Pensione senza contributi fino a 780 euro al mese: i segreti per richiederla all'INPS

A volte purtroppo capita di avere pochi contributi per andare in pensione oppure addirittura di non avere proprio contributi. Ma esistono delle soluzioni per poter andare in pensione senza contributi? In alcuni casi sì, addirittura ci sono alcune categorie di cittadini che potranno ricevere la pensione senza contributi fino a 780€ al mese.

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Andare in pensione senza contributi è sicuramente un vero e proprio sogno per chi purtroppo non è riuscito a cumulare nel corso della propria vita lavorativa e personale abbastanza contributi per poter andare in pensione con i metodi di pensione di vecchiaia o pensione anticipata.

Ma la domanda che si pongono tutte queste persone è se esistono delle soluzioni per poter andare in pensione senza contributi.

In alcuni casi sì, addirittura ci sono alcune categorie di cittadini che potranno ricevere la pensione senza contributi fino a 780€ al mese.

Tuttavia, prima di lasciarsi andare a facili entusiasmi, per poter capire se si può effettivamente andare in pensione senza contributi e ricevere addirittura un assegno di 780 euro al mese, sarà assolutamente necessario assicurarsi di rientrare nelle categorie previste dalla legge e fare appello ad alcune soluzioni alternative.

Pensione senza contributi: le soluzioni per chi ha 15 anni di contributi

Dunque, una prima ipotesi che potrebbe verificarsi per quei cittadini che purtroppo durante la loro vita non hanno avuto la possibilità di lavorare per una durata di tempo più lunga, è che in alcuni casi potrebbero essere stati cumulati soltanto 15 anni di contributi.

Se si rientra in questa categoria, quindi, è possibile appellarsi alla cosiddetta opzione contributiva previdenziale Dini. Ciò significa che, qualora si riescano a raggiungere i 15 anni di versamenti e fino ad un massimo di 18 anni di vita contributiva, si potrebbe ottenere una pensione.

Tuttavia, il requisito essenziale è quello di aver pagato almeno un contributo entro il 31 dicembre 1995 e cinque anni successivi alla data del primo gennaio 1996.

Ma per chi ha raggiunto 15 anni di contributi, sarà possibile fare affidamento anche alle disposizioni contenute nella Legge Amato e riepilogate anche all’interno della circolare INPS numero 16 del 2013. La legge, infatti, prevede la possibilità per i cittadini che desiderano andate in pensione con 15 anni di contributi, tre diverse ipotesi.

Nello specifico, si intendono inclusi i tre casi seguenti, differenziati sulla base delle tipologie di contributi che sono stati conseguiti, nonché la data di relativo raggiungimento:

  • contributi raggiunti prima del 31 dicembre 1992;
  • versamento contributi volontari autorizzata prima del 26 dicembre 1992;
  • 25 anni di anzianità assicurativa prima della domanda di pensione.

Nell’ultimo caso, tuttavia, vale la pena di sottolineare che i cittadini richiedenti dovranno dimostrare di aver raggiunto almeno 15 anni complessivi di vita contributiva e almeno 10 anni di lavoro per un periodo temporale inferiore alle 52 settimane.

Pensione con soli 5 anni di contributi: chi sono i fortunati che possono averla

In altri casi, vi sono anche alcuni cittadini fortunati che potranno rientrare nelle ipotesi di accesso alla pensione con il solo raggiungimento di cinque anni di contributi. Si tratta, dunque, di quei soggetti che prima della data del 31 dicembre 1995, non hanno conseguito alcun tipo di contributo.

Tuttavia, in questo caso sarà necessario rispettare due condizioni, ovvero: un’età anagrafica di 71 anni e un’età contributiva di cinque anni, i cui contributi dovranno essere versati soltanto a partire dal primo gennaio 1996.

In questo caso, quindi, la possibilità di andare in pensione quasi senza contributi, potrà essere riservata e richiesta esclusivamente da parte di quei cittadini che sono iscritti alle casse previdenziali gestite dall’INPS, a cui spetterà quindi la cosiddetta pensione di vecchiaia contributiva.

Un’altra possibilità per chi desidera andare in pensione con 5 anni di contributi è rappresentata dalla pensione casalinghe, che potrà essere riconosciuta verso coloro che hanno compiuto 57 anni e che sono iscritte nell’apposito Fondo casalinghe.

Pensione senza contributi: è possibile con alcune opzioni INPS

Ma arriviamo all’ipotesi più a rischio, quella di chi vorrebbe ricevere la pensione senza contributi, ovvero senza aver cumulato nel corso della propria vita neanche un mese di contributi. 

Si tratta, quindi di quelle persone che non hanno mai svolto un lavoro oppure che purtroppo hanno prestato lavoro senza essere tutelati con un regolare contratto.

In questi casi, quindi, ci sono varie opzioni riconosciute ed erogate dall’INPS che potranno essere richiesti dai lavoratori che potranno così godere di una pensione senza contributi. 

Nello specifico, stiamo parlando dei seguenti trattamenti: 

  • Assegno sociale;
  • Assegno di invalidità;
  • Pensione di cittadinanza.

In merito all’assegno sociale con un importo di quasi 470€, questo può essere richiesti al compimento di 67 anni, facendo attenzione ai limiti reddituali che di anno in anno sono rivalutati dall’INPS.

Un’altra possibilità particolarmente apprezzata da parte di quegli anziani che purtroppo non hanno contributi e che quindi sono alla ricerca di un modo per mandare in pensione senza contributi, è quella della pensione di cittadinanza.

Anche in questo caso occorre prestare attenzione ai requisiti dell’intero nucleo familiare, per poter ricevere fino ad addirittura 780 euro al mese di pensione senza contributi.

Infine, con l’assegno di invalidità, che può essere ottenuto solo dopo l’accertamento da parte della commissione competente, si possono ottenere al mese 291€ dall’INPS.