Pensioni, dal 2023 arrivano nuovi aumenti: ecco tutti gli importi per 6 fasce di reddito

Pensioni INPS, aumentano gli importi. La Legge di Bilancio 2023 prevede un nuovo sistema di aumenti basato su 6 fasce di reddito. Ecco a chi spettano.

Pensioni INPS più alte da gennaio 2023. A stabilirlo la Legge di Bilancio 2023 che prevede un nuovo sistema di aumenti basato su 6 fasce di reddito.

Ottime notizie arrivano per i titolari di pensione. A partire da gennaio 2023, i percettori dell’assegno pensionistico vedranno aumentare gli importi a cui si ha diritto.

A confermarlo la bozza delle Legge di Bilancio 2023 presentata nei giorni scorsi dal Governo Meloni. Si tratta, in buona sostanza, degli adeguamenti pensionistici dovuti alla rivalutazione legata alla sempre più crescente inflazione.

Ad essere modificato dalla Manovra 2023, il sistema di indicizzazione delle pensioni al tasso di inflazione. Infatti, il vecchio sistema che prevedeva tre fasce di reddito va in pensione e verrà sostituito da uno nuovo, basato su sei fasce di reddito.

In buona sostanza questo nuovo meccanismo prevede un aumento più sostanzioso per le pensioni minime con rivalutazione al 100% per pensioni fino a 2.100 euro, mentre per trattamenti pensionistici più alti è prevista una rivalutazione non piena.

Ma vediamo nel dettaglio come aumenteranno le pensioni a partire da gennaio 2023.

Pensioni, dal 2023 arrivano nuovi aumenti: ecco tutti gli importi per le 6 fasce di reddito

Pensioni in aumento da gennaio 2023. È stato prima il ministro dell’economia e delle finanze Giorgetti a firmate il Decreto che prevede a partire dal 1° gennaio 2023 un aumento delle pensioni pari al 7.3%.

Un aumento dei trattamenti pensionistici INPS calcolato sulla base dei dati diffusi dall’ISTAT sull’indice dei prezzi al consumo.  

L’aumento è in buona sostanza frutto della rivalutazione annuale dovuta all’adeguamento del costo della vita e servirà a dare un pò di respiro alle famiglie italiane costrette a combattere contro il caro vita.

Ma il Governo con l’attuale Manovra ha voluto dare maggiore equità al sistema di questi aumenti mandando in pensione l’attuale sistema di aumenti basato su tre fasce di reddito.

L’attuale sistema prevedeva percentuali di rivalutazioni su tre fasce. Per la precisione, la rivalutazione era del 100 % per pensioni fino a quattro volte il minimo INPS, pari cioè a 538 euro.

L’altro scaglione prevedeva una rivalutazione fino al 90% per trattamenti compresi tra 4 e 5 volte il minimo INPS e l’ultimo scaglione stabiliva una rivalutazione pari al 75% per tutte le pensioni superiori a 5 volte il minimo.

A sostituire il vecchio sistema, c’ha pensato il nuovo Governo prevedendo 6 fasce di reddito e una diversa percentuale di rivalutazione. A godere di maggiori aumenti saranno le pensioni minime con una rivalutazione del 8,8% per il 2023 che salirà poi al 10% nel 2024.

INPS, pensioni più alte? Ecco le nuove fasce di reddito dopo l’approvazione delle Legge di Bilancio 2023

I cedolini delle pensioni di Gennaio 2023, in base alla nuova Legge di Bilancio, saranno certamente più ricchi.

La modifica al sistema di rivalutazione ha previsto nuove fasce di reddito e aliquota unica applicata a tutto l’importo.

Per la fascia di reddito fino a 2.100 euro lordi mensili l’aumento prevede una rivalutazione al 100%, cioè il 7,3% della cifra totale. A beneficiare di questo aumento i trattamenti pensionistici complessivamente pari o inferiori a quattro volte il trattamento minimo INPS.

Ad esempio su un assegno pensionistico di 1.000 euro la percentuale di aumento sarà del 7,3% per un aumento di 73 euro lordi.

Per i trattamenti pensionistici pari a quattro-cinque volte il trattamento minimo INPS la rivalutazione prevista sarà dell’80%.

Se la pensione mensile supera di cinque volte il trattamento minimo INPS, ma inferiore a sei volte, la rivalutazione si attesta al 55%.

Una rivalutazione del 50% tocca invece a coloro che percepiscono trattamenti pensionistici superiori a sei volte il trattamento minimo INPS, ma pari o inferiori a otto volte.

Per trattamenti pensionistici compresi tra otto volte il minimo INPS **inferiori a dieci, **la percentuale di rivalutazione sarà del 40%.

L’ultima fascia è quella che prevede una percentuale di rivalutazione del 35% per i trattamenti pensionistici complessivamente superiori a dieci volte il trattamento minimo INPS.

INPS, pensioni più alte. Ecco alcuni esempi di nuovi importi

Se consideriamo le pensioni con importo pari o inferiore al trattamento minimo INPS, per contrastare l’inflazione è riconosciuta una percentuale di aumento pari a 7.3 punti percentuali per l’anno 2023.

Le pensioni minime fino a 2.100 euro, godranno di una rivalutazione al 100%, cioè il 7,3% della cifra.

Ad esempio se Tizio, ha trattamenti pensionistici pari a 1.000 euro lordi, i suoi assegni subiranno un aumento lordo di 73 euro.

Se Caio invece percepisce trattamenti pensionistici pari a 2.500 euro mensili lordi, riceverà un aumento del suo importo pari al 5,8%, ossia l’80% del tasso di rivalutazione pieno cioè 7,3.

A Caio quindi spetterà un aumento lordo 140 euro (90 netti). Rispetto al vecchio sistema però perderà circa 40 euro al mese.

 

Achiropita Cicala
Achiropita Cicala
Collaboratore giornalistico, classe 1985.Ho una laurea magistrale in Economia Applicata, conseguita presso l'Università degli Studi della Calabria. A percorso universitario ultimato, ho approfondito sul campo le competenze acquisite in Finanza e Statistica presso alcuni studi commerciali. Attualmente, collaboro con diverse testate giornalistiche online per le quali scrivo, con flessibilità, di argomenti che spaziano dall'economia alla politica, dal mondo della scuola a quello dell'amministrazione pubblica. Passioni? La scrittura in primis, la grafica in secundis!
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