Pensioni rivalutate da gennaio: ecco gli aumenti in arrivo da 38 a 150 euro in più al mese

Ok alla rivalutazione al 7.3% dei trattamenti pensionistici sulla base dell'inflazione 2022: ecc come aumenteranno gli importi delle pensioni 2023 a gennaio.

Ok alla rivalutazione delle pensioni dal mese di gennaio; queste saranno ricalcolate secondo l’andamento dell’inflazione nel 2022 e, di base, l’adeguamento sarà pari al 7.3%. Gli aumenti oscilleranno tra i 38 e i 150 euro al mese, ma attenzione: non si tratta di aumenti per tutti. 

Pensioni rivalutate da gennaio: ecco gli aumenti in arrivo da 38 a 150 euro in più al mese

È arrivata la conferma degli aumenti delle pensioni relativi al 2023. Si tratta di una conseguenza diretta del ricalcolo che tiene conto dell’andamento dell’inflazione nell’anno corrente. Si parla di aumenti sostanziosi che consentiranno a chi prende una pensione minima di avere 38 euro in più di netto al mese, fino ad arrivare ai 150 euro mensili in più, sempre netti, per chi percepisce pensioni quattro volte superiori al minimo. 

La conferma degli aumenti delle pensioni a partire dal 1° gennaio 2023 è stata data dal decreto ministeriale sottoscritto dal ministro dell’Economia, secondo cui gli assegni pensionistici saranno indicizzati all’andamento dell’inflazione del 2022. 

Ecco, infatti, quanto riporta il Comunicato n. 184

Il ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti ha firmato il decreto che dispone a partire dal 1° gennaio 2023 un adeguamento pari a +7.3% delle pensioni dei cittadini. L’aumento, come previsto dalla normativa vigente, è stato calcolato sulla base della variazione percentuale che si è verificata negli indici dei prezzi al consumo forniti dall’Istat il 3 novembre 2022.

Purtroppo, però, l’adeguamento a pieno, dunque, del 7.3% non sarà universale, ma potranno goderne solamente determinati cittadini che percepiscono pensioni pari a quattro volte l’importo minimo corrisposto dall’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, che ad oggi è pari a 525,38 euro al mese. 

Come abbiamo detto poc’anzi, gli aumenti partiranno da 38 euro mensili per chi percepisce la pensione minima, toccheranno i 52 euro al mese per chi, invece, riceve 1.000 euro e cresceranno proporzionalmente per chi ha trattamenti di 2 mila euro, raggiungendo i 100 euro, fino ai 150 euro di chi, invece, riceve 4 mila euro di pensione. 

Pensioni di gennaio 2023, maxi-rivalutazione in arrivo

L’adeguamento delle pensioni al 7.3% è stato calcolato in via provvisoria sulla base della variazione percentuale che si è verificata negli indici dei prezzi al consumo; in particolare, la maxi-rivalutazioni delle pensioni che partirà da gennaio 2023 tiene conto dei dati che sono stati forniti dall’ISTAT lo scorso giovedì 3 novembre 2022.

L’unico problema riguarda la proiezione per questi ultimi due mesi dell’anno che, con molta probabilità, potrebbe essere minore del dato effettivo di fine 2022. Cosa significa? Semplice che la rivalutazione delle pensioni 2023 al 7.3% potrebbe essere ulteriormente incrementata.

Se così fosse, i pensionati vedrebbero arrivare nel corso del 2023 un conguaglio sui trattamenti, come del resto è già accaduto nell’anno corrente. 

Leggi anche: 5 aumenti sulle pensioni di novembre e dicembre da 10,31 a 157,65 euro in più. Per chi

Come verranno rivalutate le pensioni nel 2023

Lo schema relativo all’indicizzazione dei trattamenti pensionistici relativo al 2023 sarà il medesimo che è stato adottato per le pensioni 2022

In poche parole, avremo un adeguamento delle pensioni 2023 a pieno, dunque, del 7.3%, per tutti quei trattamenti che vanno dalla soglia minima erogata dall’INPS, pari a 525,38 euro, fino a quattro volte l’importo minimo Inps. Si parla, dunque, di un adeguamento al 100%. 

Avremo, poi, un adeguamento al 90% per tutti quegli assegni che sono compresi tra le quattro e le cinque volte il minimo corrisposto dall’INPS. 

Infine, l’adeguamento sarà applicato al 75% per le pensioni che superano la soglia del cinque volte il minimo INPS. 

È molto importante sottolineare che l’adeguamento sulla base dell’inflazione 2022 sarà applicata sugli importi dei trattamenti pensionistici lordi, comprensivi dunque del conguaglio dell’anno corrente, pari allo 0.2% e corrisposto proprio in questo mese di novembre.

Tutti gli aumenti

Come aumenteranno gli assegni pensionistici da gennaio? Ecco tutti gli importi aumentati delle pensioni 2023:

  • l’importo minimo INPS pari a 525 euro nel 2022 verrà incrementato di 38 euro nel 2023;
  • l’importo della pensione di 1.000 euro nel 2022 verrà incrementato di 52 euro nel 2023;
  • le pensioni di 1.500 euro nel 2022 godranno di un aumento di 110 euro lordi nel 2023, dunque, intorno ai 75 euro al netto;
  • gli assegni di 2 mila euro beneficeranno di 146 euro lordi di adeguamento, che scenderanno a 100 euro netti;
  • le pensioni di 2.500 euro, invece, avranno un incremento netto di 110 euro, quindi 180 euro lordi;
  • infine, una pensione di 4 mila euro mensili raggiungerebbe un + 260 euro lordi sull’importo, che al netto sarebbero 150 euro mensili.

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