Pensione di reversibilità: arriva la precompilata per tutti!

La pensione di reversibilità è una tipologia di misura presente nel sistema previdenziale italiano, e l'INPS ha recentemente comunicato la possibilità per tutti i cittadini di richiedere la precompilata. Si tratta di un documento che già contiene tutte le informazioni relative ai soggetti coinvolti, che garantirà una maggiore semplicità di accesso alla misura. La pensione di reversibilità precompilata è uno step importante per l'innovazione digitale dei sistemi, ecco come funziona!

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Arriva la pensione di reversibilità precompilata, ovvero un modello che già contiene tutte le informazioni salienti relativamente alla pensione da erogare ai superstiti in caso di decesso di un famigliare stretto. Si tratta di una innovazione tecnologica che permette una maggiore semplicità nell'accesso ai dati, al pari di altri importanti passaggi che in questo periodo hanno coinvolto le amministrazioni pubbliche verso la digitalizzazione.

Come spiega un articolo di Ansa.it si tratta di innovazione tecnologica avviata in via sperimentale:

"Da oggi sarà possibile fare una domanda di reversibilità della pensione precompilata. Lo si legge in un messaggio dell'Inps con il quale si sottolinea il rilascio su tutto il territorio nazionale della precompilazione della domanda di pensione di reversibilità avviata in via sperimentale con il progetto d'innovazione digitale 2021."

Questo vuol dire che da oggi tutti i cittadini italiani possono procedere alla richiesta del modello precompilato che contiene tutte le informazioni, nel momento in cui deve accedere alla pensione di reversibilità. Come spiega la comunicazione ufficiale INPS, la nuova precompilata si muove nella direzione di una maggiore usabilità tramite acquisizione automatica dei dati.

Questi mesi va ricordato, sono cruciali per le pensioni in Italia, perché le diverse misure di prepensionamento stanno per essere modificate, allargate o sospese con l'arrivo della fine dell'anno. Si tratta di una vera e propria riforma delle pensioni, che andrà a modificare molte delle possibilità di pensionamento esistenti.

Inoltre, un altro obiettivo del governo è ormai da mesi quello di proporre una digitalizzazione crescente dei sistemi, al fine di migliorarne l'usabilità da parte dei cittadini, velocizzare le procedure ed evitare il formarsi di code agli sportelli fisici. Una direzione a cui risponde appieno la nuova pensione di reversibilità precompilata.

Digitalizzazione dei sistemi: gli obiettivi

Alcuni dei più importanti obiettivi per la digitalizzazione riguardano proprio le amministrazioni pubbliche. Gli italiani sono da tempo abituati a dover trascorrere molto tempo in lunghe file agli sportelli, che si tratti di uffici al pubblico come quelli INPS, centri CAF, oppure gli sportelli all'Agenzia delle Entrate.

Tuttavia con le recenti innovazioni della pubblica amministrazione, i tempi si stanno sempre più riducendo, e questo è anche diventato necessario al fine di limitare i possibili assembramenti che possono essere pericolosi per il contagio da Covid-19.

Di recente infatti moltissimi sistemi si sono modernizzati, apportando diverse modifiche alle procedure verso il digitale. Dall'Agenzia delle Entrate all'INPS, i più importanti riferimenti per i cittadini stanno poco alla volta introducendo novità in tema digitalizzazione che portano alla semplificazione e alla velocizzazione delle procedure già esistenti.

Di recente è stata per esempio introdotta la possibilità di prenotare un appuntamento con un operatore dell'Agenzia delle Entrate oppure con un operatore INPS direttamente tramite computer, oppure telefonicamente, senza recarsi sul posto. Inoltre la pensione di reversibilità precompilata costituisce solamente uno dei moduli precompilati disponibili ai cittadini.

Anche altre piattaforme online, come quella dell'Agenzia delle Entrate, hanno introdotto alcuni modelli precompilati per facilitare le richieste dei cittadini. Un esempio è il modello relativo alla dichiarazione dei redditi precompilato, a cui il cittadino può riferirsi confermando o modificando i dati contenuti.

Pensione di reversibilità precompilata: di cosa si tratta

La pensione di reversibilità precompilata consiste in un ulteriore step all'innovazione digitale. Come spiega il messaggio ufficiale INPS n.3555 del 19/10/2021, la nuova precompilata permette all'utente di accedere facilmente alla pensione di reversibilità, assiste il cittadino nella presentazione della domanda di accesso alla pensione di reversibilità, e ottimizza i tempi per tutto il processo fino all'erogazione.

A seguito del decesso di una persona, e quindi alla cessazione di una pensione attiva, l'INPS proporrà agli aventi diritto un modello precompilato per l'accesso alla pensione di reversibilità, contattando l'interessato direttamente con un SMS nel caso in cui l'INPS abbia i dati di contatto, come spiega l'ente previdenziale:

"Nei giorni successivi, nel caso in cui i contatti siano noti all’Istituto, l’utente sarà avvertito con sms della possibilità di usufruire della domanda precompilata presente nella sua area riservata. Una specifica notifica nell’area riservata condurrà direttamente alla compilazione della domanda."

Si tratta di un metodo velocizzato e semplice con cui i cittadini potranno accedere alla pensione di reversibilità, metodo da oggi valido su tutto il territorio nazionale. Questa è solo una delle tante innovazioni messe a punto dall'ente previdenziale per velocizzare le procedure, perché accedendo al portale ufficiale online è possibile visionare tutte le misure disponibili per il cittadino, e ricevere assistenza specifica sulle pensioni e sulle misure di assistenza sociale.

L'innovazione vuole anche portare ad una maggiore trasparenza tra cittadini e pubbliche amministrazioni, e la precompilata si compone dei dati già in possesso dall'INPS sul cittadino nel caso specifico, che poi può procedere all'accettazione o alla modifica.

Riforma pensioni: la pensione di reversibilità potrebbe sparire?

Di riforma delle pensioni si è parlato molto in questi mesi, in attesa delle modifiche che coinvolgeranno i diversi sistemi pensionistici esistenti al momento in Italia. La riforma delle pensioni è necessaria soprattutto perché una delle misure introdotte in via sperimentale, Quota 100, terminerà ufficialmente alla fine dell'anno, e sono state aperte diverse ipotesi sulla sua sostituzione.

Tuttavia nei diversi dibattiti pubblici sul tema, è emerso come il sistema previdenziale attuale abbia la necessità di innovarsi anche sotto altri punti di vista. L'attuale sistema di pensionamento italiano non è sostenibile economicamente, e alcune proposte in particolare sono andate nella direzione di abolire molte misure pensionistiche esistenti.

Tra queste, è stata presa in causa anche la pensione di reversibilità ai superstiti, che potrebbe scomparire a causa del costo complessivo per la sua erogazione. A ipotizzarne l'eliminazione, l'OCSE, che recentemente ha richiesto al governo di compiere dei tagli alle pensioni già esistenti. In particolare sotto al mirino dell'OCSE è andata anche la pensione di reversibilità, insieme alla misura Opzione Donna rivolta alle lavoratrici dipendenti e autonome.

La riforma delle pensioni è alle porte, e l'arrivo di una pensione di reversibilità precompilata fa intuire che questo tipo di pensione non scomparirà con la nuova riforma, e sarà ancora presente per l'anno nuovo, in modo più flessibile grazie alla precompilata.

L'ipotesi dell'OCSE era quella di tagliare la pensione di reversibilità ai cittadini che hanno un certo reddito complessivo, per cui ricevere questo tipo di pensione non è del tutto considerato necessario. Tuttavia non ci sono conferme in merito all'eventualità di concretizzare questa ipotesi.

Digitalizzazione e precompilata: le novità

La precompilata della pensione di reversibilità non è l'unica innovazione che ha visto al centro le pubbliche amministrazioni, perché un modulo simile è arrivato da parte dell'Agenzia delle Entrate, che già da diversi mesi ha proposto a tutti i cittadini un modello 730 precompilato, per facilitare l'inserimento dei dati.

Questo documento è facilmente consultabile dai diretti interessati, che possono procedere a confermare oppure a modificare le informazioni contenute all'interno del modulo. Si tratta anche in questo caso di un modello che propone i dati già in possesso degli enti pubblici, che tuttavia possono essere modificati. Come spiegava un articolo di Orizzontescuola.it, la data ultima per presentare il modello è già passata:

"Il 30 settembre è fissata la data ultima di presentazione della dichiarazione dei redditi tramite il modello 730. Termina così la stagione del 730/2021, quella relativa all’anno di imposta 2020."

Tuttavia si preannuncia una prossima applicazione dello stesso modello precompilato anche per il prossimo anno, in riferimento al periodo di imposta del 2021. Questo tipo di gestione indubbiamente risulta essere facilitata soprattutto per chi conosce bene gli strumenti del web, e ha una buona padronanza dei sistemi informatici, perché velocizza tutte le procedure.

Tuttavia non tutti i cittadini sono abili nell'utilizzo di questi sistemi e piattaforme, per questo motivo talvolta si possono proporre delle deleghe specifiche ad altri soggetti, come ad esempio il caso dello SPID per accedere al profilo di famigliari e persone che non sono abili nell'utilizzo del web. Inoltre per molte misure esiste sempre la possibilità di rivolgersi ad un operatore, tramite richiesta anche telefonica.

Digitalizzazione e gestione dei dati

Bisogna tenere conto che grazie alla digitalizzazione, risulta più semplice gestire una grande quantità di dati, e gli enti preposti possono garantire una maggiore trasparenza nelle comunicazioni con il cittadino. Tuttavia va preso in considerazione anche il risvolto della medaglia: una mole così elevata di dati richiede una maggiore sicurezza informatica.

La sicurezza informatica nella pubblica amministrazione è un tema recente, e sul sito ufficiale del governo, nella sezione dedicata, vengono tracciate alcune linee guida per la gestione informatica dei dati in sicurezza:

"Le misure minime sono un importante supporto metodologico, oltre che un mezzo attraverso il quale le Amministrazioni, soprattutto quelle più piccole e che hanno meno possibilità di avvalersi di professionalità specifiche, possono verificare autonomamente la propria situazione e avviare un percorso di monitoraggio e miglioramento."

Sono poi individuati tre livelli di attuazione delle misure di sicurezza, anche per le piccole amministrazioni: minimo, standard e avanzato. L'obiettivo è quello di garantire una non dispersione dei dati all'esterno, e una protezione degli stessi dati che le amministrazioni hanno sui singoli cittadini.

Per garantire un livello di protezione anche dal lato dell'utente, sono stati introdotti nei mesi diversi strumenti per poter accedere in sicurezza alla propria area riservata sui portali online come quello dell'INPS o dell'Agenzia delle Entrate, come lo SPID.