Pensioni: Quota 102, Opzione donna, Ape sociale. Novità 2022

Le novità in tema pensioni per il 2022 sono rappresentate da Quota 102, dal potenziamento dell'Ape sociale e dalla conferma di opzione donna. i requisiti per la pensione di vecchiaia rimango gli stessi del 2021.Per una vera e propria riforma previdenziale ci sarà ancora da attendere, andiamo nel frattempo a fare chiarezza sul sistema pensioni 2022.

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Tutti coloro che si aspettavano la tanto attesa riforma delle pensioni nel 2022 rimarranno delusi.

Le risorse per riformare l'intero sistema previdenziali non ci sono, il governo Draghi ha preferito dirottarle su altre misure come per esempio la riforma fiscale.

Diciamo che il 2022 sarà un anno di transazione, con l'unica "grande" novità fatta registrare dall' introduzione di Quota 102 in via sperimentale, ritenuta necessaria per sostituire una fallimentare Quota 100 che di fatto è stata abolita, misura che nella sua breve storia ha mancato tutti gli obiettivi per i quali era stata pensata ed attuata. 

Fallimento principalmente per due motivi, il basso numero di adesioni, nonchè le mancate assunzioni di nuovi giovani da parte di quelle aziende che avevano mandato il personale "anziano" in prepensionamento. 

Per chi fosse interessato ad approfondire l'argomento può consultare un mio articolo scritto di recente e pubblicato sul sito di trend on-line cliccando qui

Quota 102 come vedremo successivamente garantirà la pensione anticipata a coloro che avranno compiuto 64 anni di età anagrafica insieme a 38 anni di contributi versati, per un somma totale appunto di 102.

Per una vera e propria riforma bisognerà ancora aspettare, i 600 milioni stanziati in Legge di Bilancio sono però serviti anche a rafforzare ed a rendere strutturali altri provvedimenti già in vigore ne l 2021 come l'Ape sociale ed Opzione Donna.

Vediamo dunque le novità per questo 2022, le modifiche ed i requisiti che permetteranno ad alcune categoria di lavoratori un uscita dal lavoro anticipata.

Di seguito potete consultare un interessante e soprattutto utile video pubblicato sul canale You Tube di RDC channel riguardo il calendario dei pagamenti Inps per quanto riguarda, Anf, pensioni, Reddito di Cittadinanza ed il ritorno del REM, tutte le date da segnare in calendario.

Pensioni nel 2022: Quota 102 un passo avanti verso la Legge Fornero

Quota 102 di certo non ci rimarrà impressa come una di quelle riforme innovative che hanno cambiato volto ad un mercato previdenziale, quello italiano, in cui alla mancanza di flessibilità si aggiungono alti costi per lo Stato.

La soluzione è transitoria e scadrà a fine 2022 per la precisione il 31 dicembre.

Potranno aderire a questa nuova, ma tutt'altro che innovativa misura, tutte le categorie di lavoratori che avranno compiuto i 64 anni di età entro l'anno corrente insieme a 38 anni di contributi, questi i semplici requisiti.

Il Governo Draghi ha stimato che tra il 2022 ed il 2026 saranno circa 16 mila i lavoratori che decideranno di andare in pensione prima del raggiungimento dei requisiti per aderire alla pensione di vecchiaia.

Chi maturerà i requisiti nel 2022, per poter uscire dal lavoro con Quota 102 li avrà acquisiti potrà così deciderne di usufruirne negli anni successivi.

A partire dal 2023 in il provvedimento sarà sostituito da Quota 104, insomma una chiara intenzione da parte del Governo Draghi di avvicinarsi progressivamente verso il ritorno alla Legge Fornero.

Sul piede di guerra i sindacati ai quali non piace questa nuova misura, che sa più di presa in giro che di soluzione all'abolizione di Quota 100. Parti sociali che chiedono maggiore flessibilità e tutela per i chi sceglie trattamenti di pensione anticipata.

Quota 41 per tutti la proposta dei sindacati rifutata con fermezza dal Governo Draghi poichè ritenuta onerosa per le casse dello Stato.

Pensioni nel 2022: Ape sociale aumenta la platea dei potenziali beneficiari

E' sicuramente l'Ape sociale il trattamento pensionistico, sul quale il Governo ha investito più tempo e risorse.

Misura che sarebbe dovuta diventare strutturale, ma che per il momento è stata confermata fino a fine 2022.

Potranno avere diritto all'Ape sociale tre categorie di contribuenti:

  • lavoratori appartenenti a categorie di lavoro definite usuranti/gravose e disoccupati;
  • invalidi;
  • caregivers che assistono parenti affetti da disabilità gravi.

I requisiti da soddisfare per aderire all'Ape sociale sono l'aver compiuto 63 anni di età con 36 di contributi che scendono a 30 nel caso di disoccupati, disabili e caregivers.

La modifica più grande apportata a questa misura ed in vigore dal 1 gennaio 2022 è relativa dall'ampliamento della platea di potenziali beneficiari grazie all'estensione della lista dei lavori usuranti con l'aggiunta di nuove attività.

L'annuncio lo ha dato il presidente dell'Inps Pasquale Tridico con la pubblicazione delle prime 11 professioni aggiunte alla lista che sono:

  • addetti alla conceria;
  • addetti ai servizi di pulizia;
  • facchini e addetti allo spostamento merci;
  • infermieri/e che operano su turni;
  • autisti di camion e mezzi pesanti;
  • conducenti di treni;
  • insegnanti di scuola primaria e pre-primaria;
  • estetisti;
  • operatori ecologici oltre a chi è impegnato nel processo di separazione dei rifiuti;
  • chi cura persona non autosufficienti per professione.

Le stime del Governo per quanto riguarda il costo della manovra ammontano a circa 141 milioni di euro per il prossimo anno con circa 20 mila adesioni.

Opzione donna 2022, regole e requisiti: cosa cambia?

In extremis nel piano del Governo Draghi sulle pensioni per il 2022 c'è stata anche ala proroga anche se per un solo anno di Opzione donna.

Nessuna modifica al testo normativo tranne che per la scadenza dell'anno nel quale poter maturare i requisiti necessari per poter accedere alla misura che da 2020 diventa 2021.

Ecco brevemente i requisiti previsti da Opzione donna (ovviamente come dal nome la misura è rivolta alle sole lavoratrici di sesso femminile):

  •  58 anni di età per le lavoratrici dipendenti 59 per le lavoratrici autonome;
  •  35 anni di contributi versati durante la propria vita lavorativa.

Anche in questo caso come avvien per Quota 102 il diritto a Opzione donna una volta maturato entro l'anno di scadenza 2021 resta acquisito e dunque potrà essere richiesto negli anni successivi.

Questo significa che la domanda potrà essere fatta anche fuori tempo massimo in base al cosiddetto principio della “cristallizzazione” del diritto a pensione.

Opzione donna resta comunque una misura veramente poco conveniente per la lavoratrice che che beneficerà questo a causa del pesante taglio che subirà l'assegno al quale si avrà diritto.

L'importo dell'assegno infatti verrà calcolato con il solo metodo contributivo basandosi soltanto sugli accrediti effettuati a favore del lavoratore e non tenendo conto della retribuzione ultime buste paga.

Non c'è una quota di penalizzazione fissa per tutti, ma il taglio può arrivare fino ad un 30% rispetto all'assegno della pensione di vecchiaia.

La domanda per coloro che vorranno aderire al trattamento dovrà essere inoltrata all'INPS tramite 3 differenti modalità:

  • telematica attraverso il sito Inps;
  • telefonando al contact center( gratuito ) 803 164 nel caso di reti fisse o 06 164 164 da rete mobile
  • facendosi assistere da un patronato di zona.

Pensioni di vecchiaia 

Nessuna novità infine per i requisiti necessari per accedere alle pensioni di vecchiaia, rimangono gli stessi del 2021.

La soglia anagrafica è quella prevista dalla Legge Fornero, 67 anni ed i contributi necessari sono almeno 20.

La soglia anagrafica si teme che possa aumentare già dal prossimo anno a causa dell'adeguamento all'aspettativa di vita.

 C'è chi addirittura che in pochi anni tale soglia possa essere innalzata fino a 70 anni, se interessato a questo tema puoi consultare un mio articolo scritto poche settimane fa e pubblicato su sito di Trend on-line cliccando qui.