Pensione, 780 euro al mese senza contributi over 60! Guida INPS 

Chi ha diritto alla pensione di circa 780 euro al mese? Come funziona la pensione INPS senza contributi? Pensione di cittadinanza 2022, come funziona.

Chi ha diritto a percepire una pensione INPS del valore di 780 euro mensili nel 2022 senza la presenza di un montante contributivo? In questo caso, il riferimento cade sulle agevolazioni legate al reddito e pensione di cittadinanza. Il legislatore ha ben pensato di regolamentare un mezzo indispensabile per garantire l’inclusione sociale delle famiglie, immettendo nella quotidianità un sussidio destinato ai cittadini pronti per il reinserimento nel monto del lavoro. 

Nello stesso tempo, la struttura dell’ammortizzatore sociale come strumento per contrastare la povertà sociale garantisce un supporto economico anche ai cittadini che hanno raggiunti l’età pensionabile, coloro che percepiscono una pensione bassa o, ancora, per i cittadini che si ritrovano in una situazione economica molto critica sotto il limite di povertà.  

Ecco, perché, spesso sentiamo di famiglie in cui sono presenti dei membri over 60 o, ancora disabili gravi o non autosufficienti, a cui l’INPS riconosce non il sussidio di Stato, ma la pensione di Stato, ovvero la pensione di cittadinanza. 

In sostanza, si parla dell’accesso a un ammortizzatore sociale finalizzato alla pensione del valore di circa 780 euro. Un importo erogato dall’INPS nella forma stabile mensile a favore dei singoli cittadini, con a carico il peso dell’affitto o, anche del mutuo.

Inoltre, è necessario comprendere che per ogni membro familiare l’ammortizzatore sociale viene aumentato fino a raggiungere anche cifre importanti. Non sono poche le famiglie composte da molti membri che percepiscono un sussidio del valore di circa 1.536 euro ogni singolo mese. 

La normativa, infatti, prevede laddove siano presenti una o, anche più persone over 67 nel medesimo nucleo familiare, il beneficio economico riconosciuto dall’INPS acquisisce la qualifica di “pensione di cittadinanza”.  Uno strumento volto a contrastare attivamente la povertà nelle famiglie, in particolar modo un sostegno al reddito per le persone anziane. Per ottenere la pensione di cittadinanza è necessario rientrare nelle disposizioni del decreto Legge n. 4/2019. 

La pensione di cittadinanza 2022: quando serve per aumentare la pensione bassa

La pensione di cittadinanza così come il Reddito di cittadinanza viene erogata all’avente diritto mediante la ricarica sulla postepay. Anche per il 2022, se è presente la pensione di cittadinanza come forma d’integrazione al reddito del pensionato viene pagata congiuntamente all’assegno pensionistico. 

Non sono pochi i pensionati che ricevono la pensione di cittadinanza come strumento utilizzato per sostenere le pensioni particolarmente basse. 

La pensione di cittadinanza va a rinforzare il reddito dei pensionati in molte circostanze. Non sfugge che attualmente la pensione minima in alcuni casi può raggiungere il valore di 651,51 euro mensili, specie se vengono richiesti quelle maggiorazioni o integrazioni dovute. In merito a quest’ultimo punto, ti consiglio di leggere un precedente articolo che spiega: cosa fare per aumentare la pensione bassa.

In ogni caso, la questione diventa particolarmente considerevole per la pensione di cittadinanza, in quanto viene considerato in primis in numero dei membri familiari che giocano un ruolo determinante per la quantificazione dell’importo. 

Oltre tutto va detto che, l’INPS provvede ad accreditare la pensione di cittadinanza anche nei casi in cui come da regolamento il pensionato non avrebbe diritto a ricevere l’aumento della pensione prodotta con l’integrazione al minimo o nei casi di pensioni calcolato con il metodo contributivo. In sostanza, il sussidio economico viene erogato a favore di quei pensionati a cui non spettano altre agevolazioni. 

D’altra parte, l’ammortizzatore sociale trova la strada spianata in presenza di prestazioni previdenziali, come ad esempio a favore dei pensionati che percepiscono la pensione di vecchiaia o, ancora, la pensione anticipata.

L’altro punto molto importante riguarda l’applicazione della pensione di cittadinanza anche in presenza di prestazioni assistenziali, come ad esempio l’assegno sociale. Un beneficio riconosciuto, sempre in presenza di tutte le condizioni patrimoniali e reddituali fissate dalla normativa. 

Quando agli over 60 spetta la pensione di cittadinanza INPS fino a 780 euro?

L’INPS provvede a ricaricare l’importo della pensione spettante alle famiglie, se esistono uno o più membri la cui età parte da 67 anni o, ancora, membri disabili o non autosufficienti. Il rilascio dello stato di disabilità deve emergere dall’indicatore ISEE 2022. 

Nello specifico, le condizioni che permettono di ottenere la pensione di cittadinanza nel corso dell’anno sono diverse, tra cui: 

  • alle famiglie, se esistono uno o più membri la cui età parte da 67 anni o, ancora, membri disabili o non autosufficienti;
  • possono presentare la richiesta per l’ammissione al beneficio economico i cittadini italiani;
  • possono presentare la richiesta per l’ammissione al beneficio economico i cittadini stranieri e appartenenti all’Unione Europea. In questo contesto rientrano i possessori di permesso di soggiorno lungo, sempre in presenza della certificazione inerente il reddito patrimoniale. 

Per quanto riguarda i cittadini stranieri e dell’UE devono possedere un’anzianità di residenza sul suolo italiano non inferiore a 10 anni all’atto dell’esibizione della richiesta almeno 2 anni devono risultare in modalità interrotta.

Criteri e condizioni per il rilascio della pensione di cittadinanza INPS 2022

Per il diritto alla pensione di cittadinanza, così come per la quantificazione dell’importo spettante, il beneficiario deve presentare una dichiarazione ISEE aggiornata. In sostanza, l’INPS procede al computo dell’importo tenendo conto dei parametri riferiti al reddito, alla composizione del nucleo familiare e alla presenza del patrimonio mobiliare e immobiliare. 

Va detto che tutti, coloro che hanno ricevuto la pensione di cittadinanza nel periodo di aprile 2019, per il rilascio di altri 36 mesi di sussidio, devono procedere al rinnovo di tutta la documentazione entro la data del 1° maggio 2022. 

L’INPS rilascia la pensione di cittadinanza, quando il richiedente rientra nei seguenti valori reddituali, quali: 

  • se è presente un reddito prodotto dall’indicatore ISEE il cui valore non risulti maggiore di 9.360,00 euro;
  • se è presente un reddito immobiliare che non comprende l’appartamento dove si dimora, di un valore entro i 30.000 euro;
  • se è presente un reddito mobiliare il cui valore rientri nel limite di 6.000 euro. Valore riferito ai singoli cittadini. Ecco, perché, in presenza di altro componente familiare oltre al primo viene incrementato di 2.000 euro. Il legislatore ha previsto anche un’integrazione a favore dei figli disabili di almeno 5.000 euro. In base al grado di disabilità (disabilità grave o non autosufficienti) dei membri appartenenti al nucleo familiare viene aumentato a 7.500 euro;
  • se è presente un reddito familiare che rientri nell’importo di 7.560 euro. Valore riferito ai cittadini singoli. In presenza di contratto di locazione tale importo viene incrementato a 9.360 euro. Va considerata la variazione dei valori in virtù della scala di equivalenza riferita al numero dei membri appartenenti al nucleo familiare.  

Appare chiaro che non solo è importante presentare la dichiarazione ISEE 2022 aggiornata, ma anche rientrane nelle direttive previste dalla normativa sulla pensione di cittadinanza. Una questione che interessa tanto coloro che si apprestano a presentare la prima istanza per l’accesso al sussidio di Stato, che nei casi di rinnovo. 

Oltre tutto va detto, che è necessario considerare anche l’esistenza di altre condizioni come, ad esempio: veicoli di nuova immatricolazione da un lasso di tempo di meno di 6 mesi, o ancora, se la cilindrata del veicolo risulti maggiore di 1.600cc.

Medesimo, discorso viene rivolto per i motoveicoli che devono rientrare in una cilindrata di 250c.c., se è presenta un’immatricolazione di almeno 2 anni.

Le navi o le imbarcazioni da diporto non sono esonerate, anzi la data di registrazione deve essere riconducibile a un periodo temporale di 2 anni antecedente all’istanza e così via. 

Non possono accedere alla pensione di cittadinanza INPS coloro che risultano in stato di disoccupazione, se è presente un licenziamento volontario nel periodo temporale di almeno 12 mesi anteriori alla esibizione della richiesta di accesso all’ammortizzatore sociale.

Né tantomeno, possono richiedere l’accesso al beneficio coloro che risultano in stato detentivo. Il legislatore non ammette il beneficio neanche per coloro che sono collocati presso gli Istituti di cura ricoverati per un periodo considerato di lunga degenza, il cui onere risulti totalmente a carico della P.A. 

Quando arrivano i soldi della pensione di cittadinanza?

L’INPS provvede a erogare la pensione di cittadinanza agli aventi diritto il mese seguente a quello riferito all’istanza. In linea generale, i pagamenti successivi seguono la medesima cadenza, ovvero dal 27 di ogni singolo mese per 12 mensilità. Per non vedersi ridotto l’importo è importante consumare tutto il valore ricevuto. 

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