Pensioni, scuola e tanto altro! Cosa sta approvando Draghi?

Il governo è ancora indeciso in merito alla nuova riforma pensioni 2022. La questione sulla quale si dibatte in queste ultime ore e che divide la maggioranza è il ricalcolo contributivo della pensione. Ma non solo. La recente modifica alla manovra finanziaria ha diviso molti tra politici e sindacati.

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Il governo è ancora indeciso in merito alla nuova riforma pensioni 2022. La questione sulla quale si dibatte in queste ultime ore e che divide la maggioranza è il ricalcolo contributivo della pensione. Ma non solo. La recente modifica alla manovra finanziaria ha diviso molti tra politici e sindacati.

Proprio quest’ultimi hanno deciso di organizzare uno sciopero, avuto luogo a Roma, la scorsa settimana. A partecipare allo sciopero sono stati CGIL e UIL. Adesso a mettere dei dubbi è anche la riforma pensioni. Questa dovrebbe introdurre nuove misure di prepensionamento che dovrebbero sostituire completamente l’attuale Quota 100.

Infatti, la prima misura che sicuramente sarà approvata dal governo è Quota 102, ma nonostante si sia anche parlato dell’introduzione di Quota 104, dopo il 2023 è ancora incerta la piega che prenderà l’intera riforma pensioni.

In particolare, la nuova riforma pensioni avrebbe dovuto contenere non solo Quota 102, ma anche Quota 104 e Quota 82. Queste, avrebbero dovuto assicurare un passaggio graduale alla legge Fornero che dovrebbe avvenire pressoché nel 2024.

Oltre ciò, si è anche parlato della proroga di un’altra forma di prepensionamento, però, stavolta rivolta alle donne lavoratrici, autonome o dipendenti. Altri argomenti che stanno scaldando il tavolo delle trattative sono il Superbonus, la proroga del bonus mobili, la modifica delle aliquote, la cancellazione dell’Irap, il taglio dei contributi per i lavoratori dipendenti, le bollette a rate, bonus tv, patent box e molto altro.

Vediamo, quindi, nel dettaglio tutte le novità.

Pensioni: fuori a 62 anni! Il nuovo emendamento da approvare!

A Palazzo Chigi tra qualche giorno dovrebbe approvare la Legge di Bilancio e le nuove riforme contributive ed assistenziali che necessitano di ingenti somme per essere finanziate. Diverse sono le questioni che creano polemiche ed accendono gli animi, come la nuova riforma pensioni ed il nuovo ricalcolo contributivo. 

In particolare, il governo avrebbe intenzione di approvare Quota 102, Quota 104 e Quota 82 per effettuare poi un passaggio graduale alla legge Fornero, la quale sta subendo anche delle correzioni. Però ad opporsi fermamente a questa decisione sono senza dubbio Maurizio Landini, Pierpaolo Bombardieri e Luigi Sbarra.

Questi, propongono in alternativa l’uscita dal mondo del lavoro già all’età di 62 anni oppure con 41 anni di contributi versati a prescindere dall’età. Quindi, mentre nel primo caso non verrebbero tenuti in considerazione gli anni contributivi, nella seconda proposta si terrebbero in considerazione solo quelli.

La flessibilità che propongono i tre riguarda anche 

“la necessità di non penalizzare troppo i pensionandi con assegni interamente “contributivi” che potrebbero ridursi anche di oltre il 30%.”

La nuova riforma delle pensioni dovrebbe anche contenere la nuova Ape sociale, ovvero la misura che garantirebbe la pensione a tutti i lavori che esercitano delle professioni usuranti. In particolare, a partire da gennaio 2022 la lista dei lavori considerati usuranti dovrebbe allungarsi di parecchio: saranno all’incirca 200 le professioni usuranti.

E le novità riguardo l’Ape sociale non finiscono qua questa volta riguardano gli operai del settore edile. Per quest’ultimi si abbassa di 4 anni la soglia contributiva: da 36 anni scende a 32 anni. Tutti gli operai edili dovranno possedere almeno 32 anni di contributi versati per andare in pensione dopo aver compiuto di 63 anni d’età.

Tuttavia, la Commissione tecnica sui lavori gravosi, con Cesare Damiano presidente, vorrebbe abbassare ancora di qualche tacchetta la soglia contributiva, stavolta di 6 anni, da 36 a 30 anni. Ma dopo aver presentato diversi emendamenti il governo ha deciso di non tenerne in considerazione e di mantenere la soglia contributiva all’età di 32 anni, come è stato precedentemente detto.

Come abbiamo appena accennato, anche la misura Opzione donna è stata prorogata fino al prossimo anno

Non solo pensioni: accordo raggiunto sul Superbonus! Gli emendamenti

Tutti gli emendamenti dovrebbero essere discussi fino a domani, ovvero martedì 21, per poi procedere alla stesura del testo. L’approvazione ufficiale dovrebbe avvenire giovedì 23 dicembre. Oltre alla riforma pensioni il governo sta discutendo anche il Superbonus.

Su questo, sembrano essere arrivati ad un’intesa. A partire da gennaio 2022 sarà cancellato definitivamente il tetto Isee di 25.000 euro riservato alle villette unifamiliari. Secondo http://www.rainews.it/

“la maggioranza ha trovato l'intesa con il governo per superare il paletto, mentre resterebbe il vincolo del 30% di lavori completati entro il 30 giugno.”

Quest’accordo troverà il suo posto in un emendamento che verrà sicuramente accorpato all’interno malloppo della legge di bilancio del 2022. 

Un altro emendamento presentato e che sicuramente sarà approvato all’interno della legge di bilancio riguarda la proroga dell’esenzione dal pagamento della tassa Tosap-Cosap. La tassa Tosap Cosap riguarda il suolo pubblico che ristornati e bar sfruttano e pagano per la loro occupazione. Mentre il governo ha deciso di prorogare solamente di tre mesi l’esenzione, altri emendamenti invece proponevano di prorogarla di almeno 6 mesi.

Non solo pensioni anche bonus mobili, rateizzazione bollette e novità Scuola

Altra importante misura sotto i riflettori è il bonus mobili. Per questa il governo ha deciso di calcolare una detrazione pari al 50% considerata un tetto massimo di spesa pari a 10.000 euro invece che 5.000 euro. Questa è stata un emendamento che ha messo d’accordo un po’ tutti durante la discussione e l’approvazione degli stessi.

Altra misura ormai in attesa di approvazione è quella che dovrebbe venire incontro a milioni di contribuenti ed attività commerciali, ovvero la rateizzazione delle bollette. A causa di un aumento previsto del 60%, il governo ha deciso di rateizzare i pagamenti delle bollette per tutti coloro che non riusciranno a pagarle nei primi quattro mesi del 2022.

Per il mantenimento della misura, 

“Vengono stanziati 1,8 miliardi di euro in più per contenere, nel primo trimestre 2022, gli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico. Inoltre, sempre per il primo trimestre 2022, è prevista la riduzione delle aliquote relative agli oneri generali di sistema per il settore del gas fino a 480 milioni.”

Sono anche previsti ulteriori 912 milioni di euro per finanziare il bonus sociale, ovvero il bonus applicabile in bolletta che garantisce a chi ne ha diritto, le famiglie economicamente svantaggiate, uno sconto sull’intero importo della bolletta della luce e del gas.

Il governo, inoltre, ha deciso di valutare l’approvazione di altri finanziamenti.

Buone notizie in merito alla scuola. Sono, infatti, in arrivo finanziamenti pari a 180 milioni di euro. Di questi, 100.000 euro andranno a finanziare la proroga dei contratti Covid del personale Ata fino a giugno 2022. I contratti Covid attualmente arrivano a quota 7.800. 

È stato approvato nuovamente il Fondo per la valorizzazione del personale docente con lo stanziamento di altri 60 milioni di euro. Mentre, altri 20 milioni di euro saranno destinati a finanziare le scuole dell’infanzia paritarie.

È necessario rispettare tuttavia dei requisiti e dei criteri che saranno successivamente individuati da un apposito documento che sarà approvato dal ministero dell’Istruzione. Questi entreranno in vigore entro 30 giorni dall’entrata in vigore della legge di bilancio del 2022.