Dai programmatori agli architetti, dagli elettricisti ai responsabili delle vendite e agli idraulici, sono molti i mestieri e i numeri necessari nel mondo del lavoro di oggi.
Sono i risultati di un'indagine condotta da Assolavoro Datalab, osservatore dell'Associazione Nazionale Uffici del Lavoro, utilizzando dati interni al settore manifatturiero e fonti terze specializzate (Excelsior, LinkedIn, Trovit, Indeed).
Ecco i dati di Unionecamere sulle posizioni lavorative più richieste
Degli 810.000 posti di lavoro totali rilevati da Unionecamere nel periodo marzo-aprile, il cluster occupazionale composto dai 30 profili più ricercati dalle imprese creerà circa 692.000 posti di lavoro. Entro aprile 2023 saranno firmati 150.000 contratti di lavoro, di cui più della metà (circa il 54%) al nord, il 20,2% al centro e il 25,2% al sud e nelle isole.
Ad esempio, l'agenzia per il lavoro Nhrg impiega circa 30 key account, responsabili commerciali e direttori (Emilia Romagna, Piemonte, Veneto, Lombardia, Friuli e Liguria), 100 professionisti, falegnami, collaudatori e muratori (Veneto, Friuli ed Emilia Romagna), 50 impiegati, contabili e addetti alle paghe (Piemonte, Emilia Romagna, Veneto, Friuli), 30 analisti informatici e di sistemi (Veneto) e 100 addetti alle mense e alle pulizie (Veneto).
Come ha dichiarato Gianni Scaperrotta, manager di Nhrg, in un'intervista a Il Sole 24 Ore: "In questo momento è molto difficile trovare dipendenti e la competizione per attrarre talenti è sempre più dura. Le giovani generazioni hanno una forte richiesta di conciliazione vita-lavoro, che richiede l'adattamento e l'implementazione di politiche incentrate sulla sostenibilità sociale, tra cui il benessere fisico, mentale e finanziario, la formazione continua e la flessibilità."
Queste indicazioni sono particolarmente incoraggianti rispetto alla situazione del 2022, quando il mercato del lavoro italiano si è sviluppato in linea con le tendenze economiche. L'input di lavoro è aumentato del 2,7% rispetto al 2021, l'occupazione è aumentata (+1,1%) e la disoccupazione è diminuita (-12,9%).
Ecco cosa dice lo studio condotto sui lavori più richiesti
Come previsto dallo studio previsionale condotto da EY insieme a ManpowerGroup e Sànoma Italia, un ambiente sempre più polarizzato porterà a una polarizzazione sempre più netta tra occupazioni in crescita e in declino. La tendenza all'aumento dei posti di lavoro poco qualificati si invertirà, mentre i posti di lavoro altamente qualificati guadagneranno maggiori opportunità e quelli a media e bassa qualifica saranno svantaggiati.
Quali sono i lavori altamente qualificati? In cima alla lista ci sono ingegneri del software, analisti di dati, analisti di sistemi e analisti di sap. Ci sono anche product manager, specialisti di gestione aziendale, specialisti di comunicazione e specialisti di amministrazione e conformità fiscale.
Tuttavia, i lavori più richiesti non sono solo quelli direttamente legati alla tecnologia. "Per esempio, vogliono utilizzare la tecnologia per il trasferimento delle conoscenze, la formazione, la creazione di contenuti, la collaborazione e la progettazione di esperienze", ha dichiarato a Il Sole 24 Ore Carlo Chiattelli, responsabile della consulenza sulle risorse umane di EY.
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