Pensioni luglio 2021: pagamenti e quattordicesima in arrivo

Con l’estate appena iniziata, continuano i pagamenti anticipati delle pensioni, secondo una divisione per cognomi e secondo un calendario di date ben precise. Si inizia il 25 giugno e si termina il primo luglio. Inoltre, chi ha un'età da 64 anni in poi e con i requisiti reddituali richiesti, potrà ricevere una somma in più nella pensione. In modo da godersi al meglio l'estate.

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Con l’estate appena iniziata, continuano i pagamenti anticipati delle pensioni, secondo una divisione per cognomi e secondo un calendario di date ben precise. Situazione che i pensionati italiani si sono ormai abituati a vivere da quasi più di un anno, a causa dell’emergenza epidemiologica da Coronavirus.

In questo modo si cerca di agevolare il pagamento delle pensioni ma anche di evitare assembramenti davanti alle Poste e rispettare le misure anti-contagio. Le pensioni anticipate riguardano però i pensionati che devono ritirare di persona la pensione. Tutto resta normale invece per i pensionati che si fanno accreditare il pagamento mensile direttamente sul conto corrente.

Inoltre a luglio, oltre i pagamenti ordinari è previsto anche un aumento nel cedolino della pensione per chi ne ha i requisiti.

Si tratta della quattordicesima che possiamo considerare una sorta di mensilità aggiuntiva che viene erogata in termini di successione all’altro pagamento extra annuale e cioè la tredicesima (in vista delle spese natalizie).

Leggiamo sul sito pensionati.it che la quattordicesima:

“E’ una prestazione, d’importo netto, corrisposta in un’unica soluzione, in aggiunta alla rata di pensione di luglio, che si riceve a partire dal 64° anno di età. Lo scopo è quello di tutelare maggiormente il valore reale delle pensioni di importo medio-basso”.

Ma vediamo più nei dettagli cosa succederà a luglio per i pensionati.

Pensioni luglio 2021: come avverranno i pagamenti

Partiamo prima dalle informazioni che riguardano un po’ tutti i percettori di pensione e cioè il calendario dei pagamenti delle pensioni di luglio.

I pensionati che sono in possesso o di un conto BancoPosta, di una Postepay Evolution oppure del libretto di risparmio, a partire da fine giugno, precisamente dal 25 giugno, potranno recarsi presso l’ufficio postale a loro più vicino e comodo per ritirare la pensione di luglio.

Ma attenzione, così come sta avvenendo da ormai un anno a questa parte, i pensionati non potranno andare quando vorranno e in base ai loro impegni a incassare la pensione. Dovranno rispettare un calendario che fa riferimento all’ordine alfabetico per cognome, in modo da evitare affollamenti o situazioni fuori controllo.

Anche se la situazione sanitaria sta migliorando grazie alla campagna vaccinale che ha coinvolto tutte le fasce di età, il Governo capitanato da Mario Draghi continua a mantenere le disposizioni del precedente esecutivo di Giuseppe Conte per scongiurare ogni possibile ed eventuale scoppio di focolai o di contagio. Come purtroppo tutti noi abbiamo imparato a capire, basta davvero abbassare per un solo attimo l’attenzione e si rischia di rendere vane tutte le altre precauzioni messe in campo fino ad ora.

Pensioni luglio 2021: ecco il calendario in base al cognome

Ma veniamo al dunque. Come è suddiviso questo calendario dei pagamenti di luglio 2021? Si inizia il 25 giugno con la lettera A e si finisce il 1 di luglio con le lettere da S a Z. Più precisamente:

  • dalla lettera A a B, si potrà ritirare la pensione il 25 giugno;
  • dalla C alla D il ritiro avverrà il 26 giugno;
  • dalle E alla K invece si ritirerà la pensione lunedì 28 giugno;
  • dalla L alla O il ritiro della pensione avverrà il 29 giugno;
  • dalla P alla R si tratterà del 30 giugno;
  • dalla S alla Z avverrà il 1 luglio.

E’ fondamentale attenersi a tale suddivisione in modo da consentire il ritiro della pensione di luglio in una condizione il più possibile serena e sotto controllo.

Pensioni luglio 2021: l’aiuto dei Carabinieri per il ritiro della pensione

Se l’anziano in questione, di età pari o superiore ai 75 anni, dovesse avere dei problemi o essere impossibilitato a recarsi di persona in Posta, potrà chiedere aiuto ai Carabinieri, delegandoli nel ritiro in contanti della pensione spettante. I Carabinieri incaricati andranno a consegnare il denaro direttamente presso il domicilio del pensionato.

Leggiamo proprio su sito carabinieri.it:

“Grazie alla collaborazione tra Poste e l’Arma dei Carabinieri, 23.000 pensionati di età pari o superiore a 75 anni potranno richiedere la consegna della pensione a domicilio per tutta la durata dell’emergenza da Covid-19, evitando così di doversi recare negli Uffici Postali”.

Tale servizio sarà appunto previsto per tutta la durata dell’emergenza epidemiologica da Covid-19. Gli interessati potranno chiamare il numero verde 800 55 66 70 istituito proprio da Poste Italiane per offrire questo tipo speciale di servizio. Il pensionato di 75 anni o più dovrà poi rilasciare una delega scritta al Carabiniere che gli andrà a ritirare la pensione.

Pensioni luglio 2021: cos’è la quattordicesima e a chi spetta

Per quanto riguarda invece la quattordicesima, vale il calendario esposto prima cioè partiranno i pagamenti di questa mensilità in più da venerdì 25 giugno. Si tratta di una somma aggiuntiva dunque che oscilla tra i 336 e i 655 euro e che spetterà a circa 7,5 milioni di pensionati italiani.

Ad onor del vero, così come la tredicesima, anche la quattordicesima spetta ai lavoratori e non solo a coloro che sono andati in pensione. Anche se non tutti i lavoratori la possono percepire.

E’ una misura aggiuntiva introdotta ormai dal 2007 e spetta ai pensionati che abbiano compiuto 64 anni di età. Inoltre, oltre ai dati anagrafici, contano anche i requisiti reddituali per poterla ottenere, oltre che l’anzianità contributiva

A spiegare come funziona è il messaggio dell’INPS n. 2407 del 24 giugno 2021 che specifica:

“si rammenta che dal 2017, a parità di contribuzione, gli importi vengono differenziati in base alla fascia di reddito nella quale si inquadra il beneficiario, ossia fino a 1,5 volte il trattamento minimo ovvero fino a 2 volte il trattamento minimo”.

Nello specifico, quando viene detto 1,5 volte, si fa riferimento al trattamento minimo annuo del Fondo pensioni lavoratori dipendenti fino al 2016, fino a 2 volte invece il trattamento minimo si fa riferimento sempre al Fondo pensioni lavoratori dipendenti ma a partire dall’anno 2017

Il tutto è stato poi confermato dalla Legge di Bilancio 2017 che ha appunto esteso la platea dei beneficiari andando a includere anche coloro i quali raggiungono fino ad un massimo di 2 volte il trattamento minimo (inizialmente era fino a 1,5 massimo).

Pensioni luglio 2021: ulteriori precisazioni sulla quattordicesima

Da premettere che, per coloro che ne hanno i requisiti, non c’è bisogno di fare domanda della quattordicesima. Sarà stesso l’INPS ad effettuare i dovuti controlli e ad emanare la somma in più agli spettanti.

Ancora una piccola precisazione sulla quattordicesima: ne avranno diritto a luglio 2021 anche coloro che ancora non hanno ancora compiuto 64 anni ma che lo faranno nei prossimi mesi. L’importante è che li compiano entro la fine del 2021 cioè entro il 31 dicembre 2021.

Per determinare poi il reddito del pensionato avente diritto alla quattordicesima, si terrà conto di tutti i tipi di reddito e anche i redditi esenti da imposta. Mentre non verranno considerati ai fini dei conteggi gli assegni familiari, il TFR e il reddito della casa di abitazione.

L’INPS inoltre fa una differenza tra chi percepisce la quattordicesima per la prima volta e per chi invece ne ha già usufruito in passato. Per quanto riguarda la prima concessione, il soggetto dovrà fare riferimento ai redditi in suo possesso nel 2021, gli altri soggetti invece che sono ormai alla concessione successiva alla prima dovranno fare riferimento all’anno prima di quello in corso è cioè il 2020

Si deve poi trattare di redditi per prestazioni che bisogna obbligatoriamente comunicare al Casellario centrale dei pensionati.

Pensioni luglio 2021: gli importi della quattordicesima

Abbiamo visto che esiste una differenza tra coloro che percepiscono massimo 1,5 volte il trattamento minimo e quelli che invece arrivano massimo a 2 volte. Da ricordare che gli importi vengono stabiliti dall’INPS in base al reddito del pensionato e in base agli anni di contributi.

Parlando in maniera più chiara e precisa, fino a 1,5 volte il trattamento minimo vuol dire che la pensione nel 2021 sarà di 515,58 euro per 13 mesi. A coloro che rientrano in questa fascia la somma in più che spetterà a luglio sarà:

  • di 437 euro in più, per coloro che sono stati lavoratori dipendenti con alle spalle almeno 15 anni di contributi versati o che sono stati lavoratori autonomi con 18 anni di contributi versati;
  • di 546 euro in più nel caso di ex lavoratori dipendenti con anni di contribuzione tra i 15 e i 25 anni o tra i 18 e i 28 anni nel caso degli ex lavoratori autonomi;
  • di 655 euro in più se hanno maturato più di 25 anni di contributi quando erano lavoratori dipendenti o più di 28 anni di contribuzione nel caso dei lavoratori autonomi.

Per quanto riguarda invece coloro che arrivano fino a 2 volte il trattamento minimo con il loro cedolino pensione avranno le seguenti aggiunte:

  • 336 euro per gli ex lavoratori con 15 anni di contributi versati o 18 anni se lavoratori autonomi;
  • 420 euro per gli ex lavoratori dipendenti con anni di contribuzione tra i 15 e i 25 anni o tra i 18 e i 28 anni per gli ex lavoratori autonomi;
  • 504 euro per lavoratori con più di 25 anni di contributi versati o più di 28 anni di contribuzione per i lavoratori autonomi.

Per quanto riguarda i limiti di reddito annuo, è pari a 10.053,81 euro per coloro che si inseriscono nella fascia dell’1,5 volte il trattamento minimo, mentre è di 13.405,08 euro per coloro che si collocano nella fascia delle 2 volte il trattamento minimo.

Pensioni luglio 2021: quando viene pagata la quattordicesima

Come abbiamo visto, non c’è bisogno di richiedere la quattordicesima all’INPS in quanto sarà stesso l’Istituto a calcolare se si è beneficiari o meno, in base ai vari requisiti che abbiamo spiegato.

Coloro che ricevono la pensione su conto corrente, si vedranno accreditare la somma in più a loro spettante il 1° di luglio. I pensionati che invece ricevono la pensione in contanti, dovranno rispettare il calendario indicato in base alla lettera iniziale del loro cognome e avranno la loro pensione solita con la mensilità “estiva” in più.

In conclusione, i pensionati che compiranno 64 anni da agosto in poi, potranno stare tranquilli: riceveranno anche loro la quattordicesima ma dovranno aspettare il mese di dicembre per vedersela accreditare.