Cerchi il tuo primo lavoro? Ecco alcuni consigli utili!

Sei alla ricerca del tuo primo lavoro? Non scoraggiarti! Ecco alcuni consigli utili su come trovare il tuo primo impiego! Scoprili qui.

Hai terminato i tuoi studi e cerchi il tuo primo lavoro? Oppure stai ancora studiando ma hai deciso di mettere alla prova le tue competenze e le tue abilità per fare esperienza? Niente paura!

Anche se la ricerca può sembrare impossibile, è tutt’altro che così. 

Come sappiamo, ci troviamo in una situazione economica tutt’altro che favorevole. Tuttavia, dopo la grave crisi caratterizzata dal Covid-19, il mercato del lavoro si sta finalmente sbloccando. 

Inoltre, come in molti già sanno, ci troviamo davanti ad un fenomeno chiamato delle Grandi Dimissioni che, partendo dall’America, è successivamente arrivato in tutta l’Unione Europea

Tale fenomeno riguarda perlopiù i giovani che, non soddisfatti delle loro condizioni lavorative, decidono di cercare opportunità di carriera differenti. 

Insomma, trovare lavoro oggi è più semplice rispetto agli anni contrassegnati dalla pandemia. Dunque, non bisogna scoraggiarsi. 

Vuoi qualche consiglio su come trovare il tuo primo posto di lavoro? Magari senza esperienza nel campo? Beh, allora sei nel posto giusto!

Oggi vogliamo aiutarti in questa impresa, in modo che le tue paure possano diminuire. 

Ma prima, partiamo da un’analisi della situazione attuale. 

Trovare il primo lavoro: i NEET in Italia sono il 25,1%! La situazione attuale

Prima di tutto, come abbiamo anticipato, dobbiamo fare una prima analisi della situazione attuale nel nostro Paese

Infatti, dobbiamo prendere in considerazione il numero dei NEET, ossia quei giovani di età compresa tra i 15 ed i 34 anni che non studiano e non lavorano. 

Si tratta di un dato estremante preoccupante per l’Italia in quanto tale percentuale è del 25,1%, questo vuol dire che un ragazzo su quattro non studia e non lavora. 

Insomma, nel nostro Paese abbiamo circa 3 milioni di NEET e tale numero sembra destinato ad aumentare, anche se il Governo Draghi sta varano delle misure ad hoc per prevenire tale fenomeno. 

  • Dei 3 milioni di NEET presenti sul suolo italiano, 1 milione sono disoccupati, quindi facciamo riferimento a chi non ha un lavoro, ma lo sta cercando attivamente. 
  • Invece, i restanti 2 milioni rientrano nella categoria degli inattivi, dunque coloro che non hanno un lavoro ma non lo stanno nemmeno cercando.

Inoltre, secondo i dati forniti dall’ISTAT, scopriamo che la maggior parte dei NEET sono donne. 

Ma quali sono le ragioni dello sviluppo del fenomeno dei NEET?

Ebbene, le correnti di pensiero in questo caso sono molte, tanto che alcuni partiti politici di centrodestra hanno iniziato a sostenere che la causa della disoccupazione giovanile dilagante sia da attribuire al Reddito di Cittadinanza

Tuttavia, i giovani che decidono di non lavorare in quanto ricevono tale sussidio sono solamente una piccola parte e non bisogna fare di tutta l’erba un fascio. 

Dunque, possiamo anche attribuire tale numero alto di NEET alla sfiducia verso il futuro che si è diffusa durante la pandemia. 

Insomma, tutti noi ci siamo ritrovati di punto in bianco a rimanere bloccati nelle nostre case e questo ha dato origine a due fenomeni opposti: da un lato vediamo le Grandi Dimissioni per trovare condizioni lavorative maggiormente favorevoli, dall’altro il dilagare dei NEET. 

Trovare il primo lavoro è impossibile? La risposta!

La ricerca del primo lavoro spesso scoraggia i giovani in quanto spesso diventa un’attività realmente difficile. Non a caso sono in molti a sostenere che cercare un lavoro è un impiego a tutti gli effetti. 

Ebbene, dopo la fine degli studi (e spesso anche durante questi) i giovani abbandonano subito la leggerezza tipica della “fine della scuola” e decidono di rimboccarsi le maniche al fine di trovare una prima occupazione. 

Dunque, il primo consiglio è: la ricerca del lavoro non dovrebbe iniziare una volta che abbiamo terminato gli studi, ma dovrebbe partire prima. 

Infatti, non è raro che alcune persone, giunte quasi al termine del loro percorso liceale o universitario inizino a proporsi a diverse aziende. 

Inoltre, come abbiamo compreso nel corso del precedente paragrafo e come si evince dai dati ISTAT la disoccupazione giovanile è un grosso problema per l’Italia e quindi muoversi in anticipo potrebbe risparmiare mesi e mesi di ricerca del lavoro. 

Trovare il primo lavoro se non hai esperienza: è possibile? Scopriamolo insieme!

Ti sarà sicuramente capitato di vedere qualche offerta lavorativa che circola sulla rete. 

Ad esempio possono essere richiesti 2/3 anni di esperienza per una professione Junior. 

Ancora più strani sono gli annunci lavorativi legati alle professioni del digitale, dove vengono richieste innumerevoli competenze spesso attribuibili a professioni lavorative diverse. 

Tuttavia, come abbiamo sottolineato in precedenza, prima inizi la tua ricerca del lavoro, prima troverai il lavoro, ovviamente. 

Attenzione: non si tratta di una regola aurea, eppure se inizierai a cercare il tuo primo lavoro mentre stai ancora terminando i tuoi studi, ti sembrerà che la ricerca di questo possa durare meno. 

Qualche consiglio per trovare il primo lavoro! Anche senza esperienza!

Il primo consiglio riguarda un fattore che spesso viene preso sotto gamba: le connessioni. 

Insomma, facciamo riferimento a quello che in gergo viene definito “networking”, ossia stabilire una serie di contatti con professionisti e aziende, che potrebbero essere utili una volta che il ragazzo o la ragazza in questione saranno alla ricerca del loro primo lavoro. 

Inoltre, specie per coloro che sono senza esperienza, abbiamo negli ultimi anni un trampolino di lancio assurdo. Stiamo parlando dei social media. 

Infatti, coloro che riusciranno a costruire un buon personal branding online, avranno anche la possibilità di essere visti da una platea potenzialmente infinita di persone. 

Ovviamente, quando parliamo di lavoro il social da prendere in considerazione è sicuramente LinkedIn, dove avrai la possibilità di mostrare le tue competenze. 

Attenzione: oggi non basta più essere bravi, dobbiamo farci notare dimostrandolo. 

E quale modo migliore se non il mondo dell’online?

Eppure, anche se abbiamo i social media nelle nostre mani, questi non fanno magie. 

Per farci notare è necessario che questi siano gestiti con costanza e continuità.

Costanza e continuità sono anche le due parole chiave da prendere in considerazione per la ricerca vera e propria del lavoro. 

Infatti, non dovrai pensare di mandare qualche CV ogni tanto per essere ricontattato (può succedere, ovviamente, ma spesso non funziona così). Bisognerà essere costanti e cercare ogni giorno per poter trovare un nuovo impiego. 

Ultimo consiglio, ma sicuramente molto importante: continuare a formarsi. Insomma, specie in un mercato del lavoro in costante cambiamento come quello attuale, la formazione non dovrebbe mai terminare. 

Trovare il primo lavoro: l’importanza del curriculum vitae! 

Cercare lavoro è esso stesso un lavoro? Beh, allora sicuramente scrivere un buon curriculum rientra in toto in questo lavoro. 

Insomma, scrivere un CV può creare non pochi problemi, specie quando non si è in possesso di esperienze lavorative. 

Attenzione: dovresti, di norma, creare un CV ad hoc per ogni azienda nella quale decidi di candidarti.

Ma quali altri consigli possiamo dare per la stesura di un curriculum che possa piacere alle aziende anche nei casi di candidati senza esperienza?

Sicuramente la foto che dovrà essere curata e professionale, ma anche l’inserimento delle parole chiave. 

Insomma, devi sapere che spesso le aziende utilizzano dei software che effettuano una scrematura dei curricula che non contengono all’interno determinate parole chiave. 

Ad esempio, una candidatura per geometra potrebbe includere tra le parole chiave “geometra”. 

Ebbene, se questa parola non sarà presente nel CV è probabile che tu non venga mai contattato. 

Francesca Ciani
Francesca Ciani
Copywriter, classe 1998. Appassionata di marketing, digital e pubblicità fin da bambina, dopo un percorso di ragioneria, ho ottenuto una laurea in Comunicazione, Media e Pubblicità presso l’Università IULM di Milano e, successivamente, ho conseguito un master in Marketing Management. Troppo creativa per essere ragioniera, troppo analitica per essere un’artista: sono diventata social media manager e seo copywriter. Parlo tanto, scrivo ancora di più e ho sempre miliardi di idee.
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