Pensione INPS: ok al supplemento! Chi avrà assegno più ricco

Sono tantissimi i pensionati che lamentano purtroppo di riuscire ad arrivare a stento alla fine del mese a causa degli importi bassi della pensione. Ecco però che arriva l’INPS in soccorso con la possibilità di ottenere il supplemento. Vediamo, quindi, chi potrà avere il supplemento della pensione per avere l’assegno più ricco nel 2022.

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Sono sempre di più purtroppo i pensionati che negli ultimi mesi lamentano dell’aumento dei costi della vita e delle continue spese che devono affrontare, tanto da riuscire a stento ad arrivare alla fine del mese a causa degli importi troppo bassi della pensione.

A questo proposito, per tutte quelle persone che hanno questo problema, potrebbe arrivare un’ottima notizia da parte dell’istituto INPS con il supplemento della pensione. Si tratta, a tutti gli effetti, della possibilità di accedere ad un assegno più ricco dell’INPS, il quale tuttavia potrà essere riconosciuto esclusivamente in alcuni casi particolari, ed a seguito della presentazione adeguata della domanda unitamente a tutti i documenti richiesti.

Dunque, proprio in riferimento al tema del supplemento della pensione, si consiglia anche la visione del seguente video YouTube, messo a disposizione gratuitamente da parte del canale Tutto e di Piu'. Infatti, mediante il seguente contenuto multimediale, sono state illustrate le peculiarità effettive di ciascun supplemento di pensione INPS, al fine anche di identificare chi sono i cittadini che ne potranno beneficiare.

 

In questo contesto, dunque, appare necessario andare a precisare quali sono a tutti gli effetti gli elementi distintivi della pensione INPS e del supplemento della pensione che potrà essere erogato nei confronti di alcune categorie di pensionati.

Proprio in tal senso, all’interno del seguente articolo, andremo ad approfondire in maniera molto più dettagliata come funziona effettivamente il riconoscimento del supplemento della pensione. A questo proposito, nei prossimi paragrafi, si andrà anche a fornire un maggiore approfondimento per quanto riguarda le categorie di persone che avranno la possibilità di beneficiare di questa opzione.

Novità supplemento della pensione INPS: cosa c’è da sapere nel 2022?

Occorre sottolineare che il supplemento della pensione INPS, attraverso il quale i cittadini pensionati potrebbero accedere ad un importo maggiorato della propria pensione, non rappresenta affatto una novità. 

Tuttavia, anche per l’anno 2022 è stata riconfermata tale facoltà, mediante il quale i cittadini potranno accedere al supplemento della pensione INPS, esclusivamente a seguito della presentazione di un’apposita istanza e dopo la verifica dovuta in merito a tutti i requisiti e le condizioni ritenute obbligatorie da parte dell’Istituto INPS.

A questo proposito, infatti, a partire dall’anno 2019, si è verificata l’effettiva abolizione relativa al divieto di accumulo dell’assegno previdenziale con altri eventuali redditi che potrebbero derivare dallo svolgimento da attività e prestazioni lavorative da parte del pensionato italiani.

In tal senso, secondo l’ordinamento attualmente in vigore, infatti, sono previsti anche alcuni particolari limiti legati al cumulo per quanto riguarda determinate tipologie di trattamento o per le cosiddette integrazioni della pensione.

La decisione della squadra dell’esecutivo di avviare l’abolizione del cumulo dei redditi con quelli della propria pensione, dunque, si è tradotto anche nell’obbligo da parte del pensionato di provvedere al versamento legato ai contributi previdenziali nei casi in cui egli decida di continuare a lavorare.

Per questo motivo, emerge chiaramente la necessità di avviare una procedura da parte dell’istituto Nazionale Previdenza Sociale che possa andare in qualche modo a risolvere il problema del riconoscimento dei nuovi contributi versati.

Dunque, in questi casi, i nuovi contributi che potranno essere eventualmente versati da parte del pensionato che decide di continuare a svolgere un’attività lavorativa, potranno consentire un incremento anche degli importi della pensione, nei casi in cui si verifichi la liquidazione del supplemento della pensione INPS.

Aumento pensione INPS: come funziona il supplemento previdenziale 

Abbiamo, quindi, compreso chiaramente il contesto entro cui si è posta l’introduzione effettiva e l’entrata in vigore del meccanismo legato al supplemento della pensione. Ora è il momento di andare a chiarire più nel dettaglio come funziona effettivamente questo supplemento della pensione INPS, al fine di evidenziarne le peculiarità.

A questo proposito, infatti, come riportato anche all’interno dell’articolo di La Legge Per Tutti relativo proprio a questa tematica, il supplemento della pensione va a costituire una rendita aggiuntiva.

Per questo motivo, il diritto ad accedere a tale supplemento potrà emergere esclusivamente nei casi in cui il pensionato in questione abbia provveduto ad un eventuale versamento di ulteriori contributi in data successiva a quella in cui ha presentato la richiesta di pensionamento.

Dunque, tale rendita aggiuntiva non potrà essere considerata in maniera separata rispetto al reddito della pensione principale. È per questo motivo che, a seguito della richiesta e dell’accettazione della domanda per ottenere il riconoscimento del supplemento della pensione, il cittadino coinvolto potrà ricevere un assegno molto più ricco, di cui il supplemento va a costituirne una parte integrante del nuovo importo.

Supplemento della pensione INPS: i fortunati che avranno l’assegno più ricco

Come accade in tantissimi casi, che si tratti di bonus, di indennità o di accesso ad eventuali trattamenti, l’Istituto Nazionale Previdenza Sociale fornisce anche una serie di indicazioni per quanto riguarda la possibilità di accedere a tali misure, soprattutto in termini di requisiti e di condizioni obbligatorie.

A questo proposito, infatti, in base alla gestione di appartenenza di ciascun pensionato, sarà possibile o meno provvedere alla presentazione della richiesta volta ad accedere al supplemento della pensione INPS.

In questo contesto, dunque, è necessario precisare che potranno avere la possibilità di ottenere l’assegno della pensione più ricco grazie al supplemento della pensione, tutti coloro che risultano essere titolari di una pensione principale, ma anche coloro che percepiscono una pensione supplementare oppure un assegno ordinario di invalidità. 

In tal senso, risultano essere inclusi non soltanto coloro che appartengono e fanno riferimento alla cosiddetta Assicurazione Generale Obbligatoria, nota a tutti sotto il nome di Ago, a cui rimandano sia lavoratori dipendenti che autonomi.

Infatti, tra le categorie di pensionati che avranno l’opportunità di presentare la richiesta per optare accedere all’assegno della pensione più ricco grazie al supplemento previdenziale, vi sono anche coloro che appartengono alla Gestione separata e coloro che invece rimandano alla Gestione dei lavoratori dello spettacolo e dello sport.

È necessario tuttavia precisare che oltre a fare attenzione alla categoria di appartenenza di ciascun pensionato, al momento della presentazione della richiesta per ottenere il supplemento della pensione, l’Istituto INPS verificherà anche la sussistenza di altri requisiti. In tal senso, si consiglia la presa visione della sezione INPS dedicata al supplemento della pensione.

Aumento pensione INPS: come si calcolano gli importi del supplemento 2022

Dopo aver analizzato nel dettaglio quali sono i meccanismi di funzionamento alla base dell’erogazione e della richiesta del supplemento della pensione e aver compreso anche effettivamente quali sono le categorie di pensionati che potranno avere la possibilità di accedere all’assegno della pensione più ricco, è necessario chiarire alcuni punti in riferimento alla metodologia di calcolo degli importi.

A questo proposito, attualmente è possibile riconoscere tre diversi metodi di calcolo: sistema contributivo, sistema usato per la liquidazione della pensione stessa, sistema definito dalla convenzione internazionale. 

Sarà fatto riferimento al primo metodo nei casi in cui si prende in considerazione l’anzianità contributiva che è stata ottenuta a partire dalla data di gennaio 2012.

Il secondo caso, invece, riguarda quei contributi raggiunti entro il 31 dicembre dell’anno 2011. Mentre, il terzo caso, rimanda a quei pensionati che hanno svolto dei periodi lavorativi in stati extra europei convenzionati tuttavia con il nostro Paese.