Pensione a 64 anni dal 1° gennaio 2023! Felicità per i lavoratori con queste regole 

Quali sono i requisiti per andare in pensione a 64 anni? Come andare in pensione a 64 anni con 38 anni di contributi?Cosa cambia per le pensioni nel 2023?

Dal 1° gennaio 2023 si va in pensione a 64 anni! Una realtà tangibile per pochi lavoratori. Lo strumento che rappresenta l’unica flessibilità disposta dalla normativa che permette di anticipare l’uscita dal lavoro, chiude l’ingresso il 31 dicembre 2022. Ora, sappiamo che Quota 102 è la misura ufficiale promossa dall’INPS come strumento principale adottabile dai lavoratori per anticipare l’uscita dal lavoro, quindi un passaggio per la quiescenza a 64 anni di età. 

Secondo la normativa vigente la misura non sarà operativa nel 2023, perché verrà chiusa entro la fine dell’anno 2022. Tuttavia, le varie prospettive previdenziali collocano la misura anche nel 2023 attraverso una proroga inserita (come atto dovuto) nella Legge di Bilancio 2022. 

La vera questione, è che esistono dei lavoratori che possono anche non avvalersi della proroga per sfruttare le potenzialità di questa misura.

Peraltro, c’è da chiedersi: perché non esiste un’alternativa valida per tutti i lavoratori alla pensione di vecchiaia? Per assurdo, i lavoratori che non riescono a rientrare nei profili meritevoli di tutela non possono collocarsi in quiescenza a 63 anni con 30 anni di contribuzione.

Nello stesso modo, se salta Quota 102 si perde anche l’uscita anticipata a 64 anni per tutti. Cosa resta? 67 o 71 anni e una pensione raggiunta a fatica trascinando corpo e anima. 

Pensione a 64 anni dal 1° gennaio 2023! Felicità per i lavoratori con queste regole 

La verità è che Quota 102 non è altro che una copia disfatta della misura sperimentale Quota 100. Uno strumento introdotto dal governo italiano come deterrente sul famoso scalone quinquennale.

Dal 1° gennaio 2022 i lavoratori si sono ritrovati con una non poco gradita sorpresa, non potendo più collocarsi in quiescenza a 62 anni, ma bensì a 64 anni.

Nessuna replica dalle parti sociali, niente che ponesse in evidenza l’assenza della partita tra 62 + 38, dove il primo elemento rappresentava l’età e il secondo il montante contributivo. Alla fine, tutti si sono accordati per l’uscita a 64 anni, anche mantenendo il limite contributivo. 

È stata strappata la pensione dalle mani di chi ha raggiunto 62 anni nel 2022. In pratica, se venisse confermata Quota 102 anche per il 2023, questi lavoratori resterebbero comunque esclusivi dal trattamento economico raggiungendo 64 anni nel 2024. 

Pensione a 64 anni nel 2023 con una regola speciale

Alla fine, chi raggiunge i 64 anni di età può pensionarsi nel 2023 anche senza la proroga della misura. Si tratta della possibilità di attivare il principio della cristallizzazione alla pensione.

Una funzione naturale per chi perfeziona i requisiti necessari per la misura, per cui si richiede l’ingresso. Ecco, perché avendo maturato 38 anni di contribuzione entro il 31 dicembre 2022, accompagnato dall’età anagrafica riferita alla misura, è possibile andare in pensione anche dopo. 

È, importante, sottolineare il dopo, perché alla base il principio della cristallizzazione alla pensione non scade mai, per cui può essere utilizzando in qualunque momento o anno, anche se la misura non produce più i suoi effetti legali. 

Pensione a 64 anni, chi può prendersi il lusso di rimandare l’uscita  

Non è azzardato chiamarlo “lusso”, in effetti, il lavoratore che soddisfa tutti i requisiti previsti per l’accesso alla misura Quota 102, può collocarsi in quiescenza a sua discrezione.

In altre parole, si trova nella posizione di continuare a lavorare accumulando il piano contributivo, un’alternativa per gonfiare l’assegno pensione. Valutare l’introduzione di misure potenzialmente molto più vantaggiose, riservandosi di utilizzare la misura Quota 102 per andare in pensione tanto nel 2023, quanto nel 2025. 

Il principio del diritto alla cristallizzazione alla pensione è uno strumento che permette di congelare i requisiti, per avere una formula previdenziale a cui accedere, quando la vita lavorativa diventa troppo stressante o non vi è alcun trattamento economico previdenziale, che garantisca condizioni di rendita migliori, rispetto a Quota 102. 

Pensione a 64 anni: quale domanda occorre presentare per congelare la certificazione del diritto al trattamento economico previdenziale

Tutti coloro che perfezionano i requisiti previsti dalla normativa vigente necessari per l’ottenimento della pensione Quota 102, possono richiedere all’INPS il certificato del diritto alla pensione. 

In questo modo, non ci si assicura un posto in paradiso, ma nell’erogazione di un trattamento economico previdenziale. Ricordiamo, che ad oggi Quota 102 è l’unica misura flessibile particolarmente vantaggiosa per i lavoratori, rispetto alla pensione di vecchiaia o alla pensione anticipata ordinaria. 

Uno strumento che permette di non raggiungere 67 anni per collocarsi in riposo e non maturare 41 o 42 anni e 10 mesi di contribuzione.  

Si consiglia, di restare sempre aggiornati in tema previdenziale, a breve dovrebbero arrivare notizie interessanti in tema di Riforma pensioni. 

Seguici
161,688FansLike
5,188FollowersFollow
778FollowersFollow
10,800FollowersFollow

Mailing list

Registrati alla nostra newsletter

Leggi anche
News Correlate