In pensione a 57 anni senza Quota 100: la conferma di Draghi

Mentre si è in attesa di comprendere quali saranno le sorti della formula di pensionamento anticipato rappresentata dalla Quota 100, è arrivata la conferma da parte del Governo Draghi in merito all’effettiva possibilità di accedere alla pensione a 57 anni, anche senza Quota 100. Ecco quali sono i requisiti da rispettare e chi potrà effettivamente accedere all'assegno di pensionamento in anticipo ora già all’età anagrafica di 57 anni.

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Oggi più che mai una delle tematiche maggiormente dibattuta e discussa da parte dell’intero panorama sia pubblico che politico riguarda sicuramente quello legato alla pensione, in particolare alla possibilità di accedere all'assegno di pensionamento in maniera anticipata, opportunità che rappresenta ormai il sogno nel cassetto per centinaia di migliaia di lavoratori, stanchi di continuare a lavorare. 

Proprio per questo motivo, il Governo italiano attualmente guidato dall’esperto economista, oltre che precedente figura di spicco di Banca Centrale Europea, Mario Draghi, non ha potuto non prendere in considerazione anche questi aspetti legati alla pensione.

A questo proposito, occorre evidenziare che sono sempre di più le persone, i lavoratori e i cittadini che sono preoccupati in merito alle loro sorti che potrebbero entrare in scena in seguito alla possibile fine definitiva di una formula di pensionamento che fino ad ora ha consentito a milioni di italiani di poter andare in pensione prima del compimento dei 67 anni, nota a tutti con il nome di Quota 100.

Dunque, in questo panorama, il Governo Draghi non ha smentito affatto la possibilità per i cittadini italiani di poter effettivamente andare già in pensione all’età di 57 anni, anche senza beneficiare delle agevolazioni previste dalla Legge 104 oppure dei vantaggi offerti dalla formula di pensionamento anticipato della Quota 100, la quale ha ottenuto la sua ulteriore proroga già durante l’ultimo anno in seguito alla decisione dell’ex premier Giuseppe Conte, entrata in vigore con la nuova Legge di Bilancio 2021

Tuttavia, forse sono davvero pochi i lavoratori ed i cittadini che risiedono e svolgono un’attività lavorativa in Italia che al momento sono veramente a conoscenza di tutte le opzioni e soluzioni di pensionamento che attualmente possono essere utilizzate e sfruttate a proprio vantaggio da parte di tantissimi cittadini.

Proprio in tale prospettiva, nel corso dei prossimi paragrafi del seguente articolo saranno forniti ulteriori dettagli in merito alle varie alternative che sono già attualmente valide e che permetterebbero così ai cittadini italiani di poter accedere all’assegno di pensionamento in maniera completamente anticipata, senza dover arrivare a compiere l’età pensionabile dei 67 anni, semplicemente accedendo in pensione anche a 57 anni. 

La pensione anticipata: quali sono le novità con il Governo Draghi 

Prima di procedere effettivamente con il riepilogo di tutte le opzioni e le alternative attualmente in vigore e messe a disposizione da parte della squadra dell’esecutivo nei confronti dei cittadini lavoratori, sia nel caso in cui si tratti di lavoratori dipendenti del settore pubblico e privato, che di lavoratori autonomi, è necessario anche fornire una panoramica generale in merito al rapporto tra il tema della pensione anticipata e le decisioni intraprese da parte dell’attuale Governo con a capo il Presidente del Consiglio Mario Draghi.

Dunque, proprio in questo senso, in questo momento la squadra di Governo di Mario Draghi sta lavorando su un nuovo sistema di tipo pensionistico che possa andare in qualche modo a risolvere varie problematiche che sono emerse nel corso di questi ultimi anni.

A questo proposito, da un lato vi sono quei problemi fortemente correlati all’emergenza epidemiologica del Coronavirus, i quali hanno effettivamente comportato per tantissime persone, anche prossime alla pensione, la perdita del proprio lavoro oppure la riduzione dell’orario lavorativo; così come anche sono tantissimi i giovani che si sono ritrovati a dover accettare delle proposte lavorative saltuarie.

In questa prospettiva, uno dei principali obiettivi portati avanti da parte della squadra dell’esecutivo in merito al nuovo sistema delle pensioni riguarda proprio la necessità di elaborare una soluzione pensionistica che possa andare incontro alle nuove problematiche legate all’effettivo raggiungimento dell’età contributiva.

Inoltre, dall’altro lato invece, emergono chiaramente le problematiche riferite invece alla scadenza prossima relativa alla formula della Quota 100, attraverso cui i lavoratori che lo desiderano possono effettivamente accedere alla pensione senza aver raggiunto l’età di 67 anni, ma a soli 62 anni. 

Per questo motivo, tra le altre necessità del Governo Draghi vi è anche quella di riuscire a formulare una soluzione che possa anche colmare il problema dello scalone dei 5 anni che si andrebbe a creare con la fine della Quota 100.

Come andare già da ora in pensione a 57 anni con Draghi

Dunque, una volta riepilogato il contesto e lo scenario entro cui si pone la necessità da parte del Governo con a capo Mario Draghi, di formulare un nuovo sistema normativo che possa andare in qualche modo a regolare al meglio il funzionamento del riconoscimento dell’assegno di pensionamento, tenendo conto dell’attuale panorama sia dal punto di vista economico che anche politico e sociale; ora è possibile effettivamente fornire un breve riepilogo di tutte le soluzioni e le alternative attraverso cui è possibile riuscire ad andare in pensione a 57 anni. 

In tal senso prima di procedere a fornire tutti i dettagli in relazione ai requisiti e alle condizioni considerate obbligatorie per poter accedere alla pensione a 57 anni, occorre specificare che è possibile identificare essenzialmente tre soluzioni principali, ognuna delle quali destinate ad una specifica categoria di lavoratori.

Prima di tutto, è necessario ricordare la soluzione offerta dalla cosiddetta RITA, ovvero la Rendita Integrativa Temporanea Anticipata, attraverso cui è possibile maturare il diritto ad accedere all’assegno di tipo previdenziale mediante la sottoscrizione di un fondo pensione presso cui sono state versati i contributi per almeno cinque annualità, da parte di coloro i quali avranno raggiunto 57 anni di età anagrafica e 20 di età contributiva.

Un’ulteriore possibilità è invece indirizzata solo ed esclusivamente a quei cittadini che rientrano nella categoria di lavoratori dipendente del settore privato, che non fa riferimento alle agevolazioni previste dalla Legge 104, ma a cui è possibile accedere soltanto nei casi in cui il cittadino in questione risulti avere un’invalidità certificata e riconosciuta che corrisponde ad almeno l’80 per cento. 

Grazie a quest’ultima possibilità, secondo anche le indicazioni che sono state fornite all’interno della circolare numero 82 dell’anno 1994 fornita da parte dell’istituto Nazionale Previdenza Sociale sarà possibile accedere alla pensione di vecchiaia all’età di 56 anni.

RITA: come andare in pensione a 57 anni 

Una delle formule più vantaggiose per quanto riguarda l’accesso alla pensione anticipata è rappresentata effettivamente dal Rendita Integrativa Temporanea Anticipata, nota a tutti con il nome di RITA, la quale sarà confermata molto probabilmente anche durante il prossimo anno.

A questo proposito, occorre sottolineare che la Rendita Integrativa Temporanea Anticipata è basata su un meccanismo di funzionamento particolarmente complesso. Proprio per questo motivo è necessario comprendere al meglio gli aspetti peculiari e le caratteristiche che definiscono al meglio questa opportunità, attraverso cui è possibile ottenere l’assegno della pensione a 57 anni.

In questo senso, all’interno dell’articolo pubblicato sul portale PensioniOggi, in cui sono esposti i dettagli e gli approfondimenti legati alla Rendita Integrativa Temporanea Anticipata, è stato specificato che attraverso la formula della RITA è possibile ottenere un anticipo riferito ai pagamenti in riferimento al proprio assegno presidenziale, con durate differenti, a partire dai cinque fino ai dieci anni di anticipo.

In questo senso, le peculiarità distintive relative alla soluzione legata alla Rendita Integrativa Temporanea Anticipata riguardano un’opportunità che è stata concessa verso i cittadini di poter ottenere dei pagamenti anticipata già durante i dieci anni precedenti al raggiungimento dell’effettiva età pensionabile, ovvero pari a 67 anni.

È necessario inoltre sottolineare che, al fine di comprendere al meglio tutte le disposizioni normative che sono state inserite all’interno del testo esposto nella legge numero 205 dell'anno 2017, in particolare ai commi 168 e 169, articolo 1.

Chi potrà accedere alla pensione a 57 tramite RITA

Come è stato espresso all’interno del testo legato alla legge dell’anno 2017, numero 205, all’articolo 1, la Rendita Integrativa Temporanea Anticipata, rappresenta un’opportunità offerta nei confronti di tantissime categorie di persone, anche prima del raggiungimento dell’età anagrafica di 67 anni, avendo così la possibilità di anticipare per cinque oppure anche per dieci anni.

Quindi, in riferimento in particolare alle condizioni e ai requisiti di accesso alla pensione anticipata a 57 anni, l’articolo 1 relativa alla legge numero 205 pubblicata l’anno 2017, i cittadini italiani lavoratori che risultano avere l’intenzione di accedere alla formula della RITA, la Rendita Integrativa Temporanea Anticipata, potranno quindi usufruire dell’erogazione degli assegni previdenziali in maniera anticipata di cinque anni prima in confronto all’età anagrafica pensionabile.

In questo senso, è necessario che i cittadini che intendono accedere alla Rendita Integrativa Temporanea Anticipata che consenta loro di ottenere la pensione in anticipo di cinque anni, dovranno necessariamente essere in possesso di alcune condizioni e requisiti:

  • età contributiva pari o superiore ai 20 anni;
  • cessazione in maniera definitiva dell’attività lavorativa relativa al contribuente che intende accedere a questa possibilità;
  • raggiungimento dell’età anagrafica necessaria per raggiungere la pensione di vecchiaia entro i cinque anni alla data in cui viene presentata l’istanza.

Inoltre, la legge che riconosce la Rendita Integrativa Temporanea Anticipata riconosce che quei cittadini che al momento in cui presentano la richiesta per la RITA aurano effettivamente cessato il proprio lavoro da almeno due anni, potranno ottenere in alcuni casi la possibilità di accedere alla pensione all’età di 57 anni, dunque dieci anni prima dell’età di vecchiaia.