Pensione a 60 anni, è ancora possibile, ecco chi può farlo

Come si fa ad andare in pensione a 60 anni? Come fare per andare in pensione con 35 anni di contributi? Qual è il requisito per la pensione anticipata.

Esiste ancora la possibilità di andare in pensione a 60 anni di età? Sebbene, possa sembrare una domanda di poco senso. Invece, leggendo nelle righe si intuisce la scarsa prospettive previdenziale. Si comprende benissimo che contiene la necessità di abbrancare una pensione qualsiasi essa sia.

Eppure, non dovrebbe essere cosi, specie considerando l’evoluzione previdenziale dell’ultimo decennio, forse è proprio il confrontarsi con l’aspetto futuristico che spaventa più di tutto. Le possibilità di agganciarsi a un’uscita anticipata si assottigliano lentamente.

Il vero problema, è che si riduce l’assegno pensione. Se passano le nuove regole, diminuisce il valore della pensione proporzionalmente all’aspetto retributivo a cui si ha diritto, un abbattimento di oltre il 30%. Risvolti contenuti nella riforma pensioni voluta dal presidente Tridico. 

Insomma, forse non sentire parlare della possibilità dell’introduzione di una maggiore flessibilità, di una pensione di garanzia per i giovani, di un piano studiato appositamente per la donna lavoratrice che non comprenda canoni di penalizzazione porta a dubitare di tutto. Specie, valutando le azioni del presidente Tridico coese con il Governo Draghi più orientate a contenere i conti pubblici che all’esigenze dei lavoratori. 

Nel 2022 si può ancora uscire dal lavoro per la pensione a 60 anni di età

Ogni strada previdenziale porta al diritto alla pensione. Tutte le prestazioni economiche previdenziali sono improntate sulla presenza di un doppio requisito. Potrebbero risultare condizioni accettabili, ma spesso non tutti possiedono entrambi i requisiti per l’adesione al piano previdenziale.

Ad esempio, Quota 102 permette di ottenere una pensione a 64 anni con 38 anni di contributivi, condizioni da rispettare fino alla scadenza della misura fissata per il 31 dicembre 2022. Non si tiene conto che una bella fetta di lavoratori non riuscirà a maturare i requisiti, per questo a volte le misure appiano irraggiungibili. 

Non tutti lo sanno, ma c’è la possibilità di uscire dal lavoro con solo il requisito contributivo

Nell’ordinamento previdenziale due sono le misure ordinarie. La prima è la pensione di vecchiaia, mentre l’altra è la pensione anticipata. 

Esistono, poi, delle eccezioni che affiancate ai requisiti permettono di ricevere delle agevolazioni in termini contributivi e anagrafici. 

Il legislatore nel formulare le principali caratteristiche per l’adesione alla pensione anticipata ha delineato l’accesso alla misura non inserendo dei paletti particolari, ma ampliando la sfera delle condizioni inserendo un unico pacchetto.

Per questo motivo, sono sufficienti 42 – 41 e 10 mesi di contribuzione e null’altro. C’è da dire che la misura prima era accessibile nell’immediato, poi è stata inserita una finestra mobile di tre mesi.  

Lavoro da 17 anni quale pensione posso richiedere 

i lavoratori giovanissimi possono ottenere delle agevolazioni legate all’ingresso prematuro nel mondo del lavoro. Se, la mansione svolta risulta in termini contributiva registrata presso la gestione INPS. Cosa significa? Il legislatore ha stabilito la presenza di un anno di versamenti maturati prima dei 19 anni di età. Un requisito indispensabile per poter ottenere la pensione precoci. 

Oltre tutto, la misura è stata vincolata alle categorie di tutela, per cui senza completare il pacchetto dei requisiti l’INPS nega il rilascio della pensione precoci.  

Ho maturato solo un’anzianità contributiva dal 1° gennaio 1996, ho (comunque) diritto alla pensione

Non tutti i lavoratori vantano un’anzianità al 31 dicembre 1995, anzi è più facile rilevare la contribuzione dopo il 1996. In ogni modo, l’assenza della contribuzione al 1995 porta ad abbracciare la pensione anticipata contributiva.

Un passaggio non di poco conto, se si considera il computo della gestione separata. Una possibilità che permette di anticipare la pensione a 64 anni. Anche, in questo caso, il montante contributivo rappresenta quella possibilità che permette l’accesso alla misura. Oltre tutto, sono sufficienti 20 anni di versamenti

La pensione contributiva è vincolata anche dalla presenza dell’importo dell’assegno. Infatti, il lavoratore per poter ricevere il trattamento previdenziale deve aver maturato una pensione che risulti rientrare in due volte il trattamento minimo vitale. 

Quale prospettiva di pensione per chi ha un’età compresa tra 60 a 64 anni 

Le prospettive future diminuiscono man mano che gli anni passano. In ogni modo, esiste per le donne la possibilità di collocarsi in pensione a 58 -59 anni. L’uscita anticipata viene pagata con una riduzione di circa il 30% applicato sul valore dell’assegno pensione spettante. Oltre tutto, la misura Opzione donna permette il pensionamento alle lavoratrici che hanno raggiunto i 35 anni di contributi entro il 31 dicembre 2021. 

Mentre ci allontaniamo dai canoni dei 60 anni la misura successiva porta a 38 anni di contribuzione, non più limitata alle sole donne, ma aperta a tutti. Un pacchetto anticipato che prevede un’uscita a 64 anni. L’uscita anticipata prende il nome di Quota 102 e contiene tutte le caratteristiche della misura Quota 100. 

Esistono, poi delle condizioni agevolate per gli invalidi all’80% che permettono di ottenere la pensione di vecchiaia anticipata a 61 – 56 anni. Il montante contributivo non viene stravolto dall’anticipo restando inalterato a 20 anni. 

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