Prepensionamento 2022: requisiti, età e contributi. Novità

Chi può andare in prepensionamento a 60 anni? Come funziona l'anticipo di 7 anni? Quanto mi spetta di pensione con il prepensionamento 2022?

Il prepensionamento fa parte di un progetto aziende che coinvolge i lavoratori quasi prossimi alla pensione. Un vantaggio per tutti coloro che intendono avvalersi di un percorso anticipato, anche perché, il periodo temporale legato al prepensionamento è molto interessante.

Parliamo di circa 7 anni di anticipo rispetto all’età pensionabile, ovvero della possibilità per il lavoratore di collocarsi in riposo a 60 anni di età. Una realtà non per tutte le aziende, ma trova la sua collocazione dove è presente un numero rilevante di lavoratori in esubero. 

In sostanza, l’azienda applica le disposizioni presenti nella Legge di Bilancio 2018, poi rinnovante negli anni successivi. In linea generale, lo strumento che permette lo scivolo aziendale prende il nome disopensione, ma non è l’unico.

Il lavoratore a cui viene concessa questa opportunità difatti aderisce a un passaggio che porta alla pensione anticipata. Questo, perché l’INPS deve approvare la formula aziendale che permette il prepensionamento fino a un periodo temporale di non oltre 7 anni.

C’è da dire che anche attraverso l’assegno straordinario il lavoratore riesce ad agganciarsi a molti anni di anticipo rispetto all’età pensionabile. L’unico neo riguarda la ristretta platea degli aventi diritto appartenenti per lo più a specifiche categorie di lavoro.  

Ora, sappiamo che la formula di pensionamento maggiormente utilizzata dal lavoratore (laddove è possibile) è la misura Ape sociale. Un assegno pensionistico a carico dello Stato italiano da richiedere già a 63 anni con una contribuzione complessiva che varia da 30,32 e 36 anni di versamenti. Molti lavoratori utilizzando anche la Naspi che permette di accumulare contributi figurativi, oltre a ricevere un assegno sotto forma d’indennità di disoccupazione. 

Le aziende che vantano un numero non al di sotto di 50 unità lavorative possono agganciarsi al contratto di espansione. Si tratta dell’applicazione delle disposizioni presente nell’articolo 41 del decreto Legislativo n. 148/2015.

Il periodo temporale di anticipo non supera i 5 anni, in cambio il lavoratore non riceve la pensione, ma il pagamento di un contributo mensile sotto forma d‘indennità consegnata dall’INPS. Una delle novità del 2022 riguarda la possibilità di sfruttare questa tipologia di struttura anche per gli anni a seguire. L’INPS nella circolare n. 48/2021, ha spiegato i punti salienti del contratto di espansione in vigore per il 2022 e 2023. 

Una breve guida alle caratteristiche principali del prepensionamento. Ti spiegheremo, quali sono le caratteristiche e i requisiti delle varie tipologie d’uscita anticipata. 

Prepensionamento 2022: requisiti, età e contributi 

Per i lavoratori potersi confrontare con il prepensionamento significa sfruttare quella possibilità non concessa a tutti di anticipare il percorso pensionistico. Infatti, colui che accetta le condizioni previste per il prepensionamento riceve un assegno mensile molto somigliante a una forma di sussidio.

Un contributo erogato mensilmente sino al momento della pensione. Uno strumento che incamera due momenti importanti nel percorso aziendale e lavorativo.

Il primo porta al ricambio generazionale, permettendo all’azienda di attivare piani di riduzione, oppure, di sostituire il personale introducendo quella boccata d’ossigeno intesa come forza giovanile. Per il lavoratore è lo strumento ideale per collocarsi al riposo anticipo la pensione, senza troppi traumi. 

L’Isopensione lo strumento più utilizzato per il prepensionamento 2022

L’isopensione non è altro che quella possibilità non concessa a tutti di anticipare il percorso pensionistico, tra i requisiti principali che consentono l’adesione alla misura, troviamo: 

  • lavoratori appartenenti a un comparto aziendale che vanta una media di oltre 15 impiegati;
  • lavoratori che hanno bisogno di almeno altri 7 anni prima di poter richiedere la pensione che sia ordinaria o la pensione di vecchiaia ordinaria;
  • è necessario che non sia presente alcuna forma d’invalidità, per cui l’assegno ordinario di invalidità o inabilità rappresenta motivo di esclusione dal diritto al prepensionamento con l’isopensione. 

È importante comprendere che il lavoratore non può decidere all’improvviso di attivare l’isopensione, ma si tratta di un percorso ben dettagliato che l’azienda deve compiere.

Per questo motivo, è necessaria la presenza di un accordo di esodo stipulato unitamente all’azienda e sindacati. Se tutti gli ingranaggi si posizionano nel verso giusto e l’INPS riconosce l’accordo di esodo del lavoratore, l’azienda avvia una fideiussione bancaria come garanzia al prepensionamento. 

Quest’ultimo passaggio è particolarmente importante, perché è vero che il lavoratore ricevere un’indennità economica mensile dall’INPS per 13 mensilità, ma è a carico dell’azienda, che a sua volta si impegna a erogare un accumulo mensile. Il legislatore per l’sospensione non ha previsto alcuna forma di rivalutazione ISTAT, né tantomeno della perequazione. 

Nello stesso tempo, con il prepensionamento l’azienda versa al lavoratore anche la contribuzione necessaria per il perfezionamento dei requisiti ai fini pensionistici. 

Ho siglato l’esodo quattro anni fa, oggi mi trovo con requisiti di Quota 102 possono cambiare trattamento? Si, assolutamente. L’isopensione rientra nell’ordinamento previdenziale come formula di passaggio fino alla pensione anticipata ordinaria o vecchiaia. Nell’ipotesi in cui il lavoratore perfeziona i requisiti per altro trattamento previdenziale anticipato può richiedere l’adesione a quest’ultimo trattamento.   

L’assegno straordinario per il prepensionamento 2022

Esistono delle condizioni speciali riservate alle aziende collegate ai fondi bilaterali che permettono al lavoratore di ricevere un assegno straordinario, sempre se contemplato dal fondo. Il lavoratore si trova dinanzi al prepensionamento riconosciuto come forma di esodo. 

Si tratta di un percorso articolato in più passaggi che l’azienda deve compiere. Per questo motivo, è necessaria la presenza di un accordo di esuberi dei lavoratori in forma volontaria, stipulato congiuntamente alla presenza di una coalizione tra azienda e sindacati.

Sommariamente, ricevono l’assegno straordinario i lavoratori che hanno bisogno di almeno altri 5 anni prima di poter richiedere la pensione che sia ordinaria o la pensione di vecchiaia.

L’importo erogato corrisponde al valore che spetterebbe al lavoratore come trattamento pensionistico. 

Come abbiamo spiegato non tutte le imprese registrate presso il fondo di solidarietà possono attivare questa formula di prepensionamento. In linea generale, si tratta di una possibilità riservata a poche aziende, come ad esempio, Credito cooperativo, ordinario, Ferrovie dello Stato, Poste italiane e così via. 

Ricevo già da qualche tempo l’assegno straordinario e stavo pensando a una ricollocazione in una nuova attività lavorativa, lo posso fare o perdo il beneficio economico? In questo caso, occorre prestare moltissima attenzione, specie se si va a occupare un lavoro che potrebbe interferire con l’azienda che ha concesso il beneficio economico. Infatti, in presenza di una concorrenza sleale non sono si rischia di perdere l’assegno straordinario, ma anche i contributi INPS.  

Con il prepensionamento l’azienda versa al lavoratore anche la contribuzione figurativa necessaria per il perfezionamento dei requisiti ai fini pensionistici. 

Contratto di espansione per il prepensionamento 2022

Una delle novità del 2022 è la presenta del rafforzamento del contratto di espansione previsto non solo per l’anno in corso, ma anche per il 2023.

Uno strumento perfettamente conciliabile alle aziende con almeno 50 unità lavorative. Anche in questo caso, valgono le regole generali che prevedono la presenza constante di un accordo tra le parti (azienda e sindacati). Il periodo temporale di riferimento non supera i 60 mesi.

Per cui, il lavoratore riceve un assegno rapportato a tale lasso di tempo, anche perché dopo ottiene la pensione di vecchiaia o anticipata ordinaria. 

Se hai dei dubbi sulla pensione anticipata, ti consiglio di leggere quest’ultimo approfondimento sull’uscita anticipata disponibile qui.

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