Pensioni, INPS conferma aumento a ottobre! Ecco i fortunati

Si sente sempre più spesso parlare di un possibile aumento delle pensioni: molti italiani, infatti, potrebbero vedersi aumentato il proprio trattamento pensionistico nel mese di ottobre. Gli aumenti delle pensioni, in realtà, si sono verificati anche nei mesi precedenti ad ottobre. Scopriamo perché e a chi spetta l’aumento delle pensioni, oltre che il calendario pensioni di ottobre 2021.

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L’argomento pensioni, purtroppo, è diventato un tasto dolente per il nostro Paese: lo sa bene il Governo, che sta attualmente discutendo la possibilità di prorogare le forme di pensionamento anticipato (quali Opzione Donna e APE Social), mentre si cerca un degno sostituto della famosa Quota 100 ormai in scadenza.

In questo periodo, mentre siamo ancora in piena crisi sanitaria e mentre la Riforma Pensioni 2022 è ancora tutta un mistero, si sta parlando anche di un possibile aumento delle pensioni: molti italiani, infatti, potrebbero vedersi aumentato il proprio trattamento pensionistico nel mese di ottobre.

Gli aumenti delle pensioni, in realtà, si sono verificati anche nei mesi precedenti ad ottobre.

Scopriamo perché e a chi spetta l’aumento delle pensioni, oltre che il calendario pensioni di ottobre 2021: anche per il prossimo mese, infatti, vale per gli italiani la possibilità di ricevere la propria pensione in anticipo.

Aumento pensioni: confermato anche per ottobre 2021

L’aumento di alcune pensioni, in realtà, è stato disposto dalla ormai nota Legge 178/2020, ossia la Legge di Bilancio 2021: tale legge, purtroppo, è ormai in scadenza. La Legge di Bilancio sarà infatti valida solamente fino al 31 dicembre 2021, quando verrà presumibilmente sostituita dalla Legge di Bilancio per l’anno successivo.

Ad ogni modo, la Legge di Bilancio 2021 ha disposto, come dicevamo, un aumento dei trattamenti pensionistici per tutto l’anno corrente, a partire dallo scorso gennaio.

Nello specifico, i beneficiari dell’aumento delle pensioni sono individuati nei cittadini italiani percettori dall’Assegno per Nucleo Familiare ANF.

Aumento che, tra l’altro, è stato confermato nel mese di giugno scorso, quando la legge n. 79/2021 ha confermato un aumento sul trattamento pensionistico, che è stato ufficializzato per gli assegni delle pensioni a partire da luglio, e sarà valido fino alla fine dell’anno corrente.

Lo stesso Istituto Nazionale Previdenza Sociale, meglio noto come INPS, ha dato comunicazione ufficiale degli aumenti, con la Circolare n° 93 del 30-06-2021

Tali maggiorazioni delle pensioni per i percettori degli ANF sono state rese possibili, come vedremo tra poco, grazie all’introduzione della misura “ponte” che precede l’introduzione dell’Assegno Unico: l’Assegno Temporaneo.

Aumento pensioni per i percettori di ANF: a chi spetta l’Assegno Temporaneo

Dunque, avranno diritto ad ottenere un aumento pensioni tutti coloro che attualmente risultino titolari e regolarmente percettori degli Assegni per Nucleo Familiare ANF: si tratta di una misura di sostegno garantita ad alcune categorie di pensionati, ossia quelli con almeno un minorenne a carico all’interno del proprio nucleo familiare.

Ma cosa c’entra l’Assegno Unico Temporaneo con le pensioni, e come questo Assegno potrà garantire l’aumento del trattamento pensionistico ai percettori di ANF?

La risposta è molto semplice: l’Assegno Unico Temporaneo è una misura di transizione (che precede l’introduzione dell’Assegno Unico universale), la cui percezione è riservata solo a determinate categorie.

Tra i beneficiari dell’Assegno Temporaneo risultano proprio i percettori di ANF.

Dunque, nel caso in cui un titolare di trattamento pensionistico sia contemporaneamente percettore di ANF, avrà diritto ad un aumento.

Nello specifico, grazie all’Assegno Temporaneo, si riceveranno mensilmente 37,50 euro nel caso si abbia un minore a carico; la cifra mensile sale a 55 euro per ogni figlio per nuclei familiari molto ampi, ossia quelli con almeno tre minori a carico.

Tra l’altro, abbiamo buone notizie per i titolari di pensioni che risultino contemporaneamente percettori di ANF: si avrà diritto non solo all’aumento dell’assegno per il mese di ottobre, ma anche per i mesi precedenti.

Chi, dunque, non ha ancora ricevuto il proprio aumento, potrà contare anche sugli arretrati, a partire dal mese di luglio scorso.

Aumento pensioni: buone notizie anche per i percettori di invalidità

L’aumento delle pensioni, comunque, non riguarderà solamente i percettori di ANF: abbiamo delle ottime notizie anche per altre categorie di pensionati.

Ad esempio, altra categoria che beneficerà di un aumento pensioni riguarda i percettori di assegno sostituto dell’accompagnatore, di cui regole e importi sono stati stabiliti nel recente decreto datato 12 maggio 2021.

Tale assegno riguarderà però esclusivamente i pensionati con invalidità oggetto del Decreto del Presidente della Repubblica datato 23 dicembre 1978.

I pensionati invalidi di guerra potranno ricevere un assegno pieno o parziale, a seconda della propria invalidità: si parte dai 450,00 euro mensili, fino ad un massimo di 900,00 euro al mese.

Ovviamente, il pensionato sarà tenuto a verificare la propria invalidità per accertarsi se l’aumento pensioni spetta o meno.

Pensioni aumentate a ottobre: partono i rimborsi INPS

Infine, c’è un’altra possibilità per poter vedere le proprie pensioni aumentate nel mese di ottobre 2021.

Se ne parla in realtà dal mese di agosto, e per alcuni pensionati gli aumenti hanno già avuto luogo, per protrarsi fino al mese di ottobre.

Si tratta delle categorie di pensionati che, l’anno precedente, hanno pagato per errore delle tasse in eccesso: per ovviare a questo errore, l’INPS ha concesso degli aumenti temporanei ai pensionati interessati, degli aumenti su base mensile, al fine di restituire al cittadino quanto gli spetta, in forma di aumento pensioni.

Anche se si era vociferato di un possibile aumento del trattamento pensionistico per tutti gli italiani, quindi, purtroppo dobbiamo confermare che tale aumento riguarderà soltanto quei cittadini che, per errore, hanno pagato nel 2020 più tasse di quanto dovuto in realtà.

Le tasse in eccesso verranno restituite per intero direttamente dall’INPS in forma di aumento pensioni.

Pensioni: anche a ottobre pagamento anticipato!

Altra notizia che interesserà sicuramente i pensionati, oltre a quella dell’aumento delle pensioni per alcune categorie, è quelle relativa al pagamento anticipato per le pensioni di ottobre.

La Protezione Civile ha infatti comunicato, con l’Ordinanza numero 787 del 23 agosto 2021, che il pagamento dei trattamenti pensionistici in anticipo continuerà almeno fino a novembre 2021.

Dato che lo Stato di Emergenza nel nostro Paese perdurerà fino al 31 dicembre 2021, comunque, è molto probabile che le pensioni verranno corrisposte in anticipo anche per il mese di dicembre stesso.

Come leggiamo nell’Ordinanza citata poco più in alto, il pagamento delle pensioni

“di competenza del mese di ottobre 2021, è anticipato dal 27 settembre al 1° ottobre 2021”

La Protezione Civile vuole infatti, di comune accordo con Poste Italiane S.p.A., contingentare gli accessi presso gli uffici postali, al fine di evitare condizioni di affollamento, per poter contrastare i contagi da Covid-19.

Dobbiamo comunque ricordare che il pagamento delle pensioni in anticipo è garantito soltanto a coloro che avevano scelto, come modalità di ricezione del trattamento pensionistico, le seguenti:

  • ritiro presso sportello Poste
  • ricezione a mezzo di PostePay Evolution
  • ricezione mezzo di libretto postale
  • accredito su conto BancoPosta

Se si è deciso di optare per altre modalità di ricezione delle pensioni, non si avrà diritto a ricevere la pensione con anticipo.

Le date dei pagamenti delle pensioni di ottobre 2021

Analizziamo adesso le date dei pagamenti relativi alle pensioni di ottobre 2021 che, come abbiamo visto, potranno essere ritirate dal 27 settembre al 1° ottobre 2021.

Come per i mesi precedenti, si seguirà una sorta di elenco, che dipenderà dall’inziale del cognome del percettore di trattamento pensionistico. 

Molto probabilmente, il calendario pensioni ottobre 2021 sarà il seguente, come è possibile leggere su una notizia riportata da GazzettaDelSudOnline:

  • ritiro pensione lunedì 27 settembre per i pensionati i cui cognomi iniziano con lettere dalla A alla C
  • ritiro pensione martedì 28 settembre per i pensionati i cui cognomi iniziano con lettere dalla D alla G
  • ritiro pensione mercoledì 29 settembre per i pensionati i cui cognomi iniziano con lettere dalla H alla M
  • ritiro pensione giovedì 30 settembre per i pensionati i cui cognomi iniziano con lettere dalla N alla R
  • ritiro pensione venerdì 1° ottobre per i pensionati i cui cognomi iniziano con lettere dalla S alla Z

Nel caso in cui si sia scelto, come metodo di accredito, libretto, PostaPay o conto BancoPosta, gli interessati riceveranno le proprie pensioni presumibilmente in data 27 settembre.

Attendiamo comunque conferma ufficiale delle date finora discusse da parte dell’Istituto Nazionale Previdenza Sociale e di Poste S.p.A.

Pensioni di ottobre 2021: ancora disponibile “Pensione a domicilio” per over 75

Concludiamo infine questo articolo ricordando ai lettori un’iniziativa, riservata ai percettori di pensione over 75 e denominata “Pensione a domicilio”, che è valida ormai a molti mesi.

Tramite un accordo siglato da Poste S.p.A. e Arma dei Carabinieri, infatti, gli over 75 potranno ricevere il proprio trattamento pensionistico direttamente presso la propria abitazione.

Tra l’altro, per informare la popolazione di questa iniziativa, Palazzo Chigi si è impegnato facendo informazione, anche attraverso il proprio canale YouTube, dove è stato condiviso un video informativo legato all’iniziativa, contenente tutti i dettagli:

Per poter accedere a “Pensione a domicilio”, il pensionato dovrà innanzitutto aver compiuto 75 anni; oltre a ciò, sarà necessario che il pensionato fornisca una delega ufficiale all’Arma dei Carabinieri: in questo modo, i Carabinieri potranno ritirare le pensioni di coloro che hanno fornito la delega, per poi consegnare loro la pensione direttamente a casa.

Non esistono particolari limitazioni, ogni over 75 può richiedere di essere ammesso a “Pensione a domicilio”, a patto però di non aver già concesso la delega ad altro soggetto.

Coloro i quali, infatti, hanno dato delega ad un altro cittadino (per esempio un congiunto) non potranno purtroppo ricevere le pensioni presso la propria abitazione tramite “Pensione a Domicilio”.