Pensione in anticipo: è possibile con 35 anni di contributi!

Accedere alla pensione in anticipo rispetto alla normale pensione di anzianità è possibile, anche se non è per tutti. Si tratta di una possibilità prevista dall'attuale sistema pensionistico italiano con 35 anni di contributi versati all'ente previdenziale INPS. La possibilità tuttavia è limitata ad alcune categorie specifiche di lavoratori. Vediamo nell'articolo come è possibile accedere alla pensione in anticipo, tenendo conto che con la prossima riforma nel 2022 tutto potrebbe ancora cambiare!

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L'accesso alla pensione è un tema che sta a cuore agli italiani, soprattutto dopo aver lavorato per molti anni. Al momento il sistema pensionistico italiano prevede che i cittadini possano accedere al proprio periodo di pensionamento in base ad alcuni criteri relativi all'età anagrafica oppure al numero di anni di contributi versati all'ente previdenziale INPS.

Tenendo presente che oltre all'INPS esistono altre casse previdenziali, relative a specifiche professioni, in questo articolo tratteremo unicamente l'argomento pensioni per quanto riguarda l'ente previdenziale principale in Italia, l'INPS. Molti si chiedono come accedere alla propria pensione, o qual è la misura di pensionamento più indicata per il proprio percorso lavorativo. 

Le misure di pensionamento garantite dall'INPS sono molteplici, e si differenziano in base a diversi aspetti: le categorie di lavoro svolto, gli anni effettivi di contributi versati, l'età anagrafica, la presenza eventuale di particolari condizioni di disagio o deficit, come spiega lo stesso ente previdenziale:

"L'INPS eroga diverse tipologie di prestazioni pensionistiche in base alla gestione o al fondo di appartenenza degli iscritti e ai requisiti contributivi e anagrafici previsti dalla legge."

Fondamentale quindi risulta per il cittadino che si appresta alla pensione conoscere le misure esistenti, per capire qual è quella più adatta o applicabile nel caso specifico. Tuttavia è possibile accedere anche in anticipo rispetto alla normale pensione di vecchiaia o di anzianità, se si seguono alcune misure.

In questo articolo vediamo come è possibile accedere alla pensione avendo maturato il requisito contributivo di 35 anni di contributi INPS versati, in particolare in riferimento alle prossime modifiche che verranno applicate sul sistema pensionistico italiano, in base alle proposte e alle ipotesi discusse in questi mesi.

Pensione anticipata: eliminata Quota 100

Prima di vedere come accedere alla pensione con 35 anni di contributi versati, bisogna tenere conto che uno dei sistemi di prepensionamento messo a disposizione negli ultimi anni, Quota 100, sarà definitivamente eliminata con la fine dell'anno.

Quota 100 garantiva l'accesso alla pensione in modo anticipato, se la somma tra l'età anagrafica e il numero di anni di contributi versati dava come risultato 100. Questo sistema è stato introdotto in modo sperimentale per tre anni, ma non verrà riconfermato per il 2022.

Questo perché sono stati effettivamente pochi gli italiani che hanno aderito a questa misura pensionistica, ma non solo, perché questo tipo di pensione è stato ampiamente criticato e il dibattito negli ultimi mesi, in un dialogo che è stato anche molto acceso. Il problema è che questa pensione non ha effettivamente garantito un ricambio generazionale previsto, tra chi accedeva alla pensione e i giovani lavoratori.

I dubbi intorno a questa misura si sono moltiplicati nel corso dell'ultimo anno, tant'è che la misura Quota 100 è stata definitivamente accantonata, e non sarà più possibile dal prossimo anno andare in pensione in anticipo seguendo le regole proposte da questo tipo di pensione. Tuttavia i dibattiti per introdurre una possibile alternativa sono stati molti, e c'è chi ha ipotizzato l'introduzione di una misura molto simile.

Per il momento tuttavia non ci sono conferme su questa direzione, e nel frattempo altre misure già presenti nel sistema pensionistico italiano stanno subendo delle modifiche, o saranno coinvolte da profondi cambiamenti per l'anno a venire.

Alcune misure di pensionamento infatti verranno rafforzate, per compensare la scomparsa di altre forme pensionistiche, come Quota 100. Gli italiani sono in attesa che le ipotesi trovino realizzazione, soprattutto per l'anno a venire, in cui si prospettano cambiamenti anche dal punto di vista fiscale.

Pensione in anticipo con 20 anni di contributi: quando

Molti italiani dopo una lunga carriera lavorativa si chiedono come potranno accedere alla propria pensione, dati anche i cambiamenti che il sistema pensionistico attuale è in procinto di compiere. Il governo infatti ha ipotizzato diversi cambiamenti per le misure di pensionamento al momento presenti, in particolare sono al vaglio ipotesi sull'allargamento di alcune di queste misure per compensare la scomparsa di Quota 100.

Analizzando le tipologie di pensione al momento presenti, l'INPS garantisce una pensione di vecchiaia con un requisito contributivo davvero minimo, inferiore a 35 anni. Si tratta di un requisito di 20 anni di contributi versati, ma in questa misura risulta importante l'età anagrafica.

Si può infatti accedere alla pensione di vecchiaia con 20 anni di contributi solamente al compimento di di 67 anni di età, come spiega la comunicazione ufficiale INPS:

"Per il 2021 sia i requisiti di età per la vecchiaia, sia quelli di anzianità contributiva per la pensione anticipata, sono rimasti immutati rispetto al 2020. In particolare l’età di accesso alla pensione di vecchiaia è di 67 anni."

Sia i lavoratori autonomi che i lavoratori dipendenti quindi possono accedere alla pensione con un versamento di contributi molto inferiore rispetto a 35 anni: si tratta però in questo caso unicamente di soggetti che hanno già compiuto 67 anni.

Questa misura è la stessa dell'anno scorso, perché i criteri per l'accesso sono rimasti identici, ma non si esclude che potranno essere modificati dal ricalcolo che si effettua ogni anno per equilibrare le pensioni a diversi fattori, come le modifiche demografiche e l'aspettativa di vita.

Va tenuto conto che a causa dell'arrivo dell'emergenza sanitaria, sono cambiati i dati relativi alla demografia del paese: continuano a diminuire le nascite, ma anche la speranza di vita è calata, almeno di un anno, a causa della pandemia sopraggiunta nel 2020. Si prospetta che l'intero sistema pensionistico andrà rivalutato in base a questi importanti cambiamenti.

Pensione in anticipo con 35 anni di contributi per le donne

Oltre alla pensione di vecchiaia, esistono diverse misure di pensionamento che garantiscono l'accesso al periodo di pensione anche prima di aver compiuto 67 anni. In particolare, ci sono diverse possibilità per accedere alla pensione avendo versato tramite il proprio lavoro almeno 35 anni di contributi all'ente previdenziale.

In questi casi la pensione risulta essere anticipata, ma si tratta di misure disponibili unicamente per specifiche fasce di popolazione. La prima di queste misure è rivolta esclusivamente alle lavoratrici donne, e si tratta di un sistema di pensionamento dedicato sia alle lavoratrici dipendenti che alle autonome.

Nel dettaglio, la misura è Opzione Donna, che garantisce un accesso alla pensione con 35 anni di contributi versati, e un'età anagrafica minima di 58 anni per le lavoratrici dipendenti e di 59 anni per le autonome. Al momento la misura di pensionamento è disponibile per le lavoratrici, ma alcune ipotesi ne preannunciano l'eliminazione.

Anche questa misura di pensionamento è stata molto criticata, soprattutto a causa degli importi effettivamente versati mensilmente come erogazione a favore delle donne. Molte lavoratrici infatti hanno preferito negli ultimi anni continuare a lavorare, piuttosto che accedere alla pensione garantita dalla misura, a causa dei bassi importi erogati.

Tuttavia, nonostante le critiche molte italiane hanno deciso di accedere a questa pensione dopo aver versato 35 anni di contributi all'INPS, lavorando come dipendenti o in autonomia. Recentemente l'OCSE ha comunicato le proposte relative all'eliminazione di alcune misure di pensionamento, e tra queste spicca anche Opzione Donna, come spiega un articolo di Investireoggi.it:

"Inoltre, sulla riforma pensioni l’Ocse ha veramente chiesto di non prorogare l’Opzione Donna? La risposta è affermativa. In quanto l’Ocse ha consigliato di lasciar decadere pure l’Opzione Donna."

Pensione in anticipo con 35 anni di contributi: l'Ape Sociale

Un'altra possibilità di accesso alla pensione in tempi anticipati riguarda la misura Ape Sociale. Si tratta di una forma di pensionamento dedicata principalmente ai lavoratori che hanno svolto professioni considerate come gravose. I requisiti per accedere a questo tipo di sistema di prepensionamento sono sia di tipo anagrafico che contributivo.

Per quanto riguarda l'età, è indispensabile aver compiuto almeno 63 anni, per poter accedere a questa pensione. Inoltre anche chi si trova in particolari condizioni di disoccupazione, può chiedere accesso all'Ape Sociale, purché abbia già versato almeno 30 anni di contributi.

L'Ape Sociale è interessante perché include nell'accesso tutti i lavoratori che svolgono mansioni definite come gravose: chi per esempio lavora di notte, oppure svolge un'attività come operaio in particolari settori, oppure ancora si occupa di assistere bambini piccoli, anziani e persone malate, può accedere all'Ape Sociale.

Tuttavia le novità più interessanti sono arrivate in questi mesi, con una sostanziale modifica di questa misura, che il governo ha deciso di attuare come compensazione all'eliminazione di Quota 100. Il sito Idealista.it spiega a chi viene rivolta la misura:

"Con la formula attualmente in vigore, l’Ape sociale spetta ai lavoratori iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria dei lavoratori dipendenti o alle forme sostitutive ed esclusive della stessa e chi è iscritto alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi o alla Gestione Separata."

Le modifiche all'Ape Sociale con estensione ai nuovi lavoratori con mansioni gravose è in fase di approvazione, e si prospetta che per il nuovo anno verranno estese le professioni definite gravose, quasi raddoppiandone il numero: diventeranno gravosi anche i lavori svolti da panettieri, macellai, commessi e cassieri, insegnanti delle scuole elementari, forestali, OSS, benzinai, conducenti di autobus.

Indubbiamente si tratta di un allargamento della possibilità di anticipare la pensione di qualche anno di sicuro interesse anche per chi svolge queste professioni, e si attende il prossimo anno per un'effettiva applicazione della misura.