Pensioni, cambia tutto: calendario dei pagamenti ad aprile

Pensioni, ad aprile cambia tutto: il calendario dei pagamenti, come comunicato da Poste Italiane, si apre il 1 aprile. Stop all'anticipo per il ritiro.

Pensioni, ad aprile cambia tutto. 

Non propriamente una novità: sono molti i pensionati consapevoli di un ritorno del vecchio calendario dei pagamenti dei trattamenti pensionistici. 

A confermare la notizia è Poste, con un comunicato ufficiale pubblicato sul sito il 21 marzo 2022, in cui viene confermata l’ipotesi di un ritorno al calendario pre-pandemia. 

In effetti, si tratta di un cambiamento atteso (avevamo già scritto al riguardo quando non era ancora stata diramata alcuna informazione né da parte di Poste né da parte della Protezione Civile), almeno per tutti coloro che erano consapevoli della fine dello stato di emergenza, fissata al 31 marzo 2022. E così, mentre la maggior parte delle restrizioni si appresta gradualmente a sparire, anche alcuni vantaggi, come il pagamento anticipato delle pensioni presso gli sportelli postali, si avvia al termine. 

Già a partire dal 1 aprile, i pensionati riceveranno i soldi a partire dal primo giorno del mese.

Ancora dubbi, invece, rispetto alla possibilità, per i pensionati con 75 o più anni di età, di delegare i Carabinieri al ritiro presso gli uffici postali. 

Vediamo qual è il possibile calendario per il ritiro delle pensioni a partire dal 1 aprile, quando è possibile ritirare dagli ATM Postamat in Italia e cosa si sa sulla possibilità di continuare a ricevere la pensione a domicilio nonostante la fine dello stato di emergenza.

Pensioni, cambia tutto per i pagamenti: la fine dello stato di emergenza e dei pagamenti anticipati

Dopo due anni di pandemia, Poste comunica ai titolari di trattamento pensionistico che i pagamenti delle pensioni avverranno secondo il calendario ordinario. 

Sebbene si tratti di un meccanismo ben conosciuto, è altrettanto vero che in due anni di emergenza da Covid-19, molti erano i pensionati, abituati al ritiro dei soldi agli sportelli postali, ad essersi adeguati al nuovo sistema di pagamenti anticipati. 

Ma ora lo stato di emergenza cessa di esistere. A partire dal 1 aprile tutto cambia e anche coloro che normalmente vanno a ritirare la pensione in Posta, potranno farlo solo a partire dal primo giorno del mese. 

Il meccanismo dei pagamenti anticipati, lo ricordiamo, era stato applicato in un’ottica di protezione e contenimento dei contagi da Covid-19. Protezione tanto per i pensionati quanto per gli operatori di Poste. 

Diverse sono state le Ordinanze della Protezione Civile che si sono susseguite negli ultimi due anni. E c’era ancora una possibilità che un’ultima Ordinanza sarebbe arrivata anche per i pagamenti del mese di aprile. Possibilità che, però, è stata smentita dal comunicato di Poste, pubblicato sul sito il 21 marzo. 

Come funziona il pagamento pensioni dal 1 aprile

Con la fine dello stato di emergenza, quindi, stop anche ai pagamenti anticipati per i titolari di prestazioni pensionistiche, come si legge nel comunicato di Poste: 

A seguito della cessazione dal 31 marzo prossimo dello stato di emergenza per il Covid-19, Poste Italiane comunica che a partire dal mese di aprile sarà ripristinato il normale calendario di pagamento delle pensioni.

Coloro che intendono ritirare la pensione in contanti presso gli sportelli postali dovranno, dunque, recarsi alle Poste a partire da venerdì 1 aprile e fino a mercoledì 6. 

Ciò non significa che ogni pensionato si dovrà recare in posta già il 1 aprile. Benché lo stato di emergenza stia per terminare, la pandemia è ancora presente e i pensionati verranno ugualmente scaglionati per facilitare ed effettuare in sicurezza il ritiro. 

Come si legge nel comunicato di Poste, il nuovo calendario delle turnazioni verrà esposto all’esterno degli uffici postali, ma alcune indicazioni vengono già fornite online. 

Pagamento pensioni aprile 2022: il nuovo calendario dal 1 aprile

Niente più pagamenti anticipati, quindi. I pensionati potranno raggiungere gli uffici postali dal 1 aprile e secondo l’ordine descritto dai calendari posti all’esterno degli uffici. 

In linea generale, il nuovo calendario è stato già diffuso online. Il meccanismo non differisce da quello adottato durante i mesi di pandemia: il calendario è organizzato in base alla prima lettera del cognome del titolare di trattamento pensionistico. 

Il nuovo calendario dei pagamenti delle pensioni presso Poste: 

il 1 aprile potranno ritirare la pensione i pensionati con cognomi che iniziano per le lettere A e B; il giorno seguente, sabato 2 aprile, è il turno dei pensionati con cognomi che iniziano per C e D; dalla E alla K potranno ritirare il giorno 4 aprile; il calendario si chiude poi con il ritiro dei cognomi dalla L alla O (il 5 aprile), dalla P alla R (il 6 aprile) e dalla S alla Z (il 7). 

Come immaginabile, la domenica gli sportelli saranno chiusi. 

Inoltre, i pensionati dovranno indossare correttamente la mascherina e presentare il green pass fino al 30 aprile. Dal 1 maggio, infatti, la certificazione non verrà più richiesta, così come deciso dal governo nell’ultimo decreto con le disposizioni post-stato di emergenza. 

Pagamento pensioni ad aprile: prelievo ai Postamat

Nello stesso comunicato in cui viene confermato il nuovo calendario dei pagamenti dal primo giorno del mese, Poste informa anche i pensionati titolari di Libretto di Risparmio, conto BancoPosta e Postepay Evolution che gli accrediti della pensione verranno erogati regolarmente il primo giorno del mese. 

Per quanto riguarda i titolari di Postamat, Carta Libretto e Postepay Evolution, questi avranno la possibilità di non recarsi per forza allo sportello, ma di prelevare i soldi in contanti usufruendo degli ATM Postamat posizionati all’esterno degli uffici postali su tutto il territorio nazionale. 

Pagamento pensioni di aprile, cambia tutto: e la pensione a domicilio?

Con la fine dello stato di emergenza, così come ci si avvicina a un graduale abbandono delle restrizioni, dovrebbero venir meno anche alcune agevolazioni messe in campo per contrastare la diffusione dei contagi. 

Ciò significa che, così come sparisce l’anticipo per il ritiro della pensioni, potrebbe anche non essere più possibile delegare i Carabinieri al ritiro della pensione presso gli uffici postali. 

Ricordiamo, infatti, che con l’inizio dell’emergenza Coronavirus, i titolari di pensione con età pari o superiore ai 75 anni hanno avuto la possibilità di delegare i Carabinieri al ritiro per questioni di sicurezza. 

Tale vantaggio, circoscritto a titolari di trattamento pensionistico che non vivano in casa con altri familiari, che non abbiano già delegato altra persona di fiducia al ritiro e non posseggano libretti o conti postali, è stato reso disponibile fino alla fine dello stato di emergenza. 

Ciò lascia intendere che, dal 1 aprile, probabilmente i pensionati non potranno più richiedere il servizio. 

D’altra parte, però, come indicava anche la comunicazione di Poste e Carabinieri, il servizio era sì nato in tempi di pandemia, ma oltre al contenimento dei contagi e alla tutela delle persone più anziane, aveva anche l’obiettivo di preservare questa fascia della popolazione da altri reati a loro danno, per esempio truffe, rapine o scippi. 

Nella comunicazione di Poste non vengono date informazioni circa la delega dei Carabinieri per il ritiro della pensione da parte degli individui con 75 anni di età, ma è possibile che il servizio continui a essere reso disponibile anche una volta superato lo stato di emergenza.  

Per avere maggiori informazioni si può contattare il numero verde 800 00 33 22 indicato nel comunicato di Poste oppure la più vicina stazione dei Carabinieri per richiedere delucidazioni in merito.  

Federica Antignano
Federica Antignano
Aspirante copywriter, classe 1993. Curiosa di SEO, trascorro la maggior parte del mio tempo a scrivere, in ogni sua declinazione. Mi sono diplomata in lingue presso il liceo statale Pasquale Villari di Napoli. Ho inizialmente lavorato in una start up, cominciando a scrivere per vendere e ora continuo ad affinare le mie capacità attraverso corsi e tanti tanti libri sulla pubblicità e sul digital marketing. Con il tempo ho scoperto anche l'interesse verso lo scrivere per informare e questo è il motivo per cui oggi sono felice di far parte del team di redattori di Trend-online.
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