INPS, si possono recuperano 5 anni per la pensione! Incredibile, basta questa operazione

Come recuperare i buchi contributivi? Cosa fare se ho buchi contributivi dopo il 1996? Cosa fare se mancano anni di contributi?Come recuperare la pensione.

Pensione, ecco come recuperare fino a cinque anni di buchi contributivi. Colmare la carenza contributiva non è semplice, ma rappresenta una buona soluzione per i lavorati che intendono avanzare una richiesta di pensione. Non tutti vantano una carriera lavorativa folta e ricca, sono molti i lavoratori costretti a tappare la falla contributiva, pagando di tasca propria per il recupero di cinque anni di contributi, solo per ottenere il riconoscimento al “diritto alla pensione”.  

Al di là del motivo che possa aver generato il problema del buco contributivo, come ad esempio, carriera discontinua, perdita del lavoro con periodi lungi d’inoccupazione. E, ancora, esistono delle circostanze in cui il datore di lavoro non ha provveduto a versale la quota contributiva inerente il lavoro svolto.

I motivi per ritrovarsi a dover recuperare anni di contributi possono essere molteplici, sicuramente una carriera lavorativa discontinua fa emergere la presenza un’anzianità contributiva carente che non permette al lavoratore di collocarsi in quiescenza.

Nell’ordinamento previdenziale esistono delle scappatoie che permettono di compensare i periodi costellati da carenza contributiva. Le norme introdotte nel corso degli anni hanno permesso a tanti lavorati di poter abbracciare la pensione, grazie all’aggancio di diversi strumenti, come ad esempio, la Pace Contributiva introdotta nella vita dei lavoratori nel 2019, un meccanismo ideato proprio per colmare le carenze contributive e non solo.  

Pensione, si possono recuperare fino a 5 anni di buchi contributivi, ecco come

La normativa previdenziale permette il recupero dei buchi contributivi attraverso vari strumenti, opzioni che innescate possono risolvere l’affannoso problema dell’accesso a un trattamento economico previdenziale carente di anzianità. Insomma, il primo strumento per il recupero degli anni privi di contribuzione è sicuramente il “riscatto”.

Una soluzione poco semplice che porta i lavoratori a farsi carico della carenza contributiva. Un’operazione utilissima, se ad esempio, serve per perfezionare il requisito contributivo di 20 anni, necessari per l’accesso alla pensione di vecchiaia. E, ancora, utilizzabile per ottenere l’accesso alla pensione anticipata.  

Peraltro, per agevolare i lavoratori nella Legge di Bilancio 2019 è stata introdotta la Pace Contributiva. Un sistema che permetteva di arginare i buchi contributivi trasformandoli in contribuzione utile ai fini del trattamento economico previdenziale.

Un sistema non molto oneroso, un’operazione semplice di riscatto degli anni carenti di contribuzione. Attraverso la Pace Contributiva molti lavoratori hanno ricevuto la pensione riscattando anche cinque anni di contributi. Purtroppo, parliamo di una grande opportunità operativa nel triennio 2010/2021. È possibile che il nuovo Esecutivo prenda seriamente in considerazione di rinnovare questo strumento concedendo a molti lavoratori la possibilità di richiedere la pensione. 

Il doppio vantaggio riscatto contributivo che poche persone conoscono

La nuova immissione della Pace contributiva permetterebbe di accedere a un trattamento economico previdenziale, questo perché, alla base lo strumento appare perfettamente funzionale svolgendo appieno il compito conferito. D’altra parte, molti lavoratori lo hanno già utilizzato con estrema semplicità, attraverso una richiesta diretta all’INPS, con la richiesta del riscatto fino a 5 anni contributivi. 

Ricordiamo, che la misura è perita il 31 dicembre 2021.  Oltretutto, il rilascio della Pace Contributiva era subordinato alla presenza di uno specifico periodo da riscattare. In particolare, si potevano riscattare solo i periodi contributivi a partire dal 1° gennaio 1996. 

Una misura agevolata poco costosa per il lavoratore in forma anche rateale, permetteva la possibilità di portare in detrazione il costo dell’operazione scaricando interamente i pagamenti.

Ricordiamo, infine, che non è più possibile richiedere la Pace contributiva, ma in alternativa esistono degli altri strumenti che permettono di riscattare vuoti contributivi. Ad oggi, sicuramente meno agevolati, ma valevoli per chi intende andare in pensione. 

È, possibile, infatti richiedere il riscatto del servizio civile, del periodo legato al percorso di studio universitario, più conosciuto come riscatto della laurea. E, ancora, un’altra strategia utile ai fini della pensione è data dalla pensione complementare, costruirsi un futuro formato da una rendita vitalizia è sicuramente un’ottima opzione. La normativa ammette il riscatto anche dei periodi lavorativi connessi a contratto Co.Co.Co e così via.  

Infine, è possibile con la nuova riforma pensioni venga introdotto il riscatto della laurea gratis. Una misura che sicuramente andrebbe a tutelare il futuro pensionistico di molti lavoratori. Nello stesso modo, incanalerebbe i giovani verso una specializzazione professionale, oltre che culturale.  

Ricordiamo, che alla base si tratta di una misura appoggiata anche dal presidente dell’INPS, Pasquale Tridico, per cui non è detto che ritorni alla ribalta tra le nuove proposte previdenziali.

Seguici
161,688FansLike
5,188FollowersFollow
774FollowersFollow
10,800FollowersFollow

Mailing list

Registrati alla nostra newsletter

Leggi anche
News Correlate