Sicuramente una cosa che la pandemia non ha fermato, e sicuramente la crescita della ricchezza dei miliardari. La ricchezza di ben 450 persone aumentano ad una stima di 820 miliardi di dollari.
Ma contemporaneamente, perdono il lavoro 60 milioni di lavoratori e altri 14 milioni di disoccupati gli viene assegnato un sussidio dal governo.
Il denaro si concentra sempre di più nelle mani dei potenti, e gran parte non per il duro lavoro svolto, considerato che la grande percentuale degli ultra ricchi hanno un patrimonio tramandato da famiglia a famiglia. Di conseguenza, i ricchi diventano ancora più ricchi.
Lo scoppio della pandemia con la sequenza del lockdown, hanno devastato il sistema economico e con esso la vita di molte famiglie in tutti i paesi del mondo rendendole ancora più povere.
In particolar modo sulle persone economicamente più deboli della popolazione. Esse ne hanno risentito particolarmente a causa del lavoro perso, in quanto hanno da sempre lavorato in settori poco raccomandabili e privi di assistenza sanitaria.
Il numero di persone che vivono in estrema povertà, quest’anno aumenterà di 110 milioni, riportando i tassi di povertà globale ai livelli del 2017.
Nel 2020, ci è stato un aumento di poveri per tre cause;
Il mese di dicembre, è il mese della chiusura di un bilancio. Dove ogni impresa, piccola o grande che sia, tira le somme relative ad un intero anno in cui si comprende in maniera specifica l'andamento che avuto l'azienda.
Possiamo dire che secondo lo stimato economista francese Thomas Piketty;
I miliardari non possono proprio lamentarsi, considerando, che la loro ricchezza, nel corso della pandemia, ha superato ogni record.
Con l'inizio della pandemia, il patrimonio dei primi dieci miliardari del mondo è aumentato a circa 700 miliardi di dollari.
Invece, per quanto riguarda la ricchezza dei miliardari italiani è aumentata di 40,5 miliardi di euro, mentre per i poveri, lo sono più di prima.
E' intanto cresce la disparità ancora di più tra le classi sociali creando una disuguaglianza abissale.
Proprio per questo, l'organizzazione Oxfam ha attivato una sua petizione contro la disuguaglianza #STOPDISUGUAGLIANZE.
Gli ultraricchi del mondo, in 8 mesi, hanno recuperato e anche superato di gran lunga tutte le perdite del periodo dell'emergenza Covid. Mentre i poveri, per riprendersi della post-pandemia, forse ci potrebbero impiegare mesi o addirittura anni.
Creando così, un netto vantaggio di disuguaglianza economica in tutti i paesi del mondo.
La situazione non è per niente da sottovalutare, perché secondo un sondaggio globale svolto da Oxfam tra 290 economisti, in diversi paesi, se i governi non prenderanno dei provvedimenti, la Banca Mondiale prevede che entro il 2030, quasi oltre mezzo miliardo di persone in più subentreranno nella povertà.
Secondo quanto dice Gabriela Bucher, direttrice di OXFARM international;
Si è creata una distanza tanto profonda tra ricchi e poveri da rivelarsi più potente del virus stesso
La ricchezza ai tempi del covid
La pandemia ha fatto guadagnare grossi vantaggi ai miliardari del mondo, le piccole e medie aziende, attualmente, fanno fatica ad andare avanti, costretti a resistere o addirittura chiudere.
Aggiunge la direttrice di Oxfarm, che la disuguaglianza economica tra ricchi e poveri, può essere evitata, ma questo dipende dalle decisioni che faranno i governi di tutto il mondo.
Dopo la pandemia, in poco tempo gli ultraricchi, con la ripresa dei mercati azionari, hanno raggiunto cifre esilaranti dal 18 Marzo al 16 Ottobre 2020;
- Il patrimonio di Amazon, Jeff Bezos, ad ottobre è salito a 190 miliardi di dollari (+69%);
- Il patrimonio di Tesla spacex Elon Musk, 91,4 miliardi (+273.8%);
- Il patrimonio del fondatore di Facebook Mark Zuckerberg, 95,5 miliardi (+78,6%);
- Il patrimonio del fondatore del videogioco Fortnite Tim Sweeney, con 5,1 miliardi (+45%);
Invece, per quanto riguarda i miliardari italiani più ricchi;
- Il patrimonio del fondatore della Ferrero, Giovanni Ferrero, con 32,5 miliardi di dollari;
- Il patrimonio del fondatore della Menarini industrie farmaceutiche famiglia Aleotti, con 12,4 miliardi;
- Il patrimonio del fondatore del brand Armani Giorgio Armani, con 9,2 miliardi;

credit foto: stevepb
La povertà a livello globale
Grazie alla pandemia mai come ora numerose sono le banche piccole e storiche della Svizzera, che hanno avuto patrimoni in crescita dei loro clienti.
Come l'UBS, sede a Zurigo la scorsa settimana registra il miglior risultato di sempre negli ultimi dieci anni. Per quanto riguarda il Fondo monetario internazionale, l'economia UE, nel 2020, subisce una diminuzione del 3,3%
Creando così, un elevato tasso di povertà, ma il discorso non vale per i miliardari che rispetto al 2019 secondo i dati di UBS sono diventati ancora più ricchi.
Molti banchieri testimoniano che l'ultima volta che ai miliardari è andata così bene, è stata durante la crisi finanziaria del 2009. Anche in quel determinato periodo è stata una buona opportunità di investimento oltre ad essere stata una minaccia economica.
Ma questa volta, i benefici sono stati di gran lunga superiore a causa della veloce reazione da parte dei governi e delle banche per ammorbidire l'impatto della pandemia.
Il numero della povertà è in aumento, 7 poveri su 10 è concentrato nei paesi a reddito medio, secondo una statistica della banca mondiale le persone che soffrono la povertà potrebbero raggiungere circa 110 milioni.
Un dato che per la prima volta in 18 anni, il numero di persone povere è estremamente elevato e potrebbe continuare ad aumentare fra il 8,1 % al 9,2% della popolazione mondiale.
E' possibile che dopo aver superato l'ostacolo della pandemia si dovranno fare i conti con la povertà? Purtroppo questa è una domanda che attualmente ci chiediamo e per il momento non c'è una risposta.
In questo video si racconta i 10 uomini più ricchi e potenti del mondo che dopo la pandemia il loro patrimonio ha raggiunto cifre da record.
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Più ricchi e più poveri
La pandemia ha creato ancora di più un dislivello tra le due classi sociali, quella dei ricchi e quella dei poveri. Paradossalmente, i ricchi non hanno mai avuto un periodo così roseo e luminoso, mentre per quanto riguarda i poveri, si è aggiunta una grossa percentuale.
Ormai è chiaro a tutti che con la pandemia molte aziende si sono riprogrammate e hanno cavalcato l'onda. Tra questi, ce ne uno in particolare, un altro miliardario non citato in precedenza, anche esso fa parte dieci miliardari del pianeta, e anche lui come gli altri, la pandemia ha giovato benefici e soprattutto le sue fortune.
Parliamo dell'amministratore delegato e fondatore trentenne Apoorva Mehta di Instacart. Un delivery che ha riscontrato un grande successo soprattutto nel periodo della pandemia.
Ma Instacart non ha incrementato i suoi guadagni solo per il fatto che fornisce prodotti alimentari nelle case delle persone.
I profitti di Instacart sono come quelli di Uber e Lyft, inquadrando i dipendenti che consegnano i prodotti alimentari, subentrando in azienda con la figura di lavoratori autonomi, il che gli permette di sottrarsi alle proprie responsabilità nei loro confronti.
I soldi che Apoorva Mehta ha guadagnato durante la pandemia, non è solo pagato da un cliente per il servizio che ha usufruito, ma è anche denaro che l’azienda ha risparmiato sulla paga e benefit per il lavoratore che ha svolto il servizio.
Purtroppo molte di queste aziende, la retribuzione che versano ai loro dipendenti è sempre molto bassa, danneggiando i sindacati e utilizzando sotterfugi legali.
Tutto questo è successo anche in tempi di pandemia, come ad esempio quando Amazon licenziò e poi screditò pubblicamente un suo magazziniere, per il semplice il motivo, perché cercava di tutelare i suoi colleghi dal covid.
Oltre a queste grandi aziende, in questo momento storico, anche le case farmaceutiche hanno incrementato la loro ricchezza.
Ovviamente per la produzione dei vaccini anti-COVID, i dirigenti sanitari che posseggono azioni come Pfizer, stima dei guadagni oltre i 14 miliardi di dollari e con una vendita di mezzo miliardo di dollari.
Ma secondo una riflessione del responsabile Josef Stadler di Wealth Management, il quale si occupa della gestione dele ricchezze famigliari delle persone più ricche del mondo.
Hanno preso ottime decisioni durante la crisi del Covid-19, perché non solo hanno cavalcato l'onda al ribasso, ma hanno anche guadagnato con il rimbalzo dei mercati azionari
A detta sua, gli ultra ricchi, hanno approfittato della situazione in un momento critico per il mercato, così hanno effettuato investimenti all'apparenza rischiosi, che però a lungo termine avrebbero portato dei grossi benefici nettamente superiori.
La caritas in aumento
Secondo il rapporto da Caritas italiana, nei primi otto mesi del 2021, la povertà è aumentata del 7,9% rispetto al 2020. Di seguito, tante famiglie sono aumentate e assistite dalla Caritas, soprattutto nel periodo post pandemia.
Invece, le persone che sono state incontrate per la prima volta nel 2020 sono del (18,4%).
Nel 2021 sale il numero della povertà cronica del 27,7%, più di una persona su quattro. In Italia sono 1 milione i poveri in più rispetto al periodo prima della pandemia.
Per i giovani adulti di età compresa tra i 18 e i 34 anni le nuove povertà pesano il 57,7%.
Mentre per quanto riguarda le condizioni abitative, il 70% delle persone vive negli appartamenti in affitto, senza contare per chi è ospitato momentaneamente o stabilito da amici si aggira intorno al (8,5%)
Invece per chi è senza un’abitazione e del (6,5%) mentre per gli ospitati in centri di accoglienza e del (3,4%).