Partita Iva, Ristori 2022 al via! Oltre 15000 euro di contributo

Nuovi contributi a fondo perduto 2022 e spuntano tre nuovi bonus Partita Iva, per il totale di 15.000 euro a beneficiario. Domande aperte!

La Legge 234/2021, più conosciuta come la Legge di Bilancio 2022, ha ristrutturato completamente il sistema degli ammortizzatori sociali, con particolare attenzione alle forme di sostegno per i lavoratori autonomi.

Partono così i nuovi Ristori 2022 alle Partite Iva, alcuni dei quali destinati alle attività che vendono specifiche tipologie di prodotto.

C’è infatti a disposizione un bonus Partita Iva 2022, che arriva fino a 10.000 euro e, con credito d’imposta, rimborsa una parte dei costi spesi nel 2022-2024 per l’acquisto di prodotti biodegradabili, in sostituzione di quelli in plastica monouso ora vietati per la normativa UE chiamata Single Use Plastics (SUP).

Ancora, tra i ristori alla Partita Iva 2022 c’è un nuovo bonus che offre un contributo, entro il massimo di 5.000 euro a beneficiario, alle attività che vendono prodotti sfusi o alla spina, anche in questo caso si tratta di un rimborso, ma per le spese sostenute in passato, in dettaglio il biennio 2021-2022.

Se da un lato poi il nuovo testo di legge mette anche un punto definitivo alla questione Cashback di Stato, sparito dalla circolazione quest’anno, per fortuna viene riconfermato però il suo sostituto, quale spesso è stato definito il bonus bancomat.

Si tratta in realtà di un nuovo contributo a fondo perduto per Partite Iva introdotto con il Decreto Lavoro e Imprese, cioè il DL n. 99 del 30 giugno 2021.

In dettaglio, tale nuovo bonus Partita Iva assegna tre diversi crediti d’imposta ai lavoratori autonomi, che li rimborsa di una serie di spese sostenute nell’arco del 2021 e del 2022.

Il primo credito d’imposta costituisce un rimborso che ammortizza i costi delle commissioni che gli esercenti pagano al proprio istituto bancario se il pagamento avviene con il POS, cioè con carta e bancomat.

Gli altri due crediti d’imposta sono relativi a beni strumentali, cioè permettono alla Partita Iva di acquistare una serie di apparecchiature per l’attività con un rimborso totale o parziale calibrato sul fatturato precedente, si tratta nello specifico di dotazione tecnologica, cioè registratori di cassa smart e POS per accettare i pagamenti con carta.

Questi ristori Partita Iva 2022 possono essere richiesti dalla stessa persona e per la stessa attività in contemporanea, portando il totale di contributo a fondo perduto oltre i 15.000 euro a beneficiario, andiamo quindi a vedere come funzionano.

Arrivano nuovi ristori alla Partita Iva, 5.000 euro con il Decreto Prodotti Sfusi

Dal 23 novembre 2021 al 24 gennaio 2022 le attività che vendono prodotti sfusi o alla spina hanno a disposizione tutto per loro un bonus Partita Iva finanziato direttamente dal nuovo Ministero della Transazione Ecologica, che con credito d’imposta rimborsa le spese sostenute proprio per questa tipologia di prodotti se affrontate nel biennio 2020-201.

Il contributo, attivato con il cosiddetto Decreto Prodotti Sfusi (emanato il 22 settembre 2021 e pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 23 ottobre 2021), assegna un massimo di 5.000 euro ai beneficiari, i quali sono tenuti a inviare richiesta telematica non oltre il 24/01/2022.

Ancora Ristori alla Partita Iva nel 2022, 10.000 euro per chi usa prodotti biodegradabili

Altra novità in merito ai ristori per i lavoratori autonomi e fresca di introduzione, grazie al DL 196/2021, è un nuovo bonus Partita Iva 2022. Si tratta sempre di un contributo a fondo perduto, cioè una somma che lo Stato assegna ai beneficiari senza chiederne la restituzione, ma esso è destinato solo alle attività che vendono alcuni tipi di prodotti.

Quest’anno infatti in Italia è ufficialmente entrata in vigore una normativa UE chiamata SUP (Single Use Plastics) che vieta vendita e produzione dei prodotti ad uso quotidiano di plastica monouso.

Stando al regolamento è possibile la vendita di questi prodotti fino ad esaurimento scorte, al momento però è previsto un bonus per le attività che utilizzano prodotti alternativi fatti di materiali biodegradabili.

Si tratta di un credito d’imposta del 20% che copre le spese, che si considerano agevolabili se sostenute nel biennio 2022-2024 e se i prodotti sono certificati in base alla norma UNI EN 13432:2002. Tale bonus assegna un massimo di 10.000 euro a Partita Iva.

Per un approfondimento sulla nuova normativa UE, la Single Use Plastics (SUP), che limita l’utilizzo della plastica monouso vi consigliamo la visione del nuovo video YouTube di Adnkronos:

  

Riconfermato per il 2022 il bonus Partita Iva, che azzera le commissioni sul POS

Per il 2022 però c’è a disposizione un ulteriore bonus Partita Iva, questa volta aperto a tutti gli autonomi, che consiste in tre diversi crediti d’imposta e che data la sua natura viene spesso definito come bonus bancomat.

Il primo dei crediti d’imposta racchiuso in questo bonus Partita Iva, non ha importi prestabiliti e limiti di spesa, né altri particolari requisiti. 

Semplicemente partendo dal presupposto, sconosciuto a molti acquirenti, per cui, quando si paga con carta di debito o credito o con il bancomat una spesa, il negoziante paga una commissione extra sul totale applicato dalla banca che gestisce i pagamenti, arriva un bonus Partita Iva che offre agli stessi un rimborso pari al 100% dell’importo di tali commissioni.

Sono coperte da questo bonus Partita Iva tutte le spese relative a commissioni POS maturate a partire dal 1/07/2021 e fino al 30/06/2022.

160 euro di contributo a fondo perduto per Partita Iva, come funziona questo credito d’imposta?

Veniamo ai crediti d’imposta strumentali del nuovo bonus Partita Iva, questi due sono accessibili solo alle attività con un fatturato nel precedente periodo d’imposta non superiore a 5 milioni di euro e hanno un importo massimo di rimborso spese che può essere assegnato a ciascun beneficiario.

Il primo di essi non offre un rimborso completo, ma solo parziale ed entro il limite di 160 euro a beneficiario. Questo rimborso si applica alle spese sostenute dagli esercenti per acquistare, noleggiare e installare il POS, che è il dispositivo che permette di accettare i pagamenti con carta e bancomat.

Le spese sono considerate agevolabile, se sostenute a partire dal 01/07/2021 ed entro il 30/06/2022, e spetterà una percentuale di rimborso che varia in base al fatturato precedente, come segue:

  • 70% di rimborso, per i fatturati non oltre i 200mila euro;
  • 40% di rimborso, per i fatturati da 200mila a 1 milione di euro;
  • 10% di rimborso, per i fatturati da 1 a 5 milioni.

In ogni caso, a prescindere dalla percentuale applicata, il bonus offre alle Partite Iva un massimo di rimborso di 160 euro a beneficiario.

Ancroa ristori 2022 alla partita Iva, con un contributo a fondo perduto da 320 euro

Fa parte di questo nuovo bonus Partita Iva anche un altro credito d’imposta riferito a beni strumentali, con un funzionamento molto simile a quello di prima.

In questo caso le spese agevolabili riguardano il noleggio, l’acquisto o l’installazione di registratori telematici di cassa telematici, anche dette casse smart.

In questo caso però sono ammessi tutti gli acquisti effettuati fino alla fine del 2022 e il rimborso può anche essere completo, ma comunque entro il limite massimo di 320 euro a beneficiario.

Per il resto il funzionamento si basa, come il modello precedente, sull’assegnazione di una percentuale diversa di rimborso a seconda dell uomo fatturato dichiarato, in questa misura:

  • 100% di rimborso, per i fatturati non oltre i 200mila euro;
  • 70% di rimborso, per i fatturati da 200mila a 1 milione
  • 40% di rimborso, per i fatturati da 1 a 5 milioni.

Sono esclusi da questo contributo, come dal precedente, tutte le attività il cui fatturato sia risultato superiore a 5 milioni di euro.

Alda Moleti
Alda Moleti
Collaboratrice di Redazione, classe 1984. Ho una laurea Filologia Classica e ho conseguito un dottorato in Storia Antica, presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II, con una tesi sull'opera frammentaria di Asclepiade di Tragilo. Sono autrice di pubblicazioni scientifiche sul mondo classico e coeditrice di due volumi accademici internazionali. Dal 2015, mi sono trasferita in Inghilterra dove ho lavorato come copywriter freelance e come croupier al casinò.Il mio motto è? Naples is the flower of paradise. The last adventure of my life"."
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