PNRR, 29miliardi tra Lavoro, Istruzione e Formazione! News

PNRR, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, in arrivo novità per Lavoro, Istruzione e Formazione. Ecco tutti gli aggiornamenti e le cifre.

Per i maxi settori di Lavoro, Formazione e Istruzione si apre finalmente un periodo roseo che dovrebbe riguardare anche i prossimi cinque anni. Stiamo parlando di quanto è stato stabilito nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, il PNRR, dove per questi tre settori avremo a disposizione ben 29.2 miliardi di euro.

Le missioni nel PNRR riguarderanno oltre quaranta interventi, suddivisi fra 31 investimenti e 12 riforme. Inoltre, ai 29.2 miliardi dovranno essere sommati altri 14.8 miliardi di euro per la nuova programmazione comunitaria degli anni 2021-2027. 

Possiamo affermare con certezza che la programmazione è cresciuta di ben 12.14 miliardi rispetto a quella effettuata in precedenza tra gli anni 2014 e 2020. 

Andiamo, ora, a vedere tutto ciò che riguarderà da vicino il Lavoro, l’Istruzione e la Formazione nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per gli anni 2021-2026, PNRR.

PNRR, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: dall’Asilo al Lavoro nelle PA

Abbiamo buone, anzi, ottime notizie per quel che concerne l’Istruzione. Dei quasi 30 miliardi di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, oltre il 70 per cento, poco più di 20 miliardi di euro, riguarda proprio l’Istruzione. 

Gli interventi previsti dal Governo occupano un ampio raggio e vanno dagli asili nido alle università, dalle scuole dell’infanzia ai dottorati di ricerca

Per la Formazione di tipo Professionale e per ciò che riguarda le Politiche attive del Lavoro, invece, sono stati investiti ben 7.3 miliardi di euro fino all’anno 2026

L’importo stanziato “portante” è quello relativo al piano GOL, Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori, per un totale di 4.4 miliardi di euro. GOL non è altro che un piano per il rilancio delle politiche attive del lavoro. 

Ben 1.3 miliardi di euro, inoltre, verranno destinati al potenziamento delle competenze relativamente al settore della Pubblica Amministrazione, per cui verrà effettuato anche uno svecchiamento del personale e saranno assunti all’incirca 100 mila giovani neolaureati all’anno. Ecco, infatti, quanto ho scritto in un mio precedente articolo riguardante le assunzioni nella Pubblica Amministrazione:

“Verranno assunte centomila persone per un solo scopo: svecchiare il Paese. La sfida dell’ammodernamento della Penisola, infatti, è stata inserita proprio nel PNRR ed è indispensabile per sbloccare l’amministrazione ormai sovraccarica da anni e anni di blocco del ricambio del personale a lavoro. Si pensi che nella Pubblica Amministrazione l’età media dei dipendenti è più alta dei cinquanta anni.”

Inoltre, continuando a parlare di numeri, sottolineiamo che degli oltre 29 miliardi di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ben 15.31 miliardi saranno destinati al rafforzamento delle competenze dei lavoratori, mentre 13.88 miliardi verranno destinati ad interventi infrastrutturali.

I lavori per far partire i quarantatré interventi sono già iniziati e quasi 1/3 è a buon punto e comunque avviato. 

PNRR quasi ultimata la riforma degli Istituti Tecnici Superiori: Scuola e Lavoro

Nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza siamo a conoscenza di ben 63 riforme totali. Partendo dalle dodici riforme in atto, sappiamo che quella relativa agli Istituti Tecnici Superiori è in dirittura d’arrivo. 

Gli ITS hanno un tasso medio di occupazione dell’80 per cento e stanno molto a cuore al ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi. Ricordiamo, infatti, un’intervista dello scorso anno del Ministro al Sole 24 Ore in cui affermava, proprio riguardo alla riforma degli ITS nel PNRR:

“Ogni ITS continuerà a essere radicato sul territorio ma diventerà un punto di riferimento in rete con tutto il sistema. Bisogna dare a tutti l’idea che gli ITS sono un modo diverso di fare scuola, grazie alla capacità di coniugare la parte educativa teorica con un elemento operativo pratico (lavoro) che è la presenza delle imprese e del territorio. L’idea di un’educazione che metta insieme “testa e mani”.

L’obiettivo è avere nel breve termine un raddoppio degli studenti iscritti, ad oggi pari a 19 mila, con un finanziamento una tantum di 1 miliardo e mezzo, pari a quasi venti volte gli stanziamenti che vengono fatti al giorno d’oggi. 

Nella bozza della riforma dell’orientamento è stato posto l’obiettivo di far conoscere in maniera più approfondita le discipline STEM – science, technology, engineering and mathematicsriducendo anche i divari e le disparità di genere

Un altro obiettivo, poi, riguarda il recupero dei giovani NEET, dall’inglese Not in Employment, Education or Training, la collega Francesca Ciani ci ha spiegato chi sono in un suo recente articolo

“Tutti i giovani che rientrano nella fascia di età che va dai 15 ai 34 anni che non studiano e non lavorano possono essere definiti NEET. Attenzione: non parliamo solo di un fenomeno italiano, ma in tutta Europa si utilizza tale termine. Tuttavia, dobbiamo considerare che tale fenomeno si concretizza nella maggior parte dei casi nel nostro Paese.”

Insomma, ragazzi e giovani adulti che non sono impegnati né nello studio né in alcun tipo di lavoro. In questi ultimi anni la percentuale di NEET è aumentata drasticamente, raggiungendo quota oltre 2 milioni per ragazzi 14-25 anni e salendo a oltre 3 milioni fino ai 34 anni. 

PNRR, per il Lavoro arriva GOL – Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori

Riguardo, poi, al tema del Lavoro dobbiamo sottolineare che un’importante novità riguarda in primo piano le politiche attive del lavoro con il nuovissimo programma GOL, Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori

Nel PNRR, per il piano GOL sono stati stanziati per ora ben 4.4 miliardi di euro e si tratta di un programma che riguarda solamente i beneficiari degli ammortizzatori sociali, oltre che i sopracitati NEET, ma anche i disoccupati o i lavoratori che hanno dei redditi molto bassi, senza dimenticarsi dei percettori della prestazione pentastellata del Reddito di Cittadinanza.

Verranno inseriti ben cinque percorsi per il lavoro, tenendo conto dei profili di occupabilità dei differenti soggetti. Lo scorso 31 marzo 2022, inoltre, è giunta al termine l’approvazione dei Piani di attuazione delle differenti Regioni di GOL, con una validazione dell’ANPAL, l’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro.

Inoltre, entro la fine dell’anno corrente dovrà essere raggiunto quantomeno il 10 per cento del totale dei beneficiari, un totale pari a 300 mila su 3 milioni del 2025. Per costoro, poi, dovrà essere effettuata un’ulteriore suddivisione:

  • il 75 % del totale dovrà riguardare: donne, soggetti con disabilità, disoccupati di lunga durata, giovani sotto i 30 anni, oppure cittadini con più di 55 anni;
  • almeno 800 mila soggetti interessati a questo piano per il lavoro, GOL, dovranno essere coinvolti in attività di formazione;
  • degli 800 mila, 300 mila dovranno dedicarsi al rafforzamento delle proprie competenze in ambito digitale. 

PNRR e Lavoro, la Formazione per i docenti

Nel PNRR, il Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza del nostro Paese, si è voluto dare spazio all’Istruzione, puntando a rafforzare, con 960 milioni di euro, il tempo pieno scolastico. In questo caso si sta lavorando su due fronti: le mense e le strutture destinate alle attività sportive.

Tra i piani del Governo c’è la costruzione di circa 200 nuovi edifici scolastici, per cui sono stati stanziati 800 milioni di euro. Queste scuole saranno:

  • inclusive
  • innovative 
  • sostenibili

Ma non è finita qui, poiché, tra gli obiettivi c’è la trasformazione di 100 mila aule di studio in ambienti 4.0, per cui il Governo ha stanziato ben 2.1 miliardi di euro. 

Un altro obiettivo importante, poi, riguarda l’abbandono scolastico, ora al 13.5%, ma che si vuole portare al 10.2%, cercando di recuperare all’incirca 820 mila studenti. 

Nel PNRR si investirà molto anche sulla formazione del personale scolastico, puntando in particolare alla formazione di 650 mila docenti.

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