Pensione anticipata a 59 anni: finalmente un sospiro di sollievo! Ecco come funziona

In pensione al raggiungimento di 59 anni di età, è possibile fino al 31 dicembre 2022 o anche dopo nel 2023? Quali sono le alternative per collocarsi in quiescenza per i lavoratori che non arrivano a 67 anni di età? Nelle ultime settimane, complice l’insediamento del nuovo governo italiano tanti lettori sono preoccupati per il futuro pensionistico, troppi dubbi mettono in crisi ogni scelta possibile e accettabile. Le difficoltà dei lavoratori sono tante (forse) troppe, per cui è comprensibile che in tanti tentano ogni strada possibile per anticipare l’uscita dal lavoro, correndo ai ripari contro la possibile chiusura dell’attività lavorativa.Vediamo insieme quali sono le opzioni attive che permettono un pensionamento a 59 anni di età e quali orientamenti prevede la leader di Fratelli d'Italia!

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In pensione al raggiungimento di 59 anni di età, è possibile fino al 31 dicembre 2022 o anche dopo nel 2023? Quali sono le alternative per collocarsi in quiescenza per i lavoratori che non arrivano a 67 anni di età? Nelle ultime settimane, complice l’insediamento del nuovo governo italiano tanti lettori sono preoccupati per il futuro pensionistico, troppi dubbi mettono in crisi ogni scelta possibile e accettabile.

Le difficoltà dei lavoratori sono tante (forse) troppe, per cui è comprensibile che in tanti tentano ogni strada possibile per anticipare l’uscita dal lavoro, correndo ai ripari contro la possibile chiusura dell’attività lavorativa.

Ciò che va detto però, riguarda le novità promossa dalla leader di Fratelli d’Italia sulla possibilità per gli uomini di accedere alla pensione Opzione donna e non solo.

Viste le tante nuove iniziative, ci preme rispondere a una lettrice, che si chiede:

“Buongiorno mi chiama Marisa ho compiuto 59 anni ad aprile 2022, lavoro da 34 anni e altrettanti ne possiedo come anzianità contributiva. Ho ricevuto l’esito della Commissione medica ASL – INPS che mi ha rilasciato un’invalidità nella percentuale del 74%.

Nelle ultime settimane il mio datore di lavoro ha preannunciato una possibile chiusura dell’azienda per il 2023. Ho il terrore di trovarmi senza lavoro e pensione. è vero posso sempre ottenere la Naspi, ma se posso scelgo molto volentieri un pensionamento a un’indennità temporanea. In attesa di una sua risposta, la saluto con affetto”. 

Vediamo insieme quali sono le opzioni attive che permettono la pensione a 59 anni di età e quali orientamenti pensionistici prevede la leader di Fratelli d'Italia!

Pensione 59 anni con 34 anni di contributi: come e quando è possibile

Molte persone si ritrovano ad affrontare la medesima crisi sul lavoro, la pressante crisi energetica rischia di affossare più di un settore produttivo, mettendo in ginocchio l’economia nazionale. Ci si auspica la massima tempestività del governo italiano nella risoluzione immediata dei problemi dei cittadini, famiglie e imprese. 

In merito alla domanda posta dalla lettrice, ad oggi non è possibile sfruttare la pensione donna per l’insufficienza del quadro contributivo, oltre alla scadenza dei termini per l’ammissione alla pensione anticipata.

Opzione donna può essere richiesta dalle lavoratrici che nel corso della carriera lavorativa hanno maturato 35 anni di contributi. La particolarità di questa misura richiede il raggiungimento dell’età di 58 e 59 anni con un pacchetto contributivo maturato entro il 31 dicembre 2021.

Prendendo atto delle disposizioni normative in vigore per Opzione donna, non è possibile accedere alla misura con un’età di 59 anni e 34 anni anzianità contributiva.  

Buone notizie e nuove prospettive pensionistiche per gli uomini. 

Come si legge dal Corriere.it, è possibile che nel 2023 la misura Opzione donna venga rafforzata e ampliata a una vasta platea di aventi diritto. In verità, la vera novità promossa dalla leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni è l’apertura della misura agli uomini con le medesime condizioni riservate per le donne.

Per cui, gli uomini godrebbero del vantaggio della pensione anticipata a 58 e 59 anni. Molto probabilmente, anche il requisito contributivo resterà invariato a 35 anni. Per maggiori dettagli occorre attendere la riforma pensioni. 

In pensione a 59 anni, le alternative con l’invalidità al 74%

La presenza del riconoscimento dell’invalidità nella percentuale del 74% e il montante contributivo maturato di 34 anni, potrebbe aprire un’altra possibilità, non l’accesso alla pensione diretta, ma piuttosto più un prepensionamento. 

Nei requisiti per l’anticipo pensionistico Ape sociale è contenuta la condizione per gli invalidi. La normativa vigente prevede la possibilità di accedere al prepensionamento in presenza del verbale emesso dalla Commissione medica ASL -INPS in cui emerge un’invalidità dal 74%. 

Purtroppo, però, manca la condizione anagrafica necessaria per l’accesso al trattamento economico previdenziale. L’INPS per l’anticipo pensionistico Ape sociale richiede la presenza di un’età anagrafica di 63 anni.  Una condizione anagrafica raggiungibile dalla lettrice tra 5 anni. 

Ricordiamo, che la misura Ape sociale è condizionata dalla presenza della richiesta del diritto al pensionamento da presentare entro il 30 novembre 2022.

Oltretutto, si tratta di un’istanza tardiva subordinata dalla presenza delle risorse disponibili. Infine, va sottolineato che la misura scade il 31 dicembre 2022. Per il 2023 ci si auspica l’ingresso di una misura strutturale slegata dalle proroghe. 

Ecco come andare in pensione a 59 anni con l'appoggio dell'azienda 

L’unica possibilità che permette di anticipare l’uscita dal lavoro anche di 7 anni è racchiusa nel contratto di isopensione. 

Uno scivolo pensionistico che permette di uscire dal lavoro molto prima del raggiungimento dell’età pensionabile. Se sussistono i presupposti dettati dalla normativa la lettrice può accedere a un prepensionamento, ottenendo un’indennità mensile fino al perfezionamento dei requisiti per un trattamento economico pensionistico ordinario. 

Purtroppo, però, non tutti i lavoratori possono beneficiare di questo strumento. Il contratto di isopensione è subordinato dalla presenza di diverse condizioni, oltre alla presenza di un accordo tra INPS, sindacati e azienda. 

In linea generale, l’azienda deve vantare un comparto lavorativo in cui risultino impiegati più di 15 lavoratori. Lo scivolo può essere attivato solo per i lavoratori a cui manchino almeno 7 anni dall’accesso a un trattamento economico ordinario. 

Ricordiamo che lo strumento permette di ricevere un’indennità mensile garantita dall’azienda, ecco perché a copertura dello strumento l’INPS richiede la presenza di una fideiussione bancaria.

Concludendo, ricordiamo che mancano ancora aggiornamenti sulla Riforma pensioni. Ci si auspica che il nuovo governo italiano intervenga prontamente per sanare le tante questioni che affliggono cittadini, famiglie e imprese.