Novità pensioni estere 2022: esenzioni per i più fortunati!

Arrivano novità per le pensioni estere con nuove esenzioni e l’applicazione della flat tax: chi sono i fortunati che potranno dire addio alle tasse nel 2022.

Arrivano ancora delle importanti novità per tutti coloro che potrebbero essere percettori di una pensione estera, oppure stanno già percependo una o più pensioni estere nel 2022.

Dunque, a questo proposito, l’Istituto Nazionale Previdenza Sociale ha deciso di avviare, proprio come avviene ogni anno una serie di controlli e di censimenti volti ad assicurarsi dell’effettiva sussistenza dei requisisti e delle condizioni obbligatorie per poter percepire una pensione estera. Per questo motivo, per tutte le persone che potrebbero effettivamente avere accesso a tali assegni previdenziali, oppure che hanno intenzione di presentarne la richiesta, è essenziale comprendere chiaramente tutte le novità per le pensioni estere 2022.

In tal senso, infatti, la squadra dell’esecutivo italiano, attualmente guidata dal Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi, ha deciso di porre particolare attenzione alle pensioni estere e alla possibilità di accedere all’esenzione delle tasse, attraverso la flat tax del 7 per cento.

Al fine di andare ad approfondire ulteriormente l’argomento delle pensioni estere è possibile fare riferimento al video messo a disposizione appositamente da parte del canale YouTube curato da Campini net

 

Si tratta, in tal senso, di un contenuto illustrativo, attraverso il quale gli utenti avranno a disposizione alcuni approfondimenti in riferimento alle caratteristiche delle pensioni estere e delle novità che potrebbero interessare loro, ai fini di comprendere chi potrà godere dell’esenzione delle tasse. 

In questo contesto, quindi, all’interno del seguente articolo andremo effettivamente ad approfondire tutte le novità principali in riferimento alla pensione estera 2022, per poter capire le notizie più importanti di quest’anno per questa tipologia di assegno previdenziale.

Dunque, nei prossimi paragrafi, andremo a chiarire ulteriormente quali sono le caratteristiche e le peculiarità del censimento dei pensionati all’estero, ma anche quelle della rilevazione e dei controlli effettuati dall’Istituto INPS in riferimento all’esistenza in vita.

Novità pensioni estere 2022: cosa cambia? Tutte le notizie ufficiali 

Prima di procedere con gli approfondimenti specifici in riferimento a tutte le peculiarità delle pensioni estere 2022, e il loro meccanismo di funzionamento, è necessario chiarire innanzitutto le novità che contraddistinguono tale categoria di assegno previdenziale.

In questo senso, è necessario fare riferimento effettivamente alle disposizioni che sono state fornite da parte dell’Agenzia delle Entrate all’interno della risposta all’interpello numero 150 reso noto in data del 23 marzo dell’anno 2022.

A questo proposito, è stato specificato che, le prestazioni che fanno riferimento ad un fondo previdenziale integrato inglese non costituiscono un reddito da pensione, esclusivamente in alcuni casi specifici. 

Per questo motivo, al fine di capire se effettivamente si ha diritto a percepire una pensione integrativa inglese, senza vedersi applicata una imposta sostitutiva è necessario chiarire effettivamente alcuni punti, di cui tratteremo adeguatamente nei prossimi paragrafi.

Ciò significa quindi che, in alcuni casi specifici e dunque nelle situazioni in cui i pensionati risultino essere in possesso di specifiche condizioni, questi potranno godere dell’esenzione delle tasse, nel momento in cui dimostreranno la sussistenza di tali condizioni.

Inoltre, in materia di pensioni estere e dell’esenzione delle tasse, dunque l’applicazione della flat tax pensionati esteri, è possibile fare riferimento anche alle disposizioni che sono state recentemente fornite da parte della squadra dell’esecutivo. Si tratta, in questo senso, delle norme approvate con la nuova legge di conversione relativo al Decreto Sostegni ter.

Pensioni estere 2022: addio alle tasse dell’imposta sostitutiva. Per chi? 

Abbiamo quindi chiarito all’interno dell’introduzione e nel precedente paragrafo, che alcune categorie di pensionati esteri potranno effettivamente godere per l’anno attualmente in corso di un’esenzione delle tasse applicate sulla pensione.

Tuttavia, al momento, è importante anche precisare quali sono le categorie di cittadini e di contribuenti che potranno avere diritto a tutti gli effetti di poter accedere all’esenzione delle tasse e dunque, potranno essere esenti dall’applicazione dell’imposta sostitutiva del 7 per cento.

Infatti, come specificato anche chiaramente all’interno del recente articolo di Fisco e Tasse, potranno ottenere l’esenzione al pagamento delle tasse esclusivamente quelle prestazioni di un fondo previdenziale integrato, nei casi in cui questo sia istituto nel Regno Unito. 

Ciononostante, le condizioni per godere dell’esenzione delle tasse per il diritto alla pensione estera 2022 non sono finite qui. Infatti, è stato chiarito che rientrano esclusivamente quelle prestazioni che sono solitamente corrisposte senza l’effettivo raggiungimento di una determinata età anagrafica.

Dunque, per queste categorie di cittadini e di contribuenti, sarà offerta la possibilità di non dover sottostare alle regole riconosciute dalla normativa italiana, in materia di pensione estera. In tal senso, quindi, l’Agenzia delle Entrate non provvederà all’applicazione di un’imposta sostitutiva pari al 7 per cento per quei contribuenti che decideranno di trasferirsi in Italia.

Esenzione tasse pensioni estere 2022: la risposta dell’Agenzia delle Entrate

All’interno della risposta fornita da parte dell’Agenzia delle Entrate all’interpello numero 150 comunicato nella data del 23 marzo, sono state offerte anche ulteriori disposizioni ed approfondimenti necessari per poter comprendere effettivamente quali saranno le categorie di cittadini che potranno godere dell’esenzione delle tasse per le pensioni estere.

In tal senso, è possibile comprendere il meccanismo di funzionamento di tale possibilità di non dover essere coinvolto dalla tassa sulla pensione estera, mediante l’approfondimento legato all’Istante nell’interpello dell’Agenzia delle Entrate e dunque al caso che è stato sottoposto all’amministrazione finanziaria delle Entrate.

A questo proposito, infatti, si faceva ad un soggetto che risultava essere effettivo titolari di un fondo pensione che risulta essere stato istituto nel Regno Unito e che rientra nella categoria di fondo privato. Nello specifico, si trattava di un fondo che potrà essere inteso come complementare al regime di previdenza sociale obbligatorio, al quale l’Istante in questione aveva versato determinate somme integrative.

Inoltre, occorre anche chiarire che tale fondo non risultava essere ne legato alla cessazione del rapporto di tipo lavorativo, ne tantomeno al raggiungimento di una determinata soglia di età anagrafica pensionabile.

Dunque, a questo proposito, l’Istante che ha presentato l’Interpello presso l’Agenzia delle Entrate ha chiesto la conferma dell’effettiva applicabilità dell’articolo 24-ter del TUIR in merito alla flat tax al 7 per cento sui redditi derivati dalla pensione.

Pensioni estere 2022: stop alle tasse, ma solo per pochi. I requisiti 

Una volta precisate le effettive peculiarità dell’interpello e della risposta fornita da parte dell’Agenzia delle Entrate, è il momento di chiarire alcuni punti essenziali per comprendere effettivamente quali sono i soggetti che potranno beneficiare della flat tax al 7 per cento per i pensionati esteri.

Effettivamente, la legge di conversione relativa al Decreto Sostegni ter che è stata recentemente approvata da parte della Camera del Senato durante la giornata del 17 marzo 2022, è intenzionata ad estendere ulteriormente la possibilità di vedersi applicata la flat tax per quanto riguarda i pensionati neoresidenti.

In questo senso, quindi, si ricorda che la norma italiana attualmente prevede la possibilità di ottenere tale misura nei confronti di quei cittadini che risultano essere non fiscalmente residenti nel territorio nazionale, entro i cinque anni precedenti e che risponderanno a tre specifici punti.

In particolare, una prima condizione riguarda il trasferimento della propria residenza in Italia, sulla base delle disposizioni contenute all’articolo 2, comma 2. Inoltre, occorre sottolineare che la residenza dovrà essere riferita esclusivamente presso uno dei Comuni italiani con una popolazione inferiore ai 20 mila abitanti e che rientra in un elenco di Regioni italiane.

Nello specifico, sono ammesse le residenze presso le seguenti Regioni: Campania, Abruzzo, Molise, Sardegna, Sicilia, Calabria, Basilicata, Puglia; oppure un comune con popolazione inferiore ai 3 mila abitanti, tra quelli citati negli allegati 1, 2 e 2-bis relativi al decreto-legge numero 189 pubblicato nella data del 17 ottobre 2016.

Pensioni estere 2022: come funziona l’accertamento esistenza in vita INPS

Dunque, per comprendere chiaramente la natura e le caratteristiche peculiari in riferimento ai controlli effettuati da parte dell’Istituto INPS in riferimento alle pensioni estere 2022, è necessario anche capire e illustrare i meccanismi di funzionamento dell’accertamento dell’esistenza in vita.

Si tratta, a questo proposito, di un controllo che viene effettuato su decisione dell’Istituto Nazionale Previdenza Sociale, in realtà da parte della banca di riferimento verso specifiche categorie di pensionati.

In questo senso, quindi, l’obiettivo fondamentale dei controlli relativi all’accertamento dell’esistenza in vita INPS è quello di riuscire ad assicurare l’effettiva regolarità degli accrediti e dei pagamenti. Nello specifico, si fa riferimento agli accrediti previdenziali che la banca incaricata si occupa di effettuare nei confronti dei pensionati italiani che tuttavia ricevono il pagamento al di fuori dell’Italia.

Solitamente, è necessario anche precisare che tale accertamento dell’esistenza in vita relativo ai pensionati all’estero viene solitamente effettuato e realizzato da parte dell’istituto bancario noto come Citibank. Si tratta, infatti, dell’istituto che ha il ruolo di eseguire gli accrediti per conto dell’Istituto INPS all’estero. 

Viviana Vitale
Viviana Vitale
Aspirante giornalista e social media manager freelance, classe 1995. Le mie più grandi passioni sono la scrittura e il marketing digitale. Sono state proprio queste a portarmi oggi a far parte del team di redattori di Trend-online e a collaborare come professionista della comunicazione con varie aziende italiane.
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