Pensione Dicembre 2021: la Tredicesima sarà triplicata!

Arrivano le tanto agognate tredicesime! Importo triplicato per i pensionati. Nell’articolo cercheremo dunque di dipanare tutte le questioni, e di chiarire innanzitutto quali saranno gli importi che i titolari di un trattamento pensionistico si dovranno aspettare di ricevere.

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L’ultimo mese dell’anno è quello in cui lavoratori e pensionati possono gioire. Arrivano infatti le tanto agognate tredicesime. Non solo, infatti, coloro che sono titolari di un contratto di lavoro subordinato, sia esso a tempo determinato o indeterminato, possono beneficiare di questo importante benefit. Ma anche tutti i titolari di un trattamento pensionistico.

Inoltre, alcune categorie di pensionati possono beneficiare di un ulteriore bonus che verrà applicato sul cedolino della pensione di dicembre. A partire dal 2001, infatti, è previsto il cosiddetto importo aggiuntivo che viene applicato sulle pensioni minime per l’ultimo mese dell’anno. Così che, oltre al raddoppio del proprio accredito pensionistico, essi potranno ricevere una ulteriore maggiorazione.

Se però questo è chiaro a tutti coloro che ricevono un salario mensile dal proprio datore di lavoro o una pensione dall’INPS, meno chiaro è l’importo che essi riceveranno. Il calcolo della tredicesima è infatti un po’ più complesso di quanto si pensi, soprattutto se si considera il diverso trattamento fiscale a cui è soggetta questa particolare mensilità retributiva.

Nell’articolo cercheremo dunque di dipanare tutte le questioni, e di chiarire innanzitutto quali saranno gli importi che i titolari di un trattamento pensionistico si dovranno aspettare di ricevere. E cercheremo inoltre di capire quando avverrà l’accredito, per coloro che ricevono la pensione direttamente sul proprio conto corrente, e quando potranno invece andare a ritirare la somma presso lo sportello delle poste coloro che sono soliti ricevere la somma in contanti.

INPS: la tredicesima si applica anche alle pensioni?

La cosiddetta ‘tredicesima’ fu in origine una gratifica natalizia erogata in via del tutto volontaria da parte del datore di lavoro a propri dipendenti per l’ultimo mese dell’anno. Fu soltanto nel 1937 che il governo allora guidato da Benito Mussolini rese obbligatoria la liquidazione di tale benefit, nella misura di una ulteriore mensilità da corrispondersi oltre le 12 in cui su suddivideva la retribuzione nell’anno solare.

Inizialmente la tredicesima mensilità fu riservata ai soli lavoratori che operavano nel settore industriale, ma fu successivamente estesa a tutti gli altri lavoratori soltanto nel 1946, e infine fu resa universalmente valida per tutti i dipendenti solo nel 1960.

La tredicesima mensilità, però, viene corrisposta non soltanto ai cittadini che svolgono attività lavorativa dipendente, ma anche a coloro che percepiscono un trattamento pensionistico.

Essa consiste nel pagamento di una ulteriore mensilità, oltre le 12 ordinarie corrisposte per ognuno dei mesi dell’anno solare, che integra la retribuzione corrispondente al mese di dicembre. Va ricordato che alcuni contratti stipulati tra lavoratori e datori di lavoro possono prevedere il pagamento di altre mensilità oltre la tredicesima. Non è inconsueto, infatti, che alcuni dipendenti ricevano una quattordicesima mensilità durante i mesi estivi.

I pensionati si fermano invece a tredici mensilità, ma possono ricevere questo beneficio con qualche settimana di anticipo rispetto a quanto accade per i lavoratori. Questi ultimi vedono infatti accreditata la tredicesima soltanto nella busta paga relativa al mese di dicembre, il cui corrispettivo viene naturalmente accreditato durante il mese successivo o, nel migliore dei casi, negli ultimissimi giorni di dicembre.

Diversamente, i titolari di pensione sanno bene che il loro corrispettivo viene accreditato dall’INPS a partire dal primo giorno lavorativo del mese. Così che, già dal 1° dicembre i pensionati possono ricevere la loro quota. Che, come vedremo, per il mese di dicembre sarà incrementata in misura variabile a seconda dell’ammontare complessivo del loro trattamento pensionistico annuale.

Come viene calcolata la tredicesima sulla pensione?

Il calcolo che determina l’importo della tredicesima mensilità del proprio trattamento pensionistico non differisce da quanto accade per le tredicesime dei lavoratori dipendenti. Essa corrisponde a 1/12 della retribuzione lorda complessiva percepita durante tutto l’anno.

Questo, in altri termini, significa che per coloro che hanno percepito uno stipendio o una pensione durante il corso di tutto l’anno solare, l’importo lordo della tredicesima sarà assolutamente identico alla media del proprio stipendio o pensione.

Diversa è la situazione, invece, per coloro il cui stipendio o pensione non sia stato percepito per tutti i mesi dell’anno, ma soltanto per alcuni. Questa situazione può determinarsi per coloro i quali durante l’anno abbiano fatto ingresso nel mondo del lavoro dopo un periodo di disoccupazione, o per i lavoratori stagionali o intermittenti che lavorano soltanto per alcuni mesi dell’anno. Allo stesso modo, anche coloro che hanno cominciato a percepire la pensione nel corso dell’anno vedranno ridursi l’importo della propria tredicesima.

Proviamo a fare qualche esempio per chiarire meglio la questione. Un lavoratore o un pensionato la cui retribuzione lorda mensile sia pari a 1500 euro percepirà annualmente, nell’arco delle 12 mensilità, 18 mila euro lordi. I quali daranno diritto a una tredicesima di, appunto, 1500 euro. Che si aggiungeranno allo stipendio o pensione di dicembre, incrementando l’importo del 100%.

Diverso è il caso, invece, come abbiamo detto, di coloro che hanno percepito soltanto alcune mensilità nel corso dell’anno. Se ad esempio, un soggetto ha iniziato a percepire uno stipendio o una pensione di 1500 euro a partire dal mese di giugno, e fino a dicembre compreso, egli percepirà un reddito lordo (esclusa la tredicesima) pari a 10.500 euro. Il quale darà diritto a una tredicesima mensilità di importo pari a 10.500 / 12 = 875 €. Da aggiungersi ai 1500 euro che spettano ordinariamente per il mese di dicembre.

Come viene tassata la tredicesima mensilità dall’INPS?

Naturalmente, fino a questo momento abbiamo parlato, per semplificare la questione, di importi lordi. Sui quali sono ancora da applicarsi le aliquote fiscali, contributive e le eventuali detrazioni e bonus fiscali.

Tali imposizioni contribuiscono infatti a modificare gli importi netti percepiti da lavoratori e pensionati, e complicano la previsione dell’ammontare della tredicesima mensilità. Normalmente, infatti, alla tredicesima vengono applicate delle aliquote fiscali e contributive differenti rispetto a quanto accade per le 12 mensilità ordinarie. Inoltre, alla tredicesima non si applicano detrazioni e bonus che invece sono previste per la retribuzione corrisposta durante i mesi dell’anno solare.

Questo fa sì che, in linea di massima, l’ammontare della tredicesima sia leggermente inferiore a quello percepito durante un qualsiasi mese dell’anno, anche a parità di retribuzione lorda.

Per i pensionati, però, la riduzione dell’importo netto della tredicesima, è molto meno sensibile. Ciò grazie a un provvedimento in vigore a partire dal 2021, che di fatto equipara la tassazione applicata alla tredicesima a quella prevista per le mensilità precedenti.

Questo, beninteso, non perché viene ridotto l’importo complessivo dell’aliquota IRPEF applicata sul reddito complessivo, ma perché essa viene distribuita in modo più omogeneo. In termini più concreti, questo significa che durante l’anno i pensionati riceveranno una pensione di importo leggermente minore rispetto agli anni passati. Ma vedranno aumentare proporzionalmente l’importo della tredicesima. Di modo che, alla fine dell’anno, essi avranno percepito la medesima somma spettante (al netto degli adeguamenti previsti annualmente), ma distribuita in modo leggermente diverso.

Va comunque precisato che si tratta di variazioni minime, che poco incidono sull’ammontare delle somme percepite durante il corso dell’anno.

Oltre la tredicesima: l’importo aggiuntivo sulle pensioni minime

Ma non è tutto. L’ultimo mese dell’anno prevede un ulteriore incremento dell’importo accreditato per tutti coloro che percepiscono la cosiddetta pensione minima. Il trattamento minimo, aggiornato per il 2021 a 515,58 €, prevede infatti che oltre alla tredicesima mensilità sia accreditato un ulteriore importo, pari a circa 150 €.

Esattamente come accade per la tredicesima mensilità, anche tale accredito viene riconosciuto senza che sia necessario inoltrare una specifica richiesta, poiché esso è automaticamente previsto per coloro che ne hanno diritto.

Oltre la tredicesima: a quanto ammonta l’importo aggiuntivo sulle pensioni minime?

Come abbiamo detto, tale importo aggiuntivo corrisponde a circa 150 €. O meglio, per essere più precisi, a 154,94 €. I quali, però, verranno erogato soltanto a coloro il cui importo complessivo percepito come trattamento pensionistico durante il corso dell’anno è pari o inferiore a 6.695,91 €.

L’importo decresce fino a zero man mano che il reddito complessivo percepito si avvicina ai 6.850,85 euro. In particolare, tale bonus aggiuntivo applicato sulle pensioni minime sarà calcolato sottraendo a 6.850,85 euro l’importo del reddito annuo.

Per essere più chiari. Il pensionato che percepisca 560 euro mensili (cioè 6720 euro l’anno) riceverà 6.850,85 – 6720 = 130,85 €.

Diversamente, il pensionato che percepisca 520 euro al mese (cioè 6240 euro l’anno) riceverà l’importo aggiuntivo intero, ossia i già citati 154,94 €.

Come consultare il Cedolino della Pensione?

Per fugare ogni dubbio, comunque, i titolari di pensione possono sempre consultare il proprio cedolino della pensione. Esso è disponibile nella pagina dedicata sul portale INPS, accedendo alla propria area riservata, e cliccando sul servizio “Cedolino della pensione”.

Per far ciò è innanzitutto necessario essere in possesso delle credenziali per l’accesso all’area riservata del portale INPS (pin INPS, Spid, oppure una Carta d’Identità Elettronica o una Carta Nazionale dei Servizi.)

Una volta effettuato l’accesso ed essersi recati sulla pagina dedicata, sarà possibile prendere visione di tutte le prestazioni pensionistiche già percepite, complete dei dettagli delle trattenute. Nonché delle prestazioni in corso di erogazione.