L’INPS ammette ancora la pensione con Quota 100 per pochi fortunati lavoratori, ecco come

In pensione con Quota 100 anche nel 2022, ecco come raggiungere più in fretta il requisito contributivo. L'INPS permette la pensione a 62 anni non per tutti.

L’INPS ammette le domande di pensione con Quota 100 anche nel 2022, 2023, 2024 e per i successivi anni, se sussiste un particolare diritto al pensionamento. Non tutti (forse) sanno di questo grande vantaggio riservato a tutti coloro che hanno maturato i requisiti di accesso alla misura Quota 100 entro la data di scadenza. 

Una volta congelati i requisiti fissati dalla normativa per l’accesso alla pensione Quota 100, non si perdono con il trascorrere del tempo. Il lavoratore decise se e quando sbloccarli per andare in pensione.

Una possibilità non di poco conto visto i tempi che corrono in tema di Riforma pensioni, con il possibile ritorno della Fornero e il blocco di diverse misure anticipate. Sapere di avere una scelta previdenziale è un’occasione unica se non rara. Analizziamo nel dettaglio questa grande opportunità. 

La possibilità del pensionamento con Quota 100, ecco la domanda di una lettrice

Nel merito, ci preme risponde alla domanda di una lettrice, che ci chiede: 

“Buongiorno, mi chiamo Francesca scrivo da Palermo, il 15 dicembre 2021 ho maturato 38 anni di contributi con 62 anni di età, sapevo della possibilità di anticipare l’uscita Quota 100, ma all’epoca non avevo la necessità di anticipare l’uscita dal lavoro. Oggi, le cose sono cambiate, fisicamente non reggo più, sono sopraggiunge diverse complicazioni sul lavoro e non mi sento di aggiungere altro. Per questo volevo un consiglio su cosa fare, se e quali formule pensionistiche utilizzare per la pensione. Spero vivamente di non aver perso l’unica chance di anticipare la pensione. Certa di una risposta, cordialmente la saluto”.

La tranquillizzo subito dicendole che non ha perso nulla. Fortunatamente ha maturato i requisiti necessari per l’accesso alla pensione anticipata Quota 100 entro il 31 dicembre 2021.

Ad oggi, può utilizzare l’uscita anticipata senza problemi sfruttando il diritto alla cristallizzazione, ovvero sbloccando i requisiti congelati alla data di scadenza. Per cui, può presentare istanza di pensionamento direttamente all’INPS, oppure, avvalendosi dei canali del Caf o patronato. 

Il principio di cristallizzazione del diritto alla pensione, permette di restare in servizio pur avendo perfezionato i requisiti necessari per la pensione anticipata.

Un diritto che non si perde con il tempo, anzi permette al lavoratore di scegliere quale formula previdenziale utilizzare per andare in pensione.  

In altre parole, se il lavoratore raggiunge i requisiti per l’accesso a una formula pensionistica e la misura viene portata in esaurimento, il lavoratore può sempre sfruttare il diritto a utilizzare la misura in funzione della pensione maturata. 

Per il profilo contributivo, va ricordato che i 38 anni di contributi sono il limite minimo per l’accesso alla misura Quota 100, una sorta di paletto a cui rapportarsi.

L’INPS per il calcolo del trattamento pensionistico spettante prende in esame i contributi reali presenti all’atto della richiesta di pensionamento, oltre all’età, al sistema di calcolo applicato (retributivo, misto e contributivo) e così via. 

Per Quota 100 servono 38 anni di contributi sono rimasta in servizio più anni, cosa succede perdo i contributi versati in più? La risposta sul calcolo dell’assegno pensione 

Occorre, sottolineare, che se presenta l’istanza di pensionamento per Quota 100 al perfezionamento di 40 anni di versamenti contributivi, l’INPS nel calcolare l’importo della pensione spettante prende in esame l’intero pacchetto contributivo, quindi tutti i 40 anni di versamenti.

È, importante, comprendere che utilizzando la misura Quota 100 negli anni futuri si arricchisce il paniere contributivo. In sostanza, utilizzando la cristallizzazione del diritto nel 2023 i due anni in più di servizio non vendono persi.

Questo, perché l’INPS non si ferma a 38 anni di contributi previsti dalla misura, ma tiene conto anche degli anni successivi fino all’atto della presentazione dell’istanza di pensionamento. 

L’INPS ammette ancora la pensione con Quota 100 per pochi fortunati lavoratori, ecco come 

È, importante, comprendere che la misura Quota 100 risulta a tutti gli effetti di legge estinta, ovvero non è più operativa.

I lavoratori che nel 2022 maturano 38 anni di versamenti contributivi e raggiungono entro l’anno 62 anni di età, non possono richiedere l’accesso al pensionamento con Quota 100. Restano esclusi anche da Quota 102, per cui occorrono 64 anni di età, mentre resta invariato il montante contributivo. Ricordiamo, infatti, che Quota 102 è in scadenza al 31 dicembre 2022. 

In merito all‘aspetto contributivo, va fatta una precisazione, l’INPS ammette alla pensionamento coloro che ad esempio, hanno maturato 37 anni di contributi con 62 anni di età entro il 31 dicembre 2021. Pur richiedendo il riscatto contributivo nel 2022 possono andare in pensione con Quota 100 nel 2022.

Richiedendo il riscatto contributivo viene liberato l’anno di riferimento che può essere ad esempio il 79, anche se l’onere scatta nel 2022, quindi il requisito contributivo viene perfezionato nei termini. 

In sostanza, la misura resta chiusa a tutti coloro che perfezionano i requisiti per l’accesso al pensionamento nel 2022, 2023 e per gli anni successivi. Questo, perché, Quota 100 è stato un ottimo progetto sperimentale della dura di tre anni non più rinnovato. 

Nello stesso identico modo, tutti coloro che hanno maturato i requisiti fissati dalla misura Quota 100 entro l’ultima data utile di scadenza (31 dicembre 2021), possono accedere al pensionamento sfruttando questo trattamento previdenziale in qualsiasi momento. 

Il diritto alla cristallizzazione della pensione permette di uscire con Quota 100 sempre 

Il diritto alla cristallizzazione della pensione non è altro che la possibilità di congelare i requisiti maturati per la pensione.

Un meccanismo attivabile solo da coloro che hanno perfezionato i criteri e le condizioni previste dalla misura a cui richiedono il rilascio del trattamento previdenziale. Uno strumento utilizzabile per tante misure, come ad esempio Quota 100, Quota 102, Opzione donna e così via. 

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