Pensione minima INPS: ecco come e quando puoi averla!

Torniamo a parlare di pensioni, con particolare riferimento alla pensione minima. Infatti, non sempre è chiaro quanto viene previsto dalla Legge per questa tipologia di trattamento pensionistico. Ho diritto alla pensione minima senza contributi? Andiamo a rispondere a questa e altre domande qui!

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Torniamo a parlare di pensioni, con particolare riferimento alla pensione minima. Infatti, non sempre è chiaro quanto viene previsto dalla Legge per questa tipologia di trattamento pensionistico. 

Sono molti i pensionati che si domandano se possono accedere alla pensione minima senza aver versato il numero di anni di contributi che sono previsti

Insomma, sono tante le domande che ruotano attorno questo trattamento pensionistico erogato dall’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale

Possiamo affermare fin da subito che nessuno sotto la soglia dei 67 anni può aver diritto a ricevere l’erogazione della pensione minima. 

Tuttavia, non si tratta nemmeno dell’unico paletto che viene imposto. Infatti, la pensione minima non può essere nemmeno erogata nei confronti di tutti. 

Andiamo quindi a scoprire come funziona questo trattamento pensionistico e quali sono i requisiti per poterla ottenere. In questo modo faremo maggiormente chiarezza su quali sono i diritti dei pensionati che possono godere di tale trattamento pensionistico. 

Iniziamo subito, partendo dal principio!

Pensione minima: ecco che cos’è!

Non possiamo parlare di come accedere alla pensione minima erogata dall’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale senza aver prima definito cos’è.

Come abbiamo visto, dilaga una grande disinformazione su questa tipologia di trattamento previdenziale e, di conseguenza, è necessario chiarire quelli che sono i dubbi più comuni prima di procedere con il nostro articolo. 

Come abbiamo affermato anche in precedenza, la pensione minima spetta a coloro che hanno superato l’età dei 67 anni. Eppure, non si tratta di una misura che viene erogata nei confronti di tutti gli over 67 italiani. 

Ma cos’è nel dettaglio la pensione minima e per quale motivo diciamo che non tutti possono averla? Per chiarire meglio il concetto, dobbiamo sottolineare che tale misura è in realtà l’integrazione al trattamento minimo che viene erogato dallo Stato. 

Insomma, secondo quanto sancito dalla Legge numero 638 del 1983, tutti coloro che percepiscono un importo della pensione sotto una determinata soglia hanno diritto ad accedere alla pensione minima. 

In poche parole, non potrai inviare alcuna richiesta se non rientri nei requisiti previsti dalla legge per l’accesso. Infatti, in questo caso ti sarà negata la pensione minima. 

Ma che tipologia di integrazione abbiamo? Devi sapere che in questo caso parliamo di due integrazioni differenti. 

Infatti, potrai aver diritto ad un’erogazione integrativa piena oppure una parziale, tenendo in considerazione se il pensionato percepisce anche altri redditi. 

Ma qual è l’importo che può consentire di ricevere l’integrazione da parte dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale?

Come abbiamo sottolineato poc’anzi, possono ricevere la pensione minima solamente coloro che percepiscono un importo inferiore ad una determinata soglia. 

Ma di quale soglia stiamo parlando? Devi sapere che si tratta di un requisito che varia di anno in anno, in modo da adattarlo al crescente costo della vita e, nel caso attuale, all’inflazione. 

Ebbene, secondo quanto stabilito dal Governo Draghi, la pensione minima ha un importo massimo di 524,35 euro. Soglia cresciuta rispetto al 2021, dove l’importo previsto era di 515 euro. 

Requisiti per la pensione minima: ecco chi sono i beneficiari dell’integrazione!

Come abbiamo sottolineato anche in precedenza, non tutti possono accedere alla pensione minima che viene erogata dall’INPS. 

Infatti, non basterà avere un’età superiore a 67 anni per poter beneficiare dell’integrazione, ma saranno richiesti altri requisiti specifici. 

Devi sapere per prima cosa che possono essere integrate sia le pensioni dirette, come quelle di vecchiaia, sia quelle indirette, come quella di reversibilità. 

C’è una condizione in questo caso? Beh, la risposta è sì. Infatti, questi trattamenti pensionistici devono essere assoggettati al regime retributivo o misto. 

Ma quali sono, nello specifico, i requisiti che sono necessari per ottenere la pensione minima? 

Devi sapere che tale assegno pensionistico è rivolto a coloro che si trovano in situazioni economiche svantaggiate e che, pertanto, devono rispettare una serie di requisiti. 

Il primo è quello dell’età che, come abbiamo visto anche in precedenza, non deve essere inferiore a 67 anni. 

Tuttavia, come abbiamo sottolineato più volte, non basterà avere più di 67 anni per poter ricevere tale trattamento integrativo. 

Infatti, verrà richiesta anche la cittadinanza (o il permesso di soggiorno in corso di validità) in Italia e la residenza. Nel caso in cui stessimo parlando di cittadini stranieri, sarà richiesto di essere stabili in Italia da almeno 10 anni a partire dal 1° gennaio 2009.

Infine, come avrai compreso, bisognerà dimostrare di essere in una situazione di bisogno economico in quanto, come abbiamo sottolineato, la pensione minima spetta solo nei confronti di coloro che riversano in situazioni svantaggiate. 

Qual è l’importo della pensione minima? Andiamo a scoprirlo subito! 

Ora che abbiamo capito quali sono i requisiti richiesti per ottenere la pensione minima e come funziona questo trattamento integrativo,  andiamo a comprendere più nel dettaglio qual è l’importo che viene corrisposto ai beneficiari. 

Attenzione: l’importo erogato varia in base al reddito di un single o di una coppia. 

In che senso? Beh, andiamo a vederlo nel dettaglio in modo da comprendere meglio come funziona. 

Quando parliamo di un soggetto single, è bene sottolineare che egli ha diritto a ricevere l’importo pieno della pensione minima se ha un reddito inferiore o uguale a 6.524,57 euro.

Invece, con un reddito che arriva fino a 13.049,14 euro, si può aver diritto all’integrazione parziale. 

Attenzione: una volta superata la soglia di reddito che abbiamo visto, si perderà il diritto a beneficiare della pensione minima.

E cosa accade nel caso in cui il soggetto richiedente è sposato?

Ovviamente restano validi i limiti reddituali che abbiamo visto in precedenza. Eppure, abbiamo anche una seconda tipologia di limiti: quelli coniugali. 

Infatti, avrai diritto a ricevere la misura piena relativa alla pensione minima nel caso in cui il reddito coniugale non supera la soglia dei 19.573,71 euro.

Invece, anche in questo caso, con un reddito compreso tra 19.573,71 euro e 26.098,28 euro, potrai avere diritto alla pensione integrativa in forma parziale. 

Pensione minima senza avere contributi: come funziona?

Una particolare casistica che dobbiamo osservare è quella relativa alla pensione minima senza essere in possesso dei contributi. 

Ebbene, possiamo averla? In parte la risposta sarebbe sì, o meglio, dipende.

Infatti, tale trattamento integrativo si basa prevalentemente sul fatto che bisogna essere in stato di bisogno economico. 

Insomma, dovrai comunque rientrare nei requisiti che abbiamo visto nei paragrafi precedenti per poter aver diritto a tale erogazione. 

Come fare domanda per ottenere la pensione minima? Ecco l’iter da seguire!

Ebbene, abbiamo capito quali sono i requisiti previsti dalla Legge per poter beneficiare della pensione minima ed abbiamo compreso come funziona e qual è il suo scopo. 

Dunque, ora dobbiamo capire come possiamo ottenere (se in possesso dei requisiti visti) tale integrazione pensionistica. 

Ecco, in questo caso devi ricordare che non è necessaria alcuna richiesta per poter beneficiare della pensione minima. 

In che senso? Beh, sarà cura dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale verificare l’effettivo possesso dei requisiti, in modo da applicare l’integrazione in modo automatico. 

Attenzione però: per garantire una corretta verifica all’INPS, sarà necessario inviare il Modello RED.