Pensione Aprile 2022: doppio aumento Inps! Ecco a chi

La pensione di aprile 2022 godrà da perte dell'Inps di un doppio aumento dovuto sia alle nuove aliquote Irpef che all'indice di perequazione.

Importanti novità sul versante delle pensioni di aprile 2022. Ormai l’Inps ha sistemato i sistemi informatici per il calcolo dei cedolini delle pensioni, al fine di adeguarli sia alle nuove aliquote Irpef, che fanno il loro ingresso a partire dal mese di marzo, che dell’adeguamento degli importi delle pensioni alla variazione dell’indice dei prezzi, ossia dell’inflazione del 2021.

Con la legge di bilancio 2022, il governo guidato da Mario Draghi ha rideterminato l’Irpef, che non solo è applicata sui redditi da lavoro ma anche su quelli pensionistici. Le nuove aliquote passano da cinque a quattro con benefici soprattutto a partire dalle pensioni sopra i 15.000 euro annui.

Ma aumenta anche la no tax area, ossia quel livello di reddito fino al quale non si applica alcuna tassazione. Per le pensione passa da 8.000 euro a 8.500 euro.

Ma non c’è solo l’Irpef che migliora l’importo delle pensioni. Come avvenuto a marzo, e proseguirà fino a fine anno, c’è la percentuale della perequazione, pari a 1,7% applicata sul reddito da pensione, per effetto del tasso d’inflazione come rilevato al 31 dicembre 2021. In realtà questo aumento non è definitivo, in quanto l’ISTAT ha rilevato che il reale tasso d’incremento dei prezzi al consumo del 2021 è stato di 1,9%. La differenza sarà conguagliata nel pagamento della pensione del 2022.

Pensione aprile 2022: aumento del 1,7%

Nel mese di marzo i titolari di pensione, anche quella d’invalidità, hanno visto un incremento dell’importo dell’1,7% oltre ad un conguaglio di 0,1% per i mesi di gennaio e febbraio 2022, per i quali invece era stata applicata una variazione di 1.6%.

Il principio di perequazione è applicato ogni anno dall’Inps per difendere il poter reale degli importi delle pensioni, dall’erosione dell’inflazione.

Si ricorderà come nel 2021, proprio in assenza d’inflazione nel 2020, l’importo delle pensioni era rimasto invariato. Nel 2022 invece, la pensione di gennaio e febbraio avevano già beneficiato di un incremento provvisorio di 1.6%. Il ministero dell’economia e finanze ha poi comunicato che l’indice andava rivisto a 1.7%. Ecco che a marzo l’Inps ha adeguato l’assegno della pensione incrementandolo di 1.7% e conguagliando lo 0,1% per i mesi di gennaio e febbraio.

Ad aprile 2022, l’importo definitivo della pensione del 2022 sarà aumentata fino a fine dicembre di 1,7%. Anche questo indice di perequazione però non è quello definitivo, in quanto l’ISTAT ha comunicato che l’inflazione del 2021 si è attestata a +1,9%. Questo incremento, più alto di 0,2 punti, sarà ripreso nel 2023, in cui quindi le pensioni non solo riceveranno un ulteriore incremento, se l’inflazione si manterrà alta come quella d’inizio anno, ma sommerà anche lo 0,2%.

Pensione di aprile 2022: effetto Irpef, fa aumentare gli importi

L’Inps ha completato l’aggiornamento dei sistemi utilizzati per il calcolo del cedolino della pensione. Così da aprile saranno finalmente applicate le nuove aliquote Irpef stabilite dalla legge di bilancio 2022.

I nuovi scaglioni delle aliquote Irpef sono passati da cinque a quattro alle quale sono state associate anche nuovi scaglioni di reddito, applicato anche alle pensioni.

Si ricorda che le pensioni di assistenza come quelle d’invalidità non sono soggette alla tassazione e quindi non sono interessate dalle nuove aliquote Irpef.

Un’altra novità importante per le pensioni è l’ampliamento della soglia di reddito non soggetto a tassazioni, in pratica la no tax area è passata da 8.000 euro a 8.500 euro.

Per quanto riguarda le nuove aliquote Irpef, queste sono

23% per redditi (anche da pensione) fino 15mila euro;

25% per redditi (anche da pensione) sopra i 15 mila ma sotto i 28mila euro;

35% per redditi (anche da pensione) sopra i 28 mila ma sotto 50mila euro;

43% per redditi (anche da pensione) eccedenti i 50 mila euro.

Per i redditi derivanti da pensione si innalza anche la no tax area a 8.500 euro dalla precedente soglia di 8.000 euro. Questa soglia però decade nel momento in cui si superano gli 8.500 euro, in quanto l’applicazione della prima aliquota Irpef, quella al 23% si applica sull’intero importo della pensione.

Pensione aprile 2022: un esempio di aumento

Fin’ora è stato rappresentato il quadro che interesserà le pensioni di aprile che saranno pagate dall’Inps, forse in via anticipata, con un doppio aumento. Questo riguarderà sia l’aumento legato alla perequazione, con un +1,7% che alle nuove aliquote Irpef.

Quindi a beneficiare del doppio aumento, sono tutte le pensioni soggette a tassazione, mentre l’aumento collegato al principio di perequazione spetta a tutti i percettori di pensioni.

Proviamo a fare un esempio per comprendere in che modo cambia l’importo della pensione di aprile.

Partiamo dall’importo della pensione che non supera 8.500 euro. Rispetto al 2021, l’ampliamento della not tax area di fatto concede un vantaggio a chi nel 2021 percepiva una pensione tra 8.000 euro e 8.500 euro. Per costoro l’aumento annuo della pensione è di 500 euro netti (nell’ipotesi di pensione di 8.500 euro). In ogni caso, l’aumento sarà pari alla differenza tra l’importo della pensione (non superiore a 8.500 euro) e 8.000 euro.

Gli altri pensionati che beneficiano delle nuove aliquote Irpef, sono coloro che percepiscono un reddito superiore a 15.000 euro in quanto il primo scaglione di fatto rimane inalterato. 

Per le pensioni che ricadono nel secondo scaglione, quello tra 15 e 28 mila euro, il vantaggio è di un +2% rispetto al 2021, in quanto l’aliquota passa da 27 a 25%. Per una pensione di 20.000 euro, l’Irpef pagata ad aprile 2022 sarà di 4.700 euro rispetto a 4.800 euro del 2021.

Al crescere del reddito di pensione aumenterà la riduzione dell’Irpef fino ai 50.000 euro, punto da cui la curva di riduzione dell’Ipref si riduce.

Per tutti invece ci sarà anche l’aumento dell’1,7%.

Pensioni aprile 2022: le date di pagamento

Per quanto riguarda invece le date di pagamento, per due anni si è stati abituati a ricevere il pagamento della pensione in via anticipata, per effetto delle disposizioni della Protezione Civile di contenimento del contagio dalla pandemia.

Da marzo 2020 e fino all’ultimo pagamento di marzo 2022, i pensionati che erano soliti recarsi nell’ufficio postale per incassare la pensione, sono potuti andare presso gli sportelli di Poste Italiane solitamente a partire dal 25 del mese e fino al primo giorno del mese successivo. 

L’accesso all’ufficio postale era stato scaglionato assegnando per ogni giorno di riscossione le iniziali del cognome. 

Per coloro che invece riscuotevano la pensione tramite accredito sul conto corrente, il giorno di accredito è rimasto invariato.

Cosa succederà ad Aprile 2022? Lo stato di emergenza termina il 31 marzo 2021. Quindi le disposizioni di ritiro della pensione in via anticipata dovrebbe non essere più rinnovata. 

Al momento non ci sono comunicazioni nè da parte dell’Inps nè di Poste Italiane di come avverrà il pagamento della pensione di aprile. Tutto lascia presagire che si ritorni alla normalità, anche se il ritorno a crescere della curva dei contagi potrebbe in qualche modo influenzare, ancora per la pensione di aprile, la decisione di anticipare il pagamento.

Tuttavia resta da domandarsi perchè, se per due anni, si è proceduto al pagamento anticipato, questo non possa diventare strutturale. Ricordiamo che l’anticipo era una sorta di acconto, con conguaglio poi nel pagamento successivo al fine di calcolare correttamente i giorni della pensione. 

Rivedere le procedure di pagamento significherebbe cambiare i sistemi di calcolo dell’Inps che sono fissati al 1 di ogni mese. 

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