Pensioni di dicembre 2021 esentasse? Scopriamolo!

Ci sono delle buone notizie per i pensionati! Infatti, il mese di dicembre 2021 avrà un importo maggiore e sarà esente da alcune tasse.Perché accade ciò? Scoprilo nel nostro articolo!

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Cosa significa che le pensioni di dicembre saranno più alte ed esenti dalle tasse?

Come leggiamo su ilcorriere.it, lastampa.it e repubblica.it, le pensioni vengono tassate da imposte specifiche, ma perché nel mese di dicembre 2021 questo dovrebbe cambiare?

Scopriamolo!

Che cos’è l’IRPEF?

Per parlare delle pensioni e delle tasse delle pensioni, bisogna parlare dell’IRPEF.

Per parlare dell’IRPEF bisogna prima di tutto conoscerla, quindi: che cos’è l’IRPEF?

Con IRPEF si intende l’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche, ed è un’imposta che annualmente colpisce più di 40 milioni di persone fisiche in Italia.

Questa imposta non è altro che un tributo, un prelievo coattivo di ricchezze necessario sia per finanziare servizi pubblici e statali, sia per diminuire la liquidità monetaria all’interno dello Stato ed evitare il fenomeno dell’inflazione.

E’ all’attivo da quasi mezzo secolo ed è una delle tre maggiori fonti di entrate da parte dello Stato.

Ma esaminiamola nel dettaglio.

L’IRPEF è un’imposta diretta, personale e progressiva.

Ciò significa che colpisce direttamente il reddito della persona fisica a cui viene automaticamente scalata la cifra dovuta, è personale poiché viene pagata da ogni singolo contribuente ed è progressiva perché cresce al crescere del reddito del contribuente.

La sua percentuale – detta aliquota – non è quindi fissa, ma viene applicata in base al reddito percepito d parte del contribuente, in questo caso da parte del pensionato.

Perché sì, l’IRPEF è presente anche nelle pensioni.

Questo poiché anche le pensioni sono dei redditi elargiti a delle persone fisiche e quindi sono soggette a questa imposta diretta.

Per sapere a quanto ammonta l’IRPEF pagata nella propria pensione, basterà visionare il cedolino o – in attesa di quello – controllare le apposite tabelle reddituali presenti nel web.

Quali tasse sono presenti sulle pensioni?

Come abbiamo potuto appurare già su queste pagine in questo articolo, le pensioni – come anche gli stipendi e alcune tipologie di redditi – vengono tassate dall’imposta sui redditi delle persone fisiche, ovvero l’IRPEF, dalle addizionali regionali e dalle addizionali comunali.

Ma facciamo un passo indietro, cos’è l’IRPEF e perché la pensione viene tassata con questa imposta?

L’IRPEF, come dice l’acronimo stesso, è un’imposta che tassa i redditi delle persone fisiche, i pensionati sono persone fisiche che percepiscono un reddito – la pensione – e per questo il loro reddito viene tassato dall’IRPEF.

L’IRPEF è un’imposta non a tasso fisso ma che cresce al crescere del reddito, più sarà alto il reddito, più sarà alta la percentuale da applicare al reddito stesso come imposta.

Per fare degli esempi:

  • Con 15'000€ di reddito annuo, la percentuale di tassazione sarà pari al 23%
  • Con 28’000€ di reddito annuo, la percentuale di tassazione sarà pari al 27%
  • Con 55’000€ di reddito annuo, la percentuale di tassazione sarà pari al 38%
  • Con 75’000€ di reddito annuo, la percentuale di tassazione sarà pari al 41%
  • Infine, con più di 75’000€ di reddito annuo, la percentuale di tassazione sarà pari al 43%

Queste percentuali, però, riguardano solo una tassazione lorda del reddito – in questo caso, della pensione – la quale andrà ancora tassata con addizionali regionali e comunali, le quali cambiano in base alla regione e al Comune di residenza.

Queste ultime vengono trattenute l’una a saldo e l’altra ad acconto sul reddito, quindi sia nell’anno attuale che su quello successivo al periodo da tassare.

Quindi, nel caso dell’addizionale regionale IRPEF, si avranno delle trattenute sulla pensione dell’anno dopo quello da tassare, poiché a saldo, in undici rate diluite nell’anno, mentre per l’addizionale comunale IRPEF verranno richieste nove rate diluite nell’anno a venire, poiché nella modalità acconto e non saldo.

Ricordiamo che – come precedentemente detto – le tassazioni addizionali – sia regionali che comunali – cambiano in base, per l’appunto, alla regione o al Comune in cui si risiede.

Per fare un’esempio:

Se si risiedesse nel Comune di Roma – quindi nella regione Lazio – l’addizionale del Comune di Roma sarebbe pari allo 0,9% mentre l’addizionale della regione Lazio sarebbe compresa fra l’1,73% fino al 3,33% in base al reddito annuo.

Il lato positivo è che oltre alle imposte, vi è la possibilità di ottenere anche delle detrazioni, così da equiparare il dovuto al percepito e diminuire il cuneo fiscale nel cedolino della pensione.

Le pensioni di dicembre non verranno tassate?

Quando si dice che le pensioni di dicembre 2021 non verranno tassate, non si intende totalmente.

Infatti, l’IRPEF verrà applicata sempre e comunque sulle pensioni, ma queste saranno esenti dalle addizionali regionali e comunali IRPEF.

Come mai?

Come sappiamo, l’Inps per le pensioni si comporta come sostituto d’imposta e quindi trattiene sia le addizionali regionali che quelle comunali IRPEF.

Le addizionali regionali IRPEF vengono trattenute a saldo, mentre le addizionali comunali IRPEF vengono trattenute ad acconto da parte dell’Inps, ma quest’ultima divide le rate di entrambe le addizionali in undici e nove mesi.

Per le addizionali regionali IRPEF le rate sono undici – da gennaio a novembre – mentre per le addizionali comunali IRPEF le rate sono nove – da marzo a novembre – ciò significa, quindi, che nel mese di dicembre tutte le pensioni saranno prive delle addizionali IRPEF.

A livello monetario ciò si traduce in un importo maggiore della pensione presente nel cedolino di dicembre 2021, percepito maggiormente rispetto ad esempio ai mesi di gennaio o febbraio – dove è presente solo l’addizionale regionale e non quella comunale – ma per poter vedere con i propri occhi l’effettivo aumento di importo presente nel cedolino, bisognerà attendere l’arrivo del cedolino del mese di dicembre, il quale è atteso per il 20 novembre 2021!