Pensione a 62 anni con lo scivolo Brunetta. Ecco come fare!

Andare in pensione a 62 anni: un sogno? Sì, ma che alcuni lavoratori si potranno permettere grazie a Renato Brunetta. Governo e sindacati hanno provveduto a firmare il Patto per l'innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale, grazie al quale i dipendenti pubblici sono riusciti a portarsi a casa un aumento medio sullo stipendio pari a 107 euro ogni mese.

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Andare in pensione a 62 anni: un sogno? Sì, ma che alcuni lavoratori si potranno permettere grazie a Renato Brunetta. Governo e sindacati hanno provveduto a firmare il Patto per l'innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale, grazie al quale i dipendenti pubblici sono riusciti a portarsi a casa un aumento medio sullo stipendio pari a 107 euro ogni mese. Ma non basta, Renato Brunetta, Ministro della Funzione Pubblica, punta anche a svecchiare proprio la pubblica amministrazione, cercando di mandare in pensione un po' in anticipo i dipendenti. Oggi l'età media dei dipendenti pubblici è pari a 50,7 anni, mentre il 17% supera i 60 anni. Sotto i 30 anni ci sono solo il 2,9% dei lavoratori.

Brunetta è convinto che sia necessario ribaltare questo rapporto, tanto che è arrivato a fare il mea culpa su una sua decisione presa nel momento in cui ricopriva la stessa carica, nel periodo compreso tra il 2008 ed il 2011, quando decise di bloccare il turn over. Nell'ultimo decennio, proprio a causa di questo blocco, le assunzioni sono state frenate e la platea dei dipendenti pubblici si è sfoltita man mano che molti lavoratori andavano in pensione. Una scelta, però, che ha avuto un forte effetto collaterale: negli uffici, a scuola, nelle caserme o negli ospedali sono entrati sempre meno giovani. Oggi la pubblica amministrazione è composta da persone anziane, poco avvezze con la tecnologia, ma che non riescono ad andare in pensione.

Statali in pensione a 62 anni, una discriminazione!

Un vero e proprio scivolo dovrebbe permettere ai lavoratori statali di uscire dal mondo del lavoro cinque anni in anticipo. Nel periodo dello scivolo, l'indennità al lavoratore viene corrisposta dal datore di lavoro, sul quale dovranno anche ricadere i costi per i contributi. A questa misura fanno generalmente ricorso le grandi aziende: stiamo parlando di un contratto di espansione, il cui fine ultimo è quello di liberarsi della forza lavoro in eccesso. Nel caso della pubblica amministrazione, il datore di lavoro sarebbe lo Stato, che avrebbe anche l'onere di sobbarcarsi del costo dello stipendio in più. In altre parole dovrebbe continuare a pagare il dipendente che usufruisce dello scivolo e ne dovrebbe assumere un altro al suo posto. Nel caso in cui si decidesse di mandare i dipendenti pubblici in pensione anticipata, il costo sarebbe sempre a carico dello Stato, attraverso l'Inps.

Quest'ultima scelta potrebbe essere anche giusta, ma fondamentalmente non corretta. Sappiamo bene che il Governo Draghi non ha alcuna intenzione di prolungare nel tempo Quota 100, che ha permesso a molti dipendenti del settore privato di andare in pensione anticipatamente (a 62 anni con 38 di contributi). Questa misura è destinata ad essere chiusa a fine 2021: l'Unione europea e la politica italiana hanno osteggiato il provvedimento, perché considerato troppo costoso. Perché mai dovrebbe essere introdotto questo tipo di scivolo per i dipendenti pubblici? Questa misura verrebbe comunque pagata dai contribuenti, anche se Brunetta vorrebbe chiedere a Bruxelles se sia possibile finanziarla con il recovery fund.

Dipendenti privati scornati!

In altre parole, mentre si toglie la possibilità ai dipendenti delle aziende private di uscire dal lavoro anticipatamente, si concede un privilegio ai dipendenti pubblici. E' vero, continua a rimanere in piedi Opzione Donna, ma ricordiamo che nell'ultimo decenno la crisi economica ha colpito principalmente il settore privato e che la pandemia scoppiata nel 2020 ha inferto il colpo di grazie definitivo.

Un Governo può debuttare aumentando lo stipendio ai dipendenti pubblici e riducendo l'età della pensione nella pubblica amministrazione? E' necessario far notare, anche se è sotto gli occhi di tutti, che i lavoratori del settore privato e i titolari di partita Iva non riesco ad avere un'idea di quello che potrebbe essere il loro futuro: troppe chiusure, troppi ristori che non arrivano. E il nuovo Governo spreca risorse, invece di incentivare la ripresa economica del paese. 

Il pensiero di Brunetta!

Intervistato a Mezz'ora in più su Rai 3, Renato Brunetta ha affermato:

Il mio sogno è che per uno che esce entrano 2 giovani che hanno fatto un dottorato. Intanto bisogna non far scendere 3,2 milioni e poi voglio che con i soldi del Pnrr alcune migliaia di giovani in più all'anno, preparati e qualificati, con skills alti e che entrino con modalità di reclutamento europea. Inoltre voglio ripristinare il turn over al 100%.

Li ho chiamati fannulloni? Sì certo ma una minoranza. Se ce n'è uno in un ufficio gli altri devono lavorare di più. Se do un premio finale a tutti che segnale do a chi è bravo, a chi si assume responsabilità rispetto all'assenteista cronico? Bisogna avere il coraggio di premiare e di punire.