzo 2015, n. 22)."

La Dis-Coll è l'indennità di disoccupazione che va a sostenere eventuali stati di disoccupazione involontaria di categorie particolari di lavoratori, come quelli impiegati in progetti oppure assegni di ricerca, che non possono accedere regolarmente alla Naspi.

Come per la Naspi, la ricezione di questa indennità non è automatica, ma è necessario procedere alla richiesta del sussidio direttamente all'ente previdenziale INPS, facendo attenzione di rientrare nei criteri per l'accesso visti prima. 

Ammortizzatori sociali, Naspi e cassa integrazione

Nella nuova Legge di Bilancio 2022 vengono trattate molte misure al momento disponibili, che vengono allargate o modificate: si tratta di ammortizzatori sociali, sostegni al reddito come il reddito di cittadinanza, oppure la Naspi e la Dis-Coll, e anche della cassa integrazione.

Anche per la cassa integrazione ci sono importanti novità, a sostegno di eventuali situazioni di crisi di imprese e aziende. Si tratta di una estensione, a partire dal 2022, della cassa integrazione ordinaria anche per i lavoratori a domicilio e per i contratti di apprendistato.

Anche per la cassa integrazione ci sono alcune importanti novità, che riguardano le erogazioni mensili, come spiegato da un articolo recente di Ticonsiglio.com:

"Nella Legge di Bilancio 2022 si specifica che l’assegno resta pari all’80% della retribuzione teoricamente per le ore non lavorate. Per tutti però si applica dal 1° gennaio 2022 lo scaglione massimo (come da Decreto Legislativo 14 settembre 2015, n. 148)."

Inoltre sono previsti nuovi ammortizzatori per le imprese in crisi, oltre ai contratti agevolati per l'assunzione di nuovi lavoratori, in particolar modo i giovani e le donne.