Pensioni, 5 milioni di pensionati prendono meno di 1000 euro

268.599 questo è il numero delle pensioni liquidate nel 2020. Si tratta dei numeri dell'Osservatorio Inps sulle pensioni e i beneficiari del sistema pensionistico, che riporta una spesa di 307 miliardi di euro per il sistema pensionistico del 2020. Tra queste, che vanno a coprire 5,3 milioni di pensionati, il reddito è stato inferiore ai 1000 euro.

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268.599 questo è il numero delle pensioni liquidate nel 2020. Si tratta dei numeri dell'Osservatorio Inps sulle pensioni e i beneficiari del sistema pensionistico, che riporta una spesa di 307 miliardi di euro per il sistema pensionistico del 2020. Tra queste, che vanno a coprire 5,3 milioni di pensionati, il reddito è stato inferiore ai 1000 euro.

I dati sono quelli dell’Osservatorio Inps sulle pensioni e i beneficiari del sistema pensionistico dati aggiornati al 31 dicembre 2020, ci parlano di numeri che mettono in luce come oltre 5,3 milioni di italiani in età da pensione abbiano ricevuto una cifra media ben al di sotto dei mille euro, per qualcuno anche sotto i 500 euro.

Ma vediamo meglio il resoconto dell’INPS, l’Istituto di previdenza e cosa riporta l’Osservatorio.

Secondo il lancio di agenzia Ansa:

Nei primi nove mesi del 2021 sono state liquidate 268.599 pensioni a uomini con decorrenza nell'anno e tra queste 124.246 (il 46,26%) erano anticipate rispetto all'età di vecchiaia. Il dato risente anche delle pensioni di invalidità (19.004) e di quelle ai superstiti (30.046).”

Ma non solo, le pensioni di vecchiaia sono state meno di quelle liquidate prima dei 67 anni.

L’importo medio si è aggirato intorno ai 1.456 euro, molto meglio anzi direi bene è andata per i trattamenti anticipati con una quota media che si è aggirata intorno ai 2.109 euro.

Secondo ilfattoquotidiano.it che riporta con dovizia di particolari i dati dell’Osservatorio:

Nel 2020 le pensioni di anzianità, vecchiaia e reversibilità, sommate alle prestazioni assistenziali come pensioni di inabilità, assegni per gli invalidi civili e indennità di accompagnamento e alle rendite per malattie professionali e infortuni sul lavoro, sono state in totale 22,7 milioni per una spesa complessiva di 307 miliardi.”

I beneficiari rispetto al 2019 sono saliti del 3,8% in più per un totale di 16 milioni di individui. Di questi il 30% riceve più di un trattamento pensionistico.

L’importo medio di questi beneficiari sarebbe di 19.181 euro, ma 5,3 milioni non arrivano a 1.000 euro al mese. Si tratta del 33,4% dei pensionati complessivi che risulta essere sotto questa soglia. 

Praticamente percepiscono il 12% dei 307.690 milioni di euro erogati per le pensioni nell'anno.

Ma quindi come sono stati distribuiti il resto dei 307 milioni spesi nelle prestazioni assistenziali?

Distribuzione dei trattamenti delle pensioni in Italia nel 2020

L'Osservatorio Inps sulle pensioni e i beneficiari del sistema pensionistico prende in esame:

  • Le prestazioni pensionistiche effettuate e il numero totale dei suoi beneficiari
  • Riporta gli importi medi che sono stati elargiti e la loro distribuzione sul territorio per partizioni e aree geografiche
  • Suddivide i pensionati per classi di età 
  • Suddivide i pensionati per sesso

All’interno di questi gruppi rileva se hanno percepito:

  • Pensione di vecchiaia o anzianità anticipata
  • Invalidità previdenziale
  • Pensione ai superstiti
  • Prestazioni indennitarie 
  • Prestazioni assistenziali

Al 31 dicembre 2020 i dati riportavano questa suddivisione (Dati dell’Osservatorio):

12.012.541 sono il numero delle pensioni di Vecchiaia, per un importo complessivo di 221.920 milioni di euro e un importo medio annuo di 18.474,06 euro.

In termini numerici al secondo posto troviamo le pensioni ai Superstiti per un totale di 4.629.961 il cui valore complessivo ammonta a 43.264 milioni di euro il cui importo medio annuo è di 9.344,34.

Al terzo posto le pensioni Assistenziali che numericamente risultano essere state 4.345.048 per un valore di 25.199 milioni di euro annui, con una media di 5.799,45.

Seguono 1.051.653 di pensioni di Invalidità che sono state coperte con un importo complessivo di 13.284 milioni di euro pari a 12.631,94 euro medi annui.

Per terminare con le prestazioni Indennitarie che sono state 677.917 a fronte di una spesa di 4.022 milioni di euro pari a una quota annuale di 5.932,87.

Sono stati spesi in totale 307.690 miliardi per coprire 22.717.120 milioni di pensioni il cui importo medio annuo distribuito si aggira sui 13.544,40 euro.

Se invece analizziamo i dati aggregati, il numero delle pensioni non corrisponde uno a uno al singolo pensionato. 

Come abbiamo anticipato prima i beneficiari rispetto al 2019 sono saliti del 3,8%, per un totale di 16 milioni di individui ma di questi il 30% riceve più di un trattamento pensionistico.

Ci sono infatti 16.041.202 di pensionati che hanno percepito i 307.690 miliardi, ma la cifra media si compatta a 19.181,21.

Due terzi dei beneficiari, il 67,7% ha percepito una sola prestazione, un terzo il 32,3% ne ha percepite due o più. In particolare il 24,5% percepisce due prestazioni, il 6,6% tre e l’1,2% quattro o anche di più.

Solo e unicamente le pensioni di vecchiaia sono state 8.049.928, di vecchiaia più assistenziali 580.053, di superstiti più assistenziale 436.786 etc.

Per i dati completi vi rimandiamo direttamente alla pagina Inps dell’Osservatorio che potete leggere qui e all’allegato sulla suddivisione delle prestazioni che alleghiamo a questo link.

In ogni caso rispetto all’anno precedente il 2019 il numero totale delle prestazioni erogate è calato dello 0,4% ma l’importo annuo è invece aumentato del 2,3%. 

Ma è esistita sperequazione nella distribuzione delle pensioni?

Analisi sulla sperequazione delle pensioni tra uomo e donna 

Ebbene sì, la sperequazione è esistita perché l’equivalente di 3,4 milioni di pensionati dei 5,3 milioni che hanno ricevuto la pensione il cui limite non ha superato i 1.000 euro, sono proprio donne

Le donne anche stavolta, nonostante risultino essere più numerose tra i pensionati, il cui totale supera i 16 milioni ovvero 16.041.202 milioni per l’esattezza, ricoprono più della metà del totale rappresentando il 52% dei riceventi, eppure hanno ricevuto di meno, l’equivalente del 44% della cifra complessiva

Secondo quanto riportato dalla Stampa sul sito Stampa.it:

“Preoccupa il fatto che le donne rappresentino la maggioranza dei pensionati, ma ricevano solo il 44% del reddito da pensione complessivo. In particolare le donne sono il 52% dei 16.041.202 pensionati e in media hanno percepito 16.233 euro a fronte dei 22.351 medi degli uomini con una differenza del 27%. Alle donne sono stati erogati nell’anno 134,9 miliardi di euro complessivi di pensione e a fronte dei 172,7 miliardi degli uomini.”

Nel corso del 2020 il loro reddito pensionistico medio è stato di 16.233 euro all’anno mentre agli uomini è andato il valore di 22.351 di euro medi all’anno.

Se invece consideriamo il rapporto uomo/donna nella fascia di range superiore ovvero quella che ha percepito l’equivalente di 1.500 euro mensili, i maschi rappresentano il 56%, le femmine il 34.9%

Differenza tra le aree territoriali nella distribuzione della pensione

Analizzando la distribuzione dei pensionati nel nostro paese e suddividendoli per macro aree geografiche, Nord, Centro e Sud, nelle regioni settentrionali si ha il numero maggiore sia di pensioni che di pensionati. Sono infatti rispettivamente il 47,3% e il 47,8% del totale nazionale.

Al Nord si registra anche un +7,1 di punti percentuali in più sulla media italiana per quanto riguarda gli importi medi delle pensioni, in sostanza al Nord il valore medio della pensione è più alto.

Se guardiamo invece il numero di pensioni distribuite per area territoriale sono state così suddivise al:

  • Nord 10.548.899
  • Centro 4.551.493
  • Sud 7.196.176

I pensionati a loro volta sono stati al:

  • Nord 7.478.580
  • Centro 3.132.354
  • Sud  5.045.619

Sempre al Nord l’importo medio registrato è stato di 14.691 euro all’anno, al Sud di 11.965, molto vicino al nord il Centro con 14.204 euro di valore medio annuo.

Ricapitolando l’INPS ha speso territorialmente nell’anno 2020, circa il 50,7% della spesa pensionistica nelle regioni settentrionali, il 28,2% in quelle meridionali comprese le isole, il 21,1% alle regioni del Centro Italia.

Distribuzione della spesa pensionistica delle pensioni per fasce di età

Diamo anche un’occhiata alle fasce di età da 0 anni a 100 e analizziamo in percentuale le fasce intermedie, ovvero quelle da pensione che comprendono oltre alle indennità anche le pensioni di vecchiaia, superstiti etc.:

Tra i 40 e i 54 anni il 4,2 % sono uomini, il 3,7 % sono donne.

Tra i 55 e i 64 anni il 14% sono uomini, l ’11,2 % donne.

Tra i 65 e i 69 anni di età il 17,8% sono uomini e il 14,5 % donne.

Tra i 70 e i 74 anni il 20,9% sono uomini e il 18,6% donne.

Parità tra i 75 e i 79 anni con il 15,1%. 

Sopra gli 80 anni il 22,9% sono uomini e il 33,4 % sono donne.

Questa spiccata prevalenza femminile nell’ultima fascia di età è determinata dalla diversa aspettativa di vita tra i due sessi, e che corrisponde secondo gli ultimi dati ISTAT a 84,4 anni per le donne e a 79,7 anni per gli uomini.

Altra curiosità, il Sud del paese detiene la quota maggiore di beneficiari con età inferiore a 55 anni, dove sono maggiori le pensioni di invalidità.

Infine ancora due conti, l’importo medio percepito che è stato liquidato è mediamente di 1.456 euro, anche se più di 5,3 milioni di italiani di cui 3,4 milioni sono donne non ha raggiunto la cifra dei 1.000 euro al mese.

Infatti dei 16,8 milioni delle pensioni il 74,1% del totale, ha importi inferiori a 1.500 euro lordi mensili. 

Quelle tra 1.000 e 1.500 euro sono 3,2 milioni il 14,3% del totale di cui il 56,3% sono maschi, mentre la quota femminile scende al 34,9%.

Per 8,6 milioni di individui si scende tra i 1000 e i 500 euro lordi al mese, pari al 37,8% del numero totale delle pensioni.

Soprattutto al Sud il numero dei pensionati che ricevono reddito da pensione sotto i 500 euro mensili sono pari al 13,8% del totale, nel Centro il 9,4% e nelle regioni settentrionali il 7,1%. 

In evidenza che le pensioni fino a 500 euro sono 5 milioni e costituiscono il 22,1% del totale.

5,9 milioni di pensioni superano i 1.500 euro lordi mensili, il 25,9% del totale, oltre al fatto che ci sono però anche le fasce delle pensioni più alte quelle che hanno percepito somme superiori a 4 mila euro al mese, in questo caso all’interno di questa fascia rientrano circa 585 mila pensionati che corrispondono al 3,6% del totale, i cui redditi complessivi ammontano a oltre 40 miliardi di euro, ovvero il 13,2% del totale.