Proroga Ape Sociale: chi può andare in pensione a 63 anni!

Ape sociale è stata prorogata dalla Legge di Bilancio 2022: novità e più beneficiari. L'Inps comunica che sono riaperte le domande.

Nella Legge di Bilancio del 2022, uno spazio molto consistente è riservato al capitolo sulle pensioni. Viene introdotta, solo per quest’anno, Quota 102 che va a sostituire Quota 100. Ma vengono prorogati anche due trattamenti pensionistici che permettono l’uscita anticipata dal lavoro, per alcune categorie di lavatori, se in possesso di specifici requisiti: Opzione Donna e Ape Sociale.

In questo articolo analizzeremo Ape Sociale: si tratta di un trattamento pensionistico sperimentale che è stato prorogato per un altro anno, ovvero fino al 31 dicembre del 2022 e che spetta ad alcune categorie di lavoratori in possesso di determinati requisiti, con 63 anni di età, e che non sono titolari di pensione.

L’Ape Sociale ha subito cambiamenti molto importanti: la lista dei lavori gravosi si è ampliata; inoltre, le condizioni di accesso sono cambiate.

L’Inps ha pubblicato il messaggio n. 274, il 20 gennaio del 2022, tramite il quale ha comunicato che è possibile presentare la domanda per accedere al trattamento pensionistico.

In questo articolo, analizziamo chi può accedere all’Ape Sociale, quali sono i requisiti e cosa è cambiato per il 2022. Infine, analizzeremo i lavori gravosi, quali sono e perché si definiscono tali.

Nel frattempo, vi consiglio di visualizzare il video pubblicato da Pensioni & Aggiornamenti, dove viene riassunto il contenuto del messaggio dell’Inps numero 274 e viene spiegata, brevemente, l’Ape Sociale e chi può accedervi.

Ape Sociale prorogata dalla Legge di Bilancio 2022!

La Legge di Bilancio del 2022 contiene novità che vanno ad introdurre cambiamenti, modifiche e proroghe negli ambiti più disparati. Sono state introdotte, infatti, molte misure in campo fiscale e del lavoro; sono state prorogate e introdotte nuove misure di sostegno al reddito. 

Non mancano, inoltre, novità sugli ammortizzatori sociali, come la Naspi, la Cassa integrazione e i congedi parentali.

Ma il corposo capitolo delle pensioni è quello che ci interessa. Come abbiamo detto nell’introduzione, la Legge di Bilancio del 2022 ha introdotto Quota 102, ma come misura “ponte” solo per il 2022. Inoltre, sono stati prorogati due trattamenti pensionistici, per il 2022: Opzione Donna e Ape Sociale.

Se per Opzione Donna non sono state introdotte, effettivamente, le modifiche previste, per quanto riguarda Ape Sociale, invece, oltre alla tanto sperata proroga, ci sono cambiamenti degni di nota.

Ma è bene ricordare, innanzitutto, cos’è l’Ape Sociale e quando è stata introdotta. Come si pu facilmente intendere, si tratta di un anticipo della pensione per chi ha 63 anni di età ed è in possesso di determinati requisiti.

Si tratta di un trattamento pensionistico sperimentale – seppur prorogato già da diversi anni -, a carico dello Stato ed erogato dall’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale. Pertanto, chi vuole accedervi deve fare domanda all’Inps.

Che cosa vuol dire APE? Molto semplicemente, la sigla sta per Anticipo Pensionistico (“A” di Anticipo, “Pe” di Pensionistico).

Infatti, come si legge sul sito ticonsiglio.com:

“In sostanza è un anticipo di denaro che serve a sostenere economicamente questi soggetti fino al raggiungimento dell’età prevista per la pensione di vecchiaia […]”.

Ma quando è stata introdotta? Andiamo a scoprilo!

Ape Sociale: quando è stata introdotta?

Il trattamento pensionistico anticipato Ape Sociale è stato introdotto dalla Legge n. 232/2016, in via sperimentale. Tuttavia, negli anni successivi è stata prorogata più volte, fino all’ulteriore proroga avvenuta con la Legge di Bilancio del 2022.

Pertanto per tutto il 2022, continua la sperimentazione dell’Ape Sociale. Ovviamente, le proroghe non hanno esentato la pensione anticipata da cambiamenti. Infatti, per il 2022, la Legge di Bilancio ha introdotto nuove condizioni di accesso e la lista dei lavori gravosi si è notevolmente ampliata.

Quanto spetta mensilmente di Ape Sociale? L’importo massimo è di 1500 euro. La pensione viene erogata per dodici mesi e decorre dal primo giorno del mese successivo a quello di trasmissione della domanda.

Per poter rientrare tra i beneficiari dell’anticipo pensionistico, non si devono percepire altri sussidi legati alla disoccupazione. Infatti, come si legge sul sito pensionioggi.it:

“L’indennità non è compatibile con i trattamenti di sostegno al reddito connessi allo stato di disoccupazione involontaria […] nè con l’indennizzo per la cessazione definitiva dell’attività commerciale”.

A chi spetta con le nuove regole? Analizziamo chi sono i destinatari dell’Ape Sociale 2022, alla luce delle novità!

Ape Sociale: nuovi beneficiari? Ecco chi sono!

La Legge di Bilancio del 2022, oltre a prorogare per un altro anno la possibilità di accedere alla pensione anticipata dell’Ape Sociale, ha anche riservato novità molto interessanti. Possono accedere all’Ape Sociale, infatti, molti più beneficiari.

Innanzitutto, chiariamo chi può accedere all’Ape Sociale. Il trattamento pensionistico è riservato ai disoccupati, ai caregiver, a coloro che hanno un’invalidità civile del 74% e a chi svolge lavori usuranti

Sulle condizioni che bisogna rispettare per accedervi, ce ne occuperemo in seguito.

Ritorniamo ai lavori usuranti o gravosi. Proprio su di essi è stata operata la modifica e il conseguente ampliamento dei beneficiari.

Sono state inserite altre otto categorie di lavori gravosi, alle quindici già presenti, per un totale di ventitré mansioni usuranti.

Si tratta, senza ombra di dubbio, di una lista che diventa molto corposa, in grado di far accedere all’Ape Sociale un numero maggiore di possibili lavoratori in possesso dei requisiti per andare in pensione in anticipo.

Ape Sociale: nuovi requisiti di accesso!

Per poter accedere all’Ape Sociale e beneficiare del trattamento pensionistico anticipato, è necessario il rispetto di alcuni requisiti e, inoltre, bisogna trovarsi in condizioni particolari.

Innanzitutto, un ruolo importante viene giocato dall’età anagrafica. È necessario aver compiuto almeno il sessantatreesimo anno di età.

Bisogna, poi, essere iscritti all’Assicurazione generale obbligatoria dei dipendenti, ad altre forme, oppure alle Gestioni speciali per gli autonomi o, infine, alla Gestione Separata.

Infine, per poter accedere all’Ape Sociale non si deve aver raggiunto l’età per ricevere la pensione di anzianità e, inoltre, non si deve aver fruito di altri trattamenti pensionistici anticipati.

Il trattamento pensionistico anticipato spetta a quattro categorie di beneficiari che, comunque, devono rispettare alcune condizioni:

  • Bisogna essere disoccupati a seguito di licenziamento, anche collettivo, di dimissioni per giusta causa oppure di risoluzione consensuale, con trent’anni di contributi;
  • Possono accedervi i caregivers che assistono da almeno un semestre il proprio coniuge o un parente convivente disabile grave, con trent’anni di contributi;
  • Spetta agli invalidi civili con una percentuale di invalidità riconosciuta del 74%, con almeno trent’anni di contributi;
  • Infine, per i lavoratori dipendenti che abbiano maturato i requisiti detti in precedenza, con un’anzianità contributiva di trentasei anni e che svolgano un’attività gravosa.

Cosa è cambiato con la nuova Legge di Bilancio? Non è più necessario rispettare il paletto stringente di essere stato di disoccupazione da almeno tre mesi

Oltre a ciò, come abbiamo detto più volte, sono stati aggiunti all’elenco dei lavori cosiddetti gravosi, molte più attività. Ma non solo: per alcune di esse il requisito contributivo viene ridotto da 36 anni a 32 anni.

Per quali lavori? Per gli operai edili, per i ceramisti e per i conduttori di impianti per la formatura di oggetti in ceramica e in terracotta.

Ape Sociale: l’Inps comunica la riapertura delle domande!

L’Inps ha pubblicato il messaggio n. 274, il 20 gennaio del 2022, nel quale ha comunicato l’apertura delle domande per accedere al trattamento pensionistico anticipato Ape Sociale.

Nel messaggio viene fornito un iniziale quadro della situazione, alla luce dei cambiamenti e delle modifiche introdotte dalla Legge di Bilancio del 2022, fornendo anche l’elenco dei nuovi lavori gravosi.

Ma l’oggetto fondamentale del messaggio riguarda, appunto, la presentazione delle domande. Da quando è possibile inviarle? Le domande sono state riaperta a partire dal 18 gennaio del 2022. Inoltre, sempre dal 18 gennaio, accedendo nella sezione “Moduli” e “Prestazione e servizi”, è possibile trovare i modelli che i datori di lavoro devono rilasciare affinché i lavoratori interessanti possano accedere all’Ape Sociale.

I modelli si differenziano in base al settore, ovvero del privato, del pubblico AP148 oppure, infine, un lavoratore domestico AP149.

Ma come si presenta la domanda? Telematicamente, accedendo sul portale dell’Inps e autenticandosi tramite Spid, Cie o Cns.

In alternativa, è possibile presentare domanda anche recandosi personalmente presso i Patronati oppure utilizzando l’apposito servizio di Contact Center messo a disposizione dall’Inps.

Ricordiamo, così come si legge sul sito inps.it, che le domande del riconoscimento dei requisiti devono essere presentate:

“[…] entro il 31 marzo 2022, 15 luglio 2022 e, comunque, non oltre il 30 novembre 2022”.

Successivamente, l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale pubblicherà un’apposita circolare, nella quale andrà ad elencare e approfondire tutte le modifiche e le novità introdotte sull’Ape Sociale, dalla Legge di Bilancio del 2022.

Ape Sociale e lavori gravosi: quali sono?

È necessario, infine, dare una definizione dei lavori gravosi. Si tratta di attività che i lavoratori che raggiungono una certa età non possono più svolgere.

Come abbiamo detto in precedenza, alla lista delle quindici categorie di lavori usuranti, la Legge di Bilancio del 2022 ne ha aggiunti altre otto

Per farci un’idea, sono considerati lavori gravosi gli insegnanti delle scuole elementari, gli operatori della cura estetica, gli artigiani, gli agricoltori, gli operai specializzati, i portantini e così via. 

Per conoscere quali sono i lavori gravosi, si consiglia si visualizzare l’allegato numero 1 al messaggio n. 274, pubblicato dall’Inps, il 20 gennaio scorso. L’allegato è presente al seguente link.

Sara Bellanza
Sara Bellanza
Aspirante storica contemporaneista, classe 1995.Amante della lettura e della scrittura sin dalla tenera età, ho una laurea triennale in Filosofia e Storia e una laurea magistrale in Scienze Storiche, conseguite entrambe presso l’Università della Calabria. Sono autrice di alcune pubblicazioni scientifiche inerenti alla storia contemporanea e alla filosofia: "L'insostenibile leggerezza della storia" e "L’insufficienza del linguaggio metafisico" per la rivista "Filosofi(e)Semiotiche", e "Il movimento comunista nel cosentino" per la "Rivista Calabrese di Storia del '900".Nonostante la formazione prettamente umanistica, la mia curiosità mi ha spinto a conoscere e a informarmi sugli ambiti più disparati. Leggo, scrivo e fotografo, nella speranza di riuscire a raccontare il mondo così come lo vedo io.
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