Pensioni e Green pass: nessun pagamento ai No Vax? La verità

Per ricevere il pagamento delle pensioni di febbraio 2022 è obbligatorio avere il Super Green pass? Ecco cosa rischiano i No Vax: le ultime novità dell'INPS.

Attenzione al pagamento delle pensioni: dal mese di febbraio 2022 scatta l’obbligo di Green pass per ottenere l’accredito in Posta e Banca? In effetti, l’ultimo decreto del Governo ha previsto l’obbligo vaccinale per tutti gli over 50, anche se disoccupati, pensionati o percettori del Reddito di cittadinanza. Ma cosa rischiano i pensionati No Vax?

Sono previste delle multe per coloro che non rispetteranno l’obbligo vaccinale e a corrisponderle sarà proprio l’Agenzia delle Entrate, ma nessuno rischia di perdere la pensione o il reddito di cittadinanza.

I cittadini hanno esposto parecchi dubbi in merito alle conseguenze per tutti gli over 50 che non effettueranno la vaccinazione e per i No Vax che percepiscono dei sussidi e delle prestazioni dall’INPS. La pensione viene tagliata? L’assegno RdC viene revocato? Occhio alle fake news che circolano sul web!

Senza Green pass perderò il reddito di cittadinanza o la pensione? Sono previste delle multe per chi non rispetta l’obbligo vaccinale per gli over 50? Che cosa cambia sulle pensioni dal 1° febbraio 2022? Ecco tutto quello che c’è da sapere sull’obbligo vaccinale, sul Super Green pass e sul pagamento delle pensioni da febbraio 2022.

Pensioni, scatta l’obbligo di Super Green pass per ricevere l’assegno?

Da alcuni giorni si stanno diffondendo sul web delle fake news in merito alle pensioni e all’obbligo di Super Green pass. Qualcuno ha ipotizzato un taglio dell’assegno per i pensionati No Vax, mentre altre menzogne rivelavano l’impossibilità di ritirare l’assegno per tutti coloro che non hanno effettuato la vaccinazione. Cosa c’è di vero in tutto questo? 

Con l’ultimo decreto legge approvato il 5 gennaio scorso, è vero che il Governo ha esteso l’obbligo vaccinale a tutti gli over 50, compresi i lavoratori i disoccupati, i percettori del reddito di cittadinanza e persino i pensionati. Ciò non significa, però, che i non vaccinati rischiano di perdere i sussidi.

Le sanzioni per tutti gli over 50 che non si vaccineranno entro i termini stabiliti dalla legge riguardano l’applicazione di una multa di 100 euro per la mancata vaccinazione, più un’eventuale sanzione aggiuntiva fino a 3.000 euro. Per i lavoratori over 50 che si recheranno sul posto di lavoro senza Super Green pass, invece, scatterà la sospensione e la multa da 600 a 1.500 euro.

Nessuna sanzione, invece, per quanto riguarda la percezione del reddito di cittadinanza o della pensione. Non è assolutamente previsto il taglio dei sussidi e delle prestazioni INPS a causa della mancata vaccinazione.

Pensioni e Green pass: quando è obbligatorio? 

Forse qualche fake news potrebbe essere nata da un’incomprensione delle parole del presidente di Codacons, Carla Rienzi, che in seguito all’estensione del Green pass per i lavoratori aveva pavimentato la possibilità di includere anche i pensionati e i percettori del reddito di cittadinanza.

Ad oggi, comunque, non sussiste alcun obbligo in tal senso. L’ultimo decreto Covid, invece, prevede l’obbligo di Super Green pass per tutti gli over 50, anche se pensionati o disoccupati.

Come chiarisce una comunicazione di Codacons, inoltre:

Il nuovo decreto ha reso la certificazione verde Covid obbligatoria anche per i clienti di banche e uffici (comprese le Poste), ma basterà il green pass base per poter accedere allo sportello, ovvero quello rilasciato a seguito di un tampone.

Dunque, per tutti coloro che andranno a ritirare l’assegno pensionistico presso le Poste, sarà necessario possedere il Green pass base, anche derivante da tampone negativo.

Pensioni e Green pass: cosa cambia sui pagamenti di febbraio 2022?

Quali sono, in conclusione, le novità sui pagamenti delle pensioni di febbraio 2022? Con l’approvazione dell’ultimo decreto del Governo viene reso obbligatorio il controllo del Green pass a tutti coloro che accederanno agli uffici pubblici, compresi anche la Posta e la Banca.

Tuttavia, l’obbligo scatta a partire dal 1° febbraio 2022: se il calendario dei pagamenti delle pensioni di febbraio 2022 dovesse essere anticipato agli ultimi giorni di gennaio tale obbligo non sussisterebbe.

Per poter ritirare l’assegno pensionistico o per effettuare qualsiasi altra operazione in tali luoghi a partire dal 1° febbraio 2022, invece, i cittadini dovranno presentare un Green pass base valido prima di accedere.

Basterà, dunque, effettuare la vaccinazione o guarire dal Covid-19 (per avere il Super Green pass), oppure eseguire un tampone negativo (per ottenere il Green pass base). Sono accettati sia i tamponi antigenici rapidi (dalla durata pari a 48 ore) sia i tamponi molecolari (dalla durata pari a 72 ore).

Pensioni, pagamento anticipato a febbraio 2022?

Un’altra questione sulla quale ci si interroga riguarda, invece, il probabile – ormai quasi certo – pagamento anticipato delle pensioni di febbraio 2022. Da due anni a questa parte siamo stati abituati al ritiro delle pensioni presso la Posta con qualche giorno di anticipo rispetto al consueto pagamento, proprio per evitare assembramenti fuori dagli uffici postali.

L’ordinanza numero 816 della Protezione Civile aveva disposto il pagamento anticipato (agli ultimi giorni di dicembre) per quanto riguarda l’assegno relativo al mese di gennaio. Che ne sarà della pensione di febbraio 2022?

Con tutta probabilità – il condizionale è d’obbligo in assenza di comunicazioni ufficiali di Poste o INPS – il pagamento della pensione di febbraio 2022 dovrebbe essere anticipato agli ultimi giorni di gennaio, considerando che il termine dello stato di emergenza è attualmente fissato al 31 marzo 2022.

Quando viene pagata la pensione di febbraio 2022? Ecco il probabile calendario dei pagamenti in Posta e la data di accredito della pensione in Banca.

Pensioni febbraio 2022: calendario dei pagamenti in Posta 

Tenendo presente tutti i pagamenti anticipati delle pensioni relativi alle mensilità precedenti, possiamo già ipotizzare il probabile calendario delle erogazioni di febbraio 2022. Il pagamento presso le Poste potrebbe essere anticipato all’ultima settimana di gennaio, in base alla lettera iniziale del cognome del titolare del sussidio.

Potete iniziare a segnare sul calendario la settimana che va da mercoledì 26 gennaio 2022 a martedì 1° febbraio 2022. Ricordiamo, ancora una volta che, a partire dal 1° febbraio per entrare in Posta e Banca è necessario presentare il Green pass base.

Ecco quando verranno pagate le pensioni di febbraio 2022 in Posta.

Il primo giorno – secondo le nostre ipotesi – dovrebbe essere mercoledì 26 gennaio, quando verranno erogate le prestazioni per i pensionati con cognomi dalla A alla B. Il giorno seguente, giovedì 27 gennaio, toccherò invece a coloro i cui cognomi iniziano con la C oppure con la D. A seguire, venerdì 28 gennaio potranno ritirare l’assegno i pensionati il cui cognome ha come lettere iniziali l’intervallo dalla E alla K.

Anche il sabato è un giorno lavorativo per le Poste: nella mattinata del 29 gennaio, quindi, potranno ritirare la pensione coloro i cui cognomi sono compresi tra la L e la O. Lunedì 31 gennaio si prosegue con il pagamento delle pensioni per i cognomi dalla P alla R, mentre martedì 1° febbraio si arriva alla conclusione dei pagamenti per i cognomi dalla S alla Z.

Rimane ferma la possibilità di richiedere ai Carabinieri il ritiro della pensione in Posta e la diretta corresponsione al proprio domicilio, valida per tutti i pensionati con più di 75 anni che non hanno l’occasione di recarsi presso gli uffici pubblici per motivi di salute o altro.

Pensioni febbraio 2022: quando arriva l’accredito in Banca?

Diversa, invece, è la data di pagamento delle pensioni di febbraio 2022 per quanto riguarda l’accredito bancario. Non esiste, in tali casi, la possibilità di ottenere l’accredito in anticipo.

Nel mese di gennaio, anzi, il pagamento è addirittura slittato al giorno 4: il primo mese dell’anno, infatti, l’accredito viene effettuato al secondo giorno bancabile del mese. Da calendario: il 2 gennaio era domenica, il 3 gennaio era lunedì (primo giorno bancabile), il 4 gennaio era martedì (secondo giorno bancabile).

Per quanto riguarda il mese di febbraio, invece, non ci sarà alcun problema: l’accredito della pensione verrà eseguito già martedì 1° febbraio 2022.

Per tenere sotto controllo la data di pagamento delle pensioni si possono sfruttare anche i servizi offerti dall’applicazione IO.

Aumenti pensioni 2022: occhio a gennaio e febbraio!

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze aveva annunciato – nel mese di dicembre 2021 – una rivalutazione delle pensioni per il 2022 pari all’1,7%. Sono quindi in arrivo degli aumenti sugli assegni di quest’anno. Tuttavia alcuni pensionati hanno notato degli errori di calcolo nel cedolino pensione di gennaio 2022, con aumenti non corrispondenti alla percentuale di perequazione. Che cosa è accaduto?

INPS ha effettuato i calcoli degli assegni di gennaio e febbraio 2022 considerando la rivalutazione dell’1,6% prevista ad ottobre 2021, togliendo quindi lo 0,1% in più previsto dal Mef. Ciò significa che a gennaio e febbraio l’aumento ci sarà, ma non come ci si aspettava.

Nonostante questo, a partire dal mese di marzo 2022, verrà applicato il ricalcolo corretto (all’1,7%) e verrà effettuato anche un conguaglio per dare ai pensionati le cifre che spettano.

Ma quanto spetta in cifre reali? Facciamo alcuni esempi per capire come funziona la rivalutazione…

Un pensionato che ricevere un assegno mensile da 1.500 euro, otterrà – grazie al ricalcolo – 1.525,50 euro. Tutti coloro che, invece, ricevono un assegno da 2.000 euro potranno ottenere 2.034 euro, mentre le pensioni da 2.500 euro mensili aumenteranno a 2.541,76 euro. 

E ancora: le prestazioni previdenziali da 3.000 al mese passeranno a 3.048,33 euro, mentre le pensioni da 3.500 euro mensili raggiungeranno i 3.554,70 euro. 

Infine, chi ottiene un assegno mensile da 4.000 euro, potrà ricevere una pensione da 4.061,08 euro grazie agli aumenti, mentre i trattamenti da 4.500 euro mensili saliranno a 4,567,45 euro e le pensioni da 5.000 euro raggiungeranno i 5.073,83 euro.

Tutto ciò solo a partire dal mese di marzo 2022, quando verrà applicato il tasso di perequazione corretto (pari all’1,7%).

Laura Pellegrini
Laura Pellegrini
Redattore, classe 1998.Sono veronese di nascita e milanese d'adozione. Mi sono Laureata in Comunicazione e Società presso l'Università degli Studi di Milano e sono da sempre appassionata di giornalismo e attualità. Entrata nel mondo dell'informazione grazie a uno stage curricolare, ho svolto per due anni l'attività di redattore e social media manager. Attualmente collaboro da remoto con Trend-online, la testata grazie alla quale ho lanciato il mio primo e-book, e con altre testate per la sezione di attualità. La mia ambizione principale è quella di costruire una carriera internazionale.
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