Pensione marzo 2022: aumento confermato! Al via i pagamenti

E' in arrivo per marzo 2022 l'aumento per tutte le pensioni! Ecco a quanto arrivano i pagamenti

Aumento confermato per la pensione di marzo 2022!

Questo è quanto confermato dall’INPS per tutti coloro che riceveranno il cedolino della pensione dal prossimo mese.

Per saperne di più ti suggerisco l’ultimo video di Mr LUL lepaghediale, disponibile su Youtube e sul suo canale. 

Questo aumento riguarda in particolare tutti coloro che stanno subendo la stretta del caro bollette e dell’inflazione galoppante

L’INPS ha però provveduto a limitare questo aumento per alcune tipologie di reddito, pertanto il tuo ISEE potrebbe ritorcersi contro. Anche se lo stesso ISEE potrebbe aiutarti in merito alle nuove agevolazioni prviste col Bonus Renzi 2022.

In questo articolo faremo il punto della situazione, e vedremo insieme a quanto ammonta l’aumento della pensione.

Pensione marzo 2022: al via i pagamenti! Ecco quando

Il pagamento della pensione di marzo 2022 arriverà nell’ultima settimana di febbraio 2022, anche se ancora è in via ufficiosa.

A causa della pandemia da Covid e dell’attuale stato di emergenza, prorogato al 31 marzo 2022 (e si spera non più prorogato), l’erogazione dell’assegno pensionistico sarà stabilito secondo quanto previsto dalle Ordinanze della Protezione Civile.

E questo per tutti coloro che vogliono richiederlo presso gli sportelli delle Poste Italiane, altrimenti vale la regola dell’accredito bancario, direttamente sul tuo conto corrente.

Se guardiamo ai precedenti, in fatto di Ordinanze della Protezione Civile, è molto probabile che le date per il mese di febbraio saranno:

  • Mercoledì 23 febbraio 2022 per i cognomi dalla A alla B;
  • Giovedì 24 febbraio 2022 per i cognomi dalla C alla D;
  • Venerdì 25 febbraio 2022 per i cognomi dalla E alla K;
  • Sabato 26 febbraio 2022 (solo la mattina) per i cognomi dalla L alla O;
  • Lunedì 28 febbraio 2022 per i cognomi dalla P alla R;
  • Martedì 1° marzo 2022 per i cognomi dalla S alla Z.

Tra l’altro il 27 cade di domenica, pertanto la rata del Reddito di Cittadinanza verrà anticipata a venerdì 25 febbraio, e questo potrebbe essere un problema, visto che il venerdì ci sono già i cognomi dalla E alla K.

O almeno, potrebbe essere un problema per chi volesse presentarsi per questioni relative alla Carta RDC o per il prelievo della propria parte in contanti. Anche perché la seconda data del mese è solo per chi ha già la Carta, e deve solo attendere l’erogazione dell’assegno.

Ricordiamo che, a prescindere che sia per la pensione o per la Carta RDC, dal 1 febbraio sarà necessario accedere agli sportelli portandosi con sé il Green Pass, almeno nella versione base.

Pensione marzo 2022: pagamenti alle Poste solo con Green Pass!

Si potrà accedere agli sportelli delle Poste Italiane, e così anche agli sportelli della banca ove hai disposto l’accredito del cedolino, solo con il Green Pass.

A seguito dell’ultima ordinanza del Ministero della Salute, almeno per il mese di febbraio 2022 è obbligatorio l’uso del Green Pass base per accedere ai seguenti servizi:

  • servizi postali,
  • servizi bancari,
  • servizi finanziari,
  • attività commerciali non “essenziali”.

Pertanto, per chi non è ancora provvisto di un Green Pass, se vuole vaccinarsi ha pochissimi giorni per provvedere, visto che, per i primi vaccinati, come segnalano le FAQ del sito ufficiale, il Certificato Verde sarà disponibile tra i dodici e in quindici giorni successivi all’inoculazione.

Se non vuoi vaccinarti, o rischi di non far coincidere le date in tempo tra inoculazione e ritiro presso lo sportello, l’unica possibilità è tramite tampone rapido o molecolare.

Il problema è che il tampone è quasi sempre a pagamento, se non nei casi di esenzione per motivi di lavoro o per malattia. Attualmente vige il calmierato per i tamponi rapidi, però il Green Pass che generano valgono solo 24 ore dal momento in cui vengono registrati.

Mentre per i molecolari il prezzo è alla mercé del libero mercato, e senza calmierato questo tipo di tampone (accoppiato all’urgenza con cui lo si richiede) può raggiungere anche prezzi mostruosi. Però almeno dura di più, dalle 48 alle 72 ore.

Quindi parte della tua pensione sarà destinata al tampone, a patto che il risultato sia negativo. Sennò ti spetta una quarantena tra i 5 e i 10 giorni.

Pensione marzo 2022: ecco come verificare il pagamento INPS

La verifica del tuo pagamento in merito alla pensione INPS di marzo 2022 è semplice solo se si ha dimestichezza col mezzo digitale.

L’INPS ha reso disponibile da anni un servizio online con cui puoi accedere alla tua area riservata e ai suoi servizi, tra cui il Fascicolo Previdenziale.

Per l’accesso non è più possibile farlo tramite password rilasciata dall’INPS, ma solo attraverso i principali sistemi di identificazione digitale:

  • SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale),
  • CIE (Carta Identità Elettronica),
  • CNS (Carta Nazionale dei Servizi).

Se non hai provveduto ad avere almeno lo SPID, ti consiglio di provvedere quanto prima, visto che quello più utilizzato, e anche uno dei pochi rimasti gratuiti, cioè quello delle Poste Italiane, da novembre sarà a pagamento, e dovrai sborsare una quota di 12 euro per l’accesso.

Che è sempre meno rispetto al prezzo minimo di 15 euro per la Carta d’Identità Elettronica, o all’abilitazione della Carta Nazionale dei Servizi, che richiede a sua volta un lettore di Smart Card da acquistare separatamente.

Una volta fatto accesso, potrai scaricare (se vuoi) il cedolino della pensione del mese, con quanto disposto anche in fatto di crediti d’imposta o perequazioni varie, come quella prevista per il mese di marzo 2022.

Pensione marzo 2022: novità perequazioni dall’INPS!

Per chi riceverà la pensione per il mese di marzo 2022 avrà una bella sorpresa, visto che, come accaduto per il mese di dicembre 2021, si avrà un aumento sensibile sull’importo lordo.

Questo aumento è dettato dall’inflazione galoppante, che è esplosa in questi ultimi mesi e non ne vuole sapere di ridursi. Anzi, solo a gennaio l’inflazione ha raggiunto quota 5% secondo le stime dell’ISTAT!

Perciò l’INPS ha deciso di attuare una seconda perequazione in tre mesi, e di aumentare ancora una volta le pensioni, stavolta tra l’1,2% e il 1,75%, a seconda del proprio reddito.

Per la cronaca, la perequazione è il calcolo che viene effettuato per mantenere un reddito in conformità con l’aumento delle spese dettate dall’inflazione registrata a livello annuale.

Questo strumento di riequilibrio è stato stabilito dall’allora Governo Amato, slegandolo invece dalla perequazione tramite buste paga e salari medi nazionali

Il sistema prevede quindi aumenti solo in caso di inflazione al rialzo, come sta accadendo negli ultimi mesi a causa dell’aumento esplosivo dei costi dei beni energetici (gas, luce…).

A sua volta le pensioni possono avere un ulteriore vantaggio fiscale grazie al Bonus Renzi, o meglio Bonus IRPEF.

Pensione marzo 2022: agevolazioni col nuovo Bonus Renzi!

Le pensioni da gennaio 2022 hanno l’opportunità in più di avere, oltre ad una perequazione, anche ulteriori agevolazioni fiscali grazie alla riforma del bonus Renzi, o meglio Bonus IRPEF dopo la manovra di Bilancio del 2020.

Dopo il cambio degli scaglioni per il prelievo fiscale IRPEF, oltre i 15.000 euro il pensionante non avrà più diritto al classico credito d’imposta da 100 euro mensili, come previsto prima, ma una serie di agevolazioni che gli frutteranno quasi 2.000 euro all’anno di risparmio sulle tasse.

E badate bene: risparmio sulle tasse. Il credito è disponibile solo per i redditi sotto i 15.000 euro, cosa che in precedenza era disponibile tra i 8.000 euro e i 24.000 euro, per poi scemare fino ai 35.000 euro.

Il Governo Draghi ha voluto concentrare le risorse più sul piano delle detrazioni fiscali, invece che “dare soldi agli italiani“, per citare un suo famoso mantra.

Certo, non saranno quanto le agevolazioni disposte per gli impiegati e i lavoratori dipendenti, ma alla fine dell’anno sono soldi che puoi risparmiare, anche in vista di ulteriori spese.

Pensione marzo 2022: e se non arriva la pensione? Ecco perché

E’ difficile che non ti arrivi la pensione, visto che, se sei pensionato INPS con i contributi garantiti poco prima dell’uscita dal lavoro, è tuo diritto riceverla.

L’accredito della pensione di marzo 2022 è garantito con il cedolino del mese, rilasciato digitalmente dall’INPS poco prima dell’erogazione.

Nel caso in cui il tuo accredito sia direttamente in un conto corrente bancario, può succedere che, come dimostrato dall’articolo 120 del Testo Unico Bancario, il circuito bancario non possa erogarti immediatamente la tua pensione.

Regola vuole che il versamento bancario sia disposto solo durante un giorno lavorativo (cioè quando la banca lavora), e non nei giorni festivi, e che questo giorno coincida con i primi del mese. 

Nel caso in cui i primi del mese siano festivi, come accaduto a gennaio 2022 con il primo e il due gennaio caduti di sabato (Capodanno) e domenica, per legge devono garantire l’erogazione entro il secondo giorno lavorativo successivo all’ultimo giorno festivo, massimo entro il terzo. Infatti non pochi si sono ritrovati la pensione al 4-5 gennaio 2022.

Se proprio non c’è stato il versamento, o la cifra è nettamente inferiore a quella che dovresti percepire, devi contattare il prima possibile l’INPS al servizio di Contact Center (06 164 164) e segnalare la tua situazione. Potresti essere vittima di un errore del loro sistema, così come di un eventuale hackeraggio della tua pensione.

Altrimenti, se la cifra è ridotta, potresti essere stato sottoposto ad una procedura di pignoramento, come previsto dall’Agenzia Entrate-Riscossione per coloro che non hanno provveduto a pagare le cartelle esattoriali.

Seguici
161,688FansLike
5,188FollowersFollow
774FollowersFollow
10,800FollowersFollow

Mailing list

Registrati alla nostra newsletter

Leggi anche
News Correlate