Pensione anticipata per motivi di salute: quando è possibile

Come andare in pensione per problemi di salute? È possibile anticipa la pensione a 56 anni per motivi di salute? L'INPS da 1.500 euro per motivi di salute.

È possibile ricevere la pensione anticipata per motivi di salute? Quante e quali formule previdenziali prevedono lo stato di salute per il pensionamento? Diversi lettori nell’ultimo periodo hanno richiesto maggiori notizie sulle occasioni sfruttabili strettamente legate tra lo stato di salute e uno o più trattamenti pensionistici.

Incuriosisce sapere quando i problemi strettamente legati alla propria condizione fisica possono far guadagnare un’agevolazione sul piano pensionistico. Parliamo della possibilità di ottenere una decurtazione sui criteri anagrafici e contributivi previsti per le formule previdenziali ordinarie. Non solo.  

Il punto da inquadrare è estremamente semplice, per questo motivo, riportiamo la richiesta di spiegazioni di una lettrice, che ci chiede:

“Buongiorno, mi chiamo Roberta scrivo da Rossano soffro di un disturbo di salute tale da rendere faticoso il lavoro, mi spiego meglio la condizione di salute mi stanca terribilmente rendendo l’attuazione dell’attività lavorativa parecchio pesante. Per questo vorrei sapere se e come posso anticipare la pensione. Grazie della risposta”. 

Purtroppo il solo disturbo legato alla salute non basta per anticipare la pensione. Un problema di salute generale, per quanto possa interferire con una buona condizione di salute, anche aggravandosi nel tempo in forma degenerativa, oppure, nei casi gravi diventando una patologia cronica, non rappresenta un valido motivo per collocarsi in pensione.

Il legislatore ha previsto nelle formule pensionistiche ordinarie la possibilità di accedere a benefici particolari, se sussiste, ma soprattutto, viene rilevata da un’apposita Commissione la presenza di una ridotta capacità nell’attuazione regolare dell’attività lavorativa. Ecco, perché, diversi piani previdenziali prevedono la presenza di uno o più requisiti agevolativi legato alla percentuale d’invalidità. 

Ricordiamo che la percentuale d’invalidità viene rilasciata dalla Commissione (ULS e INPS) chiamata a verificare lo stato d’invalidità del richiedente. La richiesta viene inoltrata dal medico curante che redige un apposito documento contenente lo stato di gravità di cui soffre il paziente e lo inoltra all’INPS.

In una fase successiva la Commissione si riunisce per “giudicare” lo stato di gravità del paziente legato alla patologia e la ridotta capacità lavorativa a cui viene associata una percentuale d’invalidità. Tale misura permette di beneficiare di diverse agevolazioni sia fiscali che previdenziali, oltre alla possibilità di ricevere diversi contributi economici diretti tanti agli invalidi stessi che ai familiari. 

Una breve guida alla pensione anticipata rilasciata per motivi di salute. Ti spiegheremo, come funziona e quali vantaggi possono ottenere gli invalidi e i loro familiari. 

Pensione anticipata per motivi di salute: quando è possibile

I lavoratori precoci possono godere di particolari benefici legati all’invalidità strettamente legati alla pensione anticipata.

Non è strano pensare di andare in pensione dopo aver maturato un periodo di tempo connesso alla vita lavorativa pari a 41 anni e 10 mesi, un requisito “morbido” per le donne che si “inasprisce” di un anno per gli uomini portandosi a 42 e 10 mesi. Requisiti connessi a una finestra mobile di tre mesi. Tuttavia, questi criteri da soli non bastano ai precoci per collocarsi in pensione

Al riguardo, è importante considerare altri criteri di giudizio previdenziale collegati alla pensione anticipata precoci, tra cui: 

  • vengono definiti “precocicoloro che possiedono un anno di versamenti frutto di un lavoro reale incastrato prima dei 19 anni di età;
  • assicurando una registrazione alla previdenza obbligatoria italiana, con un’assunzione riconducibile a una data precedente al 1996
  • assicurando una registrazione gestita in una delle forme di gestione coordinate dall’Istituto;
  • un certificato d’invalidità in cui viene rilevata una percentuale che si attesta al 74%. 

Si, precisa, altresì che queste condizioni sono accessibili tanto per le persone a cui è stata accertata un’invalidità, quanto per le altre tipologie di lavoratori.

È bene chiarire che alla pensione anticipata precoci possono congiungersi anche altre categorie di lavoro, come ad esempio, i lavoratori che hanno maturato uno stato di disoccupazione definito di lungo periodo o corso, nonché i lavoratori che rientrano nei caregiver, ovvero coloro che si occupano di garantire l’assistenza in forma stabile e continuativa ai familiari disabili.

E, ancora, in questo blocco rientrano anche i lavorati appartenenti alle categorie usuranti e gravose. 

Ti consiglio di leggere, anche l’articolo su: “Diritti della Legge 104“, disponibile in questo link. 

È possibile anticipa la pensione a 56 anni per motivi di salute?

La pensione di vecchiaia può essere ancorata a delle condizioni molto più vantaggiose rispetto a quelle ordinarie. Il vincolo regolare prevede un’età di 67 anni uniti a un’anzianità non meno di 20 anni. Fermo restando la possibilità di anticipare il trattamento previdenziale per non molti lavoratori del comparto privato registrati presso la previdenza obbligatoria italiana. Regole non attivabili per i lavoratori pubblici e autonomi. 

Come si legge da LaLeggeperTutti.it, per la pensione anticipata di vecchiaia sono previsti dei requisiti meno ferrei concatenati a un’invalidità nella percentuale dall’80%.

Nel merito, va detto che esistono altri criteri di giudizio previdenziale collegati alla pensione di vecchiaia anticipata, quali:

  • il trattamento previdenziale viene particolarmente armonizzato per le donne, a cui permette un anticipo anche di 11 anni rispetto alla pensione di vecchiaia ordinaria. Per questo motivo, le donne sono ammesse all’agevolazione all’età di 56 anni. Mentre, per gli uomini i criteri appaiono leggermente più stringenti potendo ancorarsi a questo trattamento agevolato all’età di 61 anni.
  • la pensione di vecchiaia anticipata come altre tipologie di pensioni è vincolata all’anzianità contributiva del richiedente. Per questo motivo, viene mantenuto l’obbligo di non meno 20 anni di versamenti, che possono diventare anche 15 anni di contribuzione, se mescolati alle disposizioni promosse dalle deroghe Amato. 

Requisiti connessi a una finestra mobile di 12 mesi.

È possibile ottenere la pensione anticipata del valore di 1.500 euro per motivi di salute?

L’Ape sociale rappresenta una buona opportunità anche per gli invalidi, se l’anticipo viene legato a una percentuale dal 74%. Si tratta della possibilità di assicurarsi un assegno mensile del valore di 1.500 euro pro quota. In sostanza, il beneficiario si salda all’anticipo fino al momento del vero pensionamento. 

Va detto, che queste condizioni sono accessibili tanto alla presenza un’invalidità, quanto ad altre categorie di lavoro, come ad esempio, i lavoratori che hanno maturato uno stato di disoccupazione, nonché i lavoratori che rientrano nei caregiver, ovvero coloro che si occupano di garantire l’assistenza in forma stabile e continuativa ai familiari disabili.

E, ancora, in questo blocco rientrano anche i lavorati appartenenti alle categorie usuranti e gravose. Fermo restando la presenza di un’anzianità contributiva di 30,32 e 36 anni. 

Intanto, esistono altri criteri di giudizio previdenziale strettamente connessi al rilascio dell’anticipo Ape sociale, quali:

  • il lavoratore deve possedere una percentuale d’invalidità attribuita al 74%;  
  • il lavoratore deve aver conseguito un’età anagrafica di 63 anni;
  • una vita lavorativa per cui vanta almeno 30 anni di versamenti.

Il mondo delle lavoratrici madri viene premiato con una diminuzione contributiva di periodo anche fino a due anni. L’esistenza di uno o più di due figli permette alle lavoratrici di trarre un beneficio contributivo ottenendo uno sconto di uno anno per ciascun figlio.

In realtà, il massimo ottenibile è una riduzione applicata ai requisiti contributivi non più alta di due anni anche in presenza di due o più figli

Ti consiglio di leggere, anche questo articolo su: “Come presentare la domanda per l’assegno Ape sociale”, disponibile in questo link. 

Quando per motivi di salute si ottiene una maggiorazione contributiva per anticipare la pensione?

La sola presenza d’invalidità regolata da una percentuale al 75%, prolunga il quadro contributivo permettendo una maggiorazione aggiuntiva di due mesi di contributi figurativi continui ogni anno.

A questo riguardo, si precisa che il massimo della maggiorazione contributiva ottenibile non supera i cinque anni. Inoltre, tali disposizioni normative si applicano a partire dall’attribuzione del grado d’invalidità.   

Quando bastano 2/3 d’invalidità per ottenere un assegno pensione dall’INPS 

Se la Commissione attribuisce alla persona disabile un’invalidità permanente confermando una ridotta capacità nell’esercitare un’attività lavorativa nella misura dai 2/3, spetta il rilascio dell’assegno ordinario d’invalidità, se sussistono cinque anni di versamenti. Però, è necessaria la presenza di non meno tre anni versati negli ultimi cinque anni. 

A questo punto, va detto che se alla persona disabile la Commissione conferma un’inabilità totale nell’esercitare un’attività lavorativa, in presenza delle condizioni innanzi descritte, spetta la pensione d’inabilità al lavoro. 

Quando si ottiene la pensione senza contributi per motivi di salute?

Gli invalidi possono agganciarsi a un beneficio economico, se rientrano in altri criteri di giudizio previdenziale, quali:

  • se la Commissione attribuisce alla persona disabile un’invalidità nella percentuale al 74%, spetta la pensione d’invalidità civile o, ancora, l’assegno di assistenza. Il diritto alla pensione è vincolato dal limite reddituale previsto dalla legge. 
  • Se la Commissione attribuisce alla persona disabile un’invalidità nella percentuale al 100%, spetta la pensione d’inabilità civile. 

Fermo restando che per i sordomuti, ciechi, non autosufficienti e handicap grave vengono applicate delle particolari agevolazioni economiche assistenziali, previdenziali e fiscali. 

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