Naspi marzo 2022: l’Inps non la paga, se c’è questo errore!

A breve i pagamenti Naspi marzo 2022, ma ci sono alcuni disoccupati che non li riceveranno. Ci sono due errori che bloccano l'erogazione! Ecco quali sono.

Mancano pochi giorni al pagamento Naspi marzo 2022, il terzo di quest’anno, per quanto riguarda l’indennità di disoccupazione. 

A partire dalla prossima settimana, lInps inizierà a inoltrare i vari bonifici ma non tutti i diretti interessati riceveranno l’accredito, in quello stesso giorno. Tra l’altro, alcune categorie di persone non lo riceveranno affatto, se si rendono conto solo in questo momento, di aver commesso un errore determinante, ai fini del pagamento.

La buona notizia riguarda invece il fatto che l’Inps ha ampliato la platea di beneficiari, motivo per cui, a partire da quest’anno, un numero maggiore di persone avrà diritto a percepire l’assegno di disoccupazione.

A proposito di Naspi, ci sono interessanti novità, a partire da gennaio 2022. L’ultima manovra, da parte del governo Draghi, ha infatti reso molto più semplice l’accesso, ampliando così la platea dei potenziali beneficiari. 

Nel corso di questo articolo, forniamo tutte le informazioni principali che riguardano le date dei pagamenti Naspi, gli errori che pregiudicano l’ottenimento dell’assegno, gli importi spettanti e come funziona il bonifico mensile.

Naspi marzo 2022: quando viene pagata

Come di consueto, l’Inps eroga il pagamento Naspi nell’arco della prima decina di giorni del mese. Per quanto riguarda il pagamento Naspi marzo 2022, la data di inizio, per far partire i bonifici ai disoccupati, è prevista per martedì 8 marzo.

Il pagamento è relativo al mese appena trascorso, quindi per quanto riguarda gli accrediti di marzo, si intende l’importo spettante per il mese di febbraio 2022.

A onor del vero, va sottolineato il fatto che il pagamento Naspi è alquanto altalenante e non prevede una data fissa, come invece per ciò che concerne il reddito di cittadinanza oppure l’assegno unico 2022, che verosimilmente si attesterà nel corso dell’ultima settimana del mese.

A tale proposito, si può dare un’occhiata al calendario dei pagamenti Naspi 2022, per avere un’idea di quando controllare l’avvenuto bonifico.

A ogni modo, a parte il mese di gennaio, partito un po’ in sordina sul fronte degli accrediti, possiamo notare come i pagamenti Naspi siamo tutti previsti entro i primi dieci giorni del mese.

Il riferimento alle date fissate, in riferimento al calendario Inps, si riferiscono a tutti i pagamenti che avvengono a partire dal secondo mese di disoccupazione. Infatti, per quanto riguarda la prima erogazione, quest’ultima può risultare molto più variabile e non seguire dunque la pianificazione così prevista.

Naspi marzo 2022, non viene pagata! Ecco perché

È già successo a febbraio 2022. I disoccupati che non hanno provveduto a inviare il cosiddetto modello Naspi Com, entro la data del 31 gennaio 2022, non hanno ricevuto il pagamento dell’indennità di disoccupazione, che invece spetta loro di diritto. 

Ora lo stesso si verifica anche per quanto concerne questo mese di marzo 2022. L’Inps procede con lo stop al pagamento Naspi marzo 2022, innescando dunque un ritardo a catena nelle erogazioni.

Cosa è il modello Naspi Com?

Questo adempimento altro non è quindi che un aggiornamento della situazione reddituale “previsionale” del 2022, che l’INPS vuole conoscere anche nel caso in cui si preveda che sia pari a “zero”.

In sostanza, il modulo SR161 permette all’Inps di rimanere aggiornata, sulla situazione reddituale del disoccupato. Il modello va presentato entro 30 giorni dalla fine dell’erogazione del sussidio, altrimenti il rischio è di non ricevere l’ultimo mese spettante di sostegno economico.

Sostanzialmente, si tratta di un documento che non tutti i disoccupati sono tenuti a produrre, bensì solo coloro che, pur beneficiando della Naspi, riescono però a trovare qualche lavoretto, sia come autonomo che in qualità di lavoratore subordinato.

Il termine ultimo per la presentazione è il 31 gennaio.

Ma non solo. L’Inps mette in conto di conoscere l’ammontare del reddito guadagnato dal disoccupato (così da stabilire se ha ancora diritto all’indennità oppure no) ma anche quale sia la natura del reddito.

In altre parole, non riceverà il pagamento Naspi marzo 2022 non solo chi non ha presentato il modello Naspi Com bensì anche coloro che non si sono premurati di specificare quale fosse la natura di quel reddito.

Nella fattispecie, se proveniente da lavoro dipendente oppure autonomo.

Cosa fare in assenza di pagamento Naspi marzo 2022

È l’Inps stessa che lo specifica. Tutti coloro che hanno commesso questo tipo di errore, sono pregati di inviare nuovamente il modello Naspi Com, completo in ogni sua parte e, nello specifico, corredato dei seguenti dati corretti:

  • reddito presunto, anche se pari a zero
  • se è da ricondurre a lavoro subordinato o autonomo. 

A partire dal momento di nuovo invio della domanda, l’Inps procederà a lavorarla, mettendo però in conto i pagamenti a partire dal mese di aprile 2022.

Il lavoro di tipo occasionale non deve superare la cifra di 5 mila euro all’anno, per non rischiare la sospensione dell’assegno.

Vale la pena ricordare che c’è anche un altro possibile motivo, a causa del quale non si riceve il pagamento della Naspi spettante. Nel caso specifico, se il lavoratore ha dato le dimissioni per giusta causa, è tenuto però ad allegare alla domanda anche la convalida delle dimissioni.

Tale procedura è richiesta ad esempio, in caso di dimissioni a causa del mancato versamento dello stipendio, da parte del datore di lavoro, oppure di mobbing.

Se manca la convalida di tale situazione, l’Inps non procede con l’erogazione dell’assegno di disoccupazione.

Pagamento Naspi marzo 2022: come funziona

Quella appena presentata, ovvero la situazione di dimissioni per giusta causa, rappresenta l’unica deroga a quella che è la regola generale, per ricevere l’indennità di disoccupazione: essere stati licenziati.

Solo questa categoria di disoccupati ha diritto a tale indennità Inps. Chi invece volontariamente si dimette, perde il beneficio.

La Naspi dunque spetta a tutti coloro che perdono il posto di lavoro o ai quali non viene rinnovato il contratto.

apprendisti, dipendenti pubblici a tempo determinato, soci e lavoratori di una cooperativa sociale, personale artistico e, dallo scorso 1°gennaio 2022, anche operai agricoli a tempo determinato.

L’indennità di disoccupazione da parte dell’Inps non spetta invece a chi 

aveva un contratto a tempo indeterminato con la P.A., operai agricoli di aziende private (ad eccezione di cooperative e consorzi di prodotti agricoli e zootecnici), titolari di pensione o lavoratori prossimi alla pensione.

Attenzione! Vale la pena ricordare che chi ha terminato il dottorato di ricerca oppure i lavoratori con contratti di collaborazione continuativa (co.co.co) o a progetto, hanno diritto a richiedere la DIS-COLL.

Naspi marzo 2022, importi

Gli importi della Naspi variano, per effetto della perequazione e dell’inflazione.

La perequazione è l’adeguamento delle somme erogate (come avviene ad esempio anche per le pensioni, così da adeguarle al costo della vita). L’inflazione invece riguarda il rincaro dei prezzi.

In sostanza, per far fronte all’aumento dei costi, per quanto riguarda le merci da acquistare, l’Inps ha previsto delle nuove soglie per il pagamento Naspi marzo 2022. In generale, da quest’anno, l’importo massimo ottenibile è di 1360,77 euro (contro i 1.328,76 euro del 2021).

Per quanto tempo si ha diritto a percepire la Naspi?

Quest’ultima ha una durata massima di 2 anni. Attenzione al calcolo però.

I mesi spettanti devono risultare la metà, rispetto a quelle di contribuzione, negli ultimi quattro anni. Se dunque, in questo arco di tempo, si è lavorato in totale due anni, allora si ha diritto a prendere un anno di disoccupazione.

E come si calcola l’importo spettante? 

Il riferimento di base è ovviamente la retribuzione imponibile percepita. Se a lavori differenti corrispondeva uno stipendio di diverso importo, allora bisogna fare una media.

La Naspi corrisponde al 75% di quel valore. Però in alcuni casi, si tiene conto anche di altre particolarità e limiti.

Rimandiamo a un video di Insindacabili, per capire come procedere con il calcolo preciso della propria indennità di disoccupazione Naspi. Va tenuto conto solo dle fatto che, per quanto riguarda quest’anno, gli importi massimi ammissibili sono più alti, come abbiamo avuto già modo di presentare.

Per il resto, il meccanismo resta invariato.

Naspi marzo 2022, le novità per quest’anno

Nel corso di questo articolo, la nostra attenzione si è concentrata sul fatto che tutti i disoccupati che non hanno compilato in maniera corretta il modello Naspi Com, questo mese si ritroveranno ancora senza l’accredito dell’indennità di disoccupazione, sul conto corrente.

Abbiamo visto come fare per ovviare, seguendo le linee guida dell’Inps, nonché come funziona il meccanismo della Naspi e quali sono i nuovi importi previsti per il 2022.

Accennavamo già in apertura, che però ci sono altre novità, riguardanti proprio l’erogazione della Naspi 2022. Nello specifico, l’Inps ha rivisto i parametri di accesso al beneficio, ampliando dunque il numero di persone che può avvantaggiarsene.

Di cosa si tratta?

Ebbene, fino al 2021, per poter richiedere e ottenere la Naspi, era necessario dimostrare di aver lavorato almeno 30 giorni, nel corso dell’ultimo anno. Per tutti coloro che invece resteranno senza lavoro a partire dal 1° gennaio 2022. questo obbligo scompare.

Quindi, per inoltrare la domanda, è possibile anche aver lavorato meno di 30 giorni, nell’arco del 2021. L’importante è poter dimostrare di avere almeno 13 settimane di contributi, negli ultimi quattro anni, prima della richiesta.

Altre importanti novità riguardano l’ammontare del bonifico da ricevere mese dopo mese. Fino allo scorso anno infatti, chi aveva la disoccupazione, aveva diritto a percepire un determinato importo per tre mesi, per poi vederlo scalare del 3%, dal quarto mese in poi. Ora questo avviene solo dopo sei mesi.

Lo stesso, per ciò che concerne i pagamenti Naspi degli over 55. Per loro, la riduzione dell’assegno di disoccupazione avveniva dopo il sesto mese di pagamento Naspi, mentre ora ciò si verifica solo a partire dall’ottavo mese in poi.

Natalia Piemontese
Natalia Piemontese
Consulente lavoro online e professioni digitali, classe 1977. Sono Natalia, Piemontese di cognome, pugliese di nascita e calabrese d'adozione. Laureata in Scienze Politiche presso l'Università degli Studi di Bari, ho conseguito un Master in Selezione e Gestione delle risorse umane. Mamma bis, scrivo sul web dal 2008. Sono specializzata in tematiche del lavoro, business nel digitale e finanza personale. Responsabile del blog #mammachebrand, ho scritto un e-book "Mamme Online, come gestire casa, lavoro e figli".
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