Naspi, ultime news: cosa cambierà nel 2022?

Le indiscrezioni sul contenuto della riforma degli ammortizzatori sociali tornano a popolare il web. La notizia sembra interessare Naspi, DIS-COLL e cassa integrazione, misure che vedranno importanti modifiche a partire dal 2022. L’ufficializzazione delle linee guida sugli interventi da applicare viene rivista dal Ministro del Lavoro, Andrea Orlando, e da Mario Draghi, mentre per l’approvazione definitiva si attende il PNRR. Intanto, vediamo cosa potrebbe cambiare già dal prossimo anno:

Image

Le indiscrezioni sul contenuto della riforma degli ammortizzatori sociali tornano a popolare il web.

La notizia sembra interessare Naspi, DIS-COLL e cassa integrazione, misure che vedranno importanti modifiche a partire dal 2022.

L’ufficializzazione delle linee guida sugli interventi da applicare viene rivista dal Ministro del Lavoro, Andrea Orlando, e da Mario Draghi, mentre per l’approvazione definitiva si attende il PNRR.

Intanto, vediamo cosa potrebbe cambiare già dal prossimo anno.

Naspi, ultime news: il ritorno del décalage al 3%

Non è la prima volta che si sente parlare di importanti cambiamenti realtivi alla Naspi, l’indennità di disoccupazione spettante ai lavoratori con rapporto di lavoro subordinato che hanno perso involontariamente il proprio lavoro.

Negli ultimi mesi, infatti, si era già visto come fosse interessata da aggiustamenti strutturali eliminando due dei requisiti più importanti.

Addirittura si vocifera che possa diventare ancora più favorevole per i lavoratori anziani, ovvero gli over 55 per i quali la durata della misura potrebbe arrivare fino a 36 mesi (al posto degli attuali 24).

Se ne dicono di tutti i colori, ma ciò che è sicuro è messo su carta dall’INPS, nel messaggio 2309 risalente a giugno 2021.

In esso vengono contenute tutte le istruzioni delle misure che vengono introdotte dal Decreto Sostegni bis, più una.

Infatti, in esso è presente anche un particolare riferimento al décalage appena citato, legato all’assegno di disoccupazione.

Ricorda informazionefiscale.it:

“la sospensione è prevista per tutto l’anno in corso sia per le presentazioni già in pagamento dal 1°giugno 2021 sia per le nuove prestazioni decorrenti nel periodo dal 1°giugno 2021 fino al 30 settembre 2021”

Una volta terminato questo periodo di fermo, il meccanismo del decalage ricomincerebbe ad essere applicato come prima.

Ciò significa che, dal 1° gennaio 2022, si riceverà un importo con tutte le relative riduzioni, come se questa interruzione non fosse mai esistita.

Per chi bazzicasse poco dell'argomento, lascio il video tutorial di CF- Consulente informatico in grado di aiutarvi nell'ottenimento della Naspi:

Naspi, ultime news: ecco i nuovi requisiti

Oltre al blocco del decalage fino al 31 dicembre 2021, un’altra novità in tema Naspi riguarda l’eliminazione temporanea delle 30 giornate lavorate nell’anno solare.

Una modifica che consentirebbe un aumento dell’importo per chi la percepisce e  la renderebbe meno restrittiva per chi vuole richiederla.

Il Decreto sostegni elimina, dunque, questo vincolo e in base a quanto recita l'articolo 16 del decreto legge n°41 del 22 marzo 2021, spiega enasc.it:

“ per le Naspi concesse a decorrere dalla data di entrata in vigore del presente decreto e fino al 31 dicembre 2021 il requisito di cui all’art. 3 del decreto legislativo 22/2015, comma 1 lettera c) non trova applicazione”

Pertanto, vengono tenuti buoni soltanto i seguenti requisiti:

  • lo stato di disoccupazione involontario
  • le 13 settimane di contribuzione  valide nei 4 anni antecedenti l’inizio del periodo di disoccupazione

Facendo così, si pensa di poter allargare la platea di beneficiari e sostenere quei lavoratori che, al momento, si trovano disoccupati per motivi che non determinati dalla loro volontà.

Naspi, ultime news: cassa integrazione e DIS-COLL, cosa cambia?

La cassa integrazione sembra cambiare pelle, proprio come fanno i serpenti.

Secondo fonti attendibili, la riforma sugli ammortizzatori sociali è interessata a modificarne l’accesso, rendendola più semplice e gestibile ed estendendola a tutte le imprese.

Ciò che si vorrebbe fare è, dunque, cancellare la cassa integrazione in deroga e prevedere l’estensione della CIG ordinaria anche alle piccole imprese che:

  • non sono coperte da ammortizzatori sociali simili
  • non aderiscono a fondi di solidarietà bilaterali

Spiega investireoggi.it:

“ lo scopo è quello di tutelare maggiormente i lavoratori delle Pmi finora escluse dal trattamento salariale. La tutela sarà concessa anche con una minima anzianità contributiva, compresi apprendisti e lavoratori a domicilio”

Per quanto riguarda la disoccupazione DIS-COLL per i collaboratori, si prevede un innalzamento della durata massima, dal momento che, spiega money.it:

“ essendo garantita per un numero di mesi pari a quelli di contributi versati e con il riconoscimento della contribuzione figurativa”

Ad ogni modo bisognerà attendere la decisione del PNRR in merito alla riforma degli ammortizzatori sociali, anche se si pensa che la discussione possa essere rinviata a settembre.

Ovviamente, se si desidera approvare la legge velocemente è probabile che possa essere ricompresa nella Legge Bilancio a fine anno.

L’unica certezza che abbiamo è che l’obiettivo di Andrea Orlando miri ad estendere gli ammortizzatori sociali a tutti con importi maggiori in modo tale da sopperire alla crisi economica che impervia.

Per sapere quando avverrano i pagamenti Naspi, consiglio l'articolo di Valeria Oggero per trend-online.

Noi ci vediamo, come sempre, al prossimo articolo!