Pensione anticipata per dipendenti di aziende in crisi! News

In questa breve guida andremo a scoprire le ultime novità riguardanti la possibilità di pensione anticipata per dipendenti di aziende in crisi. Nel corso dell’articolo vedremo chi ne ha diritto e scopriremo cosa si intende con “azienda in crisi”. Partiamo subito con le ultime news.

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In questa breve guida andremo a scoprire le ultime novità riguardanti la possibilità di pensione anticipata per dipendenti di aziende in crisi. Nel corso dell’articolo vedremo chi ne ha diritto e scopriremo cosa si intende con “azienda in crisi”. Partiamo subito con le ultime news.

Pensione anticipata per dipendenti di aziende in crisi: di cosa si tratta

Mentre i cittadini italiani rimangono in attesa di una riforma delle pensioni per il 2023, arrivano importantissime notizie che riguardano la possibilità di pensione anticipata per i dipendenti di aziende in crisi. Cosa significa?

L’Esecutivo guidato dall’ex Presidente della Banca Centrale Europea ha stanziato fondi ad hoc, pari a 150 milioni di euro per il 2022, per permettere ai lavoratori dipendenti presso aziende in crisi di accedere anticipatamente alla pensione. 

Il Governo, inoltre, con la Legge di Bilancio 2022, ha previsto questa possibilità, non solo per l’anno corrente, ma anche per il prossimo biennio 2023-2024. Per questi due anni, i fondi disponibili sono 400 milioni di euro, 200 milioni per ciascuno. 

Ma entriamo nel vivo della questione. Mentre i cittadini italiani attendono qualche notizia in più sulla riforma delle pensioni 2023, l’esecutivo ha dato il via libera a questo ammortizzatore pensionistico, rivolto esclusivamente ai lavoratori dipendenti delle PMI, piccole e medie imprese, che risultano essere in crisi economica. 

Queste imprese avranno la possibilità, mediante un coordinamento con le rappresentanze sindacali, oltre che con gli stessi lavoratori interessati, di stabilire un accordo per permettere l’uscita anticipata. Si tratta, infatti, di adesione volontaria all’uscita anticipata, mediante la sottoscrizione di un consenso

Ecco chi può accedere alla pensione anticipata per dipendenti di aziende in crisi

Abbiamo affermato più e più volte che potranno godere di questa uscita anticipata dalla pensione tutti i lavoratori che svolgono le proprie mansioni all'interno di aziende in crisi. Ma di quali aziende stiamo parlando?

Ci riferiamo alle piccole e medie imprese che offrono lavoro ha un minimo di 15 persone fino a un massimo di 250.

Per queste aziende il fatturato annuo non deve superare i 50 milioni di euro, oppure il totale del bilancio annuo non deve essere superiore a 43 milioni di euro. Queste dovranno avere subito una riduzione media del fatturato del 30% rispetto alla media del 2019.

Tutti quei datori di lavoro che non hanno subito una perdita del 30% del fatturato rispetto al 2019 e non sono in possesso dei requisiti di fatturato, del totale di bilancio e del numero dei dipendenti, non potranno entrare nel programma per la pensione anticipata per dipendenti di aziende crisi.

In cosa consiste l’uscita dal lavoro e la pensione anticipata per dipendenti di aziende in crisi

Veniamo al dunque, parlando di tutti quei cittadini che potranno uscire anticipatamente dal lavoro e accedere alla pensione anticipata per dipendenti di aziende in crisi.

L'uscita anticipata dal lavoro, per l'anno corrente 2022, potrà essere di massimo tre anni. Entro la fine dell'anno 2024 (31 dicembre), il cittadino che è uscito anticipatamente dal lavoro dovrà aver raggiunto l'età della pensione di vecchiaia, oppure l’età per accedere al pensionamento anticipato.

Facciamo un breve riepilogo sulle due pensioni:

  • pensione di vecchiaia: occorre avere almeno 67 anni di età e vent'anni di anzianità contributiva;
  • pensionamento anticipato: occorre avere 42 anni e 10 mesi di anzianità contributiva per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne, oltre che almeno 62 anni di età.

Nel podcast su Spotify di Rosalba Reggio per il Sole 24 Ore, viene anche precisato che:

“Chi fa richiesta di questa opportunità può uscire prima dal lavoro con una dote di indennità pari quasi alla pensione un assegno temporaneo, che viene riconosciuto fino al perfezionamento del diritto pensionistico.”

Ecco come funziona il meccanismo di pensionamento anticipato

Andiamo adesso a vedere qual è il funzionamento della pensione anticipata per i dipendenti di aziende in crisi.

Ai lavoratori che firmano un accordo per poter uscire prima dal lavoro e accedere alla pensione viene riconosciuta un'indennità mensile fino al pieno raggiungimento del primo diritto all'assegno della pensione.

Questo assegno mensile potrà, quando possibile, essere comprensivo delle indennità della nuova assicurazione sociale per l'impiego, e sarà di una cifra pari al 90% del trattamento pensionistico lordo che il lavoratore dipendente avrà maturato alla data in cui avviene la cessazione del rapporto di lavoro.

Dobbiamo poi aggiungere che se la prima decorrenza utile per raggiungere la pensione è la medesima dell'assegno anticipato, al lavoratore dipendente verranno pagati anche i contributi figurativi.

L'indennità, che verrà corrisposta mensilmente fino alla maturazione del diritto a ricevere la pensione per l'assegno pensionistico, verrà corrisposta ogni mese dall'Istituto nazionale per la previdenza sociale se l’attività lavorativa verrà interrotta e, inoltre, dal momento in cui si maturerà il diritto a pensione si percepirà l’assegno pensionistico.

Quando e come fare domanda per la pensione anticipata per dipendenti di aziende in crisi

Passiamo ora alla modalità attraverso cui è possibile richiedere la pensione anticipata per dipendenti di aziende in crisi. La richiesta dovrà essere inoltrata dall'azienda presso cui lavora il dipendente interessato all'istituto nazionale per la previdenza sociale con almeno 90 giorni di anticipo della data di risoluzione del rapporto di lavoro per i lavoratori che hanno sottoscritto l'accordo.

I requisiti idonei all'uscita anticipata dal lavoro potranno essere analizzati, oltre che autocertificati dalla stessa impresa.

La richiesta all'istituto INPS dovrà essere presentata con l'accordo collettivo allegato, oltre che con l'elenco dei lavoratori interessati all'uscita anticipata.

Insieme all'accordo e all'elenco dovrà essere allegata anche l'accettazione della risoluzione consensuale. Sarà compito dell'istituto nazionale per la previdenza sociale esaminare ciascuna domanda, mediante un ordine cronologico.

L’Istituto potrà anche richiedere al Ministero dello Sviluppo Economico, MISE, la verifica, anche con modalità a campione, dei requisiti di accesso che sono stati dichiarati dalle aziende.

Questa possibilità di accedere alla pensione anticipata per dipendenti di aziende in crisi potrebbe arrivare a coinvolgere una platea di circa 20 mila lavoratori

Facciamo un piccolo riassunto

  • La pensione anticipata per dipendenti di aziende in crisi è un ammortizzatore sociale previsto per il 2022, il 2023 e il 2024;
  • per il 2022 sono stati stanziati dall’esecutivo 150 milioni di euro, mentre per gli altri due anni 200 milioni di euro ciascuno;
  • chi fa richiesta per ottenere l’ammortizzatore sociale ottiene un’indennità pari quasi alla pensione;
  • l’uscita anticipata non può essere superiore di tre anni (rispetto alla data di pensionamento standard);
  • le imprese coinvolte sono piccole e medie con un numero di dipendenti che oscilla tra i 15 e i 250 con fatturato annuo non superiore a 50 milioni di €, o con un bilancio annuo non superiore a 43 milioni di €;
  • le imprese devono aver subito una riduzione media del fatturato del 30% rispetto alla media del 2019; 
  • Per richiedere e ottenere il pensionamento anticipato il lavoratore dovrà sottoscrivere un accordo;
  • l’indennità verrà corrisposta mensilmente dall’INPS, l’istituto nazionale per la previdenza sociale, fino alla maturazione dei requisiti per ottenere l’assegno pensionistico.