Opzione Donna 2023, possibile proroga con il nuovo Governo Meloni. Ecco tutte le ipotesi 

Il neoeletto Governo Meloni dovrà presto prendere una posizione per quel che concerne il futuro di Opzione Donna 2023. Tutti il Centrodestra, Salvini - Meloni - Berlusconi pare essere favorevole alla proroga di questo tipo di pensionamento anticipato rivolto alle donne. Scopriamo insieme quali sono tutte le ipotesi in campo.

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Il neoeletto Governo Meloni dovrà presto prendere una posizione per quel che concerne il futuro di Opzione Donna 2023. Tutti il Centrodestra, Salvini - Meloni - Berlusconi pare essere favorevole alla proroga di questo tipo di pensionamento anticipato rivolto alle donne. Scopriamo insieme quali sono tutte le ipotesi in campo.

Opzione Donna 2023, possibile proroga con il nuovo Governo Meloni. Ecco tutte le ipotesi 

Come abbiamo detto poc’anzi, il Governo Meloni dovrà deliberare in queste settimane sul futuro della pensione anticipata Opzione Donna 2023. Tutta la coalizione sembra essere favorevole ad una proroga per l’anno a venire. 

E, infatti, una delle tematiche più importanti da affrontare per il nuovo esecutivo è sicuramente quella relativa alla Riforma Pensioni 2023 e, insieme ad Opzione Donna, anche Quota 102 è in scadenza al 31 dicembre 2022.

Lo scorso anno, infatti, nella Legge del 30 dicembre 2022 sono state introdotte due novità:

  • Quota 100, molto amata dalla Lega, è stata sostituita da Quota 102
  • Opzione Donna, in scadenza al 31 dicembre 2021, è stata rinnovata per un altro anno, ma la sua scadenza si avvicina sempre più.

Se, però, la prima sembra possa avere qualche problema con il rinnovo e pare sia destinata a scomparire alla fine dell’anno, o meglio, ad essere sostituita, per la seconda sembra che la coalizione di centrodestra sia in pieno accordo e diviene sempre più concreta l’ipotesi di una Opzione Donna 2023.

Meloni, Salvini e Berlusconi, i leader che hanno stravinto le elezioni dello scorso 25 settembre 2022, infatti, si sono sempre espressi a favore della misura. 

Opzione donna 2023, Ape Sociale e Quota 41: cosa succede a gennaio

Il destino delle pensioni, ormai, è nelle mani della leader di Fratelli di Italia e dei colleghi. Oltre allo stop dell’adeguamento dell’età pensionabile in automatico, tenendo conto delle aspettative di vita del soggetto, e di un incremento degli importi degli assegni pensionistici minimi, la vincitrice indiscussa delle elezioni ha parlato di un probabile rinnovo di Opzione Donna 2023.

Ma non è il solo pensionamento anticipato a cui pensa il nuovo esecutivo, poiché si parla anche di APE Sociale. Pare, però, scontato che si dovrà fare anche i conti con l’opposizione; proprio il partito guidato da Matteo Salvini, infatti, continua a manifestare interesse per la famosa Quota 41, accantonata lo scorso anno poiché considerata troppo onerosa per le casse dello stato.

Per ricordare brevemente in cosa consiste Quota 41, questa consente di accedere al pensionamento anticipato con almeno 63 anni di età anagrafica e 20 anni di contributi versato

Il partito di Salvini, tra le altre cose, non si è mai espresso contro una possibile proroga di Opzione Donna 2023, ma in aggiunta vorrebbe effettuare un po' una rivoluzione del meccanismo. Propone, infatti, un modo innovativo di accedere alla pensione anticipata per le donne.

Per farla breve, l’anticipo dipenderebbe dal numero dei figli avuti da ciascuna donna interessata al meccanismo: ciascun figlio permetterebbe alla cittadina interessata di abbassare di un anno l’età per accedere alla pensione, e così via. 

Andiamo subito a scoprire insieme in cosa consiste Opzione Donna 2023 con il esecutivo Meloni.

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Opzione Donna 2023, cosa dobbiamo aspettarci

Chi potrà accedere al pensionamento anticipato se il Governo Meloni deciderà di prorogare Opzione Donna 2023? Scopriamolo subito insieme. 

Le lavoratrici che potranno ritirarsi in anticipo sono:

  • le dipendenti, sia del settore privato, che della pubblica amministrazione, nate nell’anno 1964
  • le autonome e libere professioniste nate nell’anno 1963

Andiamo subito a scoprire tutti i requisiti necessari alle lavoratrici per poter godere di Opzione Donna 2023.

I requisiti nel dettaglio

Ad oggi Opzione Donna ’22 potrà essere richiesta da tutte coloro che matureranno alcuni requisiti entro e non oltre la data del 31 dicembre dell’anno corrente. 

In particolare, si potrà accedere al pensionamento anticipato se saranno stati accumulati almeno 35 anni di contribuzione. Attenzione, però, perché come accennavamo poco fa, ci sono anche dei requisiti anagrafici da rispettare. In particolare, ci riferiamo all’età anagrafica delle lavoratrici in questione che dovrà essere di almeno:

  • 58 anni per le dipendenti della PA e del settore privato
  • 59 anni per le autonome

Le prime, inoltre, prima di poter presentare la domanda per accedere a Opzione Donna, dovranno aver cessato in maniera ufficiale il proprio rapporto lavorativo. Dall’altro canto, invece, le autonome non saranno costrette ad aver cessato la propria attività.

Ricordiamo, infine, che questo anticipo pensionistico prevede un trattamento pensionistico che viene calcolato con il sistema di tipo contributivo. Purtroppo, però, prima di poter parlare di Opzione Donna 2023 dovremo aspettare che venga pubblicata nella Gazzetta Ufficiale la Legge di Bilancio relativa al prossimo anno, che ufficializzi il tutto. 

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