Pensione anticipata a 63 anni, è possibile?

La scadenza della quota 100 è alle porte, la riforma delle pensioni è in discussione e ancora i lavoratori non hanno chiari chi potrà richiedere la pensione anticipata e chi invece dovrà attendere fino alla pensione di vecchiaia. Si parla della possibilità di andare in pensione anche a 63 anni, ma chi sono i cittadini che possono richiederla? Scopriamo insieme i diversi requisiti per tutte le proposte di pensionamento anticipato

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Gli ultimi anni sono stati anni difficili in fatto di pensioni.

Tra un decreto e una manovra si è parlato delle pensioni sotto tutti i punti di vista, da chi poteva approfittare della possibilità della pensione anticipata fino ad arrivare al problema degli importi delle pensioni mensili.

Molti italiani infatti, nel 2020, hanno percepito una pensione inferiore ai 1.000 euro al mese, oltre 5,3 milioni di pensionati (il 33,4%) lo scorso anno non hanno raggiunto i 1.000 euro mensili.

Si è parlato tanto di Quota 100 e negli ultimi tempi anche di Quota 102 ma districarsi tra i cavilli legislativi è tutt’altro che una passeggiata.

È importante conoscere a chi possa spettare la pensione anticipata e a che età e per quale numero di contributi sia possibile sfruttare queste opportunità per non rischiare di commettere degli errori che possano far rifiutare le nostre richieste di pensione anticipata.

La Manovra nell'ambito della Legge di Bilancio che si sta discutendo proprio in questo periodo tra i Ministri, tratta per larga parte anche di pensione.

È necessario capire quali sono i limiti e le scadenze dei singoli provvedimenti e cercare di farsi largo tra le normative per comprendere cosa potrebbe accadere nel 2022 in tema di pensione anticipata.

Proviamo a fare un po’ di chiarezza su questo tema particolarmente caldo e che interessa molti cittadini italiani.

Ricordiamo che la pensione (che sia pensione anticipata o meno) prevede due requisiti contributivi da tenere in considerazione: l’età e gli anni di contribuzione.

Cosa significa pensione anticipata

Come specifica il sito dell’INPS, con pensione anticipata si intende:

“il trattamento che consente ai lavoratori che hanno maturato un determinato requisito contributivo di conseguire l’assegno pensionistico prima di aver compiuto l’età prevista per la pensione di vecchiaia.”

Si evidenzia che, in termini del tutto generali, in caso di pensione anticipata l’età anagrafica è un dato irrilevante perchè, a meno chè non sia specificato diversamente, si terrà conto soltanto degli anni di contributi versati.

Molte possibilità di cui si sta discutendo negli ultimi anni però presuppongo anche alcuni requisiti anagrafici.

Nuove forme di pensione anticipata

A seguito della scadenza predefinita della Quota 100 (non stiamo parlando della fase di “richiesta” della pensione anticipata quanto più del raggiungimento dei requisiti contributivi necessari per ottenerla) è necessario definire quale sia il futuro delle pensioni.

Nelle discussioni del Consiglio dei Ministri volte alla definizione della Legge di Bilancio è stato toccato, ovviamente, anche il tema dei costi per lo Stato delle future pensioni anticipate.

Si parla di cifre molto importanti che potrebbero non essere totalmente sostenute dalle casse pubbliche.

Lo Stato potrebbe decidere alcune forme di “copertura" di tali costi sotto forma di penalizzazioni.

Ricordiamo infatti che quello che attualmente entra nelle casse dell’INPS sotto forma di contributi versati da chi attualmente sta lavorando non è sufficiente a coprire le attuali pensioni in essere tenendo in considerazione anche l’aspettativa di vita.

Le attuali forme di pensione anticipata sono la Quota 100 che, come detto qualche riga sopra, avrà scadenza il 31 dicembre 2021 e la pensione anticipata ordinaria (o standard).

Mentre si parla di alcune proposte come la Quota 102, Quota 104, anticipo pensionistico per i lavori gravosi e proroga di Opzione donna.

Pensione anticipata Quota 100

La famosa Quota 100 di cui si parla da molto tempo richiede che i due requisiti che si tengono in considerazione per calcolare la pensione (come detto poco sopra, età e anni di contributi) siano pari a: 62 anni compiuti e 38 anni di contributi versati.

Introdotta dall’1 gennaio 2019 avrà la sua scadenza predefinita alla fine del 2021 ed è stata già utilizzata da più di 300 mila lavoratori.

In questo caso specifico, l’età anagrafica è un dato imprescindibile per ottenere la pensione anticipata con Quota 100.

La pensione anticipata attraverso la Quota 100 può essere richiesta anche nei prossimi anni purchè i requisiti contributivi siano stati raggiunti entro e non oltre il 31 dicembre 2021, come stabilito dal decreto 4/2019.

Questo genere di anticipo pensionistico può essere ottenuto sia dai lavoratori dipendenti (purchè iscritti all’assicurazione generale obbligatoria, conosciuta anche come “ago”) sia dai lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata.

Sono invece esclusi i cittadini che fanno parte delle forze armate o delle forze di polizia (anche penitenziaria) ed è escluso anche il personale del corpo dei vigili del fuoco e della guardia di finanza.

Pensione anticipata Quota 102

Non sembra che ci siano molte differenze tra le caratteristiche della pensione anticipata con Quota 100 rispetto alla pensione anticipata con Quota 102 (punto di incontro tra il Presidente del Consiglio Mario Draghi e i sindacati Cgil, Cisl e Uil).

Secondo quanto discusso la Quota 102 dovrebbe essere la naturale prosecuzione della Quota 100 e darebbe la possibilità ai lavoratori che raggiungono i 64 anni d’età e 38 anni di versamenti contributivi di andare in pensione anticipatamente rispetto alla pensione per anzianità.

Nell’importo mensile della pensione non dovrebbero esserci penalizzazioni se non quelle già previste a causa dell’anticipo del pensionamento.

Nel 2022 potrebbero sfruttare questa opportunità di pensione anticipata circa 50 mila lavoratori.

Ecco qui un video molto utile del canale Youtube Pensioni & Aggiornamenti per capire meglio la riforma delle pensioni sulla Quota 102.

Pensione anticipata Quota 104

La Quota 104, come le due Quota 100 e Quota 102 precedenti, è una possibilità di pensionamento anticipato.

La pensione anticipata oggetto della Quota 104 è quella rivolta all’anno 2023.

La Quota 100 ha fatto riferimento agli anni 2019, 2020 e 2021, la Quota 102 fa riferimento alle pensioni anticipate del 2022 e la successiva Quota 104 invece prende in considerazione le pensioni del 2023.

Ma in questo caso, quali sono le proposte per i requisiti indispensabili per aver accesso alla pensione anticipata con Quota 104?

Le discussioni di questo periodo prendono in considerazione di lasciare immutato il numero di anni di versamento dei contributi (38 anni) ma di aumentare ulteriormente l’età anagrafica minima pensionabile.

La proposta della pensione anticipata con Quota 104 prevede il raggiungimento del 66esimo anno d’età e 38 anni di contributi versati.

La differenza tra la Quota 100, la Quota 102 e la Quota 104 quindi sarebbe di carattere anagrafico con l’aumento dell’età minima pensionabile anticipatamente.

La pensione anticipata ordinaria

Per quanto riguarda la pensione anticipata ordinaria, a differenza della Quota 100, è importante considerare gli anni di versamento dei contributi, come definito nella legge Fornero.

In questo caso, i cittadini possono fare richiesta e possono ottenere la pensione anticipata ordinaria (o standard) con 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e un anno in meno per le donne (cioè 41 anni e 10 mesi di contributi).

La pensione anticipata ordinaria così definita e prevista dal 2016 all’interno della legge Fornero rimarrà in essere fino al 2026, a meno chè non si verifichi una riforma totale del sistema pensionistico prima di questa data.

Mancano ancora cinque anni alla scadenza di questa tipologia di pensione anticipata, tempo durante il quale sarebbe possibile iniziare a definire una vera e propria rivoluzione delle pensioni italiane (anche per agevolare i giovani di oggi e lavoratori del futuro).

Pensione anticipata con Opzione donna

Questa tipologia pensionistica è prevista, come si desume dal nome, solo a favore delle donne lavoratrici autonome o dipendenti.

In questo caso le donne lavoratrici dipendenti che intendono usufruire della pensione anticipata con Opzione donna dovranno aver raggiunto i 58 anni d’età e 35 anni di contributi pensionistici versati entro il 31 dicembre 2020.

Mentre per quanto riguarda le lavoratrici autonome rimane il requisito dell’età contributiva di 35 anni ma si richiede invece di aver compiuto 59 anni d’età anagrafica (invece che i 58 richiesti per le dipendenti).

La proroga per il 2022 invece potrebbe vedere salire l’età anagrafica a 59 anni per le lavoratrici dipendenti e i 60 anni per le lavoratrici autonome entro il 31 dicembre 2021.

Pensione anticipata per i lavori usuranti

Sono state individuate 27 nuove categorie di lavori gravosi che permetterebbero ai cittadini italiani di richiedere la pensione anticipata a 63 anni d’età e 36 anni di contributi.

I lavoratori che svolgono le professioni gravose definite all’interno della lista indicata, potranno richiedere la pensione anticipata grazie all’Ape sociale.

Ad ogni mestiere è stato assegnato un indice di usura e di pericolosità che dipende dai dati statistici di INSP e INAIL dell’incidenza degli infortuni sul lavoro, delle malattie professionali e delle giornate di assenza dal lavoro in relazione all’attività svolta, più è alto l’indice di gravosità (come nel caso dei minatori, fonditori, carpentieri, saldatori, lattonieri) più sarà agevolata la pensione anticipata.

Pensione anticipata in due tempi

Tra le proposte sul tavolo troviamo anche quella che viene definita “quota Tridico” che prende il nome dal Presidente dell’INPS Pasquale Tridico che porta avanti una sua proposta in termini di pensioni.

Secondo la proposta di Tridico si potrebbe mettere a disposizione dei cittadini lavoratori anche un pensionamento anticipato “in due tempi”.

Cosa significa pensione anticipata in due tempi?

Significa che i lavoratori che abbiano compiuto 63-64 anni che decidono di lasciare il lavoro in favore di una pensione anticipata potrebbero percepire solo la quota contributiva della propria pensione rinviando la quota retributiva solo al compimento di 67 anni d’età (età pensionabile ordinaria).

Raggiunta la pensione di vecchiaia il pensionato potrà ricevere l’intera somma della propria pensione formata da quota retributiva e quota contributiva.

Cosa si prevede nella riforma delle pensioni in tema di pensione anticipata?

Un po’ come abbiamo visto precedentemente, molte forme di richiesta di pensione anticipata saranno riadattate anche per il 2022 e potranno essere utilizzate dai lavoratori.

Ogni forma di anticipo pensionistico possiede proprie caratteristiche e requisiti richiesti per poter lasciare il lavoro prima dell’età pensionabile standard (attualmente fissata per 67 anni).

Indipendentemente da quello che sarà inserito o rimosso nella riforma per il 2022, il Presidente del Consiglio Mario Draghi continua a ricordare ai cittadini e ai sindacati che il lavoro che si sta affrontando è utile principalmente per tornare gradualmente al sistema pensionistico ordinario della legge Fornero.

Le proposte sono state fatte ora è necessario un accordo tra Governo e sindacati in modo che si possa redigere una Legge di Bilancio da presentare all’Europa che possa coinvolgere il mondo del lavoro sia in termini di accesso al lavoro sia in termini di abbandono del lavoro con eventuali possibilità di pensioni anticipate.