Quali novità ci sono per la Naspi 2022?

Quanto tempo si deve lavorare per avere la disoccupazione? Quando si ha diritto alla Naspi? Quanto si prende di disoccupazione dopo 6 mesi di lavoro?

Brutte notizie sul fronte Naspi, specie se consideriamo che molti lavoratori sono stati coinvolti in licenziamenti di massa, mentre altri hanno perso l’unica fonte di reddito senza colpa.

Anche se il discorso è puramente personale, la verità è che nel momento in cui scatta la Naspi si è consapevoli di trovarsi senza lavoro. Ancora di più d’intraprendere un viaggio che coinvolge l’intera famiglia, in quanto non si può più contare sull’intero stipendio.

Il lavoratore che termina la prestazione lavorativa deve prestare un’istanza all’INPS per ricevere un contributo mensile. Il Governo Draghi è intervenuto decisivamente sull’indennità di disoccupazione Naspi. Tant’è vero che l’INPS a sua volta è dovuto correre ai ripari introducendo diverse circolari chiarificatrici. 

Per questo motivo, ad oggi sono tanti i comunicati pubblicati dall’INPS in merito alla Naspi 2022. In un primo momento, si è temuto fortemente in una riduzione nel rilascio del contributo, poi è palesata l’idea di una mutazione dei requisiti. Sfortunatamente, tutto è cambiato per i lavoratori, queste ipotesi sono state confermate dal Governo Draghi. 

D’altra parte, interessa capire quali sono gli aspetti che regolano l’adesione all’indennità di disoccupazione,  è importante sapere quali sono gli importi mensili che l’INPS riconosce ai lavoratori Naspi. 

Una breve guida alla presenza di modifiche apportate sulla Naspi 2022. Ti spiegheremo, come e per chi cambia l’indennità di disoccupazione. 

Quali novità ci sono per la Naspi 2022?

Non è la prima volta che la Naspi si trova al centro d‘innumerevoli modifiche, novità che hanno prodotto variazioni nei criteri indispensabili per poter ottenere il rilascio della prestazione economica dall’INPS. 

Per questo motivo, ci preme spiegare non solo le modifiche apportate dall’Esecutivo, ma gli effetti che hanno prodotto queste novità sull’indennità di disoccupazione Naspi 2022. È, importante comprendere che anche per un errore si rischia d’inficiare l’istanza perdono ogni diritto alla disoccupazione. 

Sappiamo, per certo che i punti salienti delle nuove condizioni apportate sull’indennità Naspi sono contenute nella Legge n. 234 resa ufficiale nella pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 30 dicembre 2021.

Parliamo della Legge di Bilancio 2022, nella quale sono contenute le informazioni riferite alla disoccupazione. D’altra parte, l’Esecutivo nel formulare i nuovi criteri di ammissibilità alla Naspi ha tenuto conto della grave crisi pandemica da Covid-19 strettamente legata al periodo di emanazione della legge.  

Ai tempi dell’ex Governo Renzi (2015) è partita la riforma del sistema lavorativa, con la progettazione del Jobs Act, oltre all’introduzione della nuova forma d’indennità a favore dei lavoratori. In questo contesto, appare chiaro che tra le voci del cambiamento è spuntata l’indennità di disoccupazione Sociale Naspi.  

Successivamente, correttivi, modifiche e integrazione sono state misure quasi all’ordine del giorno. E, siamo giunti ad oggi e, spuntano le curiosità o il timore delle nuove modifiche sull’indennità di disoccupazione 2022. Ecco, perché appare più che lecito chiedersi: “Quali novità ci sono sulla Naspi?”.  

Va detto, che la finalità per cui è stata istituita la Naspi resta quella di sostenere il lavoratore che per motivi diversi (non riconducibili alla propria volontà) affrontano la perdita della propria fonte di reddito, ovvero dell’attività lavorativa.

Naspi 2022: nuovi importi e requisiti 

Come riportato da Today.it, i cambiamenti non sono pochi e investono i requisiti e l’importo. Il Governo Draghi ha bene pensato di snellire il meccanismo di distribuzione della Naspi e non solo. 

Cosa cambia veramente sull’indennità di disoccupazione? Con decorrenza dal 1° gennaio 2022 sono entrati a regime i nuovi requisiti per l’individuazione degli aventi diritto. è stato introdotto il meccanismo di riduzione dell’importo della Naspi. Un sistema che tiene conto anche dell’età anagrafica del beneficiario. È stato depennato il periodo temporale legato alle 30 giornate registrate come di effettivo lavoro nel periodo di 12 mesi che anticipavano la disoccupazione Naspi. 

Quali sono i requisiti semplificati della Naspi 2022?

È importante comprendere un principio molto fondamentale, l’indennità di disoccupazione Naspi viene riconosciuta laddove il lavoratore dipendente che resta primo di lavoro per motivazione non imputabili alla sua volontà. 

Possono richiedere l’indennità di disoccupazione i lavoratori che rientrano in diverse tipologie di lavoro, inquadrati con contratto a tempo determinato o indeterminato, ma anche i lavoratori con contratto a tempo determinato della P. A.

E, ancora, l’apprendistato viene ammesso al beneficio economico Naspi. Medesimo discorso vale per i soci lavoratori di coop, come anche personale artistico e così via.

Non sono ammessi alla disoccupazione Naspi diverse categorie di lavoratori, come ad esempio, i lavoratori prossimi alla pensione, ovvero che hanno maturato i requisiti per un trattamento previdenziale ordinario.

I beneficiari degli assegni d’invalidità, ma anche i lavoratori della Pubblica Amministrazione, se è presente un contratto indeterminato.

E, ancora non rientrano i lavoratori agricoli indipendentemente dalla tipologia di contratto (determinato o indeterminato), e così via. 

Di quanto viene modificato l’importo dell’indennità Naspi?

L’indennità Naspi viene computata tenendo conto della retribuzione imponibile frazionata per i versamenti contributivi (settimane), per poi essere incrementata sulla misura del coefficiente 4,33.

La novità del 2022 è strettamente legata al meccanismo di riduzione nella misura del 3% (décalage) applicato mensilmente con decorrenza dal 6° mese di pagamento dell’indennità di disoccupazione.

Regole diverse vengono applicate per i lavoratori over 55, per cui la riduzione del 3% viene prevista con decorrenza dall’ottavo mese di pagamento dell’indennità Naspi.

Se la disoccupazione è scattata entro il 31 dicembre 2021, la riduzione parte dal quarto mese di pagamento della Naspi. 

Chi perde il diritto all’indennità di disoccupazione Naspi?

Esistono delle circostanze che ostacolano il normale flusso di pagamento dell’indennità Naspi. In questo caso, l’INPS esegue un provvedimento di revoca del beneficio economico e il lavoratore non riceve più alcun pagamento mensile. 

Le circostanze che portano alla revoca del diritto dell’indennità di disoccupazione Naspi possono essere diverse, come ad esempio, se il lavoratore è stato ricollocato e, quindi, non si trova più in stato di disoccupazione. E, ancora, nell’ipotesi in cui non ha comunicato all’INPS la presenza di un lavoro subordinato e così via. 

E, infine, tra le novità introdotte dall’Esecutivo per il 2022 troviamo anche gli aiuti economici per l’imprenditorialità. Sotto questo profilo, ricordiamo che è operativo il Fondo imprese femminile 2022 a domanda disponibile ancora per qualche giorno.

Nello stesso tempo, i lavoratori percettori dell’indennità di disoccupazione Naspi possono ottenere prima la liquidazione. È possibile richiederla in un’unica tranche corrispondente all’importo spettante, se non è stata ancora pagata. 

Si tratta di un’agevolazione consentita laddove il lavoratore intende promuovere nuove iniziative lavorative avviando un’impresa di lavoro autonomo, la normativa prevede questa eccezione, se non rientra nella collaborazione continuativa o, ancora coordinata.

Rientra tra le facoltà del lavoratore scegliere di avviare una ditta individuare o, ancora, procedere acquisire una quota di capitale sociale sottoscrivendo un regolare contratto con una società cooperativa il cui contenuto sia strettamente connesso alla prestazione dell’attività lavorativa in qualità di socio. 

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