Pensioni febbraio 2022: confermati gli anticipi!

Per chi deve ricevere la pensione di febbraio 2022 arriva ancora una notizia positiva: i pagamenti sono nuovamente in anticipo, in base alla modalità con cui viene ricevuta la pensione. L'anticipo coinvolge i pensionati che ritirano ogni mese la propria pensione alle Poste Italiane. Nel frattempo si applicano le misure di tutela della salute anche nel momento in cui ci si reca a ritirare la pensione. Tutte le novità nell'articolo.

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Per molti italiani arriva una importante notizia: le pensioni sono corrisposte ancora in anticipo, e continuerà ad essere così anche per il mese di febbraio 2022. Le erogazioni delle pensioni per il mese di febbraio saranno anticipate alla fine di gennaio, ma non per tutti. Si tratta solamente dei cittadini che recuperano la pensione tramite le Poste Italiane.

Tuttavia va ricordato che per altri tipi di trattamenti, ad esempio quelli destinati agli invalidi civili, bisognerà ancora attendere fino al primo giorno di febbraio, come conferma Informazionefiscale.it:

"I soggetti che hanno diritto a ricevere trattamenti pensionistici, assegni, pensioni e indennità di accompagnamento per gli invalidi civili dovranno aspettare il primo giorno bancabile del mese: il 1° febbraio 2022."

Le erogazioni in anticipo delle pensioni sono state decise in base all'emergenza sanitaria, emergenza che ancora non si è fermata. Questa situazione è ancora in corso, con proroga fino alla fine di marzo 2022. Ricapitolando, chi riceve la pensione dalle Poste Italiane può ritirarla già dal 26 gennaio, ma in base all'ordine stabilito dall'elenco alfabetico dei cognomi.

Per chi invece ritira normalmente la pensione tramite le banche, l'attesa è più lunga anche per i pagamenti di febbraio, che arriveranno a partire dal primo giorno del mese. Per ritirare la pensione presso gli uffici e gli sportelli aperti al pubblico è necessario seguire le indicazioni che riguardano le misure per la tutela della salute dal Covid-19: l'uso della mascherina, e il mantenimento della distanza.

Ecco spiegato nell'articolo chi sono i destinatari delle pensioni in anticipo per il mese che sta per sopraggiungere, febbraio 2022, e qual è l'ordine, alfabetico, per ritirare le pensioni in base alle date specifiche.

Pensioni febbraio 2022: le Poste Italiane

Per ritirare le pensioni che arrivano in anticipo, con riferimento a febbraio, è necessario recarsi alle Poste Italiane. Questa possibilità non è garantita invece per chi riceve la pensione tramite banca. Le pensioni anticipate sono riservate a chi ritira gli importi presso le Poste, ed esiste un calendario ufficiale per il ritiro di queste somme.

Il calendario ufficiale riporta le date da cui è possibile procedere per il ritiro della pensione per i soggetti interessati e beneficiari delle erogazioni in anticipo:

  • Mercoledì 26 gennaio per i cognomi con iniziale A-B;
  • Giovedì 27 gennaio per i cognomi con iniziale C-D;
  • Venerdì 28 gennaio per i cognomi con iniziale E-K;
  • Sabato 29 gennaio per i cognomi con iniziale L-O;
  • Lunedì 31 gennaio per i cognomi con iniziale P-R;
  • Martedì 1 febbraio per i cognomi con iniziale S-Z.

Il ritiro delle pensioni è previsto in particolare per sabato 29 gennaio solamente in mattinata: un'informazione da conoscere per chi si appresta a ritirare gli importi in quella giornata. Una novità importante riguarda da vicino tutti i cittadini italiani con età superiore a 75 anni: in questo caso esiste la possibilità di richiedere che la pensione arrivi direttamente a casa con l'aiuto dell'arma dei Carabinieri.

Questa soluzione è presa per aiutare tutti quei pensionati oltre una certa età che si trovano a casa da soli, e non hanno famigliari vicini che possono provvedere al ritiro tramite delega.

Queste sono al momento le date ufficiali per il ritiro delle pensioni anticipate per tutti gli aventi diritto, presso le Poste Italiane. Tuttavia si attende che anche per il mese successivo verrà garantito un anticipo nelle erogazioni delle pensioni. La decisione infatti di garantire le pensioni in anticipo è stata presa per l'emergenza sanitaria ancora in corso.

Pensioni febbraio 2022 in anticipo e green pass

Per poter ritirare la pensione di febbraio in anticipo, è comunque necessario rispettare gli obblighi in materia di tutela della salute e prevenzione del contagio. L'utilizzo della mascherina e il rispetto della distanza mentre si attende il proprio turno sono le principali misure.

Tuttavia molti si chiedono come funziona la questione green pass ritirando la pensione presso le Poste Italiane. Da febbraio 2022 è obbligatorio, per poter ritirare le pensioni presso gli uffici dedicati, avere con sé il green pass. E non solo per recarsi agli uffici delle Poste, ma anche per le banche e altri uffici pubblici.

Il green pass quindi risulta indispensabile per poter accedere a questi luoghi, e di conseguenza ritirare la pensione. In questo caso però non si tratta dell'ultimo green pass potenziato, ma di quello più semplice, per questo motivo è sufficiente presentare la conferma del tampone con risultato negativo.

Cosa accade nel momento in cui il soggetto interessato è sprovvisto di green pass? In questi casi è possibile delegare un altro soggetto al ritiro della pensione, anche di quella anticipata. Esiste infatti uno specifico modulo che si può compilare per delegare un'altra persona a ritirare le somme della pensione per conto del pensionato.

Il soggetto delegato deve comunque presentare un documento di riconoscimento, e far attestare ad un soggetto preposto la delega al ritiro della pensione. In alternativa, ma solo per chi ha più di 75 anni, è possibile richiedere l'aiuto dei Carabinieri che consegneranno a casa del pensionato la pensione.

Pensioni anticipate e più ricche nel 2022

Anche nel 2022 quindi è possibile per molti cittadini italiani accedere alle pensioni in forma anticipata, ma questa non è l'unica novità per quest'anno. Già dai primi mesi del 2022 i cittadini pensionati riceveranno pensioni leggermente più ricche rispetto al passato.

Come documentava Ilgiorno.it, vengono innalzate le soglie minime degli importi da destinare ai pensionati italiani, rispetto al 2021, passando da 515,58 euro a 523,83 euro quest'anno.

L'importo delle pensioni minime sale a causa di un ricalcolo che ha preso in considerazione il nuovo costo della vita, che si è innalzato nell'ultimo periodo, oltre ad una serie di altri fattori come la speranza di vita, e lo stile di vita dei cittadini.

Le pensioni quindi per questi primi mesi del 2022 saranno anticipate per molti, e inoltre saranno leggermente più ricche. Si tratta di aumenti che possono essere riscontrati facilmente ogni mese, e che coinvolgono tutti i pensionati italiani.

La rivalutazione delle pensioni è arrivata in un momento ancora delicato per le economie degli italiani, specialmente dei pensionati. Il caro vita infatti ha registrato aumenti di prezzo di diversi beni di uso comune, ma anche delle bollette da uso domestico e dell'energia elettrica. 

Gli aumenti vanno a gravare non solamente sugli stipendi dei cittadini, ma anche sulle pensioni, specialmente su quelle di basso importo, come possono essere le pensioni minime. Come conseguenza della rivalutazione in crescita delle pensioni, anche altri tipi di assegni sociali vengono leggermente aumentati, in linea con le attuali esigenze.

Pensioni di reversibilità a rischio

Gli aumenti alle pensioni riguardano da vicino tutti i pensionati italiani, tuttavia alcuni tipi di trattamenti potranno subire dei tagli a partire da febbraio 2022. Si tratta in particolare della pensione di reversibilità. Già in passato questa tipologia di trattamento è entrata nel mirino di possibili tagli, tuttavia potrebbero presto arrivare concretamente.

Le pensioni di reversibilità sono quelle erogazioni che vanno a favore dei famigliari di un cittadino deceduto, e a partire dal 2022 potrebbero essere diminuiti gli importi se i famigliari superano una certa soglia di reddito. In linea generale per chi riceve la pensione di reversibilità, è anche possibile cumulare un reddito proprio, sotto certi limiti.

Tuttavia presto l'INPS potrebbe ridurre ulteriormente le cifre erogate con le pensioni di reversibilità, a causa di un taglio destinato soprattutto a questo tipo di misura pensionistica. Si tratta di tagli agli importi dal 25% anche fino al 50%, in relazione al reddito percepito dai famigliari del soggetto deceduto.

Di fronte agli aumenti previsti per le somme erogate per le altre pensioni, questi tagli sembrano agire in modo opposto. Diverse volte negli scorsi mesi sono stati ipotizzati dei tagli ad alcune misure destinate ai cittadini da parte dell'INPS, e la priorità in questo senso era data a Opzione Donna e le pensioni di reversibilità.

Secondo le ultime novità, Opzione Donna al momento rimane invariata, mentre presto si potrebbe parlare di nuovi tagli delle pensioni di reversibilità, che colpirebbero moltissimi cittadini italiani. Opzione Donna per il momento è infatti stata prorogata di un altro anno, fino alla fine del 2022, con anticipo all'età della pensione per le lavoratrici autonome e dipendenti.

A perderci maggiormente invece sui tagli alle pensioni di reversibilità, in questo caso saranno i cittadini con un reddito più elevato, cioè che ricevono somme corrisposte da lavoro dipendente o autonomo entro una certa soglia.

Pensioni 2022: chi può uscire dal lavoro

Nel 2022 sono diversi i soggetti che potranno uscire dal lavoro, accedendo all'età pensionabile o ad una delle misure previste dall'ente previdenziale INPS. Al momento sotto i riflettori c'è Quota 102, la misura di prepensionamento che ha preso il posto della vecchia Quota 100.

Con questa soluzione sarà possibile accedere alla pensione all'età di 64 anni, dopo aver versato opportuni contributi durante gli anni lavorativi. Rimane anche possibile accedere alla pensione nel 2022 per tutte le lavoratrici donne, sia autonome che dipendenti, rispettivamente con l'età di 58 anni per le prime e 59 per le seconde.

Inoltre potranno accedere alla misura dell'Ape Sociale, ovvero una indennità aggiuntiva fino al raggiungimento dell'età pensionabile, tutti i cittadini che rientrano in alcune specifiche mansioni lavorative. Queste mansioni sono classificate come usuranti, per questo motivo danno accesso anticipato ad una indennità per il 2022.

A definire come lavoro usurante una mansione se ne occupano direttamente i datori di lavoro, individuando quali dipendenti possono accedere a questa misura in base alle categorie, recentemente allargate, a cui è rivolta la misura previdenziale.