Quando possono andare in pensione i nati dal 1950 al 1958, la risposta che non delude

Chi è nato nel 1958 quando andrò in pensione?Come andare in pensione a 64 anni con 20 anni di contributi?Chi può andare in pensione a 65 anni?

Quale tipo di pensione spetta ai lavoratori nati negli Anni ’50, ma soprattutto, con quale importo? Le novità potrebbero stravolgere i nati nell’epoca d’oro, come potrebbe lasciare l’amaro in bocca. Insomma, non esiste una soluzione pensionistica unica a favore di coloro che hanno un’età compresa tra 63 a 72. Non un pannellata per tutti, ma diverse opportunità a cui attingere.  

Iniziamo nel chiarire che tutti coloro che appartengono agli Anni ’50 non dovrebbero avere la necessità di abbracciare un’uscita anticipata, cosa diversa man mano che gli anni scivolano. 

Parliamo di lavoratori che hanno raggiunto o stanno per compiere 72 anni di età, per cui rientrano a pieno titolo nelle condizioni previste per il trattamento previdenziale ordinario, come appunto, la pensione di vecchiaia. E, tanti lavoratori che si trovano sotto la soglia tra 64 e 66 anni

Parliamo di coloro che hanno maturato o stanno perfezionare l’età pensionabile di 67 anni, senza il vincolo della categoria di lavoro. 

Tuttavia, va fatta una precisazione, con decorrenza dal 1° gennaio 2011, tutti coloro che risultano registrati presso il fondo sostitutivo o integrativo, per collocarsi a riposo dovevano maturare quota 96.

In altre parole, potevano accedere alla pensione, con 36 anni di versamenti con 60 anni di età. A cui si agganciano altre soluzioni che permettono di ottenere un trattamento pensionistico con un’anzianità di 35 anni e un’età di 61 anni. 

Maggiori paletti sono previsti per i lavoratori usuranti e notturni che per l’accesso a un trattamento previdenziale devono maturare quota 97,6. Ciò significa che occorre aver perfezionato un’anzianità di 35 anni con un’età di 61 anni e 7 mesi. E, ancora, è possibile ottenere la pensione con 35 anni di contributi, se presente un’età anagrafica di 62 anni e 7 mesi (autonomi).

Quando posso andare in pensione se sono nato negli Anni ’50, la risposta che non delude

Il discorso è incentrato principalmente sul – “Come andare in pensione senza dover arrivare a 67 anni di età”, a cui si sommano due mesi per i coloro impiegati nel settore pubblico. Tutti i nati nel periodo temporale compreso dal 1951 ed entro il 1955 possono collocarsi a riposo con un’anzianità di 20 anni versata o accreditata. 

Se, invece, sono presenti 41 o 42 anni di contributi (donne o uomini), l’accesso alla pensione avviene immediatamente, resta da includere solo le finestre d’uscita. Infatti, in questo caso risulta maturato l’unico requisito indicato dal legislatore per la pensione anticipata ordinaria. 

In pensione a 66 anni, ecco quale trattamento spetta ai lavoratori nati dal 1956

I lavoratori nati nel 1956 vantano un’età anagrafica di 66 anni, per cui rientrano nella condizione anagrafica per l’accesso alla misura Quota 102 e, ancora, per il rilascio dell’anticipo pensionistico Ape sociale.

In entrambi i casi occorre aver maturato un montante contributivo, oltre che al possesso di specifiche condizioni laddove sono richieste. In sostanza, si tratterebbe di anticipare la pensione di un anno, considerato che la pensione di vecchiaia scatterebbe l’anno successivo, ovvero a 67 anni, se sono presenti almeno 20 anni di anzianità. 

Esistono delle alternative alla pensione a 67 anni? Assolutamente, si. Se hai 66 anni e possiedo un’anzianità contributiva non più bassa di 38 anni puoi richiedere la pensione con la misura Quota 102.

Ricordiamo, infatti, che questo trattamento previdenziale prevede un’età minima di 64 anni. In buona sostanza, anche se l’età anagrafica risulta essere maggiore, se è presente il giusto numero di contributi, è possibile richiedere l’accesso al trattamento previdenziale.

Mentre, non è più possibile affiancarsi a Quota 100 non per l’età, ma per la carenza contributiva. Nell’ipotesi in cui il lavoratore maturi la giusta contribuzione entro il 31 dicembre 2022 (ultima chance per Quota 102), si comprende che non rientrava nelle condizioni fissate per Quota 100 perita il 31 dicembre 2021.

Né, tantomeno, può sfruttare la cristallizzazione del diritto alla pensione, per assenza di requisiti alla data di scadenza della misura sperimentale. Ma, invece, può congelare i requisiti fissati per Quota 102. 

In pensione a 64 anni, come funzionata per i nati fino al 1958 

è, importante, capire che 64 anni è la giusta età individuata nella misura Quota 102. Il legislatore, ha stabilito che possono aderire all’uscita anticipata coloro che hanno maturato 64 anni di età, se in presenza di un montante contributivo di 38 anni. Ecco, perché i nati dal 57 al 58 rientrano perfettamente nel requisito anagrafico che permette di anticipare la pensione di tre anni. 

Oltre tutto va detto che, possono agganciarsi alle condizioni previste per i contributivi puri. Per cui, occorre un’anzianità non inferiore a 20 anni, sempre con un’età anagrafica di 64 anni. 

C’è da dire che il legislatore, ha fissato delle condizioni particolari riducendo le possibilità di accesso a questo trattamento. Per questo motivo, viene richiesto un assegno dell’importo di 2,8 volte il trattamento minimo, se sussiste un contributo registrato prima del 1996, che funge da data rilevabile di anzianità contributiva. 

Infine, ricordiamo, che per l’importo dell’assegno, l’INPS liquida il trattamento previdenziale in presenza di un importo lordo di almeno 1.300 euro mensili. L’assenza di questi parametri porta a non rientrare nei contributivi puri. 

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