Pensione Gennaio 2022: Date+aumenti. Quando e quanto spetta!

In arrivo le pensioni INPS di gennaio già a partire da lunedì 27. Causa Covid, anche per la prossima mensilità il Dipartimento della Protezione Civile ha disposto l’anticipo dei pagamenti di tutti i trattamenti pensionistici. Ma non è tutto. Dopo la pausa rivalutazione del 2021, da gennaio tutti gli assegni pensionistici saranno rivalutati dall’INPS dell’1,7% per allinearsi al corso dell’inflazione.

Image

i sono due novità a gennaio per il mondo delle pensioni INPS.

La prima è che anche per il mese di gennaio 2022, i trattamenti pensionistici saranno erogati con un anticipo già a partire dal 27 dicembre.

Dopo giorni di silenzio, con la nuova Ordinanza n. 816, il Capo Dipartimento della Protezione Civile ha comunicato che per il prossimo mese saranno salvaguardati i diritti dei titolari delle prestazioni pensionistiche, con modalità di gestione dell’accesso agli sportelli di Poste Italiane compatibili con le disposizioni vigenti allo scopo di contenere e gestire l’emergenza epidemiologica.

Niente di nuovo, dunque, rispetto a quanto è accaduto da quasi due anni per i pensionati che ritirano i contanti, e perfettamente in linea con la decisione di pochi giorni fa di estendere fino al 31 marzo lo stato di emergenza nazionale.

La seconda novità è l’aumento di perequazione automatica del l’1,7% delle pensioni, con decorrenza da gennaio 2022. Un discreto traguardo, rispetto all’intervento per il 2021 stabilito in via definitiva pari a zero, e che comporterà incrementi annui fino a 300 Euro.

Ma ci sono già i primi problemi: l’INPS, per ragioni tecniche, nel primo trimestre 2022 sarà in grado di riconoscere soltanto l’indice di perequazione disponibile al 15 ottobre 2021, e gli aumenti degli assegni saranno pari all’1,6%. L’Istituto previdenziale promette comunque di liquidare le differenze di perequazione entro marzo.

Vediamo allora nei dettagli cosa accadrà nei prossimi giorni per i pensionati INPS.

Pensioni INPS di gennaio 2022: le date dei pagamenti in contanti

Risale al 17 dicembre l’Ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione Civile che dispone il pagamento anticipato dal 27 dicembre 2021 al 3 gennaio 2022 dei trattamenti pensionistici, degli assegni, delle pensioni e delle indennità di accompagnamento erogate agli invalidi civili, di competenza del mese di gennaio 2022.

È evidente l’intento delle istituzioni di continuare sulla stessa linea gestionale adottata dall’inizio della crisi epidemiologica.

Le giornate di pagamenti in contanti delle pensioni, rappresentano occasioni di diffusione dei contagi, soprattutto fra persone che anagraficamente vengono riconosciute più fragili rispetto ad altri soggetti. Inoltre, la nuova variante Omicron e l’approssimarsi delle feste di fine anno, rendono il contesto sanitario nazionale ancora alquanto incerto e instabile, come dimostra l’estensione di pochi giorni fa dello stato di emergenza nazionale fino al 31 marzo 2022.

Il provvedimento del Dipartimento della Protezione Civile ha pertanto il preciso scopo di evitare pericolosi assembramenti in questa nuova delicata fase epidemiologica.

Mr LUL dal suo canale YouTube ci tiene aggiornati ogni giorno su Bonus, pagamenti INPS, agevolazioni statali e tutte le notizie da cui famiglie e lavoratori possono trarre vantaggio. In questo video ci parla dei pagamenti anticipati delle pensioni INPS del prossimo mese di gennaio 2022, e del loro aumento previsto a seguito della perequazione automatica.

Quando si parla di anticipo pensionistico si fa riferimento ai soli beneficiari che ritirano in contanti il trattamento mensile presso gli uffici di Poste Italiane, e per i quali ogni mese viene disposto un preciso calendario di ritiro definito sulla base delle iniziali del cognome del titolare della pensione.

Le pensioni del mese di gennaio 2022, leggiamo dal sito web INPS, vengono erogate secondo il seguente schema distribuito su più giorni:

  • Lunedì 27 dicembre riscuotono i cognomi da A a C,
  • Martedì 28 dicembre, i cognomi da D a G,
  • Mercoledì 29 dicembre, i cognomi da H a M,
  • Giovedì 30 dicembre, i cognomi da N a R,
  • Venerdì 31 dicembre (solo mattina), i cognomi da S a Z.

Ricordiamo che si tratta esclusivamente di un’anticipazione del pagamento. Il diritto al rateo di pensione, infatti, per gennaio è maturato il secondo giorno bancabile del mese, ovvero martedì 4 gennaio.

Il pagamento delle pensioni INPS di gennaio per chi ha l’accredito in banca

Nessun anticipo invece per chi ha scelto come canale di pagamento l’accredito presso Poste Italiane e su conto corrente presso gli istituti di credito. I titolari dei trattamenti troveranno sui propri conti i pagamenti con valuta 4 gennaio.

Qualunque sia la modalità di liquidazione del trattamento pensionistico, i titolari hanno accesso alla consultazione online del proprio Cedolino di pensione a partire da questa pagina del portale INPS.

Questo documento ufficiale consente ai pensionati di verificare l’importo erogato ogni mese dall’Istituto previdenziale e verificare le motivazioni per cui l’importo può eventualmente variare.

Ricordiamo che dal 1° ottobre 2021, in linea con il processo di snellimento della Pubblica Amministrazione, anche l’INPS ha dismesso i PIN di accesso ai propri servizi. Da quella data, infatti, la consultazione del cedolino pensionistico può avvenire esclusivamente a seguito di accesso tramite le credenziali più sicure, quali SPID, Carta Nazionale dei Servizi o Carta di Identità Elettronica.

Per scoprire come ottenere gratuitamente lo SPID, da casa e in 5 minuti senza video chiamata, leggi: SPID: Cos’è, come funziona e come fare per averlo gratis!

Le pensioni INPS aumenteranno da gennaio 2022

La seconda novità riservata ai pensionati a partire dal mese di gennaio 2022 è la perequazione dei trattamenti che, dopo la pausa del 2021, dovrebbe in qualche maniera compensare l’andamento dell’inflazione.

L’aumento di perequazione automatica per il 2021, attribuito alle pensioni, è stato calcolato in via definitiva nella misura pari allo 0,0%. Questa è la ragione per cui i pensionati per l’anno 2021 non hanno goduto di nessun conguaglio.

Per il 2022, invece, le operazioni di calcolo hanno condotto a un rinnovo che si attesta all’1,7% dal 1° gennaio, salvo conguaglio, come sottolinea l’INPS, da effettuarsi in sede di perequazione per l’anno successivo.

In altri termini, questo processo di calcolo comporterà, a partire da gennaio, assegni pensionistici leggermente più generosi rispetto il 2021, con aumenti che per alcuni titolari potranno arrivare fino a circa 300 Euro annui.

Come sottolinea il sito Leggioggi.it, la perequazione non coinvolgerà in maniera uniforme l’intera platea di pensionati. La rivalutazione dell’1,7% verrà infatti applicata in maniera progressiva sulla base degli importi lordi percepiti secondo questo schema:

  • Il 100% della rivalutazione dell’1,7% sarà a beneficio dei trattamenti di importo più basso, fino a 2.062 Euro lordi, ovvero quattro volte l’assegno minimo. Secondo le statistiche INPS, in questa fascia rientrano la maggior parte degli assegni liquidati.
  • Il 90% dell’1,7% di aumento a favore dei trattamenti i cui i porti lordi rientrano nella fascia compresa fra 4 e 5 volte l’assegno minimo, ovvero fino a 2.577,90 Euro lordi.
  • Il 75% della rivalutazione dell’1,7% a beneficio degli assegni i cui importi lordi superano la soglia di 2.577,90 Euro lordi.

Giusto per avere un’idea del peso di questa rivalutazione sugli assegni mensili, diamo un’occhiata alla tabella esemplificativa pubblicata da Fiscoetasse.com e riportiamo due esempi limite di importi.

Una pensione che nel 2021 era di 700 Euro mensili, riporta il sito, a partire da gennaio beneficerà di 11,90 Euro, passando a 711, 90 Euro.

Il titolare di una pensione di 5.000 Euro invece, continua il sito, godrà di un aumento mensile di 73,83 Euro, che porterà l’assegno mensile a 5.073,83 Euro.

La rivalutazione piena dell’1,7% si avrà però a partire da marzo 2021 per una ragione tecnica che andiamo a scoprire fra poco.

La rivalutazione delle pensioni non partirà da gennaio 2022 ma da marzo

Da quanto leggiamo dal comunicato INPS del 21 dicembre, il meccanismo di rivalutazione perequativo inizierà a funzionare a pieno regime, ovvero all’1,7% soltanto a partire da marzo 2022.

Da gennaio, e per il prossimo trimestre la rivalutazione sarà pari all’1,6%, ovvero all’indice di perequazione disponibile al 15 ottobre 2021, afferma l’Istituto, per assicurare il rinnovo delle pensioni in tempo utile per il 2022 e rendere possibile la prima liquidazione delle pensioni con decorrenza gennaio 2022.

Nel corso del primo trimestre del 2022 l’INPS provvederà a effettuare l’elaborazione delle differenze dovute, qualora spettanti. A partire da marzo le pensioni dovrebbero pertanto essere rivalutate nella misura piena dell’1,7% e integrate degli eventuali conguagli degli arretrati cumulati nei primi tre mesi dell’anno.

Non dimentichiamo, infine, che gli importi fino a qui indicati sono riferiti all’inflazione misurata nei primi nove mesi dell’anno. Il valore definitivo ISTAT dell’intero 2021 e dell’eventuale conguaglio sarà fornito dall’INPS soltanto nel mese di gennaio 2023.