Pagamenti Inps: cambiano gli importi NASpI e CIG! Ecco come

L'Inps ha comunicato le variazioni degli importi dei trattamenti integrativi salariali per il 2022, tra cui NASpI e CIG che beneficiano di un aumento.

I pagamenti Inps a partire da gennaio 2022 per i trattamenti di assistenza al reddito cambiano per effetto delle variazioni ISTAT, così come previsto dal decreto legislativo n.148 del 14 settembre 2015

In base a tale decreto, ogni anno, a partire dal 1 gennaio, gli importi dei trattamenti di integrazione salariale sono aumentati in base alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo rilevati l’anno prima, nella misura del 100%.

Si tratta quindi di un intervento volto a non far perdere valore reale alle prestazioni ad integrazione dei salari, come ad esempio la cassa integrazione ordinaria e la NASpI

Con la circolare n.26 del 16 febbraio 2022, l’Inps comunica i nuovi importi massimi di questi trattamenti per l’anno 2022. 

Già con la circolare n.18 del 1 febbraio, sempre l’Inps aveva dato informazioni sui cambiamenti relativi agli ammortizzatori sociali in costanza di rapporto. Una delle novità più rilevante è il passaggio dal doppio importo massimale come parametri da non superare per calcolare il trattamento integrativo salariale, al singolo importo massimale. 

Questa novità però vale solo per gli eventi di sospensione dell’attività lavorativa o la sua riduzione a partire al 1 gennaio 2022. Per gli eventi accaduti in precedenza, e per i quali sono in corso i pagamenti degli ammortizzatori sociali, non cambia nulla.

Dal 1 gennaio 2022 sono quindi in vigore i nuovi massimali dei trattamenti della cassa integrazione guadagni ordinaria e straordinaria, dell’assegno di integrazione salariale del Fondo di integrazione salariale (FIS) e del Fondo di solidarietà del Credito, dell’assegno emergenziale per il Fondo di solidarietà del Credito, dell’assegno emergenziale per il Fondo di solidarietà del Credito Cooperativo, della NASpI, dell’indennità di disoccupazione DIS-COLL, dell’indennità di disoccupazione agricola, dell’indennità di disoccupazione a favore dei lavoratori autonomi dello spettacolo (ALAS) e la misura dell’importo mensile dell’assegno per le attività socialmente utili.

Sulle novità relative agli aumenti delle pensioni di Marzo 2022, si consiglia invece di leggere l’articolo Pensione marzo: doppio aumento da Inps! Ecco i nuovi importi

Pagamenti Inps: nuovi importi per CIG

C’è ancora tempo per inoltrare la domanda di integrazione salariale per la sospensione o interruzione dell’attività lavorativa tra il 1 gennaio ed il 7 febbraio 2022.

Lo specifica la circolare Inps n.18 del 1 febbraio 2022, dopo che la stessa Inps ha attivato la nuova procedura.

I termini per poter inviare l’istanza della cassa integrazione Covid 2022 è fissato al 22 febbraio

Per rendere anche più snella la procedura di richiesta della CIG, l’Inps ha anche chiarito che per poterla attivare è sufficiente allegare alla richiesta la dichiarazione che le procedure di ingaggio delle rappresentanze sindacali sono state rispettate.

Per l’anno 2022, l’Inps con una nuova circolare emessa il 16 febbraio, comunica invece i nuovi importi massimali della cassa integrazione.

Si tratta di un unico massimale, indipendentemente dalla retribuzione percepita dal lavoratore messo in cassa integrazione. Si ricorda che questa procedura è valida solo per gli eventi avvenuti a partire dal 1 gennaio 2022. 

Il nuovo importo massimale è di 1.222, 51 euro lordi, che diventano 1.467,01 euro per i lavoratori del settore lapideo ed edile per effetto delle intemperie stagionali. 

I relativi importi netti sono rispettivamente 1.151,12 euro e 1.381,34 euro

Inps: novità 2022 per la cassa integrazione

La legge di bilancio 2022 che ha recepito il nuovo ordinamento degli ammortizzatori sociali, favorendo ad esempio l’allargamento della platea delle aziende che possono accedere alla CIG, ha anche previsto due interventi particolari di CIG. Essi sono:

  • accordo di transizione occupazionale: con questo intervento si riconosce alle azienda che attivano trattamenti integrativi salariali per crisi o riorganizzazione aziendale, anche con meno di 15 dipendenti, di poter allungare il periodo di integrazione salariale straordinaria per altri 12 mesi affinchè la stessa azienda possa riassorbire i dipendenti in esubero;
  • intervento straordinario di integrazione salariale: questo tipo di intervento invece è destinato a quelle imprese che nel biennio 2022-2023, a fronte di procedure di riorganizzazione aziendale, non avendo più a disposizione le settimane di cassa integrazione, potranno attingere al trattamento straordinario di integrazione salariale.

Per quanto riguarda invece l’importo, dal 1 gennaio 2022, per le riduzione o sospensioni delle attività lavorativa sarà in vigore per tutti i lavoratori, indipendentemente dalla loro retribuzione, un unico importo integrativo massimo pari a 1.152 euro netto. 

Pagamento Inps: NASpI più alta da marzo

In questi giorni è in pagamento la NASpI da parte dell’Inps. Solitamente l’ente previdenziale effettua i pagamenti della nuova assicurazione sociale dopo la prima settimana di ogni mese. 

L’importo della NASpI è accreditato sul conto corrente bancario o postale indicato dal richiedente in fase di richiesta della NASpI.

L’ex indennità di disoccupazione spetta ai lavoratori che hanno involontariamente perso il lavoro. Cosa si intende con ciò? Che il lavoratore che si dimette oppure non può accedere alla NASpI. Si rammenta anche che i dipendenti della pubblica amministrazione non possono fare richiesta della misura a sostegno del reddito se non nel caso di contratti di lavoro a tempo determinato.

Con la stessa circolare con cui l’Inps comunica i nuovi importi massimali della cassa integrazione, comunica anche i nuovi massimali della NASpI. In questo caso sono due, in quanto il calcolo dell’indennità di disoccupazione si basa su un primo importo che se superato fa scattare il massimale oltre il quale, la NASpI, non può andare.

Gli importi per il 2022 sono di 1.250,87 euro, quale primo massimale cui si deve riparametrare il reddito medio mensile del lavoratore. Se si supera, comunque la NASpI per il 2022 non potrà superare 1.360,77 euro.

Novità Inps in tema di NASpI

Il 2022 si apre per la NASpI con delle importanti novità. Non ci sono solo quelle relative agli importi. Ma anche al meccanismo di funzionamento che è completamento stravolto.

Tutte le novità di funzionamento della NASpI si applicano per tutte gli eventi che si verificano a partire dal 1 gennaio 2022. 

Nel pagamento di Marzo ci sarà l’incremento così come riportato nella circolare Inps del 16 febbraio, n.26.

Il nuovo massimale della NASpI è di 1.360,77 euro.

Non varia il meccanismo di calcolo della NASpI. Dopo aver ottenuto la retribuzione media mensile degli ultimi quattro anni, se questa è pari o superiore a 1.250,87 euro, la NASpI sarà corrisposta per questo importo.

Se invece la retribuzione media supera 1.250,87 euro, la NASpI sarà pari a questo importo sommato al 25% della differenza tra la retribuzione media e 1.250,87 euro. Tuttavia l’importo della NASpI non potrà superare il nuovo massimale di 1.360,77 euro.

Sempre dal 1 gennaio 2022, non si applica più il decalage del 3% a partire dal novantunesimo giorno dalla data di erogazione, ma si allunga il periodo in cui la NASpI è pagata per intero. L’effetto decalage si applica in base all’età del beneficiario:

  • dal sesto mese per i percettori di NASpI che non hanno compiuto 55 anni;
  • dall’ottavo mese per i beneficiari ultracinquantancinquenni.

Considerando che il periodo massimo di erogazione della NASpI è di 24 mesi, per un terzo si potrà percepire a pieno importo.

Cambia anche il requisito del numero delle settimane lavorative. Non sarà più necessario dimostrare di avere lavorato almeno 30 giorni negli ultimi 12 mesi antecedenti la richiesta della NASpI.

Per tutti gli approfondimenti sulle novità della NASpI per gli over 55 anni si rimanda all’articolo Novità NASpI 2022: nuovo bonus Inps per gli over 55 anni!

Redazione Trend-online.com
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