L’INPS sostiene caregiver con 1.500 euro di pensione! Scopri se puoi richiederli anche tu

Come funziona la pensione per i caregiver? Quando possono andare in pensione i caregiver? Cosa spetta a chi assiste anziani e disabili legge 104?

Pensione caregiver, tutto quello che c’è da sapere in scadenza al 31 dicembre 2022! Negli ultimi tempi, la figura del caregiver familiare ha acquisito un ruolo risolutivo sia nel sistema sanitario italiano che in quello previdenziale. D’altronde, i caregiver ricoprono un ruolo determinante, anzi indispensabile per l’assistenza agli anziani e disabili non autosufficienti o affetti da handicap grave. 

Nell’ultimo biennio la funzione del caregiever ha acquisito un aspetto insostituibile, andando a sanare quello scompenso o mancanza sanitaria e previdenziale. Ricordiamo, che sono sempre troppo pochi i diritti dei familiari caregiver, non viene premiato, né accompagnato economicamente il quotidiano impegno rivolto all’assistenza continua e progressiva degli anziani e disabili. 

Ci si aspetta dal nuovo Esecutivo un maggiore supporto economico a favore dei familiari caregiver, capace di garantire maggiori margini alla parte fragile della società, che merita di essere integrata, supportata e incoraggiata. 

Un motivo in più che spinge a capire quali sono le disposizioni previdenziali a favore dei caregiver. 

Una breve guida alla pensione caregiver. Ti spigheremo, quali tipologie di misure sono attive nel 2022 e quanto si prende anticipando l’uscita dal mondo del lavoro per favorire il canale dell’assistenza degli anziani e disabili. 

Pensione caregiver per chi assiste anziani e disabili: come funziona e cosa dice la legge 

I caregiver possono richiedere diverse agevolazioni economiche e non. Tuttavia, esistono dei vincoli da rispettare, specie se l’interesse cade sulle possibilità di richiedere un trattamento economico previdenziale.

I caregiver possono richiedere un prepensionamento prima dei 67 anni di età? Si, assolutamente. Esistono delle misure attive fino al 31 dicembre 2022, che permettono di anticipare l’uscita dal lavoro senza subire le normali penalizzazioni contenute nelle formule previdenziali anticipate. 

In sostanza, i lavoratori caregiver possono ritirarsi dal lavoro per accudire l’anziano e il disabile, richiedendo il rilascio del diritto al prepensionamento attraverso la misura Ape sociale. 

I caregiver possono richiedere solo l’anticipo pensionistico Ape sociale? No, assolutamente. L’attuale normativa prevede la possibilità di richiedere la pensione anticipata Quota 41 precoci. Una possibilità attivabile solo rispettando i requisiti previsti per il rilascio di questo trattamento economico. 

Nel primo caso, i caregiver possono richiedere un prepensionamento a 63 anni di età con almeno 30 anni di contributi. Nell’altro, occorrono 41 anni di contributi, di cui 12 mesi maturati prima dei 19 anni di età. 

Per entrambe le formule non si evidenziano penalizzazioni che possono incidere sull’assegno pensione. 

In pensione da caregiver con l’Ape sociale: ecco come funziona

L’anticipo pensionistico Ape sociale permette a diverse figure meritevoli di tutela di ricevere un’indennità o supporto mensile per un periodo di tempo determinato. In questo caso, non si ottiene la pensione, ma un trattamento compensativo finalizzato a raggiungere un trattamento economico previdenziale ordinario, come può essere appunto: pensione di vecchiaia ordinaria o pensione anticipata ordinaria.

I richiedenti devono aver compiuto un’età anagrafica di 63 anni e aver maturato almeno 30 anni di anzianità contributiva. 

L’INPS accorda in favore dei caregiver il prepensionamento Ape sociale, solo nel rispetto di diversi requisiti, tra cui: 

  • per questa misura è necessario che l’attività di assistenza sia esercitata da un periodo di almeno 6 mesi. La richiesta per la pensione caregiver può essere inoltrata, se la cura e l’assistenza viene rivolta a favore del coniuge o altro componente familiare convivente affetto da handicap grave (articolo 3, comma 3, della legge 104);
  • è possibile richiedere l’accesso al prepensionamento anche se l’attività di caregiver viene svolta per parenti o affini appartenenti alla linea temporale di 2° grado, se conviventi;
  • rientra nel beneficio anticipato il caregiver che si occupa dell’assistenza del coniuge o genitore affetto da disabilità grave con un’età di 70 anni o in presenza di patologie invalidanti. E, ancora, se risultano a tutti gli effetti di legge deceduti o mancanti. 

Il caregiver che rientra nelle disposizioni dettate dalla normativa, ottiene un sostengo economico fino al valore di 1.500 euro mensili, erogate per un periodo non superiore alle 12 mensilità.

L’INPS, ricorda che la misura non è reversibile, oltre a non contenere gli elementi per la rimodulazione del trattamento minimo o maggiorazioni sociali. 

Per quanto riguarda la compatibilità con il Reddito di cittadinanza, è importante sapere che l’antico pensionistico concorre alla formazione del reddito complessivo annuo dell’intero nucleo familiare, quindi acquisisce un ruolo fondamentale nei valori da inserire nell’indicatore ISEE.

Per questo motivo, se il reddito ISEE supera le soglie previste per l’accesso all’ammortizzatore sociale scatta l’esclusione o incompatibilità con il Reddito di cittadinanza. 

In pensione da caregiver con la pensione anticipata Quota 41 precoci

La pensione anticipata Quota 41 precoci prevede l’accesso alle persone inserite nelle diverse figure meritevoli di tutela. Il vero problema, è il requisito di contributivo pari a 12 mesi maturati prima dei 19 anni. 

Alla fine, se risultano perfezionati 42 e 41 anni di contributi con 12 mesi di versamenti perfezionati prima dei 19 anni, rientrando nelle figure di tutela previste dalla normativa, si ottiene la pensione anticipata caregiver.  

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